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tu sia benedetta! Finalmente! io non ho osato dirlo, ma la cosa più fastidiosa è la lamentela sempre e in assoluto...
su 1000 lamentela saranno dieci quelle che hanno veramente e concretamente motivo di essere formulate (naturalmente non possiamo sapere "quali", e questo rovina il tutto perchè non siamo in grado di rintuzzare quelle false ed aiutare concretamente chi ne ha bisogno).
Noi siamo i forgiatori della nostra vita. Alcuni la prendono saldamente nelle loro mani e si affaticano a indirizzarla secondo i loro desideri, compiendo sacrifici e rinunce, di solito col sorriso sulle labbra, dato che tutto dipende da loro scelte consapevoli.
Altri, ad ogni bivio, scelgono sempre la soluzione più semplice e poi, negli anni, si trovano ad essere anni luce da dove vorrebbero e... via alle lamentele.
Altri ancora, non provano nemmeno ad apprezzare quello che hanno, sono sempre in ansiosa attesa di avere quello che hanno gli altri, e se per caso lo raggiungono, già non li soddisfa più...
Infine ci sono quelli che si pongono sì degli obiettivi, ma sono sempre mete irraggiungibili, quindi, per quanto si diano da fare... non ce la faranno mai.
Non ti domandi come e perchè il mondo si plasmi con le sue proprie mani la sua infelicità? Io a volte assisto attonita e senza poterci far nulla, al deliberato disegno di come rovinarsi la vita.
Ma in questi mesi sto assistendo ad un rarissimo e felicissimo cambio di rotta. La figlia di una mia amica lavorava da Versace con pingue stipendio, qualche vestito, compiti internazionali, carriera assicurata... ma era infelice. Voleva il verde e l'aria aperta. A 40 anni forse uno o due di più) si è licenziata, è andata a vivere in campagna, nel Varesotto e adesso... fa la postina dalle 8 alle 14, guadagnando meno di un quinto di quello che guadagnava prima. Ha affittato il suo monolocale di Milano. Risparmia su tutto (per esempio il riscaldamento, cosa che mi da i brividi) per potersi permettere ora un corso di potatura, ieri di percussioni e non so che altro. In questi giorni un grossissimo vivaio al quale si era offerta come commessa a mezza giornata addietro, l'ha chiamata e adesso sta esaminando che tipo di vita ne conseguirebbe, ancora prima di sapere cosa guadagnerebbe. Pur aiutando la mamma che ha una pensione insufficiente.
E poi... abbiamo qui l'esempio di Emanuela. Chi di noi avrebbe il coraggio di dare alla propria vita una svolta così radicale? Quasi un salto nel buio ma verso uno stile di vita che ama molto?
Mi sono sempre chiesta perchè la scuola non si fa carico di prendere in esame ed illustrare ai ragazzi, dall'asilo all'università, quali sono i metodi sicuri per diventare infelici, ed aiutarli così a starsene lontano.
Beh, è anche questo un tema che mi appassiona e che ho cercato di tener presente nell'educazione dei miei figli.
Scusate la tiritera. Ancora due parole per dire alle persone che hanno veri motivi di lamentela e di infelicità, che il mio cuore è veramente al loro fianco, con tanto tanto affetto. A loro un forte ripetuto abbraccio e tutta la mia amicizia.