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Come fate a decidere, quando la testa dice sinistra e il cuore và a destra?

M

mey1984

Guest
Clorophilla ha scritto:
difficile rispondere non sapendo cosa c'è in gioco, comunque tendenzialmente, per natura, dopo attento esame sugli eventuali risvolti negativi in caso di ascolto del cuore, se proprio ci tengo ad esaudire questo desiderio cerco in tutte le maniere di renderli in qualche modo positivi o comunque sopportabili pur di dare sfogo alle mie esigenze.
Poi certo dipende dalla gravità delle conseguenze, ognuno ha dei parametri diversi....comunque in genere, via libera al cuore, a meno chè questo non interferisca sulla qualità di vita di chi sta' insieme a me. Non mi piacciono particolarmente i rimpianti, preferisco piuttosto di gran lunga i fallimenti.
Ecco è propio questo il fatto... è vero che il cuore da senzazioni e emozioni che son talmente forti da non riuscire a controllarle ma c'è da dire che è la ragione che spesso conduce sulla buona strada... o meglio bisogna seguire il cuore ma con testa, senza gettarsi a capofitto nelle situazioni dove il cuore ci trascina ma entrandoci pian piano e studiando se sono situazioi su cui ci si puo buttare o è meglio fermarsi.
Ti avverto che poi io per prima spesso erro e son accecata dalle emozioni che mi travolgono ma poi il giorno dopo spesso mi mangio lo stomaco... bisogna valutare e sapersi godere le senzazioni senza far prevalicare la ragione
 
R

riverviolet

Guest
Quando non sei più da sola, quando non sei più libera, non puoi più non tenere conto della barca, mai più.
Lo sà bene chi come me possiede dei figli e una famiglia.
Ma che rimanga e mi pieghi rinunciando al mio sogno, sarà comunque un sacrificio di qualcuno o qualcosa, se vado avanti, rischia di esserlo comunque.
 

RosaeViola

Master Florello
Ma se rimani e rinunci al tuo sogno non farai la loro felicità, perchè sarai sempre più spenta e infelice, ogni giorno di più.
 
M

Mary74

Guest
riverviolet ha scritto:
Quando non sei più da sola, quando non sei più libera, non puoi più non tenere conto della barca, mai più.
Lo sà bene chi come me possiede dei figli e una famiglia.
Ma che rimanga e mi pieghi rinunciando al mio sogno, sarà comunque un sacrificio di qualcuno o qualcosa, se vado avanti, rischia di esserlo comunque.

Ma non è possibile trovare una via di mezzo?
Mi riesce difficile confrontarmi su questo tema

In generale se la cosa riguarda solo ME vado d'instinto...
se la cosa potrebbe invece ripercuotersi sulla mia famiglia , no...ci rinuncio. Non ho figli ma ho la convinzione che nel momento in cui li mettiamo al mondo , abbiano la priorità su tutto. Anche sulla nostra felicità.
 
M

Mary74

Guest
seya ha scritto:
sto cercando di immedesimarmi, e dentro di me non sarebbe una cosa così palese il fatto che rimanendo mi sacrificherei di più, bisogna vedere come si rimane, che percorso interiore si fa e soprattutto per cosa e per chi si rimane.
Esatto. :)
 

celeste

Giardinauta Senior
River, non c'è - credo - una risposta che possa andare bene per tutti i casi. Per i figli si possono dover fare sacrifici grandissimi; non dovrebbe - comunque - essere il sacrificio di sé. E d'altronde sono tanti i casi in cui i figli (e anche i mariti) rispondono molto meglio di quanto uno potrebbe immaginare e si trova un nuovo equilibrio.
Ma sono tutti discorsi astratti mentre la vita è fatta di scelte concrete. Fermo restando che la scelta è solo tua, temo proprio che sia impossibile darti opinioni sensate senza sapere di che si tratta.
Mi colpisce però che parli di qualcosa che hai dentro da anni. Se è così, è un nodo che va sciolto. Seguendo il cuore oppure riuscendo a costruire altri obiettivi che sappiano essere anche sogni.
 

Elyass86

Guru Giardinauta
celeste ha scritto:
River, non c'è - credo - una risposta che possa andare bene per tutti i casi. Per i figli si possono dover fare sacrifici grandissimi; non dovrebbe - comunque - essere il sacrificio di sé. E d'altronde sono tanti i casi in cui i figli (e anche i mariti) rispondono molto meglio di quanto uno potrebbe immaginare e si trova un nuovo equilibrio.
Ma sono tutti discorsi astratti mentre la vita è fatta di scelte concrete. Fermo restando che la scelta è solo tua, temo proprio che sia impossibile darti opinioni sensate senza sapere di che si tratta.
Mi colpisce però che parli di qualcosa che hai dentro da anni. Se è così, è un nodo che va sciolto. Seguendo il cuore oppure riuscendo a costruire altri obiettivi che sappiano essere anche sogni.

Quoto è quello che in modo forse troppo romanzesco ho cercato di dire anche io.Magari si possono ristabilire nuovi equilibri in modo non prevedibile, cose che non avresti potuo nemmen i mmaginare.E credimi la famiglia siaccorge quando un membro di essa perde la sua spontaneità.Questo potrebbe essere peggo che rinunciare a qualcosal.
 
R

riverviolet

Guest
RosaeViola ha scritto:
Ma se rimani e rinunci al tuo sogno non farai la loro felicità, perchè sarai sempre più spenta e infelice, ogni giorno di più.
Se invece vado avanti, rischio di mettere tutti quanti in situazione non di infelicità, ma decisamente di magiori difficoltà, sia economiche, che pratiche, che organizzative, senza pensare a cosa accadrebbe in situazioni davvero difficili.

Gigino, poi mi spieghi per favore, chi diamine, come e da dove peschi al cosa che tra me e te no corra buon sangue???
Ti garantisco che se ce l'avessi con te, te ne saresti accorto in ben altro modo.
 
Ultima modifica di un moderatore:

RosaeViola

Master Florello
Se invece vdo avanti, rischio di metere tutti quanti in siatuazione non di infelicità, ma decisamente di magiori difficioltà, sia economiche, che pratiche, che organizzative, senza pensare a cosa accadrebbe in situazini davvero difficili.

Le difficoltà si affrontano e si possono, in un modo o nell'altro, superare, l'infelicità è il nulla e su questo non si costruisce ma si distrugge, si devasta.
I tuoi figli ti chiedono di amarli e non di essere infelice per loro...e poi è vero che i genitori si sacrificano per amore dei figli?
 

celeste

Giardinauta Senior
riverviolet ha scritto:
Se invece vado avanti, rischio di mettere tutti quanti in situazione non di infelicità, ma decisamente di magiori difficoltà, sia economiche, che pratiche, che organizzative, senza pensare a cosa accadrebbe in situazioni davvero difficili.
Se le difficoltà sono solo pratico / economico /organizzative in genere è possibile trovare una soluzione. Magari facendo attenzione a trovare il momento giusto e sacrificando qualche altra cosa (faccio un esempio un po' maligno: meno tempo per il giardino e le rose:lol: ).
Cerca di vedere le cose anche in prospettiva. Ora hai i bambini piccoli e tutto è più complicato, ma prova a immaginarti la situazione fra qualche anno .. Forse le difficoltà sarebbero solo iniziali e poi potreste star tutti meglio.
Ma - ripeto - sono frasi un po' alla cieca. Se il tuo sogno è di fare l'esploratrice in Antartide, certo mal si concilia con una famiglia. Se invece vuoi andare a fare la scuola d'arte a Brera, probabilmente se po' fa' ..:storto:
 
R

riverviolet

Guest
vedi Celeste, è come se, io avessi perso il coraggio e la forza, ma ho anche motivi per cui questo è accaduto.
Anni fà, non avrei esitato un solo istante, poi però mi sono piombate addosso due grandi malattie, che per fortuna ho vinto, ma che hanno messo in ginocchio la mia famiglia.
Mi resi conto, che dovevo tirare fuori tutto quello che possedevo per salvarli, poi la sorte è stata buona e mi ha aiutato, ce l'ho fatta, ce l'abbiamo fatta, ma il terrore di quel che sarebbe potuto accadere ai miei figli, se io non ce l'avessi fatta, è stata schiacciante.
Se, io e mi marito, non fossimo così soli, forse, non mi spaventerebbe neppure il fattore economico, ma d fatto intorno a noi, c'è il gelo.

Ecco, questo mi terrorizza, il fattore X, l'insicurezza che qualche anno fà non mi fermò, nn ci fermò e nel giro di tre mesi, rendemmo un rudere una specie di casa abitabile.
Le condizioni in cui versavamo non erano un freno, ma uno stimolo e non ricordo periodo più felice.
La situazione economica faceva schifo tanto quanto adesso, ma rinunciare a mille cose, non ci importava e quelle stesse cose non ci importa neppure adesso di non raggiungerle.
Abbiamo fatto una scelta sentita e non ce ne siamo pentiti.

Adesso, appunto gli equilibri sono cambiati, io non ho più 28 anni, non ho più la forza e la resistenza psichica di allora ed ho paura.
La malattia stessa, una sorpresa, non pensavo neppure fosse possibile, ma evidentemente anche le rocce si sgretolano prima o poi.
Ho reagito di forza, d'orgolio, di potenza, ma la memoria è ben fresca e le ferite sono lì come un monito.

E se ne arrivano altre? se vado incontro al mio desiderio, potrebbe stavolta non esserci rialzo e con me affonderebbe forse tutta la barca.

Invece, pare che la testa abbia ragione, ve l'ho detto, il senso c'è al NO.
Solo che io, sempre a muso duro, vado avanti, ma dentro sento sgretolarsi qualcosa.
Con una specie di sconfitta che abbraccia la persona in modo molto profondo.
 
Ultima modifica di un moderatore:

aseret

Florello Senior
Come ti capisco! Sono tanti anni che mi pongo la stessa domanda e ancora non ho trovato la risposta giusta.O meglio, finora è sempre stata quella di pormi all' ultimo posto di fronte alle esigenze altrui. Non è forse giusto, anzi a volte butterei tutti in mare, ma il senso del dovere e della responsabilità sono um legame troppo forte.Devi capire veramente come sei e poi scegliere tra un "sano" egoismo o la responsabilità e l' amore verso l'altro o gli altri.
Scusa, solo dopo aver scritto ho visto il tuo ultimo post; se una cosa mi ha insegnato la vita è quella di vivere il presente , senza fasciarmi la testa prima del tempo,anche se non sempre vi riesco.
Da quello che ho potuto intuire, mi sembri una persona forte, che al momento opportuno trova la forza di reagire ed in modo giusto.
Quando non ne potevo più facevo così: mi ritagliavo un'oretta tutta per me, estraniandomi dal presente,mi serviva per ricaricarmi.
Però ogni situazione è diversa, un piccolo aiuto ,scusami se te lo consiglio, potrebbe venirti da una cura ricostituente: quando si ha più energia fisica anche lo spirito ne beneficia.
Ciao.
 
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RosaeViola

Master Florello
Solo che io, sempre a muso duro, vado avanti, ma dentro sento sgretolarsi qualcosa.
Con una specie di sconfitta che abbraccia la persona in modo molto profondo.

E questa ultima frase mi porta a pensare che la malattia, con questa sensazione di sconfitta e con questo dolore sordo dentro, alla fine prevarrà.
Riprendi ora in pugno la tua vita Sonia, altrimenti non lo farai più e dopo saranno solo rimpianti che, come tutti sappiamo, fanno più male dei rimorsi.
Adesso è difficile e stai provando la sconfitta, ma negli anni starai anche peggio.
 
M

martam

Guest
se questo tu sogno non si è spento nonostante i tentativi di trovare soddisfazione e realizzazione in altro ,questo vuol dire molto!

non ti sto a dire che i sentimenti sono più importanti di tutte le cose materiali perchè so bene che non si campa d'aria ...ma pensiamo a quanto crediamo sia normale avere e fare,perchè la società ce lo impone , e quanto realmente ci occorre per vivere dignitosamente.

per quanto riguarda le persone che ti stanno intorno ,forse hanno più bisogno di una mamma e una moglie realizzata e serena,piuttosto che di una casa più lussuosa o vestiti nuovi tutti i mesi.

leggere negli occhi di chi ami rassegnazione e frustrazione fa male,ti fa sentire impotenti e l'infelicità ti viene trasmessa quasi per osmosi.

il tempo non ce lo ridà indietro nessuno e poi si arriva ad un punto di non ritorno...

prendi coraggio ,chi ti ama capirà e ti starà vicino ,se non subito,lo farà vedendo il tuo sguardo riprendere vita,questo è amore!
 
R

riverviolet

Guest
Bè, che dirvi, grazie a tutti.
Vi ho letto con molta attenzione, mia vete dato il coraggio almeno di parlare con l'altro attore importante della mia vita ed ho compreso, dentro ai suoi occhi, perchè avevo tanto timore, perchè non riuscivo a decidere.
Ora ho deciso, o meglio era già tutto deciso, mio malgrado.

Tanto quanto i se, non portano da nessuna parte, non lo portano neanche i forse un giorno.

Nada, ho chiudo tante porte, dovrò chiudere anche questa, no ci so più spiragli possibili.

Grazie ancora.
 
M

martam

Guest
riverviolet ha scritto:
Bè, che dirvi, grazie a tutti.
Vi ho letto con molta attenzione, mia vete dato il coraggio almeno di parlare con l'altro attore importante della mia vita ed ho compreso, dentro ai suoi occhi, perchè avevo tanto timore, perchè non riuscivo a decidere.
Ora ho deciso, o meglio era già tutto deciso, mio malgrado.

Tanto quanto i se, non portano da nessuna parte, non lo portano neanche i forse un giorno.

Nada, ho chiudo tante porte, dovrò chiudere anche questa, no ci so più spiragli possibili.

Grazie ancora.

sono le emozioni forti che ci fanno sentire vivi,belle o brutte che siano,cercare di evitarele è un po' come vivere a metà.
in bocca al lupo!:flower: :flower: :flower:
 
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