celeste ha scritto:
River, io non so e quindi non posso giudicare. Non credo che "il cuore" abbia sempre ragione sulla "mente": può quindi darsi che questa porta a noi sconosciuta debba veramente essere chiusa, che questo sogno sia solo una "fantasia" senza la forza di diventare progetto.
Da tanti tuoi post, però, avverto (perdonami se azzardo senza conoscerti) che in te c'è una sofferenza profonda che devi assolutamente affrontare. Se non lo fai subito, ora, rischi di pagare in futuro dei prezzi pesantissimi (e di farli pagare senza volere anche a chi ti sta vicino). Come ha giustamente detto Ivana devi riprendere in mano la tua vita. Non so come, nessuno qui può saperlo, ma tu sì, tu lo sai. Se ti pare di non saperlo, devi solo scoprirlo dentro di te. Sei giovanissima: la vita si cambia tante volte, a 35, a 40, 50 e molto molto oltre. Non devono per forza essere combiamenti "esterni" (anche se aiutano). E non pensare troppo ai tuoi figli: loro stanno benone, hanno tutte le possibilità davanti, tutte le energie intatte. E' a te che devi pensare, possibilmente prima che il senso di sconfitta di cui parli diventi una depressione conclamata.
Ti prego, smetti di farti del male
Allora, se ho messo questo tread è perchè ho deciso di espormi e di chiedervi aiuto, se ora, mi offendessi perchè tu, o altri, avvertono sensazioni ed io non permetto loro di poterle esprimere, sarei un idiota.
Però, lasciami dirti una cosa Celeste, quel dolore e quella tristezza che tu avverti, e che c'è, è con me, come il tronco contorto di un salice, fà parte di me, sono io.
Non è un'attributo, sono prorpio io.
Non mi causa problemi, non sono depressa e sono abituata a non sentirmi dentro le mie emozioni, ma è anche vero che, gioie e dolori mi hanno formata, soprattutto il secondo e quando vivi nel dolore per oltre metà della tua vita, egli diviene il retro dei tuoi occhi.
Questo però mi consente di sapere che io sò arrivarci alla riva di cui parlava Elyass, mi consoco bene e sò attraversare l'inferno, senza che questo mi spaventi più di tanto.
Quel che non mi piace invece, quello che mi dà un dolore detestabile è l'inutilità di portare avanti lotte personali e scoprire che a metà strada, qualcuno s'è lasciato sedurre ed ora dimentica sè stesso.
Sapendolo prima, avrei portato la barca da sola.
Veleno, il perchè e il percome, appositamente non ho voluto dirlo e non lo farò, perchè ognuno di noi, ha le proprie convinzioni su cosa è prioritario nella vita e cosa non lo è; e non volevo che le attenzioni si riversassero sull'oggetto del desiderio.
Tu che sai, sai anche che il proseguire o il fermarsi, non dipendeva solo da me.
Parlando con l'altra sponda, mi sono resa conto che le 'basi' su cui costruimmo, le motivazioni che hanno portato me e mio marito a costruire dove non c'era niente, non ci sono più, in lui.
Da tempo le sue priorità sono cambiate, per lui un ciclo si è chiuso.
Non ho quindi deciso da sola e non avrei potuto farlo comunque.
Volubile? Ti pare che, avrei aspettato 5 anni se fossi stata volubile?
Sai, io sò perchè mi dici questo, però io ti dico anche un'altra cosa, se ho potuto sconfiggere un'infezione grave da calcoli cistifellici, che m'han portato a contatto con la morte, (Aura aveva 20 giorni quando è iniziato tutto e quasi 6 mesi, quando si è conclusa) se poi, sono riuscita a sconfiggere una pseudo artrite reumatoide, perchè mi sono rifiutata di sottopormi agli antitumorali, è solo perchè dall'altra parte c'era la stessa motivazione di 'base'.
Lo capisci quello che stò dicendo vero?
Ma non è facile, non lo è per me, forse per altri sì, dimenticare che per salvarmi la pelle, la mia vicina, unica persona a cui ho potuto 'in caso estremo' affidare i miei figli, ha dovuto raccontarmi il pianto disperato di un neonato che dipendeva da me, che no beveva nè mangiava se non attraverso d me, per quasi 48 ore.
Quell'evento insieme ad altri, mi ha insegnato che uno scrupolo in più, può fare la differenza per molti.