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antiparassitario naturale

atominonaturale

Aspirante Giardinauta
:martello2 vorrei sapere come posso fare a comprare oikos 25 pls della sipcam spa rimedio naturale per il mio limone dato che il confidor bayer non e riuscito a salvare le foglie tanto che l'estate scorsa la pianta ha prodottosolo fiori ma pocissime foglie nuove:martello2
 

kiwoncello

Master Florello
Innanzitutto contro cosa lo vuoi usare? Comunque di prodotti a base di Azadiractina estratta dal Neem non c'è soltanto l'Oikos, ma anche altri tipo Azactiva, Neemazal-T/S, Adina 10, Diractin, Neemik tutti o quasi reperibili presso qualsiasi agraria. Strano però che il Confidor non abbia funzionato.
 

atominonaturale

Aspirante Giardinauta
minatrice serpentina

Innanzitutto contro cosa lo vuoi usare? Comunque di prodotti a base di Azadiractina estratta dal Neem non c'è soltanto l'Oikos, ma anche altri tipo Azactiva, Neemazal-T/S, Adina 10, Diractin, Neemik tutti o quasi reperibili presso qualsiasi agraria. Strano però che il Confidor non abbia funzionato.

la minatrice a decimato le foglie del mio limone visto che il confidor irrorato sule foglie non è servito strano ma vero cerco un antiparassitario alternativo ditipo naturale sai farmi un nome? mi puoi inbicare le modalita di inpiergo sul fusto sulle radici sulle foglie .........ciao grazie:angue:
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Kiwo, che ha rilevato il tuo post, ti spiegherà tutto sulla lotta alla minatrice a serpentina e su come impiegare l'azadiractina, anche se mi sembra, per dirla con un proverbio, che "piacerebbe a tutti poter mangiare la frittata senza mai rompere le uova", ossia dubito che esistano prodotti naturali miracolosi (cosa s'intende esattamente poi? innocui forse? anche l'arsenico esiste infatti in natura).
Se però vuoi provare per me il prodotto sottolinkato che non porta in etichetta indicazioni di pericolo (per la minatrice serpentina si irrora con aggiunta di olio bianco come da istruzioni), sappimi dire.
http://www.siapa.mi.it/schedaprodotto.cfm?numreg=3553
Io uso un p.a. della stessa famiglia chimica di quello del Confidor (il prodotto commerciale si chiama ACTARA 25 WG della Syngenta, lo vendono anche in bustine da 5 gr, e trovo che funzioni). Naturalmente i trattamenti vanno fatti prima che si producano i danni. A tal proposito sono di aiuto quegli interventi agronomici (oculata gestione delle irrigazione, anticipazione delle concimazioni azotate) tali cioè da anticipare la vegetazione, visto che Phyllocnistis citrella (è il nome scientifico della minatrice) è attiva in estate e preferisce i germogli teneri.
Ciao
 
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fiorita

Giardinauta Senior
L'azadiractina si associa a sapone molle, bisogna fare 2-3 inerventi a 8 giorni di distanza alla comparsa dei primi segni.Le dosi e modalità di impiego variano a seconda dei formulati.
Se non ricordo male, la minatrice serpentina fa un sacco di generazioni all'anno, l'imidacloprid dovrebbe avere una persistenza intorno ai 20 giorni, sempre se non ricordo male...non so da dove scrivi, ma se hai molti agrumi intorno a casa è facile che ci sia un problema di reinfestazione, e forse il confidor non è adatto, visto che consigliano un solo trattamento all'anno.
Sarebbe utile avere informazioni più precise sulla situazione dei tuoi agrumi.
Personalmente io uso l'azadiractina con sapone molle e non ho problemi di minatrici sui miei agrumi, ma ho solo due piante in terrazza e in una zona dove non abbondano di certo...
Non amo particolarmente i prodotti chimici, ma gli agrumi sono un po' particolari ho visto, per cui forse è meglio affidarsi a chi ne ha maggiore esperienza, tuttavia, se si tratta di un problema di reinfestazioni, dovrebbe essere utile un prodotto con persistenza ridotta in modo da effettuare trattamenti più ravvicinati.

Alessandro 2005, ti dico la mia, un composto di origine naturale è frutto di millenni di selezione naturale, quindi è, probabilmente, meglio tollerato dall'ambiente, rispetto ad uno creato sinteticamente, che esiste da meno tempo. Naturale non significa innocuo, ma semplicemente più sperimentato (dalla natura, non dall'uomo). Dovremmo sempre ricordare che nessuna sperimentazione è completa in senso assoluto, che ci sono sempre aspetti sconosciuti e sfuggevoli che l'uomo non sa o non vuole ponderare, ed io, personalmente, ho più fiducia nella natura che nelle capacità della comprensione umana.
 

kiwoncello

Master Florello
Fiorita, non voglio immergermi ed affogare in una di quelle discussioni in cui i principi e credenze quasi religiose portano a mantenere le proprie posizioni. I più potenti veleni in assoluto sono naturali, ad iniziare dalla tossina botulinica, passando in casa della tetrotossina (la stessa che mette a rischio mortale i golosi di pesci palla-fugu) senza dimenticare le subdole orellina ed orellanina del Cortinarius orellanus o le numerose classi di tossine dell'Amanita phalloides ed altre, o per restare nel campo fitofarmaci basti ricordare il parkinsogeno rotenone (micidiale veleno mitocondriale), la nicotina (ora non più usata) eccetera. Il punto non è quello di usare veleni "naturali" ma bensì, in modo professionale ed a ragion veduta, veleni sia pure di sintesi a tossicità ben nota e caratterizzata e possibilmente selettivi (che ammazzino che so, la minatrice ma non umani ed altri mammiferi) e che comunque vengano innoquamente trasformati dal metabolismo batterico o nei mammiferi senza essere tremendamente persistenti. Se vuoi con i vari fitofarmaci "biologici" io sono benissimo in grado di sterminare un bel numero di persone. Dimenticavo, anche la cocaina è un fitofarmaco naturale prodotto dall'Erithroxylon a fine difensivo, il tanto amato solfato di rame è neurotossico e così via...........
 

kiwoncello

Master Florello
Quanto al Confidor, io ho ormai rinunciato a tentare di oppormi alla minatrice. Ormai vedo attaccati anche i germogli tardivi, quindi avendo soltanto piante adulte di limoni, limette ed altri agrumi globalmente coinvolti, mi limito a tagliar via le porzioni infette e bruciarle......
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
...l'imidacloprid dovrebbe avere una persistenza intorno ai 20 giorni, sempre se non ricordo male...non so da dove scrivi, ma se hai molti agrumi intorno a casa è facile che ci sia un problema di reinfestazione, e forse il confidor non è adatto, visto che consigliano un solo trattamento all'anno.
...
Ricordi male :eek:k07: ; l'imidacloprid ci mette circa 20 giorni a fare azione, ma poi persiste nel circolo linfatico per diversi mesi; è per questo che viene consigliato una sola volta l'anno!
Personalmente dubito che, nel caso neanche il Confidor faccia azione, possa esserci qualcosa di "naturale" che la faccia... :squint:

Per atomino: come detto, per vedere l'azione del Confidor devi aspettare almeno 2 o 3 settimane, tuttavia le foglie colpite NON guariscono. E' bene, oltre al trattamento (da fare in primavera), fare quanto consigliato da kiwo, e cioè tagliare ed eliminare la porzioni colpite.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Spero, Atominonaturale,
che la discussione non ti abbia disorientato, ma è nell'ordine delle cose l'esistenza di 'culture' e 'scuole di pensiero' diverse e anche contrastanti, e io trovo normale che si confrontino (...e dove altro se non per l'appunto su un forum?).
Vorrei però aiutarti 'socraticamente' nella scelta, attraverso un breve excursus teorico che serva ad inquadrare l'argomento ( e da cui si dovrebbe capire anche la mia personale posizione).
La lotta alla minatrice serpentina è stata oggetto di sperimentazioni (anche in agricoltura biologica) ed è discussa anche su siti più specialistici, ma alla fine, se si decide di intervenire, i prodotti che vengono indicati appartengono a una delle seguenti categorie:
- IGR (Insect Growth Regulator): sono sostanze, prodotte per sintesi o di derivazione naturale (come l'azadiractina) che simulano, per struttura chimico-molecolare, certi ormoni tipici degli insetti e dunque interferiscono con il loro sviluppo portandoli a morte; per tali caratteristiche non sono praticamente tossiche per altri animali, inoltre agendo sostanzialmente sulle forme giovanili degli insetti sono poco nocive per api e pronubi;
- MAC (Moulting Acceleration Compound): sono anch'esse sostanze ormono-simili ma con modalità di azione diversa, in pratica provocano mute artificiali provocando la morte delle larve; valgono perciò considerazioni analoghe a quelle sopra riportate (è in corso di lancio un prodotto Bayer che si chiama PRODIGY, oltre quello che ti avevo linkato);
- insetticidi che abbiano dimostrato efficacia, come il Confidor 200SL e l'Actara 25 WG, che hanno il vantaggio di essere assorbiti in 48 ore dalla pianta (finanche dalle radici se 'innaffiati') per poi diffondersi nei giorni successivi -in senso fortemente acropeto- a tutti gli organi, e dunque anche dentro le foglie, sono a bassa tossicità per l'uomo ma nocivi per le api (non si danno mai in fioritura o prefioritura visto che persistono a lungo); si è aggiunto da poco un nuovo principio che si chiama spinosad (es. SUCCESS della Bayer) di derivazione 'naturale' (scoperto in un battere del terreno), con un meccanismo d'azione unico (agisce però sempre sul sistema nervoso degli insetti come gli altri citati), per adesso non registrato su agrumi ma che nelle sperimentazioni contro la minatrice serpentina ha dato risultati soddisfacenti.
Se si impiegano i prodotti IGR o MAC non ci si devono aspettare effetti 'abbattenti' sui parassiti, ma un contenimento delle popolazioni entro limiti di tollerenza per le colture. Con gli altri naturalmente i risultati sono più immediatamente evidenti.
Per concludere.
L'azadiractina veniva venduta anche on-line da aziende specializzate nel bio prima delle recenti revisioni sui fitofarmaci, perciò ora devi comprarla nei Consorzi Agrari (confezioni da 1 lt).
E allora ti dico: non sarebbe anche il caso di fare due conti comparando prezzi e confezioni, e vedere cosa è più ragionevole visto che hai un solo limone? Se decidi di trattare leggi sempre bene le istruzioni e osserva bene la tua pianta e le foglie per non lascarti 'scappar via' l'infestazione.
 
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kiwoncello

Master Florello
Perfetto Alessandro, peccato che non ti possa riquotare (debbo spargere in giro ancora un pò di reputazione.........).
 

fiorita

Giardinauta Senior
Kiwo, nemmeno io ho gran che voglia di discutere, ma ti faccio notare che io non ho scritto da nessuna parte che i prodotti naturali sono meno tossici, infatti non è questo il motivo per cui io li preferisco! Dico solo che per quanto si possa sperimentare in laboratorio ci sono cose che vengono fuori solo dopo decenni di utilizzo, e allora i danni sono già fatti. I prodotti di origine naturale hanno alle spalle secoli, se non millenni di sperimentazione, per questo mi fido di più.
Quanto all'utilizzo corretto, beh,saprai meglio di me che la stragrande maggioranza dei consumatori non rispetta le norme basilari si sicurezza, e in parte la colpa è anche dei produttori, che fanno confezioni con dosatori imprecisi, e tappi che non si riesce più a chiudere dopo l'apertura, nonchè flaconi che se cerchi di versare nel misurino come dicono loro ti scola tutto sulle mani e all'esterno del flacone.(Ma questo è un problema generale, lo hanno anche molti prodotti naturali, devo ammetterlo).

Quello che dice Alessandro è tutto giusto, ma ho visto in commercio anche confezioni di Azadiractina da 300mL.
 
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fiorita

Giardinauta Senior
Elebar, quello che scrivi è un ottimo motivo per non usare il confidor, perchè se persiste nella pianta oltre il tempo di carenza vuol dire che me lo mangio col limone....
 

kiwoncello

Master Florello
In realtà il concetto di "persistenza" dell'imidacloprid può destare confusione. La sua semivita (tempo di dimezzamento della concentrazione) in piante e frutta come uva, pere, mele, pesche, cocomeri nonché patate, melanzane ecc. spruzzate con imidacloprid è al max. di 3 giorni. Nei vari agrumi il tempo di sicurezza resta comunque di 14 giorni dal trattamento, ciò significa che dopo questo tempo le tracce eventualmente misurabili restano sotto i limiti di presunta pericolosità. Altro discorso è la persistenza del prodotto nel suolo, che oscilla fra 48 e 140 giorni più o meno, dipendendo dalla quantità di materia organica presente, inerbazione, copertura di piante ecc. Poiché l'imidacloprid viene ben assorbito per via radicale e meglio traslocato nell'insieme della pianta rispetto a quanto si verifica per applicazione fogliare, ecco che fatte salve tutte queste nozioni, si consiglia una sola applicazione/anno se col fitofarmaco si annaffia il terreno intorno alla pianta. Ai fini commerciali del prodotto poi sono indifferenti via e frequenza di applicazione, basta che le varie frutta e verdure non eccedano i Limiti Massimi di Residui (LMR) previsti nella legislazione ad hoc.
 

GoJu_

Aspirante Giardinauta
Kiwo, che ha rilevato il tuo post, ti spiegherà tutto sulla lotta alla minatrice a serpentina e su come impiegare l'azadiractina, anche se mi sembra, per dirla con un proverbio, che "piacerebbe a tutti poter mangiare la frittata senza mai rompere le uova", ossia dubito che esistano prodotti naturali miracolosi (cosa s'intende esattamente poi? innocui forse? anche l'arsenico esiste infatti in natura).

Ti quoto con furore! :lol:
Ci sono però delle considerazioni da fare... Viste le continue riclassificazioni, se i produttori vogliono mantenere il mercato hobbistico, devono investire in ricerca su prodotti "biologici" e liberamente acquistabili senza patentino. I risultati non tarderanno a venire. Certo, se si mettono a fare i soliti giochini con gli agrofarmaci "in corso di registrazione", la situazione rimarrà pressochè uguale...
Fatta questa premessa, ultimamente il Neem sta offrendo risultati più che accettabili. Anche nel campo fungicidi qualcosa si muove... Intrachem e Isagro hanno prodotti efficaci.
 

kiwoncello

Master Florello
Giustissimo quanto dici GoJu! Quanto al Neem e similari non ne contesto affatto l'attività: il punto è che avendo semivita molto breve ciò costringe ad applicarlo frequentemente con dispendio di energie e finanziario. Hai presente la fatica di tirarsi dietro 100 mt di tubo con lancia collegato alla pompa, bardato di maschera antigas, tuta, guantoni ed altre facezie possibilmente con 35°C all'ombra? Ogni seduta di trattamento è un pò come immagino sia un rendez-vous sado-maso, quindi Neem bello, buono ed eco-politically correct certamente ma ...............
 

GoJu_

Aspirante Giardinauta
Giustissimo quanto dici GoJu! Quanto al Neem e similari non ne contesto affatto l'attività: il punto è che avendo semivita molto breve ciò costringe ad applicarlo frequentemente con dispendio di energie e finanziario. Hai presente la fatica di tirarsi dietro 100 mt di tubo con lancia collegato alla pompa, bardato di maschera antigas, tuta, guantoni ed altre facezie possibilmente con 35°C all'ombra? Ogni seduta di trattamento è un pò come immagino sia un rendez-vous sado-maso, quindi Neem bello, buono ed eco-politically correct certamente ma ...............

Certo... Se pensiamo a quanto dura un trattamento di confidor o actara, il "gioco" non vale la candela. Ma visto che è indiscutibilmente valido, troveranno dei derivati efficaci nel tempo, con eccipienti e coadiuvanti giusti... Come è già successo con piretroidi e nicotinoidi. Me lo auguro e sono stranamente ottimista su questa possibilità.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Ricordi male :eek:k07: ; l'imidacloprid ci mette circa 20 giorni a fare azione, ma poi persiste nel circolo linfatico per diversi mesi; è per questo che viene consigliato una sola volta l'anno!.....(Elena)
In realtà il concetto di "persistenza" dell'imidacloprid può destare confusione. La sua semivita (tempo di dimezzamento della concentrazione) in piante e frutta come...

Riprendo le citazioni di Elena e Kiwo non per ulteriormente approfondire (non ne sarei neppure in grado: i citati livelli sono già per la mia poca scienza il 'finis terrae'), ma per riportare le risposte, che mi paiono assai interessanti, trovate su un altro forum alla specifica domanda:
"Perchè per l'imidacloprid si prescrive il limite di un trattamento all'anno?"
Una risposta era di questo tenore: "Il mio Maestro giardiniere ci diceva (nel suo corso) che i sistemici, proprio perchè entrano nella pianta, vengono avvertiti come estranei e dunque la pianta tende successivamente a respingerli".
Una seconda, per me molto più convincente, poneva invece l'accento, come risposta generale, "sulla comparsa di resistenza negli insetti, di possibili problemi di fitotossicità (in dipendenza del p.a. considerato), qualche rara volta per strategie commerciali del produttore".
Una terza, per alcuni aspetti ancor più analitica, riportava pressappoco così: " comparsa di resistenza, tanto più se il meccanismo di azione è specifico e i parassiti bersaglio sono caratterizzati da elevata capacità riproduttiva e parecchi cicli nel corso della stagione (come afidi e la minatrice da cui eravamo partiti n.d.r.); residualità elevata (tendenzialmente maggiore rispetto ai prodotti di superficie per via della sistemicità) con effetti di accumulo in caso di ripetizione dei trattamenti".
Ciao a tutti

Per Atominonaturale: te lo saresti immaginato che a una domanda semplice semplice venisse fuori tutto questo po' po' di discussione?
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GoJu_

Aspirante Giardinauta

"Perchè per l'imidacloprid si prescrive il limite di un trattamento all'anno?"
Una risposta era di questo tenore: "Il mio Maestro giardiniere ci diceva (nel suo corso) che i sistemici, proprio perchè entrano nella pianta, vengono avvertiti come estranei e dunque la pianta tende successivamente a respingerli".
Una seconda, per me molto più convincente, poneva invece l'accento, come risposta generale, "sulla comparsa di resistenza negli insetti, di possibili problemi di fitotossicità (in dipendenza del p.a. considerato), qualche rara volta per strategie commerciali del produttore".
Una terza, per alcuni aspetti ancor più analitica, riportava pressappoco così: " comparsa di resistenza, tanto più se il meccanismo di azione è specifico e i parassiti bersaglio sono caratterizzati da elevata capacità riproduttiva e parecchi cicli nel corso della stagione (come afidi e la minatrice da cui eravamo partiti); residualità elevata (tendenzialmente maggiore rispetto ai prodotti di superficie per via della sistemicità) con effetti di accumulo in caso di ripetizione dei trattamenti".
Ciao a tutti


Aggiungo una quarta considerazione.... da alcune prove di laboratorio la nuova vegetazione sviluppata dopo il trattamento con imidacloprid presenterebbe una concentrazione di P.A. notevolmente più bassa rispetto alla "vecchia". Come dire che la sistemia basipeta prevale su quella acropeta...
Il thiamethoxan (actara), "concorrente" di confidor non presenta questo problema.
Se ritrovo il link, ve lo segnalo!

Ora però un dubbio mi assale... che senso ha il provado pastiglie che va somministrato ogni 2 mesi?!?!
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
.... da alcune prove di laboratorio la nuova vegetazione sviluppata dopo il trattamento con imidacloprid presenterebbe una concentrazione di P.A. notevolmente più bassa rispetto alla "vecchia". Come dire che la sistemia basipeta prevale su quella acropeta...

Non vedo l'obbligatorietà di quest'ultima conclusione. In astratto potrei ipotizzare che la molecola, una volta raggiunti con la linfa grezza (sistemia acropeta) i vari distretti e distribuitasi nei tessuti (in tempi relativamente brevi in rapporto alla produzione di nuovi getti e foglie), non venga quasi più rimossa. Questo spiegherebbe perchè la sistemia, come ci fatto sapere Kiwo, è maggiore se il prodotto viene assorbito dalle radici, beneficiando cioè nella circostanza della forte spinta della corrente linfatica ascendente, mentre se adsorbito dalle foglie deve poi distribuirsi alla nuova vegetazione per semplice diffusione o seguire la via di traslocazione degli elaborati (dove peraltro si suppone entrino anche in gioco processi attivi).
 

kiwoncello

Master Florello
Bella questa "discussione", ma diciamolo pure, sappiamo soltanto noi quanto ci paga la Bayer per fare propaganda per niente occulta al suo prodotto ehehehehe............Ovviamente scherzo.
 
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