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Consigli per le irrigazioni

nuvolanera

Giardinauta
Non esistono istruzioni per l’uso in termini di volume d’acqua nel tempo (es. due litri ogni
tre giorni). La quantità e la frequenza dipendono da tanti fattori come la dimensioni del
rosaio, la temperatura, il tasso di umidità, l’esposizione al sole e al vento.
Generalmente si riscontra carenza d’acqua da maggio-giugno a settembre. Oggi ai rosai si
chiede di essere rifiorenti e sani. Molti lo sono o lo sarebbero se avessero sempre
un’adeguata disponibilità idrica e sono proprio le varietà più rifiorenti ad avere i maggiori
danni dalla mancanza d’acqua nel terreno per la semplice ragione che al termine della
prima fioritura, generalmente a giugno, non vanno spontaneamente a riposo; al contrario
per loro natura iniziano un nuovo ciclo e l’improvvisa carenza d’acqua causa loro un
notevole stress e un conseguente indebolimento.
Raccomandiamo di evitare le irrigazioni a pioggia durante le ore pomeridiane, serali e
notturne e di preferire l’irrigazione a goccia, o meglio la subirrigazione. Il “goccia a goccia”
è il metodo più efficace e razionale per irrigare artificialmente i rosai e il mattino presto é il
momento migliore.
Irrigare abbondantemente, durante la bella stagione, ogni 7/10 giorni quando la pioggia
non raggiunge i 20/30 mm. per rovescio ogni 10/15 gg. Non considerare brevi piovaschi
ed evitare le frequenti irrigazioni superficiali in quanto queste, oltre a creare le condizioni
ottimali allo sviluppo delle crittogame, sono insufficienti e costringono i rosai ad adattarsi
sviluppando solo le radici superficiali. Questa anomala condizione indebolisce i rosai e li
rende particolarmente vulnerabili in caso di temporanea siccità.
I rosai non emettono lamenti ma sanno comunque manifestarci la loro gratitudine se
garantiamo loro, costantemente, adeguate condizioni di vita. In caso contrario sanno
segnalarci quando hanno sete. Come? col movimento e con il colore delle foglie. Quando
hanno delle carenze di luce, di acqua, o di elementi nutritivi, prima di ammalarsi, mutano il
colore dal verde scuro al verde chiaro tendente al giallo. Se le carenze permangono,
riducono la superficie fogliare lasciando cadere le foglie meno giovani che nel frattempo
saranno completamente ingiallite. A causa dell’indebolimento conseguente, spesso i rosai
nel contempo subiscono anche l’aggressione dei parassiti vegetali o micro funghi saprofiti.
Quando la carenza è soltanto idrica e temporanea, le foglie si contraggono assumendo
una forma concava onde ridurre l’esposizione ai raggi solari. Questo è il momento di
irrigare e se l’umidità è bassa, i rosai gradiscono qualche spruzzata di acqua pura sulle
foglie. Le foglie del rosaio “felice” saranno sempre di colore verde lucido, e saranno a
forma leggermente convessa per godere appieno della massima esposizione al sole ed
all’aria.
 
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nuvolanera

Giardinauta
io:mi può suggerire rose inglesi più adatte per il mio clima qui a Napoli in estate tocchiamo anche i 40 gradi,la ringrazio in anticipo della sua cortesia.

io avevo pensato a queste rose c'è qualcuna fra queste che mi sconsiglia?

Konigin von Danemark
Frau Dagmar Hastrup
Yolande d'Aragon
L. D. Braithwaite
Lady Emma Hamilton

Nino:In linea di massima non le sconsiglio nessuna delle rose che ha elencato. È una selezione molto valida e privarsi dell’una o dell’altra sarebbe doloroso.

Non le nascondo che le rose inglesi patiscono il gran caldo estivo italiano e durante i mesi di luglio e agosto difficilmente hanno qualche fiore. Sono comunque poche le rose fiorite ad agosto, inutile negarlo quindi questo piccolo handicap costa poco ed è ampiamente ripagato dalle generose fioriture autunnali.

La rifiorenza della Konigin von Danemark è davvero limitata, se d’estate va a riposo non succede niente. Frau Dagmar Hastrup è una rosa molto solida e non si discosta molto dalla media delle rose. Yolande d’Aragon ha una buona rifiorenza anche estiva.

Detto questo è fondamentale che alle piante non manchi nulla: acqua, concime, sole e qualche spruzzatura sulle foglie nelle ore calde, come già detto.

Resto a sua disposizione, cordiali saluti. Marco.

Nino Sanremo
 

nuvolanera

Giardinauta
le zone di rusticità si riferiscono alla fascia climatica entro la quale una rosa, nello specifico nostro, può sopravvivere. Come lei stessa ha notato, è più un discorso legato alle temperature minime, e quindi al freddo, che al caldo estivo. Questo per il motivo che il caldo di per se non è una causa di morte della rosa ma può essere, e nei fatti è, un motivo di maggiore o minore sofferenza.

Ci sono rose che continuano a vegetare e fiorire anche con umidità relative molto basse (30%) e con temperature superiori ai 30°C, altre che nelle stesse condizioni chiudono gli stomi per evitare la traspirazione e sospendono ogni “attività”. Quelle del primo gruppo sono veramente rare (esempio Knock Out), molte quelle del secondo. Con opportune spruzzature di acqua sulle foglie nelle ore centrali della giornata, si può limitare il problema.

Resto a sua disposizione, cordiali saluti. Marco.
 

rosasiu

Maestro Giardinauta
strano che consiglino una spruzzata d'acqua sulle foglie nelle ore centrali della giornata, quindi quando l'insolazione è più forte:confuso:...mi era sembrato di capire che facesse male bagnare sotto il sole cocente:embarass...qualcuno chiarisce un pò meglio? grazie:Saluto:
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
In teoria viene anche consigliato di spruzzare le piante la sera e la mattina (se in vaso) per idratarle meglio (solo però nei mesi più caldi).

Comunque spruzzare le piante di giorno non è un problema se fa molto caldo e l'acqua evapora in fretta.
Questo evidentemente aiuta ad aumentare l'umidità relativa nella zona e fare in modo che la pianta non entri in riposo vegetativo.

Io ad ogni modo non sono una patita della forzatura e della fioritura a tutti i costi. Se la pianta deve andare in riposo, che ci vada tranquillamente.
 

rosasiu

Maestro Giardinauta
buono a sapersi, anche se sono perfettamente daccordo sul riposo delle piante!
sinceramente la rifiorenza di alcune rose non mi entusiasma, in questo periodo, tanto sforzo per fiori che a stento durano qualche ora prima di avvizzirsi sotto i raggi cocenti del sole...alcune di quelle in vaso, specialmente le inglesi rosse le ho spostate a mezz'ombra, ma vedo che patiscono comunque poverine...
 

lucax

Aspirante Giardinauta
ciao a tutti .ditemi se sbaglio oppure no.io ho messo un'ala gocciolante autocompensante della Netafim da 2.2 l/h,adesso visto che il tempo migliora e iniziano a esserci 28-30 gradi l'impianto di irrigazione sta andando 20 min due volte a settimana.Lerose che irriga sono quasi tutte tappezzanti, poi 3 meidlland , e un'icerberg rampicante.é giusta l'irrigazione o no?
 

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Io personalmente sono contraria agli impianti di irrigazione per le rose in piena terra.

Annaffiano troppo spesso e troppo superficialmente. In questa maniera non stimolano la radicazione della pianta in profondità e quindi in linea generale resta più debole sotto molti punti di vista.

Le rose in piena terra vanno innaffiate tanto solo all'impianto.
Nel giro di sei mesi bisogna arrivare praticamente alla loro autonomia dal punto di vista idrico.

Se si vuole continuare ad innaffiare è meglio farlo solo una volta alla settimana o 10 giorni, con circa 10 litri di acqua dati molto lentamente in maniera che arrivino alle radici, bagnando prima il terreno circostante e aspettando qualche minuto prima di procedere con il resto dell'acqua, così che non risulti troppo secco e quindi impermeabile.

Se proprio vuoi usare un impianto di irrigazione io darei comunque questi parametri, quindi annaffiare al massimo una volta a settimana, abbondantemente.
 

rosasiu

Maestro Giardinauta
non sono esperta (anzi sono una somara:crazy:) di ale gocciolanti ma sicuramente così come fai tu, dai pochissima acqua e spesso. Io uso l'ala gocciolante, perchè oltre alle rose ho altre piante, ma la uso per 4 ore di seguito una volta alla settimana

ops...forse si dice "ali" gocciolanti
 
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lucax

Aspirante Giardinauta
scusa Helene ma l'impianto è solo una comodità visto che è tutta una bordura di 5x4m più altre rose tra cui la rampicante,e se metto l'ala gocciolante attorno a ogni pianta a cerchio che la gira completamente?
 
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andreafxr

Esperto Sezz. Rose
Sicuramente cosi' va meglio ma rimane il problema di dare poca acqua spesso, l'opposto di cio che vogliono le rose. Anche io uso l'ala gocciolante ma l'accendo una notte intera a settimana, dal tramonto a meta' mattina. Questo quando non ho tempo/voglia di irrigare con la lancia.
 

Gertrude J.

Maestro Giardinauta
Tiro su questo 3D ed inserisco questa tabella.
Confermate che:
"L'irrigazione sopra chioma di notte dalle 20 alle 24 dà come risultato una salute non modificata, ottima, con crescita ottima, buona ripresa delle piante durante la notte, con piante sufficientemente fitte e nessuna incrostazione e compattamento?"
Credevo l'irrigazione migliore fosse quella goccia a goccia, direttamente sul terreno... :confused: :confuso:
 

Citrodora

Apprendista Florello
si anche io!!! Anzi io sapevo tanta acqua non in modo continuo per non stimolare la risalita delle radici in periodi di siccità, a causa dell'irrigazione troppo superficiale...
e guarda cosa c'è scritto sul Museo delle rose antiche:
Il modo migliore per irrigare le rose, quando possibile è dall'alto, a circa 50 cm. dalla chioma della rosa, nebulizzando l'acqua.
Questo metodo lava le foglie delle rose, non compatta il terreno e non smuove il terriccio alla base delle rose, imita la pioggia: è quindi il metodo più naturale.

Tutto il contrario...
 

Gertrude J.

Maestro Giardinauta
Fino a primavera avremo tempo per far chiarezza. Anche perchè mi stò attrezzando per un'irrigazzione goccia a goccia... assodato comunque il fatto che le rose possono cavarsela benissimo da sole, parlo di quelle in piena terra, superati i primi tampi d'impianto (6 mesi...?).
 
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andreafxr

Esperto Sezz. Rose
Io uso il tubo goccia a goccia ma penso che quanto descritto nella tabella sia adottabile esclusivamente in estate quando il caldo torrido asciuga le foglie in poco tempo anche di notte.
 
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