new dawn, mi sembra che abbiamo tutti piu o meno dato le stesse risposte.
![Eek! :eek: :eek:](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///yH5BAEAAAAALAAAAAABAAEAAAIBRAA7)
k07:
Sì, più o meno
Oltre che leggerlo porlo anche agli altri e viverlo con gli altri nel massimo rispetto , altrimenti rimane solo.
E da soli la coltura non serve, serve per rapportarsi e convivere
su questo non sono d'accordo, la cultura mi appare soprattutto come una forte esperienza soggettiva, una crescita personale. Poi è chiaro che il modo di rapportarsi con l'esterno è migliore in proporzione alla propria cultura
ho posto una domanda proprio perché per me è un problema aperto a cui penso spesso
posso aggiungere anche che la persona colta non ostenta mai la sua cultura?
Questo è verissimo, ma è il tratto distintivo di una persona molto informata "ma" colta. E' una forma di eleganza intellettuale
i dialoghi della persona colta sono trasversali e adeguati ad ogni circostanza sociale
Questo è verissimo
No, per me no , perché non si può prescindere da una base minima di conoscenze .....la scuola cosa ci starebbe a fare ? visto che esiste in pratica da sempre !!! Un esempio ? Molti statunitensi conoscono molto bene le loro tradizioni poi collocano l'Italia nel continente africano ! é cultura quella ???? oppure vedi link zero in geografia ! :
http://www.libbra.it/xbacco/xbacco1.html
zeug
qui nasce un problema, per esempio quella cultura fatta di ampiezza di vedute e capacità di collegare le informazioni, non può essere priva di una certa quantità di informazioni, ovviamente.
Forse esistono due modi di essere colti? Uno rivolto al sapere e uno all'esistere come due diverse fonti di esperienza. Azzardo, eh?
L'uomo "ignorante" può essere colto perché ha preso coscienza profondamente della sua vita e del senso di questa vita. In genere sono persone a contatto con la natura: marinai, contadini, artigiani che trasformano la materia con le loro mani...
L'uomo "sociale" magari usa la mente per procurarsi esperienze.
E chi non ha nessuna riserva di esperienze a cui rifornirsi per "capire" e "collegare", che può fare? Per esempio qualcuno cresciuto in un ambiente urbano molto degradato, come fa?
Grazie a tutti voi, mi sto piano piano chiarendo le idee.
Come sempre non esiste una sola definizione per certe cose, come anche per l'intelligenza.