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riverviolet
Guest
Non è un esame, è bisogno di sapere cosa fate quando vi capita una situazione del genere, perchè ho necessità di confronto; ho necessità d capire se davvero mi sono bruciata completamente il cervello.
Sulla questione precisa preferisco sorvolare, ma non si tratta di qualcosa di poca rivelanza.
Da anni ho un desiderio, fortissimo.
Non è qualcosa di nuovo, per cui, si può dire sia il fascino della novità.
Detto questo, il cervello, ma soprattutto il buon senso, la situazione di realtà è contro, sotto tutti i punti di vista, saggiamente vera si oppone con argomenti talmente veri da essere atterranti, da toglierti qualsiasi genere di coraggio e tentativo di entusiasmo.
Ma quando il cervello non pensa alle conseguenze, non pensa alla realtà, ecco che il cuore chiama e spesso rischio o l'ossessione oppure, nei sogni, la meta chiama, prende addirittura forma.
In questi anni, per ottimi motivi anche seri, sono riuscita a convincermi che sarebbe passata.
Trascorso un po' di tempo, quella stessa realtà, faticosa, stancante, pesante, che chiede sacrificio continuo, mi avrebbe fatto vedere la cosa sotto altre angolature e finalemente anceh il mio cuore avrebbe guardato altrove.
E invece no, non è così e spesso comprendo che altre atività, altre mete sono da me perseguite per riempire il vuoto, per non sentire dolore da una parte e frustrazione dall'altra, perchè nnostante il buon senso e quella realtà oggetttiva, avverto la rinuncia come una grandissima ingiustizia.
Cosa fate in casi così seri, con un desiderio bruciante che non vi dà tregua, mentre la realtà alza il pugno?
Sulla questione precisa preferisco sorvolare, ma non si tratta di qualcosa di poca rivelanza.
Da anni ho un desiderio, fortissimo.
Non è qualcosa di nuovo, per cui, si può dire sia il fascino della novità.
Detto questo, il cervello, ma soprattutto il buon senso, la situazione di realtà è contro, sotto tutti i punti di vista, saggiamente vera si oppone con argomenti talmente veri da essere atterranti, da toglierti qualsiasi genere di coraggio e tentativo di entusiasmo.
Ma quando il cervello non pensa alle conseguenze, non pensa alla realtà, ecco che il cuore chiama e spesso rischio o l'ossessione oppure, nei sogni, la meta chiama, prende addirittura forma.
In questi anni, per ottimi motivi anche seri, sono riuscita a convincermi che sarebbe passata.
Trascorso un po' di tempo, quella stessa realtà, faticosa, stancante, pesante, che chiede sacrificio continuo, mi avrebbe fatto vedere la cosa sotto altre angolature e finalemente anceh il mio cuore avrebbe guardato altrove.
E invece no, non è così e spesso comprendo che altre atività, altre mete sono da me perseguite per riempire il vuoto, per non sentire dolore da una parte e frustrazione dall'altra, perchè nnostante il buon senso e quella realtà oggetttiva, avverto la rinuncia come una grandissima ingiustizia.
Cosa fate in casi così seri, con un desiderio bruciante che non vi dà tregua, mentre la realtà alza il pugno?