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Criteri per la scelta delle rose.

Gertrude J.

Maestro Giardinauta
Wow che bello! Il tuo giardino?


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No, una foto presa da internet.
Il mio giardino è in allestimento... siamo nella casa attuale da un anno esatto.
Per darti un'idea di come potresti sistemare le rose.
Che con l'aiuto del forum forse si riuscirà ad identificare. :V:LOL:
 

smashzen

Giardinauta
Ciao! qualcuno può aiutarmi a scegliere una rambler che sia rifiorente e che tolleri una semi ombra e che sia vigorosa.
Possibilmente colori pallidi (bianco, albicocca, rosa pallido ecc...)

Per ora ho trovato la Malvern Hills (D. Austin) tollera benissimo pochissime ore di sole al giorno ma in un sito ho letto che soffre molto il caldo estivo italiano... qualcuno c'è l'ha? esperienze?

anche la glorie de dijon molto bella

bella anche la Lady of the Lake o la ghislaine de feligonde

insomma ce ne sono davvero troppe belle, voi avete qualche cultivar in particolare da consigliarmi? che sia rifiorentissima!!
 

Jc123

Giardinauta
Ciao, "New Dawn" ( e di conseguenza il suo sport a fiore completamente doppio "Awakening") sono note per resistere molto bene alla poca luce. C'è chi le considera climber e chi le considera rambler; io sono più per la seconda opzione. Raggiungono senza problemi i 4/6 metri di altezza e altrettanti in larghezza (sono ibridi di R. Wichuraiana, noti per "espandersi" nel terreno se su radici proprie. In pratica la pianta butta polloni anche dalle radici, e non solo dalla base della pianta, quindi dopo un po' di anni potrebbero iniziare a nascere dei nuovi butti anche a 50cm dalla base della pianta). Per avere una buona rifiorenza bisogna stare attenti a togliere i fiori appassiti, ma senza tagliare troppo (a quanto pare la pianta butta i nuovi fiori dalla prima o dalla seconda gemma: se si taglia di più, la rifiorenza sarà scarsa). Il colore è un rosa argenteo, quasi color conchiglia, che diventa quasi bianco a fiore maturo. Fa una bella scena come pianta in generale più che come singolo fiore.

Un'altra rambler molto bella è The Albrighton Rambler, di Austin, ma non saprei dirti come si comporta con ombra e caldo.
 

smashzen

Giardinauta
Grazie! Desprez à fleurs jaunes e Awakening sono in assoluto le più belle! in realtà l'esposizione non è proprio cosi ombrosa, vorrei farla rampicare su un albero (per questo una rambler, così che non possa avere problemi di competizione radicale) tutta la mattinata riceve sole a macchia di leopardo, cioè filtrato dalle foglie dell'albero stesso (acacia, quindi foglie piccole) e poi dale 15/15:30 sole diretto fino a tramonto.
mi informerò per le varie esposizioni, la Awakening però sembra perfetta...
 

Jc123

Giardinauta
figurati!
beh quella quantità di sole mi sembra sufficiente per quasi tutte le varietà. La awakening se la trovi te la consiglio su autoradicata: secondo me a livello di vigoria della pianta non si perde niente rispetto all'innesto, ma si ha il beneficio che la pianta si allarga e butta numerosi polloni
 

smashzen

Giardinauta
figurati!
beh quella quantità di sole mi sembra sufficiente per quasi tutte le varietà. La awakening se la trovi te la consiglio su autoradicata: secondo me a livello di vigoria della pianta non si perde niente rispetto all'innesto, ma si ha il beneficio che la pianta si allarga e butta numerosi polloni

alla fine la awakening impossibile tra trovare da talea :banghead: Nino Sanremo non ce l'ha più in catalogo, alla fine la prenderò con più calma anche perché ho deciso di posizionarla da un altra parte. mentre per l'albero volevo scegliere qualcosa di più bianco/albicocca/giallo, quindi o la Lamarque o la Desprez a Flours Jaunes (la più bella), che però sono noisette, possono andar bene per una collocazione semi-ombrosa e più che altro sono vigorose come le rambler? o senno c'è qualche altra varietà che mi consigliate?
 

Jc123

Giardinauta
alcune noisette sono delle rambler a tutti gli effetti, secondo me possono andare bene. Da far arrampicare sugli alberi sarebbe perfetta la banksiae, che di solito ha tonalità sul giallo o bianco, ma è a fioritura unica. Ho visto anche una Veilchenblau utilizzata in questo modo ed era spettacolare, ma sempre a fioritura unica.
Comunque se vuoi averla su radici proprie puoi comprarla da innesto e piantarla con il punto di innesto un 5 cm sotto il livello del terreno; le parti sotterranee probabilmente radicheranno e ci sono probabilità abbastanza elevate che la pianta dopo un po' "tralasci" il portinnesto facendolo morire e diventando a tutti gli effetti una pianta su radice propria. Comunque puoi anche farne delle talee in autunno, le wichuraiana radicano molto facilmente
 

smashzen

Giardinauta
alcune noisette sono delle rambler a tutti gli effetti, secondo me possono andare bene. Da far arrampicare sugli alberi sarebbe perfetta la banksiae, che di solito ha tonalità sul giallo o bianco, ma è a fioritura unica. Ho visto anche una Veilchenblau utilizzata in questo modo ed era spettacolare, ma sempre a fioritura unica.
Comunque se vuoi averla su radici proprie puoi comprarla da innesto e piantarla con il punto di innesto un 5 cm sotto il livello del terreno; le parti sotterranee probabilmente radicheranno e ci sono probabilità abbastanza elevate che la pianta dopo un po' "tralasci" il portinnesto facendolo morire e diventando a tutti gli effetti una pianta su radice propria. Comunque puoi anche farne delle talee in autunno, le wichuraiana radicano molto facilmente

Bellissime entrambi... ho già una banskiae gialla enorme e due bianche piantate quest’anno, per questo puntavo su qualcosa di rifiorente, ora ho praticamente solo rose a fioritura unica in giardino. Comunque anche in una guida David Austin consigliavano di piantare le radici nude 3/4 cm sotto il livello del punto d’innesto, io sapevo il contrario (almeno con gli alberi da frutto)


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smashzen

Giardinauta
Mi hanno anche consigliato la Colonial White e la Paul Noel (molto simile alla awakening ma meno vigorosa?) entrambe wichuriana, che dite possono tollerare una semi ombra?
 

Jc123

Giardinauta
Comunque anche in una guida David Austin consigliavano di piantare le radici nude 3/4 cm sotto il livello del punto d’innesto, io sapevo il contrario (almeno con gli alberi da frutto)


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Esistono varie scuole di pensiero, si può piantare sia sotto terra che a filo del terreno. Io propendo più per piantare sottoterra, ma non è sbagliato farlo a livello del terreno. In generale con le piante da frutto si fa così perché il portainnesto è scelto per trasmettere determinate caratteristiche alla varietà, spesso per diminuirne il vigore, e di conseguenza si vuole evitare che la pianta innestata radichi; lo stesso discorso vale per la vite, in cui non si vuole che vitis vinifera emetta radici, sensibili alla filossera. Nelle rose l'innesto è solo un metodo di riproduzione, non c'è questo discorso per cui il portainnesto viene scelto per trasmettere alcune determinate categorie (ovviamente viene scelta una varietà/specie che indica buona vigoria, ma questo non viene modificato dall'eventuale radiazione della pianta innestata); in Europa si usa principalmente (ma non solo) R. laxa, una specie botanica che emette polloni molto raramente, mentre in America si usa di più la dr. Huey (anche se lì sono molto più diffuse le rose su radice propria che da noi, a livello vivaistico), che induce elevato vigore (è un ibrido di multiflora di inizio '900), ma produce molti polloni.
 

smashzen

Giardinauta
Esistono varie scuole di pensiero, si può piantare sia sotto terra che a filo del terreno. Io propendo più per piantare sottoterra, ma non è sbagliato farlo a livello del terreno. In generale con le piante da frutto si fa così perché il portainnesto è scelto per trasmettere determinate caratteristiche alla varietà, spesso per diminuirne il vigore, e di conseguenza si vuole evitare che la pianta innestata radichi; lo stesso discorso vale per la vite, in cui non si vuole che vitis vinifera emetta radici, sensibili alla filossera. Nelle rose l'innesto è solo un metodo di riproduzione, non c'è questo discorso per cui il portainnesto viene scelto per trasmettere alcune determinate categorie (ovviamente viene scelta una varietà/specie che indica buona vigoria, ma questo non viene modificato dall'eventuale radiazione della pianta innestata); in Europa si usa principalmente (ma non solo) R. laxa, una specie botanica che emette polloni molto raramente, mentre in America si usa di più la dr. Huey (anche se lì sono molto più diffuse le rose su radice propria che da noi, a livello vivaistico), che induce elevato vigore (è un ibrido di multiflora di inizio '900), ma produce molti polloni.

quindi se ho capito bene, piantare una rosa innestata sotto il livello del terreno dovrebbe comunque sviluppare velocemente, per via della vigorosità del portainnesto selvatico, però lentamente butterà anche radici proprie che nel tempo uccideranno il portainnesto e quindi guadagnerà tutti i vantaggi di una rosa su radici proprie, dico bene?
 

Jc123

Giardinauta
Sì, sostanzialmente sì. In realtà non è detto che il portinnesto venga tralasciato, dipende tutto dalla vigoria e dalla capacità rizogena della varietà innestata. Il mondo vivaistico punta di più sull'innesto perché in un sistema prodttivo che si è ormai sostanzialmente industrializzato è più semplice e veloce da ottenere. Il ciclo produttivo di una rosa a radice nuda da innesto dura circa 2 anni. Dapprima si fanno crescere per un anno piante da seme del portainnesto scelto (se ne fanno delle talee se si usa una varietà selezionata), che vengono poi espiantati nel periodo di riposo vegetativo e reimpiantati in filari in un campo apposito; dunque si fanno crescere fino all'estate, quando vengono manualmente innestati in agosto con la tecnica dell'innesto a gemma con taglio a T. La gemma rimane dormiente fino alla primavera successiva, quando si sviluppa e viene di conseguenza cimata la parte aerea del portainneso appena sopra all'attaccatura e si lascia sviluppare la pianta innestata per tutta la stagione fino ad ottobre, quando viene espiantata, potata e venduta. Per la talea invece di solito si effettua in inverno (Nino Sanremo in realtà utilizza il sistema della talea apicale, sensbilmente diverso), perché è richiesta un controllo dell'ambiente minore; uno dei principali svantaggi della talea è che bisogna avere campi di piante madri significativamente più ampi, perché se per innestare una pianta basta una gemma, per farne una talea serve un ramo di almeno 4/5 gemme. Con l'innesto poi le possibilità di mancato attecchimento sono bassissime, se fatto correttamente, mentre con le talee non è così. Le talee di solito poi vengono effettuate in vaso, e non in pieno campo. C'è poi da dire che non tutte le varietà sono vigorose se riprodotte da talea e molte sono molto difficili da far radicare; In Europa di solito si predilige l'innesto per questa serie di motivi, mentre in America, dove in alcune zone gli inverni sono molto più lunghi e freddi di quelli europei, molti preferiscono le piante su radice propria perché più resistenti al freddo (in primis il punto d'innesto è una ferita, e quindi di base sensibile. Poi, in questo modo, basta scegliere varietà resistenti al freddo, senza dover pensare al portainnesto. Oltre a ciò, qualora una pianta dovesse malauguratamente gelare, la parte sottoterra probabilmente resisterebbe e ributterebbe in primavera). In alcuni vivai all'avanguardia si stanno sperimentando metodi più efficaci ed economici, come la radicazione del portainnesto da talea contemporaeamente all'innesto (in pratica, si tagliano rami di portainnesto, si innestano meccanicamente e si mettono a radicare nello stesso momento in cui la ferita dell'innesto guarisce), la formazione del callo fuori dal terreno, che permette di ottenere risultati migliori che la taleazione tradizionale, e il metodo del "ponte", che consiste nell'effettuare un'innesto da contatto volutamente debole con lo scopo di ottenere piante su radice propria (in pratica il portainnesto sostiene la varietà innestata per il periodo della radicazione della stessa, per poi essere tralasciato dalla pianta in quanto debolmente unito). Alcuni ibridatori (al momento mi viene in mente Barden, ma anche altri) sostengono che il mercato di rose è destinato ad indirizzarsi verso la talea, perché gli innestatori sono sempre più difficili da trovare (è un lavoro per cui bisogna essere abili e veloci, ma permette di lavorare solo per un paio di settimane all'anno e non è strapagato. Inoltre è un lavoro faticosissimo, perché consiste di stare tutto il giorno inginocchiati e piegati sotto il sole di agosto, a ripetere dei movimenti fini pianta per pianta, migliaia di piante al giorno), e quindi utilizzano come requisito per le piante che commercializzano che siano riproducibili per talea abbastanza facilmente e che su radice propria siano abbastanza vigorose.
finito questo lunghissimo excursus (mi rendo conto solo adesso di non sapere perché l'ho fatto, dato che non era riciesto e nemmeno pertinente :banghead:), se scegli di piantare una Wichuraiana con ogni probabilità succederà così. Colonial White e Paul Noel le conosco solo di nome, non saprei dirti come rispondono all'ombra; comunque che io sappia è una caratteristica di Dr. Van Fleet e sport (quindi White Dr. Van Fleet, New Dawn, Awakening, White New Dawn e tutti gli altri) e non dell'intera categoria degli ibridi di WIchuraiana. Comunque bisogna vedere cosa intendi per ombra, se prendono già 4/5 ore di sole al giorno per molte varietà va bene
 

smashzen

Giardinauta
Sì, sostanzialmente sì. In realtà non è detto che il portinnesto venga tralasciato, dipende tutto dalla vigoria e dalla capacità rizogena della varietà innestata. Il mondo vivaistico punta di più sull'innesto perché in un sistema prodttivo che si è ormai sostanzialmente industrializzato è più semplice e veloce da ottenere. Il ciclo produttivo di una rosa a radice nuda da innesto dura circa 2 anni. Dapprima si fanno crescere per un anno piante da seme del portainnesto scelto (se ne fanno delle talee se si usa una varietà selezionata), che vengono poi espiantati nel periodo di riposo vegetativo e reimpiantati in filari in un campo apposito; dunque si fanno crescere fino all'estate, quando vengono manualmente innestati in agosto con la tecnica dell'innesto a gemma con taglio a T. La gemma rimane dormiente fino alla primavera successiva, quando si sviluppa e viene di conseguenza cimata la parte aerea del portainneso appena sopra all'attaccatura e si lascia sviluppare la pianta innestata per tutta la stagione fino ad ottobre, quando viene espiantata, potata e venduta. Per la talea invece di solito si effettua in inverno (Nino Sanremo in realtà utilizza il sistema della talea apicale, sensbilmente diverso), perché è richiesta un controllo dell'ambiente minore; uno dei principali svantaggi della talea è che bisogna avere campi di piante madri significativamente più ampi, perché se per innestare una pianta basta una gemma, per farne una talea serve un ramo di almeno 4/5 gemme. Con l'innesto poi le possibilità di mancato attecchimento sono bassissime, se fatto correttamente, mentre con le talee non è così. Le talee di solito poi vengono effettuate in vaso, e non in pieno campo. C'è poi da dire che non tutte le varietà sono vigorose se riprodotte da talea e molte sono molto difficili da far radicare; In Europa di solito si predilige l'innesto per questa serie di motivi, mentre in America, dove in alcune zone gli inverni sono molto più lunghi e freddi di quelli europei, molti preferiscono le piante su radice propria perché più resistenti al freddo (in primis il punto d'innesto è una ferita, e quindi di base sensibile. Poi, in questo modo, basta scegliere varietà resistenti al freddo, senza dover pensare al portainnesto. Oltre a ciò, qualora una pianta dovesse malauguratamente gelare, la parte sottoterra probabilmente resisterebbe e ributterebbe in primavera). In alcuni vivai all'avanguardia si stanno sperimentando metodi più efficaci ed economici, come la radicazione del portainnesto da talea contemporaeamente all'innesto (in pratica, si tagliano rami di portainnesto, si innestano meccanicamente e si mettono a radicare nello stesso momento in cui la ferita dell'innesto guarisce), la formazione del callo fuori dal terreno, che permette di ottenere risultati migliori che la taleazione tradizionale, e il metodo del "ponte", che consiste nell'effettuare un'innesto da contatto volutamente debole con lo scopo di ottenere piante su radice propria (in pratica il portainnesto sostiene la varietà innestata per il periodo della radicazione della stessa, per poi essere tralasciato dalla pianta in quanto debolmente unito). Alcuni ibridatori (al momento mi viene in mente Barden, ma anche altri) sostengono che il mercato di rose è destinato ad indirizzarsi verso la talea, perché gli innestatori sono sempre più difficili da trovare (è un lavoro per cui bisogna essere abili e veloci, ma permette di lavorare solo per un paio di settimane all'anno e non è strapagato. Inoltre è un lavoro faticosissimo, perché consiste di stare tutto il giorno inginocchiati e piegati sotto il sole di agosto, a ripetere dei movimenti fini pianta per pianta, migliaia di piante al giorno), e quindi utilizzano come requisito per le piante che commercializzano che siano riproducibili per talea abbastanza facilmente e che su radice propria siano abbastanza vigorose.
finito questo lunghissimo excursus (mi rendo conto solo adesso di non sapere perché l'ho fatto, dato che non era riciesto e nemmeno pertinente :banghead:), se scegli di piantare una Wichuraiana con ogni probabilità succederà così. Colonial White e Paul Noel le conosco solo di nome, non saprei dirti come rispondono all'ombra; comunque che io sappia è una caratteristica di Dr. Van Fleet e sport (quindi White Dr. Van Fleet, New Dawn, Awakening, White New Dawn e tutti gli altri) e non dell'intera categoria degli ibridi di WIchuraiana. Comunque bisogna vedere cosa intendi per ombra, se prendono già 4/5 ore di sole al giorno per molte varietà va bene

ma noo! è sempre bello ed interessante ampliare le proprie conoscenze, effettivamente l'idea del metodo "ponte" sembra interessante, una rosa su proprie radici risulterà sempre più sana e bella no?

comunque oggi andando in vivaio mi hanno consigliato gli ibridi di bracteata, in particolare la Marmaid che trovo molto elegante con i fiori sui fiori semplici, inoltre ha una vigoria pazzesca, sviluppo di quasi 10 metri. La Awakening sicuramente non me la dimenticherò, le ho già trovato un altra sistemazione (sempre se mi convinco della Mermaid... scegliere è sempre la cosa più difficile :banghead:)
 

Jc123

Giardinauta
Mermaid non l'ho mai vista dal vivo, ma dalle foto mi sembra molto bella. Anche di lei avevo letto che resiste bene all'ombra.
In generale il metodo bridge è interessante, leggevo che lo stanno testando dei coltivatori di rose recise in Australia e sembra interessante. Per quanto riguarda l'essere meglio delle rose autoradicate, dipende. Dipende da molte cose in realta: dalla varietà scelta, dal clima, dal terreno della zona in cui si abita, dalla destinazione che avrà la pianta, dall'uso che se ne vuole fare, dalla vigoria e dalla forza che si vuole che la pianta abbia. Se la varietà scelta non è vigorosa, è decisamente meglio se innestata; in zone molto fredde o soggette a danni di altro tipo (come per esempio danni provocati da animali o macchinari) può convenire piantare piante autoradicate, perché in caso di danni ingenti ributterà la varietà scelta. Se si abita in una zona con terreni particolarmente inospitali, si dovrebbe scegliere un portainnesto adatto e innestarci sopra la varietà scelta. Se si vuole piantare in vaso o in una zona con poca terra a disposizione è meglio la talea. Se si vuole ottenere una pianta con fiori molto grandi per il reciso, è meglio innestare su specie vigorose, come la R. canina. Se si vuole una pianta più equilibrata come cespuglio, è meglio un'autoradicata
 

smashzen

Giardinauta
Mermaid non l'ho mai vista dal vivo, ma dalle foto mi sembra molto bella. Anche di lei avevo letto che resiste bene all'ombra.
In generale il metodo bridge è interessante, leggevo che lo stanno testando dei coltivatori di rose recise in Australia e sembra interessante. Per quanto riguarda l'essere meglio delle rose autoradicate, dipende. Dipende da molte cose in realta: dalla varietà scelta, dal clima, dal terreno della zona in cui si abita, dalla destinazione che avrà la pianta, dall'uso che se ne vuole fare, dalla vigoria e dalla forza che si vuole che la pianta abbia. Se la varietà scelta non è vigorosa, è decisamente meglio se innestata; in zone molto fredde o soggette a danni di altro tipo (come per esempio danni provocati da animali o macchinari) può convenire piantare piante autoradicate, perché in caso di danni ingenti ributterà la varietà scelta. Se si abita in una zona con terreni particolarmente inospitali, si dovrebbe scegliere un portainnesto adatto e innestarci sopra la varietà scelta. Se si vuole piantare in vaso o in una zona con poca terra a disposizione è meglio la talea. Se si vuole ottenere una pianta con fiori molto grandi per il reciso, è meglio innestare su specie vigorose, come la R. canina. Se si vuole una pianta più equilibrata come cespuglio, è meglio un'autoradicata
non si smette mai di imparare... io dovrei in teoria scegliere sempre autoradicate per via dei caprioli :D:mazza:
 
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