bobino ha scritto:
boba, con tutto il rispetto per te, non sono d'accordo. Vedi ciò che mi scandalizza è la sproporzione tra i soldi "guadagnati" e lo sforzo fatto per guadagnarli. Io la considero un'offesa alla morale. E non sto facendo demagogia. Questi signorini non sanno spiccicar parola, hanno il cervello inattivo, e guadagnar cifre iperboliche per far...nulla in definitiva.
e il messaggio che passa, e dò ragione a Rosa, è terribile.
E non mi parlar di sforzo fisico. Molto più faticoso lavorare in una corsia di ospedale, stare al pubblico, insegnare, fare un lavoro ripetititivo....via siamo seri.
Ti riquoto bobino.
Certo, non c'è nulla di male a guadagnare tanto, ma guadagnare tanto e prendere per i fondelli la gente che paga per vederti giocare e chiedere, oltre alle cifre da capogiro, anche il premio partita, mi sembra un po' eccessivo.
Se ripenso al calcio di quando io ero bambina e ragazzina, mi sembra che ci sia stato uno scadimento generale di quelle che erano le grandi prestazioni di campioni e squadre.
Certo è il mercato che fa l'offerta, ma forse sarebbe ora che si ricominciasse a vedere le cose con un po' più di buon senso.
Senza parlare del fatto che il messaggio di cui si parla, è un messaggio forte.
Voi avete dei bimbi in arrivo e vi accorgerete presto di come quello del mondo del calcio è diventato oggi un richiamo fortissimo (per i ragazzi come calciatori e per le ragazze come mogli, fidanzate dei suddetti), molto più di un tempo, anche perchè i media strombazzano alla grande su queste cose.
Nessuno dice che si debba solo pensare al martirio e compiere un suicidio di massa pensando ai problemi e non sono certo io quella che fa discorsi di questo genere, però il troppo è troppo e convengo con Boba, che questo troppo l'ha generato proprio il pubblico che, pecorone, gioisce e gode di uno spettacolo che spettacolo non è più.
Perché se siam pieni di tasse e non sappiamo più come tirare avanti nessun scende in piazza e si ribella e se manca una giornata di calcio si fa la rivoluzione?
Quando l'Italia vinse i mondiali il giorno dopo misero nuove tasse e rincararono la vita....nessuno che se ne accorse....cat:
Perché nelle civette dei giornali la prima riga riguarda sanremo, il calcio e poi, solo poi, tasse guerra e problemi vari?
E perché, e poi la smetto, il 35% dei mutui è per comprare il telefonino ultimo grido, la televisione?
...e ti quoto ancora.
Il calcio è da molto tempo un buon anestetico ai problemi (e va bene) ma anche in questo non bisognerebbe mai perdere di vista la realtà.
Stiamo tutti a pensare alle grandi malattie del secolo che, fra l'altro, colpiscono l'umanità tutta, ma nessuno si inventa di elargire più denaro alla ricerca, mentre per il calcio va bene tutto, anche che sia marcio e corrotto.
Anch'io mi diverto molto di più, quando vedo le squadre di calcio giovanile. C'è ancora passione, c'è ancora voglia di fare.
Dopo questo, è il nulla.
The show must go on, sempre, anche davanti ai morti dello stadio belga, anche di fronte ad un mondo che ha dimostrato di aver preso per i fondelli tantissimi tifosi.
Può darsi che abbia ragione Boba, visto e considerato che malgrado lo schifo che sta venendo a galla, nessuno (o pochi) è indignato di fronte a questo e avvalla questi comportamenti come leciti e normali.
Già, l'indignazione...che parolaccia ormai.