sto disperatamente cercando la strada per non dire che la cultura è legata a un'élite. Significherebbe che socialmente siamo predestinati, che chi è fortunato può diventare colto, chi non va a scuola è un bruto...
storicamente sì. non è snobbismo ma una neutra constatazione se dico che 4-5 generazioni fa i miei bis-bis-nonni sapevano leggere e scrivere, viaggiavano ed avevano una laurea, quando ben diversamente da oggi era una cosa molto rara.
Avere reso obbligatoria l'istruzione è stata una gran cosa verso la democrazia, e la democrazia è forse davvero la forma meno peggiore di governo, quando chi comanda non è illuminato (e sappiamo che tutta la storia conta forse 3-4 governanti illuminati).
Oggi la cultura è alla portata di quasi tutti: si può viaggiare molto piu di un tempo e per molto meno soldi, si può studiare per molti meno soldi e molte piu discipline di una volta, anche le donne possono studiare cosa per noi oggi scontata ma un tempo no (una donna aveva vari tutori personali, educatori e tutori, ma non andava all'università, e aveva questi tutori se non era una donna del popolo, altrimenti poveretta aveva soltanto cinghiate e il lavoro di una bestia).
Certamente è anche vero che un tempo la cultura era vista bene, rispettata, quasi ammirata. Oggi è quasi vista come una cosa di cui vergognarsi , da "sfi.gato" perché il modello sociale vincente è più quello della velina o del "tronista" in tv. O viene resa politica, con tanti personaggi che si autodefiniscono "intellettuali" e pontificano di politica in qualche salotto televisivo.
Tanti miei compagni di università erano figli di operai ad esempio, con la loro borsa di studio e la loro sana carica di rivalsa sociale: una cosa bellissima e impensabile anche solo 1 generazione prima. I miei compaesani coetanei oggi sono quasi tutti laureati, vari parlano decentemente una lingua straniera: i loro nonni sono analfabeti e parlano solo dialetto.
Per me questa è una cosa meravigliosa.
Penso che se succedesse in molti altri paesi del mondo, molte cose negative sparirebbero. Pensa solo quanti potenziali cervelli vengono sprecati a cucire palloni o fare il baby-soldato. Se Mozart fosse nato in Bangladesh non avremmo avuto Mozart. Nato in una famiglia borghese di vienna, ha potuto sviluppare le sue potenzialità.
Non tutti hanno le sue, ma quanti mozart abbiamo perso perché non hanno potuto sviuppare le loro potenzialità ?
Ok, scusate il papiro, mi sono fatto prendere la mano.