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Domandina impegnata sul rapporto scuola/educazione

S

SarahKay

Guest
Qualche giorno fa, parlando con un mio cliente laureato in pedagogia, ha espresso questa opinione e cioè che gli insegnanti (includendo quelli delle scuole materne) hanno un ruolo ancora più importante e specializzato di quello dei genitori per quanto riguarda l'educazione dei figli... E spiegava la sua affermazione dicendo che, per prima cosa, dal momento che il bimbo inizia a frequentare la scuola passa la stragrande maggioranza della giornata con l'educatore...giocoforza qundi che questi abbia un'influenza maggiore sul piccolo....
Secondo, forte della sua preparazione ed esperienza "sul campo", l'educatore sa come meglio gestire le reazioni del bimbo e come stimolarlo im modo costruttivo...
Insomma il genitore spesso è inesperto...non ha una seconda possibilità per rimediare agli eventuali "danni"...e quindi io ho dedotto..."meglio che i figli stiano fuori casa e più presto possibile..."
Ha concluso sottolineando quindi l'importanza che l'educatore sia ben preparato e che "ami" il suo lavoro...lo faccia con passione...deplorando quindi la condizione di precarietà di questi insegnanti che, non sapendo dove saranno l'anno successivo, finiscono per avere un certo distacco dall'ambiente lavorativo e di conseguenza anche dai bimbi...
Che ne pensate? Io...pur sfiancata da ste figlie succhiatutto:crazy:.....mi sento estromessaaaaaaa!
Ma se così è non sarebbe giusto formare anche i genitori per prepararli alle loro responsabilità educative?
Grazieee!!!!
 

Pietradiluna

Giardinauta
Ciao SarahKay,
concordo sul fatto che l'educatore è più esperto per ciò che concerne le tappe evolutive e di crescita del bimbo e che abbia più strumenti per stimolarlo nel modo corretto e gestire alcune reazioni emotive del piccolo.
Sul fatto che sia la più importante fonte educativa dissento profondamente perchè tutti gli educatori e pedagogisti sanno che la prima istituzione educativa è la famiglia e l'entrata nella scuola non cambia la cosa. Lo dimostra il fatto che si auspica una collaborazione tra famiglia e scuola (nei vari livelli). La scuola materna ha il compito di sviluppare e favorire la socializzazione ma la prima impronta è data dalla famiglia.
Ecco perchè quando poi i figli crescono e fanno stupidaggini a scuola viene avvisata la famiglia: si spera sempre che intervengano a sostegno delle regole scolastiche e di rispetto delle istituzioni e degli insegnanti cosa che purtroppo, non accade quasi mai. I figli vengono difesi a spada tratta dai genitori (non tutti).
Vero che se gli insegnanti fossero stabili avrebbero modo di creare un legame di rispetto e fiducia più solido con il minore. Però poi il bello è che ognuno intende la professione come meglio crede ed è anche vero che negli scorsi anni molti son diventati educatori (o insegnanti) perchè il mercato lo richiedeva ma manca la passione e quando non c'è questa scarseggia anche la pazienza! :eek:)
POi dipende...gli educatori sono in molti settori e lavorare con bimbi normodotati è diverso che stare a contatto con disabili fisici o mentali.
Il discorso è lungo e credo di aver già scritto troppo!:crazy:

Buona serata
Silvia
 

Pin

Master Florello
Ciao SarahKay,
concordo sul fatto che l'educatore è più esperto per ciò che concerne le tappe evolutive e di crescita del bimbo e che abbia più strumenti per stimolarlo nel modo corretto e gestire alcune reazioni emotive del piccolo.
Sul fatto che sia la più importante fonte educativa dissento profondamente perchè tutti gli educatori e pedagogisti sanno che la prima istituzione educativa è la famiglia e l'entrata nella scuola non cambia la cosa. Lo dimostra il fatto che si auspica una collaborazione tra famiglia e scuola (nei vari livelli). La scuola materna ha il compito di sviluppare e favorire la socializzazione ma la prima impronta è data dalla famiglia.
Ecco perchè quando poi i figli crescono e fanno stupidaggini a scuola viene avvisata la famiglia: si spera sempre che intervengano a sostegno delle regole scolastiche e di rispetto delle istituzioni e degli insegnanti cosa che purtroppo, non accade quasi mai. I figli vengono difesi a spada tratta dai genitori (non tutti).
Vero che se gli insegnanti fossero stabili avrebbero modo di creare un legame di rispetto e fiducia più solido con il minore. Però poi il bello è che ognuno intende la professione come meglio crede ed è anche vero che negli scorsi anni molti son diventati educatori (o insegnanti) perchè il mercato lo richiedeva ma manca la passione e quando non c'è questa scarseggia anche la pazienza! :eek:)
POi dipende...gli educatori sono in molti settori e lavorare con bimbi normodotati è diverso che stare a contatto con disabili fisici o mentali.
Il discorso è lungo e credo di aver già scritto troppo!:crazy:

Buona serata
Silvia

Quoto, l'educazione primaria e basilare è la famiglia, quindi non sentirti estromessa perchè non lo sei. anzi sei uno dei fulcri.
poi il fatto del precariato degli insegnanti fa si che il loro lavoro sia "solo" un lavoro e non un impegno.
Devo dire con tutta sincerità che ho trovato pochi insegnanti, dalla materna in poi che abbiano dedicato tempo all'educazione di mio figlio.
Nessuno di loro ha collaborato in niente.
 

Paola-Luna

Florello
concordo su quanto già detto sopra: non devi affatto sentirti estromessa. I genitori sono i primi educatori e nessuno può sapere meglio di una madre quel che è giusto per il proprio figlio. Certo, anche i genitori alle volte hanno bisogno di punti di riferimento, di una preparazione o comunque una base cui attingere per affrontare le responsabilità (responsabilità che ricordiamo sono sempre e solo a carico della famiglia mentre insegnanti ed educatori, finito l'orario, non hanno nessuna altra responsabilità sui bambini!)... E questi 'corsi di formazione' ci sono... io ho partecipato a molti incontri, dibattiti, riiunioni con specialisti, educatori, pedagogisti etc... ma dovrebbe essere la scuola o il comune o la asl che si mobilita per avviare questi incontri! Prova ad informarti, sicuramente anche da te c'è qualcosa
 

Pin

Master Florello
concordo su quanto già detto sopra: non devi affatto sentirti estromessa. I genitori sono i primi educatori e nessuno può sapere meglio di una madre quel che è giusto per il proprio figlio. Certo, anche i genitori alle volte hanno bisogno di punti di riferimento, di una preparazione o comunque una base cui attingere per affrontare le responsabilità (responsabilità che ricordiamo sono sempre e solo a carico della famiglia mentre insegnanti ed educatori, finito l'orario, non hanno nessuna altra responsabilità sui bambini!)... E questi 'corsi di formazione' ci sono... io ho partecipato a molti incontri, dibattiti, riiunioni con specialisti, educatori, pedagogisti etc... ma dovrebbe essere la scuola o il comune o la asl che si mobilita per avviare questi incontri! Prova ad informarti, sicuramente anche da te c'è qualcosa


io non ho fatto corsi o incontri.
Mi sono rapportata con altri genitori, messo insieme le varie esperienze,
Posso considerarmi pienamente soddisfatta del risultato ottenuto.
Genitore non si nasce, si diventa giorno per giorno con i propri figli, ed ho sempre previligiato la qualità del tempo trascorso con mio figlio dalla quantità.
 

Paola-Luna

Florello
certo Pin, hai perfettamente ragione. Io per i miei figli ho fatto la scelta di lasciare il lavoro pur di seguire la loro crescita, di essere sempre presente...
Gli incontri sono interessanti, ci si può riconoscere o disconoscere in alcune situazioni, ma ovviamente non danno 'regole fisse' per la crescita del figli. Tutto sta nel buonsenso, nel saper ascoltare, nel saper accettare...
I corsi sono utili ma non devono essere un 'must'. Se ci sono, ben vengano così come il rapportarsi con gli altri genitori... Tutto sta nel saper essere aperti e pronti a mettersi in discussione sempre. Ecco, un genitore, a differenza di un educatore, deve sempre saper mettersi in discussione per il bene del figlio!
 

pa0la

Florello
. Tutto sta nel saper essere aperti e pronti a mettersi in discussione sempre. Ecco, un genitore, a differenza di un educatore, deve sempre saper mettersi in discussione per il bene del figlio!


Perchè ritieni che un educatore non debba mettersi in discussione nei confronti di un bambino o di un ragazzo?
Tutto quello che mi ha deluso nella scuola è nato proprio da questo. Non ne ho trovato uno disposto a mettersi in discussione almeno un po'.
Ma hanno a che fare con personalità differenti in fasi delicatissime di crescita, un po' di coinvolgimento vero non guarserebbe :rolleyes:
pa0la
 

Paola-Luna

Florello
no no, mi hai frainteso... Io volevo dire che un genitore, per amore dei propri figli e se è una persona intelligente, si mette sempre in discussione...
A differenza di molti educatori (dico molti perchè io sono stata fortunata. I miei figli hanno insegnanti davvero Speciali, Unici, con i quali coltivo belle Amicizie anche al di fuori dell'ambito scolastico), che come dici tu, evitano di farsi coinvolgere più del 'dovuto' e non accettano di mettersi in discussione.
Ma non facciamo di tutta un'erba un fascio: anche nel mondo della scuola, a partire dall'asilo fino alle superiori, ci sono insegnanti ed educatori che ci mettono la passione e l'amore per il loro lavoro e altri che invece potrebbero andare benissimo a lavorare in fabbrica anzichè 'educare'...
 
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