kiwoncello
Master Florello
Le camelie, creature belle e forti sì, ma poco adatte ai climi ove le gelate sono norma: ciò vale soprattutto per le sasanqua , camelie a fioritura autunnale che se da una parte sono più refrattarie al marciume radicale, dall'altra non amano il freddo. Eppure esiste da tempo una serie di ibridi sia di japonica che di sasanqua detti “da freddo” creati dal grande ibridatore William Ackerman, un genetista già ricercatore presso lo U.S.National Arboretum, Washington. Il punto di partenza per la creazione di tali ibridi è stata la camelia oleifera, arbusto del nord della Cina ad abbondante fioritura e fruttificazione da secoli usato per la produzione dell'olio di camelia. I suoi fiori bianchi semplici non sono un granché dal punto di vista ornamentale, però la specie era nota per la sua forte resistenza al freddo, in particolare i ceppi “Lu Shan Snow” e “Plain Jane”. Nel corso di molti anni vennero effettuati decine di migliaia di incroci fra questi due ceppi e, da una parte, varie cultivars di sasanqua e hiemalis, dall'altra di japonica e williamsii. Alla fine ne sono risultate 34 selezioni a fioritura autunnale e 15 primaverili, tutte ormai commercializzate e caratterizzate da una forte resistenza al freddo, alcune fino a -26°C ! Vari i colori e forme: fra le “sasanqua” Frost Princess (semidoppia color lavanda), Winter's Waterlily (doppia bianca), Ashton's Pride (semplice rosa pallido) ecc. Fra le “japonica” Kuro Delight (semidoppia color marrone), Spring Cardinal (doppia rosso cardinalizio), Betty Sette (doppia rosa) ecc. In definitiva una possibilità prima vietata di inserire la meravigliosa camelia in giardini quasi nordici.