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Compiti a casa

klosy

Guru Giardinauta
I modelli sono sbagliati, e purtroppo non influenzano solo i giovani, ma sempre più spesso anche i genitori e gli insegnanti...
esattamente! ma io non me la prenderei solo con i ragazzi, lo dico perchè mi trovo nella strada di mezzo: ex studentessa del liceo ( l'università è una realtà a parte) e non ancora mamma.
i modelli di insegnamento sono spesso datati, e quella che un tempo veniva chiamata "vocazione all'insegnamento", ora è raro trovarla nei professori. Ma perchè tutto si deve ridurre ad un voto sul registro? e le potenzialità, la personalità, le ambizioni dove le mettiamo?!
negli ultimi 20 anni è drasticamente cambiato il mondo lavorativo, ma le basi, e cioè la scuola, sono rimaste pressochè immutate.
e poi, basta pensare che se un ragazzo va male in una o più materie è un asino, uno svogliato o un menefreghista, non sempre è cosi! Ma dove sono quegli insegnanti che amano la propria materia e hanno il piacere dell'insegnamento?! nella mia ventennale carriera scolastica ne ricordo solo 2: una prof al liceo e un prof al primo anno di università. per il resto (quasi) il nulla: solo nozioni, interrogazioni (o esami) e voti.....
come si può avere il piacere di apprendere?!
ora tento un paragone forse azzzardato, ma mi pare abbastanza adatto:
vi è mai capitato, da bambini, di stare seduti sulle ginocchia del nonno e ascoltarlo raccontare raccontare raccontare affascinati?! Il motivo è molto semplice: in lui c'era il desiderio di raccontare e di tramandare qualcosa al nipote, se manca questo desiderio, dove va a finire il piacere di della cultura?!
 

Sevi

Fiorin Florello
Ti capisco benissimo Klosy. In quinta liceo venne nella mia classe un prof di filosofia meraviglioso, aveva 28 anni e tantissima voglia di trasmettere la bellezza della sua materia. Professionale al massimo, spiegava che era un incanto starlo a sentire, ci faceva lavorare un sacco, con ricerche anche sulla poesia oltre che sulla sua materia, e tutti noi lo adoravamo.............era nipote di un filosofo vero, tale Pietro Giannone, ed era anche musicologo, scriveva saggi, quindi non era un semplice insegnante ma un vero filosofo con la F maiuscola! Eppure non si gloriava di tutto ciò, il suo amore per l'insegnamento era tangibile in ogni parola che diceva.


Io avevo un legame speciale con lui, fatto di dialoghi bellissimi e anche di litigate, qualche volta, e tutti a scuola avevano capito che il nostro legame assomigliava all'amicizia più che a un classico rapporto studente-insegnante.
Naturalmente non fece mai favoritismi nei miei confronti, anzi era molto severo perchè pretendeva tantissimo da me. Io, che già amavo la materia, non facevo certo alcuna fatica a soddisfare le sue pretese, soprattutto considerando la sua capacità di trasmettere i suoi insegnamenti. Era talmente speciale al punto di frequentarlo anche dopo la maturità, sapevamo di avere una forte simpatia e stima l'uno verso l'altra, e mi ha dato così tanto che ancora lo porto nel cuore...........dico così perchè purtroppo a soli 30 anni ci ha lasciato ed io sono stata così male che ancora mi viene da piangere al solo ricordarlo.................ma questa è un'altra storia e sono andata fuori tema e mi dispiace.
Volevo riportare la mia esperienza più unica che rara, con la speranza che di insegnanti come lui ce ne possano essere sempre di più.
Quando accade è semplicemente meraviglioso e ti arricchisce incredibilmente.
Roberto (questo era il suo nome) mi fece sentire una ragazza che poteva dare molto. Soprattutto una ragazza meritevole di stima e questo per me era importantissimo, mi spronava a dare il meglio di me. Lui ci credeva davvero e penso che, sotto la sua guida, non avrei forse abbandonato l'università e avrei seguito forse un'altra strada.....ma anche questa è un'altra storia.

Una persona tanto generosa e tanto colta non può che diventare un punto di riferimento, e non può che lasciare un'impronta indelebile dentro chiunque abbia la fortuna di incontrarla

Un bacio a tutti :love_4:

Anche lassù.........:love_4:
 
Ultima modifica:

Sevi

Fiorin Florello
Per Fralema

Questi sono i link del sito che ti ho citato:

http://www.bbc.co.uk/worldservice/learningenglish/index.shtml

http://www.giardinaggio.it/forum-g/newreply.php?do=postreply&t=40842


Nel primo trovi, a sinistra, tutte le voci che riguardano ogni tipo di quiz. Il secondo si chiama "Ask about English" e comprende domande fatte da persone di tutto il mondo a professori inglesi che rispondono in modo molto chiaro e comprensibile.
Il tutto scaricabile in modalità audio o in formato pdf di Acrobat reader.

Ciao ciao :love_4:
 
B

bobino

Guest
Io i compiti me li son sempre fatti da sola, e dopo i compiti di scuola, avevo quelli per il pianoforte, il solfeggio, l'armonia :crazy:
non mi pesavano, anzi.
Se ho chiesto aiuto era per la matematica e il latino, e quindi andavo in caso di bisogna, (ma quando mi ero spaccata la testa per benino) dal babbo per la prima e dalla mamma per la seconda materia.
Ma non mi facevano i compiti loro, mi spiegavano dove stavo sbagliando e mi reindirizzavano sul binario giusto, poi alla soluzione dovevo arrivarci da sola. Sia per me che per mio fratello, molto orgogliosi evidentemente, era un motivo di gioia interiore riuscire da soli nell'impresa.
Devo dire che ha funzionato: i miei ci hanno lasciato troppo presto su questo pianeta, ma da quel momento in poi ci siamo sempre adoperati per riuscire da soli senza soffrire, se non della loro non presenza come Amici veri e insostituibili.
 

klosy

Guru Giardinauta
Io i compiti me li son sempre fatti da sola, e dopo i compiti di scuola, avevo quelli per il pianoforte, il solfeggio, l'armonia :crazy:
non mi pesavano, anzi.
Se ho chiesto aiuto era per la matematica e il latino, e quindi andavo in caso di bisogna, (ma quando mi ero spaccata la testa per benino) dal babbo per la prima e dalla mamma per la seconda materia.
Ma non mi facevano i compiti loro, mi spiegavano dove stavo sbagliando e mi reindirizzavano sul binario giusto, poi alla soluzione dovevo arrivarci da sola. Sia per me che per mio fratello, molto orgogliosi evidentemente, era un motivo di gioia interiore riuscire da soli nell'impresa.
Devo dire che ha funzionato: i miei ci hanno lasciato troppo presto su questo pianeta, ma da quel momento in poi ci siamo sempre adoperati per riuscire da soli senza soffrire, se non della loro non presenza come Amici veri e insostituibili.

Io ringrazio tutti i giorni i miei per avermi aiutato ma non sostituito nel fare i miei compiti.
e non parlo solo della scuola, quella, come dicevo, è la base da cui partire: deve aiutare a capire almeno un briciolo la vita fuori.
mio padre, che adoro come quasi tutte le figlie femmine, mi ha sempre ricordato questo detto:
"se dai un pesce ad un affamato lo sfami per un giorno, se gli insegni a pescare lo sfami per tutta la vita!"
forse sono andata un po'
14.gif
, ma questo discorso era solo per dire che è inutile fare i compiti al posto dei figli, che si impara in questo modo?!meno che niente, direi!
 

fio_rella

Maestro Giardinauta
Io ringrazio tutti i giorni i miei per avermi aiutato ma non sostituito nel fare i miei compiti.
e non parlo solo della scuola, quella, come dicevo, è la base da cui partire: deve aiutare a capire almeno un briciolo la vita fuori.
mio padre, che adoro come quasi tutte le figlie femmine, mi ha sempre ricordato questo detto:
"se dai un pesce ad un affamato lo sfami per un giorno, se gli insegni a pescare lo sfami per tutta la vita!"
forse sono andata un po'
14.gif
, ma questo discorso era solo per dire che è inutile fare i compiti al posto dei figli, che si impara in questo modo?!meno che niente, direi!
anche mio padre mi ha insegnato a vivere su questa falsa riga.
mi ha insegnato a decidere con la mia testa, ascoltando i pareri altrui, chiedendo consiglio, se volevo, ma di decidere sempre seguendo...me stessa. mel bene e nel male. per imparare dagli errori e gioire dei successi.
ho cercato di fare lo stesso con i miei ragazzi e, soprattutto, ho sempre permesso loro, e anzi, li ho spronati, a seguire le proprie ambizioni ed inclinazioni, non quello che avrei voluto io per loro
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
C'è un'altra questione che mi è tornata in mente parlando dell'argomento durante il Week End. In pratica adesso alle elementari ci sono diverse insegnanti per classe, e per di più ci sono anche i rientri pomeridiani, perciò i genitori e gli alunni si lamentano (e giustamente) per l'eccesso di compiti a casa, soprattutto quelli dati per il giorno dopo un rientro, e che costrige alunni (e genitori) a fare i compiti la sera del giorno del rientro per il mattino dopo. Io sento la situazione di mia nipote, che per quanto possa essere poco attendibile, lamenta il fatto che oggi i bambini trascorrono moltissime ore del rientro pomeridiano senza fare nulla o quasi, con le insegnanti che spesso lasciano liberi i bambini di giocare o disegnare, quando secondo me potrebbero sfruttare il tempo a fare i compiti, anzichè costringerli a farli a casa, magari dopo cena a orari improponibili... magari è solo un caso, però mi sembra quasi (ma questa è una mia impressione) che negli ultimi anni l'aumento di insegnanti sia stato solo un escamotage per dare lavoro a una lista infinita di disoccupati, piuttosto che un aumento della qualità scolastica.
 

elleboro

Florello
in questo caso tua nipote dovrebbe rifiutarsi di far lavorare i ragazzini dopo le 7 e assumere nei confronti degli insegnanti questa posizione ! Però deve essere certa che prima non si erano gingillati (sul che nutrirei qualche dubbio).
Nel qual caso vale comunque il limite delle 19, però la responsabilità di fronte agli insegnanti deve essere del ragazzino.

Questo però potrebbe essere un caso limite nel quale i genitori dovrebbero andare a parlare con il direttore scolastico. Persino io lo farei...
 
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