Questa mi è assolutamente nuova.
Forse si pensa di poter in qualche modo replicare, ma erroneamente se non si studia bene la biologia, certi aspetti dell'etologia di taluni insetti, come la mosca delle ciliegie. Essa infatti dopo aver deposto l'uovo marca la drupa con un feromone in funzione interdittiva verso altri individui della stessa specie, insomma come a dire "occupato", ciò allo scopo di impedire che il suo futuro nascituro entri in competizione con larvette di altri individui.
Detto questo giusto per avere un punto di ragionamento, mi sembra assai improbabile che per i cetonidi e in generale per scarabeidi possa valere un tal concetto, anzi direi tutto l'opposto, talché ad esempio si sa che l'invasiva specie Popillia japonica produce al contrario un feromone di aggregazione quando un soggetto trova roba buona da mangiare. Per la stessa cetonia infatti le trappole per la cattura massale sono innescate con feromone di aggregazione: in realtà in questo caso non sono sostanze emesse dall'insetto, ma attrattivi di tipo floreale captati dalle antenne (sono stati fatti test elettroantennografici con: isosafrolo, metil salicilato, lavandulolo, geraniolo, anetolo e beta-ionone: vd. anche quel che abbiamo già detto in proposito più sopra).
Peraltro un macerato di coleotteri non so cosa e quale sostanze potrebbe contenere e quindi quale efficacia repellente (oltretutto e inopinatamente specie-specifica) possa mai esercitare.
Insomma, starei su quanto si sa lasciando ai cultori dei rimedi esoterici ogni altra soluzione creativa.