Le micro alle nostre latitudini necessitano di circa 8 mm di acqua al giorno, le macro molto meno, utilizzando festuche grosse faccio si che tosando molto spesso nel periodo post emergenza in due mesi ottengo piante ben strutturate e difficilmente avranno problemi idrici.
Proprio in questi giorni, i 30 gradi sono ormai la normalità, sto testando un prato seminato l'undici di aprile, germinato il 18, tosato regolarmente nel seguente modo, partendo dal primo taglio:
2 volte a distanza di 7 giorni
poi tosato regolarmente ogni 2 giorni per 1 settimana e poi dinuovo dopo 1 settimana
poi ogni 2 giorni per una settimana, poi dopo una settimana etc etc...
Chiaramente il prato è stato pompato di concimazioni nella fase di levata e in fase di stress.
In questo modo in 1 mese ho ottenuto un prato perfettamente calpestabile e attualmente irrigato ogni 3 giorni con 10 mm di acqua, ma reggerebbe tranquillamente 4 giorni, quindi a mio avviso l'irrigazione è sempre funzione dello stato di salute e sviluppo delle piante.
Per quanto riguarda i sintomi di carenza idrica sono quelli indicati, colorazione scura, foglia accartocciata e filiforme, perdita di tenacia (la foglia diventa molliccia come cotta).
Come dicevo in un altro post lo scorso anno un cliente ha lasciato asciutto un prato di Festuca arundinacea per una settimana ad agosto, tornati dalle ferie era tutto strasecco, ma dopo una settimana di irrigazioni e concimazioni le piante più tenaci erano dinuovo li, in autunno una trasemina e il gioco era fatto.
Le macro invece le tratto male, a loro piace il caldo e il secco, le concimazioni forti, l'acqua salsa, roba da duri.....:burningma