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Com'è la vostra vitalità? Io ho sempre sonno e..

luckybamboo

Florello Senior
annabell ha scritto:
..ma no i soldi non fanno la felicita'!!

ecco...quando uno mi dice così (scusa Annabell, non ce l'ho con te) gliene direi 4..........:burningma

lo so anch'io che i soldi nno fanno la felicità, ma vuoi mettere come cambierebbe la mia vita se prendessi 3000 euro al mese invece di 900? o meglio, se li avessi già in banca senza dover lavorare 8 -9 ore al giorno?

ovvio, se devo scegliere fra la salute e l'amore, e i soldi, scelgo i primi....
ma avendo i primi 2, vorrei sì avere il conto in banca bello pieno, altro che arrivare stressati a fine giornata e piangere ogni qualvolta si deve pagare l'assicurazioen o la bolletta del metano............:cry: :cry:
 

RosaeViola

Master Florello
Sì Lucky, è vero. Con un po' di disponibilità economica in più, si vivrebbe meglio, ma se c'è una cosa che ribalta ogni concetto, ogni certezze, ogni visione del futuro, è proprio la perdita della salute.
Poi per carità, non sto dicendo che i soldi non aiutino, ma quando perdi l'unica cosa che ti fa sopportare tutto, non hai proprio più niente.
Piangere per pagare le bollette, anche se si è al tubo del gas, non serve e non aiuta...I soldi vanno e vengono...La salute, una volta persa con una malattia seria, non si recupera più.
Si fa fatica, si combatte, è vero e questo toglie fiato e serenità, ma sta anche molto a noi dare un senso alle cose.
Ho visto morire tanta gente perchè malata e questo mi ha sempre aiutato a vedere la vita come l'unico bene per cui valga la pena di andare avanti.
Non c'è carriera, non ci sono viaggi, non c'è benessere economico che valga la propria salute.
Scusami, so che può sembrare retorico perchè poi si potrebbe dire che ci si può anche ammalare proprio per lo stress a cui ci sottopone la poca disponibilità economica o dire anche che da malati non si è uguali, relativamente al proprio portafoglio, ma non cambia il senso delle cose, perchè alle volte dipende anche da noi stessi che le cose vadano in un modo piuttosto che in un altro o dipende da noi riuscire ad appropriarsi del concetto che il denaro è davvero relativo.
 

seya

Master Florello
pretendiamo sempre troppo, dalla vita, siamo troppo legati ai beni materiali.
dovremmo tutti riuscire a guarire da questo tipo di malattia.
me compresa :(
 

luckybamboo

Florello Senior
RosaeViola ha scritto:
Sì Lucky, è vero. Con un po' di disponibilità economica in più, si vivrebbe meglio, ma se c'è una cosa che ribalta ogni concetto, ogni certezze, ogni visione del futuro, è proprio la perdita della salute.

Ro' leggi bene ciò che ho scritto.
Non baratterei MAI salute e amore per i soldi.
Dicevo solo che dire il classico "i soldi non fanno la felicità" è una leggerezza, perchè purtroppo spesso i soldi aiutano a farla, la felicità, e molto...ripeto SOLO se si hanno salute e, per quanto mi riguarda, amore. :)
 

spadino

Giardinauta
In questi giorni un bradipo, se si confronta a me, si sente un furetto.

Gigino, ti sono vicino vicino vicino, se posso fare qualcosa dimmelo e cercherò di darti una mano.

Sappi che se fossi lì, verrei a fare le consegne delle pizze con te, sai quante risate e quanti scherzi a qeulli che ordinano le pizze.
Peppe, ti voglio bene, non piangere se no piango anch'io:cry: :cry:
 

tulipa

Giardinauta Senior
a me dipende dai periodi!!!! ma presto la primavera SARA' IL MIO RICOSTITUENTE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
R

riverviolet

Guest
Me lo sono chiesta spesso se i soldi facessero la felicità e, secondo me, no, non la fanno, i soldi sono un mezzo, per scegliere, ma anche questo, non è detto non sia solo un'illusione di libertà ed una trappola in cui cadiamo.
Siccome io amo, adoro letteralmente parlare con le persone anziane, spesso mi sento dire, che nemmeno dopo la guerra, avevano così poco quanto adesso.
Ma forse, forse non è il fatto che mancano i soldi, mancano i diritti fondamentali.
Lavoriamo sempre di più, con meno potere d'acquisto, per pagare esigenze primarie che al contrario costano sempre di più.
Così, così un viaggio diventa un lusso, anche per ritrovare amici, anche per una passeggiata, e questo non è giusto.
Però, però io mi chiedo che gusto mi rimarrebbe, nella vita, se schioccando le dita, potrei ottenere tutto.
Forse, ho invidiato chi riesce a far questo, perchè i soldi mi avrebbero concesso di esaudire sogni anche per altri, per i gatti randagi ad esempio.

Ma perdere la salute, in maniera permanente, perchè non sempre i soldi riescono a smascherare un nemico e soprattutto sconfiggerlo, mi ha permesso di ribaltare proprio il concetto, del tempo, della vita e di ciò che la compone.
Vado in giro, quando riesco ed è come se fossi sospesa in una bolla, gli altri non sanno, come io non sò nulla di loro e intravedo possibili altre realtà come la mia.
Il mio passo è rallentato, le mie giornate molto più lunghe, la riflesisone prende per forza il sopravvento.
Certo, sono preoccupata per il futuro dei miei figli, non sò, cosa potrò garantire loro, ma sono felice, molto felice di essere con loro, di esserci ancora.
 

RosaeViola

Master Florello
Me lo sono chiesta spesso se i soldi facessero la felicità e, secondo me, no, non la fanno, i soldi sono un mezzo, per scegliere, ma anche questo, non è detto non sia solo un'illusione di libertà ed una trappola in cui cadiamo.

Questo è esattamente quel che cercavo di dire.

Siccome io amo, adoro letteralmente parlare con le persone anziane, spesso mi sento dire, che nemmeno dopo la guerra, avevano così poco quanto adesso.
Ma forse, forse non è il fatto che mancano i soldi, mancano i diritti fondamentali.
Lavoriamo sempre di più, con meno potere d'acquisto, per pagare esigenze primarie che al contrario costano sempre di più.
Così, così un viaggio diventa un lusso, anche per ritrovare amici, anche per una passeggiata, e questo non è giusto.

Sono d'accordo, come penso lo sia anche Lucky su questo concetto.
E' il sistema che è sbagliato e la forbice si sta allargando sempre di più.

Molti oggi non sanno che futuro daranno ai propri figli, ma non c'è scelta se non quella di tenere ben presente che quel che conta davvero è di stare vicini.
 
R

riverviolet

Guest
RosaeViola ha scritto:
Molti oggi non sanno che futuro daranno ai propri figli, ma non c'è scelta se non quella di tenere ben presente che quel che conta davvero è di stare vicini.
Sì, ci credo anch'io a questo.
Le trappole di cui parlavo prima, credo siano anche quelle che a colpi di spot, insidiano dentro la nostra psiche, che futuro significa un certo trend di vita, che i miei figli devono fare sport il più presto possibile, che devono mangiare in modo sanissimo eccetera eccetera, quando forse, queste mire, non sono del tutto naturali.
Alla fine, il tempo è quello che viene a mancare, non si stà insieme, non ci si gode nulla, nè sè stessi nè gli altri e quando arriva la perdita della salute, è questo che si rimpiange per primo, il non aver vissuto, finchè si poteva.
Questa possibilità non la danno i soldi e sogni e desideri di gloria dorata, ne tolgono parecchio dell'argento quotidiano.
Da mille e più aventure quotidiane, possono nascere duemila opportunità e non sempre una caduta equivale ad un fallimento, forse è solo arrivato il momento di imparare a vedere la nostra vita, sotto un'altro punto di vista.
Credo anche, che molte preoccupazioni, molte infelicità le danno proprio i motivi e le mete mancate, di desideri troppo organizzati e anticipati, senza valutare che, la vita è un continuo movimento, di flusso e riflusso.
Lo dico a voi, ma lo ricordo anche a me stessa.
 

seya

Master Florello
diciamo che non vorrei tutto allo schioccar di dita.
vorrei solo vedere un pò più di serenità nelle persone, soprattutto quelle che faticano ad arrivare a fine mese e continuano a litigare per i maledetti soldi e le maledette spese.
solo un pizzico in più di giustizia....e di parità.
e non vedere sempre un magna magna in giro, chi si fa amico di questo piuttosto che quell'altro per avere più agevolazioni.
queste cose mi fan schifo.
noi umani facciamo schifo, sotto certi aspetti.
 

seya

Master Florello
Lavoriamo sempre di più, con meno potere d'acquisto, per pagare esigenze primarie che al contrario costano sempre di più

questa qui , è un'amara verità.
 

RosaeViola

Master Florello
riverviolet ha scritto:
Sì, ci credo anch'io a questo.
Le trappole di cui parlavo prima, credo siano anche quelle che a colpi di spot, insidiano dentro la nostra psiche, che futuro significa un certo trend di vita, che i miei figli devono fare sport il più presto possibile, che devono mangiare in modo sanissimo eccetera eccetera, quando forse, queste mire, non sono del tutto naturali.
Alla fine, il tempo è quello che viene a mancare, non si stà insieme, non ci si gode nulla, nè sè stessi nè gli altri e quando arriva la perdita della salute, è questo che si rimpiange per primo, il non aver vissuto, finchè si poteva.
Questa possibilità non la danno i soldi e sogni e desideri di gloria dorata, ne tolgono parecchio dell'argento quotidiano.
Da mille e più aventure quotidiane, possono nascere duemila opportunità e non sempre una caduta equivale ad un fallimento, forse è solo arrivato il momento di imparare a vedere la nostra vita, sotto un'altro punto di vista.
Credo anche, che molte preoccupazioni, molte infelicità le danno proprio i motivi e le mete mancate, di desideri troppo organizzati e anticipati, senza valutare che, la vita è un continuo movimento, di flusso e riflusso.
Lo dico a voi, ma lo ricordo anche a me stessa.

TI RIQUOTO e alla grande stavolta!
 

Eltuena

Guru Giardinauta
Non esiste ricchezza che possa comprare la salute, su questo concetto siamo TUTTI d'accordo. Ma non venitemi a dire che non aiutano ad essere felici. Il sistema è sbagliato, ma noi ci viviamo, ci dobbiamo adeguare altrimenti siamo fuori e spesso, per adeguarci servono i soldi, è un circolo vizioso. Senza i soldi, oggi, non si può vivere, ci verrebbero a mancare i mezzi primari di sussistenza, tipo morire dal freddo perchè il gas è troppo caro. Anche se non danno la Salute con la S maiuscola, i soldi, spesso, l'aiutano. Alcuni malanni, richiedono cure di medici e medicine che, se non si hanno i soldi non si possono avere. Sonia, se ci sono le cure adatte a risollevarti, sforzati di cominciare; se sono lunghe prima cominci prima ottieni risultati.
 

spadino

Giardinauta
ErikaErika ha scritto:
... E figuriamoci se la fanno la povertà ...

Erika, ma dove eri finita???
Ti quoto.
Tutto giusto ciò che dite, tutto sacrosanto. Ma senza soldi, anche un semplice raffreddore diventa una bestia quasi incurabile (è una esagerazione, ma rende l'idea).
 
T

teresatita

Guest
Io invece sono convinta che i soldi non facciano la felicità. E' chiaro che bisogna averci di che vivere, ma non di più, per essere felici. Si può essere veramente felici anche con poco, dando importanza a tante cose alle quali non prestiamo attenzione. Guardare solo all'essenziale delle cose senza farci prendere la mano da falsi bisogni e necessità che non sono vere necessità. Mi ripeto dicendo che è comunque importante avere di che vivere e pagare le bollette, ma se siamo insoddisfatti della nostra vita di relazione, sia affettiva che sentimentale, non dobbiamo pensare che con più soldi questa migliorerebbe. L'essenzialità è importante e io credo che bisognerebbe mirare ad essa. Certo avere più soldi renderebbe la vita più facile a tutti, ma questo non significa che possano renderla anche veramente felice. Ecco, è proprio questo il mio pensiero: i soldi possono senz'altro rendere la vita più facile e confortevole ma non necessariamente più felice
Riguardo allo stato d'animo di Sonia, devo dire che anche io in alcuni periodi mi sento così priva di energia e di voglia di fare. Mancano gli stimoli per agire e sono veramente per me dei periodi molto dolorosi, ma fortunatamente durano poco.
Ciao
 
R

riverviolet

Guest
eltu ha scritto:
Non esiste ricchezza che possa comprare la salute, su questo concetto siamo TUTTI d'accordo. Ma non venitemi a dire che non aiutano ad essere felici. Il sistema è sbagliato, ma noi ci viviamo, ci dobbiamo adeguare altrimenti siamo fuori e spesso, per adeguarci servono i soldi, è un circolo vizioso. Senza i soldi, oggi, non si può vivere, ci verrebbero a mancare i mezzi primari di sussistenza, tipo morire dal freddo perchè il gas è troppo caro. Anche se non danno la Salute con la S maiuscola, i soldi, spesso, l'aiutano. Alcuni malanni, richiedono cure di medici e medicine che, se non si hanno i soldi non si possono avere. Sonia, se ci sono le cure adatte a risollevarti, sforzati di cominciare; se sono lunghe prima cominci prima ottieni risultati.
Non ho la minima intenzione di insegnare niente a nessuno Elena e non lo farò neppure ora, ma ciò che stò per dire, lo dico perchè l'ho vissuto, il resto sono solo parole, il resto è solo una mia scelta, condivisibile o meno.
Qualcosa di me sai e sapete, per me, serenità e felicità sono due valori che nella vita ho conosciuto ben poco.
V'è stato un periodo in cui potevo quasi schioccare le dita ed aver tutto, anzi, avevo quel tutto, avevo i soldi, ero disperata, tanto e quanto lo ero prima e quella disperazione interiore, quell'inferno dentro la carne è andato via quando qualcuno da lassù m'ha forzatamente fermato, violentemente fermato e messa in una stanza d'opedale.
Per qualche anno, mi acquietai, ma il ripristino della giovinezza, mi ha fatto dimenticare velocemente, o forse, non mi bastava la lezione.
Una vita a rimurginare sul passato, a pestare i piedi per quel che la vita non mi ha mai dato, per quanto mi ha tolto e dato agli altri.
Ed eccomi a rincorrere il successo, che riagguanto e i soldi m'illudono.
Incontro mio marito, la mia testa non è quasi mai nel presente, sogna, viaggia e fra mille preoccupazioni, fra mille progetti di gloria, uno era davvero sentito ed io nemmeno me ne rendevo conto, la maternità.

Ed ecco, travolgo tutto, sono tropo forte io, troppo in gamba, giovane, affascinante, i soldi non mi mancano, ora ho anche l'amore, una vocina dentro continua a strillare, ma non l'ascolto, non ho motivo d'esser infelice.
Divento madre, la prima volta e poi la seconda a brevissima distanza dalla prima ed in quel momento una dopo l'altra le mie certezze crollano.
Si amala prima mio figlio, che quasi perdo, poi io, una volta, poi la seconda stavolta ferocissima malattia che mi immobiliza per ben 5 mesi.
I miei soldi sono andati, fra medici, medicine e tentativi di diagnosi che ancora non c'è, non c'è mai stata e gli esami continuano a squillare in direzioni assurde.
Sembrava artrite reumatoide e le articolazioni fanno ancora male, tanto che a volte, devo fermarmi o rallentare o stare giornate seduta o a letto, ma tantè v'è un solo valore fuori posto che i medici registrano come stranezza assoluta e mi dicono forse io sono affetta da malattia rara e sconosciuta.
Sono un'immunodepressa grave, tanto chè ho i valori dei T-Helper a 0, come una malata di AIDS, solo che io non ce l'ho.
Ed ho scelto di non continuar a indagare, di non curarmi più.

Ebbene, dopo quasi un anno da tutto questo, oggi sono felice.
Non ho più soldi, anzi, siam decisamente sotto in banca, non possiamo finire alcuni lavori di casa, non ci possiamo permettere vacanze, nè ferie, io non guido ormai quasi più, ma oggi sono serena e felice, perchèquesta strana cosa che ho addosso, mi ha costretto a guardare a me stessa o agli altri in modo completamente, ma proprio diametralmente differente.

Da un anno ormai, è solo ritrovarmi ancora a respirare che mi dà gioia, questa apparente condanna mi tiene ancorata a questo istante, l'unico ad essere vero, l'unico a poter essere vissuto ed il dolore alle mani, alla schiena, il dovermi occupare di me stessa, mi ricorda ogni istante che io sono quì, con o senza soldi, che posso gioire anche senza.
I mei capelli si fan bianchi prima del tempo, non sono nè più affascinante, nè h più il vigore di pochissimo tempo fà, non mi sento più onnipotente, ma rido di gusto adesso, la mia rabbia ed il mio rancore sono scomparsi.

Certo, vivere senza soldi è impossibile, ma sono quel che sono, servono ad ottenere cose, servizi, ma le emozioni, la vita, son conquiste personali che i soldi non raggiungono e a volte il prezzo da pagare è superiore a qulunque cifra.
Io ho perso la salute, questo era il prezzo da pagare, perchè nemmeno l'incidente occorsomi in passato mi aveva fatto comprendere, ci voleva una compagna più costante ed insistente ed è arrivata, alla fine, sembrerà strano, ma faccio molto di più adesso che quando stavo bene, era quasi più noioso. :lol:
 

DRAGON

Maestro Giardinauta
River hai scritto parole molto intense.A dire il vero se avessi letto solo metà del tuo post (dove prendi la decisione di non curarti più)e poi avessi chiuso il pc mi sarebbe rimasta una grande amarezza che mi avrebbe accompagnato tutto il giorno.E quello che hai espresso dopo che mi fa morire di gioia, la vita è un dono prezioso anche se continumente minacciata da fattori di diversa natura.Vivere fa provare sofferenze e dispiaceri ma anche emozioni così forti da far dimenticare tutto in un attimo,è una forza interiore che niente può ostacolare e che ci rende così teneramente speciali.Gigino ha problemi col lavoro eppure è una sferzata di simpatia e solidarietà verso chi ha bisogno,River stessa dice di essere oggi felice e io,che non ho mai avuto la vita facile,sono qui a scrivere come adoro guardare la nascita di ogni giorno.E stamattina sarà un buon giorno,lo desidero anche per voi.
 

Echinodorus

Maestro Giardinauta
Per River

Ciao, carissima
riverviolet ha scritto:
E' la vitalità che non c'è, l'energia.
Mi sento come un cencio usato.:embarrass
Questa tua frase mi ha lasciato di stucco!:eek: Ma davvero non hai più energie? Allora questo come hai potuto realizzarlo?:confused:
http://i20.photobucket.com/albums/b244/riverviolet/Plants%20for%20forum/Laghetto/P1120006.jpg

Se ciò lo hai realizzato in un periodo di "stanca", immagino allora che quando sei in "piena forma" potresti scavare e realizzare un lago di Garda in miniatura, o no?:lol: Ma da dove vieni? Forse da un altro pianeta???
Hai energia da vendere, anzi se te ne avanzasse un pò.........io sono disposta ad "assorbirla"!
Per quanto mi riguarda, in questo periodo non mi sento particolarmente stanca anche se alle volte mi risulta difficile riposare bene la notte. Durante il giorno c'è sempre tanto da fare ed alla sera sono quasi distrutta. Ma è una stanchezza fisica, una stanchezza buona, una stanchezza che non ti intacca l'anima o la voglia di "fare", che ti fa chiudere gli occhi la notte portandoti pensieri positivi. Ben diversa è quella stanchezza che ti porta via ogni desiderio, che cancella ogni volontà, che ti fa sentire inutile e...cosa peggiore di tutte ti porta a disinteressarti completamente di tutto ciò che ti circonda ( compresi gli affetti più vicini). Questa "brutta bestia" è la depressione ( con annessi attacchi di panico) che personalmente ho dovuto affrontare e combattere. Per adesso ho vinto io, ma lei se ne sta sempre lì in agguato, pronta ad aggredirti quando la tua serena quotidianità viene messa in crisi da un qualunque evento spiacevole. Ma io la combatto cercando di crearmi più interessi possibili, stancandomi fisicamente ( vedi giardinaggio, palestra ) e mentalmente ( letture, progetti, sogni, desideri, studi), ma sopratutto rivolgendo costantemente il pensiero ai miei figli la cui presenza mi ha dato in passato la forza necessaria per riemergere da quel grande buco nero in cui ero precipitata.
 
R

riverviolet

Guest
Echinodorus ha scritto:
Ciao, carissima

Questa tua frase mi ha lasciato di stucco!:eek: Ma davvero non hai più energie? Allora questo come hai potuto realizzarlo?:confused:
http://i20.photobucket.com/albums/b244/riverviolet/Plants%20for%20forum/Laghetto/P1120006.jpg

Se ciò lo hai realizzato in un periodo di "stanca", immagino allora che quando sei in "piena forma" potresti scavare e realizzare un lago di Garda in miniatura, o no?:lol: Ma da dove vieni? Forse da un altro pianeta???
Hai energia da vendere, anzi se te ne avanzasse un pò.........io sono disposta ad "assorbirla"!
Per quanto mi riguarda, in questo periodo non mi sento particolarmente stanca anche se alle volte mi risulta difficile riposare bene la notte. Durante il giorno c'è sempre tanto da fare ed alla sera sono quasi distrutta. Ma è una stanchezza fisica, una stanchezza buona, una stanchezza che non ti intacca l'anima o la voglia di "fare", che ti fa chiudere gli occhi la notte portandoti pensieri positivi. Ben diversa è quella stanchezza che ti porta via ogni desiderio, che cancella ogni volontà, che ti fa sentire inutile e...cosa peggiore di tutte ti porta a disinteressarti completamente di tutto ciò che ti circonda ( compresi gli affetti più vicini). Questa "brutta bestia" è la depressione ( con annessi attacchi di panico) che personalmente ho dovuto affrontare e combattere. Per adesso ho vinto io, ma lei se ne sta sempre lì in agguato, pronta ad aggredirti quando la tua serena quotidianità viene messa in crisi da un qualunque evento spiacevole. Ma io la combatto cercando di crearmi più interessi possibili, stancandomi fisicamente ( vedi giardinaggio, palestra ) e mentalmente ( letture, progetti, sogni, desideri, studi), ma sopratutto rivolgendo costantemente il pensiero ai miei figli la cui presenza mi ha dato in passato la forza necessaria per riemergere da quel grande buco nero in cui ero precipitata.

Diciamo che, quel laghetto o altro sono la mia battaglia a non cedere, mai.
Ogni volta che, mi sento di non riuscire a fare qualcosa perchè da qualche parte il mio corpo duole, io m'incattivisco e strafaccio appositamente, sfido quel dolore lo rendo massimo, faccio in modo che non mi rimanga più fiato, altrimenti la mia mente mi gioca butti scherzacci, mi intrappola in pensieri catastrofici, mi vorrebbe far credere che i miei sforzi saranno inutili.
E allora ci vado giù più intensamente che posso, perchè l'aumentare del dolore, mi rende comunque viva.

Ascoltare parole come quelle di Gigì, mi feriscono più di quel che stò affrontando per me stessa, perchè spesso le persone come lui, forti, intelligenti, potenzialmente validissime, diventano i primi nemici di sè stessi, lasciando campo libero ad un orgoglio distruttivo che non permette la visione di quanto in realtà si vale, di quanto la propria vita sia importante.
Gigì, continua a sentirsi in errore, continua a guardare a sè stesso come a uno che ha perso, che ha fallito, poi però non vede che una volontà granitica gli ha permesso di smettere di fumare, non comprende che la vita, probabilmente gli ha fatto lo sgambetto per dargli modo di scoprire sè stesso con altre sfide.
E' capacissimo di superarle, ma non succederà finchè non abbandonerà la convinzione che ciò che aveva prima e che ha perso significava felicità.
Non si rende conto minimamente, che forse questa caduta, lo ha reso più sensibile, più solidale, più pronto a riconoscere la bellezza e a gioirne e allora ho scritto, non per insegnare nulla, ma solo per dare supporto e convincere se posso, del fatto che noi esseri umani siam bravissimi a farci del male da soli perchè ci aggrappiamo a qualcosa che non esiste, l'abitudine.

Questo post, l'ho aperto per discutere di questo, diciamo che ho un po' barato, ho colto l'opportunità di una mia 'svogliatezza' perchè sentivo nel forum che in molti non stavano bene.
Spero mi perdoniate, ma vi considero miei amici :ros: , vi voglio bene.
 
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