Non riesco a controllare la rabbia che mi prende quando chicchessia si mette a sindacare su questo e su quello, senza minimamente conoscere una realtà fatta del dolore di chi viene assistito ma anche di quello di chi assiste.. e allora vedo rosso...
Negli anni la pazienza e la sopportazione nei confronti di costoro si è fatta così esigua che scivolo facilmente nell'inciviltà!
Con questo però continuo a sostenere che si dicono spesso molte, troppe, parole in libertà in questo campo.
Fra, io ti capisco e ti capisco appieno perchè so cosa significhi lavorare in quest'ambito con passione scontrarsi con i muri di gomma dall'interno e con il muro armato dall'esterno.
Solo chi lavorà con onestà, professionalità e passione può vivere gli attacchi con la rabbia.
La rabbia appunto che ti viene quando investi tutto ciò che hai, soffri insieme ai pazienti e vedi vanificato il tuo lavoro perchè nell'opinione pubblica, anche grazie a medici e paramedici di basso profilo professionale, umano e morale, dilaga tutto ciò.
Va comunque detto e sottolineato, che quando si mette in discussione il sistema sanitario, enfatizzando a più non posso certe notizie, è anche normale che esista questa reazione.
Niente ci fa sentire più scoperti, insicuri e perduti del non potersi affidare serenamente a qualcuno, nella malattia.
In questo paese si è fatto moltissimo per affossare il sistema sanitario nazionale dal primo dopoguerra ad oggi e pochissimo per farlo vivere.
Se è sopravvissuto fino ad oggi e se molta gente ancor oggi ha salva la vita, lo si deve principalmente alle persone che hanno fatto di questo mestiere un punto fermo della propria esistenza.
Di questo dovremmo parlare ogni tanto e non sempre e solo di malasanità, ma evidentemente è in questa direzione che le cose devono andare.