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come riconoscere a occhio se il prato ha sete

Olmo60

Guru Master Florello
ecco, mi è venuta questa domanda notando oggi che, dopo aver tagliato l'erba, diversamente da altre volte, (dove la lama e la scocca rimanevano con l'erba appiccicata sotto) sia la lama che la parte sottostante del tagliaerba erano praticamente pulite:confuso:..quasi che avessero tagliato fieno anzichè erba:lol:..premetto che il prato è bello verde e sano, ma mi sono chiesta se questo non fosse un sintomo che dovevo annaffiare, cosa che farò domani, dopo aver dato l'antistress.

A parte questo, ci sono degli accorgimenti per capire a occhio se il prato ha bisogno d'acqua? Grazie.
 

marcobri

Apprendista Florello
la sofferenza idrica, al contrario di quanto si possa pensare, non e' cosa del tutto negativa per il prato in quanto aiuta l'apparato radicale ad "affondare" le radici alla ricerca dell'acqua ed e' la prima difesa naturale contro le patologie funginee. detto questo, e' abbastanza facile da riconoscere e specie nelle zone piu' esposte il prato assume un colore tipo paglia che parte dalle punte...
 

RENATO2

Giardinauta
Nel mio caso, ma io ho una macroterma ed anche la macroterma con la lamina foliare più ampia, me ne accorgo dal fatto la lamina si avvolge su se stessa (praticamente si arrotola fino quasi a scomparire).

Questo è un comportamento che lo Steno assume sotto i raggi del sole quando le temperature sono molto elevate e/o quando ha sete.
 

tonio

Florello
3sono le cose da guardare ,1 l'erba diventa piu' fine,2 il colore diventa piu' scuro,3 restano per molto tempo le orme del calpestamento
 

michelepm

Florello Senior
Quoto i primi interventi e aggiungo come Renato che la sofferenza sula macro la noto solo nelle ore più calde del giorno per poi riprendersi la sera, per ora non vado mai oltre i due giorni di sofferenza conclamata:D.
ecco, mi è venuta questa domanda notando oggi che, dopo aver tagliato l'erba, diversamente da altre volte, (dove la lama e la scocca rimanevano con l'erba appiccicata sotto) sia la lama che la parte sottostante del tagliaerba erano praticamente pulite:confuso:..quasi che avessero tagliato fieno anzichè erba:lol:..
ma tutte a te capitano :lol::lol::lol:
 

Olmo60

Guru Master Florello
Quoto i primi interventi e aggiungo come Renato che la sofferenza sula macro la noto solo nelle ore più calde del giorno per poi riprendersi la sera, per ora non vado mai oltre i due giorni di sofferenza conclamata:D.
ma tutte a te capitano :lol::lol::lol:
:lol::lol:..ma no!!! è solo che sono moooolto attenta!!:martello:ho una pauuuura di far crollare tutto!! (tonio docet):eek:k07:
GRAZIE per tutte le risposte, ma c'è una differenza in questo senso tra microterme e macroterme? la sofferenza si presenta in entrambi i casi nello stesso modo?
 

marcobri

Apprendista Florello
diciamo che le macro rispetto alle micro hanno un a esigenza idrica minore e il loro habitat naturale e' compreso tra i 25-26 gradi e i 35 gradi a seconda della specie....nel caso dello steno come ti ha fatto notare renato avviene una sorta di accartocciamento della lamina fogliare, difficilmente ho visto andare in sofferenza una macro, talvolta una sola irrigazione settimanale puo' essere sufficiente....
una volta green thum mi racconto di uno steno che aveva resistito anche 20gg senza acqua, l'impianto si irrigazione era rotto e lui se ne accorse solo per il famoso accartocciamento...
 

RENATO2

Giardinauta
si confermo Marco

fra l'altro, nel caso di macroterme stolonifere, quando vanno in sofferenza idrica, semmai muoiono le foglie ma prima che la morte si trasferisca allo stolone ... ce ne vuole di tempo

ammesso quindi che le foglie muoiono diventando completamente secche, basterà inondare d'acquala zona colpita dalla siccità e gli stoloni riprenderanno a far nascere nuove foglie

il problema invece si fà più serio se il prato nasce da un seme: il seme è estremamente più delicato di uno stolone e muore molto più velocemente e rapidamente rispetto ad uno stolone coriaceo come quello di uno Steno
 

Agroecosistemi

Aspirante Giardinauta
Le micro alle nostre latitudini necessitano di circa 8 mm di acqua al giorno, le macro molto meno, utilizzando festuche grosse faccio si che tosando molto spesso nel periodo post emergenza in due mesi ottengo piante ben strutturate e difficilmente avranno problemi idrici.
Proprio in questi giorni, i 30 gradi sono ormai la normalità, sto testando un prato seminato l'undici di aprile, germinato il 18, tosato regolarmente nel seguente modo, partendo dal primo taglio:
2 volte a distanza di 7 giorni
poi tosato regolarmente ogni 2 giorni per 1 settimana e poi dinuovo dopo 1 settimana
poi ogni 2 giorni per una settimana, poi dopo una settimana etc etc...

Chiaramente il prato è stato pompato di concimazioni nella fase di levata e in fase di stress.

In questo modo in 1 mese ho ottenuto un prato perfettamente calpestabile e attualmente irrigato ogni 3 giorni con 10 mm di acqua, ma reggerebbe tranquillamente 4 giorni, quindi a mio avviso l'irrigazione è sempre funzione dello stato di salute e sviluppo delle piante.

Per quanto riguarda i sintomi di carenza idrica sono quelli indicati, colorazione scura, foglia accartocciata e filiforme, perdita di tenacia (la foglia diventa molliccia come cotta).

Come dicevo in un altro post lo scorso anno un cliente ha lasciato asciutto un prato di Festuca arundinacea per una settimana ad agosto, tornati dalle ferie era tutto strasecco, ma dopo una settimana di irrigazioni e concimazioni le piante più tenaci erano dinuovo li, in autunno una trasemina e il gioco era fatto.

Le macro invece le tratto male, a loro piace il caldo e il secco, le concimazioni forti, l'acqua salsa, roba da duri.....:burningma
 

crireal

Guru Giardinauta
Il mio di sofferenza ne sta facendo tanta! :D
finora irrigato solo una volta.. per il resto ci han pensato le piogge! Un pio ingiallito a fine maggio lo era,
ora dato antistress e comincerò ad irrigare una volta a settimana abbondantemente se non piove. Tornerà verdissimo!
 

RENATO2

Giardinauta
Le micro alle nostre latitudini necessitano di circa 8 mm di acqua al giorno, le macro molto meno, utilizzando festuche grosse faccio si che tosando molto spesso nel periodo post emergenza in due mesi ottengo piante ben strutturate e difficilmente avranno problemi idrici.
Proprio in questi giorni, i 30 gradi sono ormai la normalità, sto testando un prato seminato l'undici di aprile, germinato il 18, tosato regolarmente nel seguente modo, partendo dal primo taglio:
2 volte a distanza di 7 giorni
poi tosato regolarmente ogni 2 giorni per 1 settimana e poi dinuovo dopo 1 settimana
poi ogni 2 giorni per una settimana, poi dopo una settimana etc etc...

Chiaramente il prato è stato pompato di concimazioni nella fase di levata e in fase di stress.

In questo modo in 1 mese ho ottenuto un prato perfettamente calpestabile e attualmente irrigato ogni 3 giorni con 10 mm di acqua, ma reggerebbe tranquillamente 4 giorni, quindi a mio avviso l'irrigazione è sempre funzione dello stato di salute e sviluppo delle piante.

Per quanto riguarda i sintomi di carenza idrica sono quelli indicati, colorazione scura, foglia accartocciata e filiforme, perdita di tenacia (la foglia diventa molliccia come cotta).

Come dicevo in un altro post lo scorso anno un cliente ha lasciato asciutto un prato di Festuca arundinacea per una settimana ad agosto, tornati dalle ferie era tutto strasecco, ma dopo una settimana di irrigazioni e concimazioni le piante più tenaci erano dinuovo li, in autunno una trasemina e il gioco era fatto.

Le macro invece le tratto male, a loro piace il caldo e il secco, le concimazioni forti, l'acqua salsa, roba da duri.....:burningma

pensa che attualmente al mio Steno sto dando appena 12 mm. di acqua settimanali
 

liuc76

Aspirante Giardinauta
3sono le cose da guardare ,1 l'erba diventa piu' fine,2 il colore diventa piu' scuro,3 restano per molto tempo le orme del calpestamento

Interessante.....ma per quanto tempo rimangono le orme?

Le micro alle nostre latitudini necessitano di circa 8 mm di acqua al giorno, le macro molto meno, utilizzando festuche grosse faccio si che tosando molto spesso nel periodo post emergenza in due mesi ottengo piante ben strutturate e difficilmente avranno problemi idrici.
Proprio in questi giorni, i 30 gradi sono ormai la normalità, sto testando un prato seminato l'undici di aprile, germinato il 18, tosato regolarmente nel seguente modo, partendo dal primo taglio:
2 volte a distanza di 7 giorni
poi tosato regolarmente ogni 2 giorni per 1 settimana e poi dinuovo dopo 1 settimana
poi ogni 2 giorni per una settimana, poi dopo una settimana etc etc...

Chiaramente il prato è stato pompato di concimazioni nella fase di levata e in fase di stress.

In questo modo in 1 mese ho ottenuto un prato perfettamente calpestabile e attualmente irrigato ogni 3 giorni con 10 mm di acqua, ma reggerebbe tranquillamente 4 giorni, quindi a mio avviso l'irrigazione è sempre funzione dello stato di salute e sviluppo delle piante.

Per quanto riguarda i sintomi di carenza idrica sono quelli indicati, colorazione scura, foglia accartocciata e filiforme, perdita di tenacia (la foglia diventa molliccia come cotta).

Come dicevo in un altro post lo scorso anno un cliente ha lasciato asciutto un prato di Festuca arundinacea per una settimana ad agosto, tornati dalle ferie era tutto strasecco, ma dopo una settimana di irrigazioni e concimazioni le piante più tenaci erano dinuovo li, in autunno una trasemina e il gioco era fatto.

Le macro invece le tratto male, a loro piace il caldo e il secco, le concimazioni forti, l'acqua salsa, roba da duri.....:burningma

Chiarissimo....bella esposizione!
 
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marcobri

Apprendista Florello
beh diciamo che piu' tempo l'erba ci mette a "rialzarsi" maggiore e' la sofferenza idrica in atto...dalla mia esperienza posso dedurre che piu' e' ampia la superficie fogliare e maggiore sara' la resistenza alla caluria.....da questo funto di vista l'arundinacea a' l'unica essenza di micro che possa resistere al clima del sud....
quest anno voglio fare una prova...lasciare le irrigazione a 2 volte a settimana come frequenza e alzare i tempi di 6-7 min a zona.......vedremo che succede
 

GORMITA

Giardinauta
ciao, il mio di acqua quest'estate ne vedra' gran poca,ora sono a 1 irrigazione alla sett la parte esposta al sole, per la zona in mezz'ombra 1 ogni 15 giorni......mi dovra' invocare per avere acqua...
 

tonio

Florello
ma io sarà un mese e mezzo che non apro l'impianto,ed il mio è tutto esposto al sole....

Interessante.....ma per quanto tempo rimangono le orme?



Chiarissimo....bella esposizione!
ma diciamo per mezzora o più...
 
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marcobri

Apprendista Florello
normalmente col calpestio un prato diciamo "idratato" rialza "le antenne" quasi subito....con prato in sofferenza idrica le plantule tendono a rimanere schiacciate anche per 10-15min
 

mirco74

Aspirante Giardinauta
normalmente col calpestio un prato diciamo "idratato" rialza "le antenne" quasi subito....con prato in sofferenza idrica le plantule tendono a rimanere schiacciate anche per 10-15min
Ooops!!!! Io per dare il protettivo alla casetta in legno ieri l'altro ho calpestato una zona,ma per evitare gocce sul prato sotto i piedi ho messo un bel cartone grande, quando l'ho tolto dopo una mezz'ora l'erba era tutta ''schiacciata'', e nonostante qua lunedì siano venuti 14mm di pioggia,ieri era ancora ''coricata'' :cry: Tutto ok??? Intanto stamattina alle 6 ho dato la seconda annaffiata dell'anno....
 

Pianta carnivora

Giardinauta Senior
Se non bagno spesso l' erba sotto ad alcuni alberi tende a seccarsi ingiallendosi, altro che bagnare una volta a settimana! :azz:

Sarebbe più importante avere la giusta esperienza per capire se il seccume è mancanza di acqua o qualche patologia di fungo sta facendo capolino.
 
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