akadama sì, akadama no...

[athenablack]

Ciao a tutti!!
Venerdì mi sono arrivate le due piccole pelecyphore aselliformis(spero di aver scritto giusto) e la tanto desiderata mammillaria luethyi, anch'essa piccolina(1 cm di diametro, poco più. bellissima però) tutte a radici nude. Mi chiedevo...posso usare l'akadama da mischiare con il compo cactea per il loro substrato? Nn ho più lapillo, e la pomice nn riesco a trovarla...
Grazie a tutti!

:love_4:

 

[giogio80]

Ciao,
lo sai anche io ci stavo pensando!avevo deciso di provarci prima o poi!
Sono curioso di sentire che ne pensano gli altri!:confuso:

 

[reginaldo]

Sono andato a vedere, a mio giudizio, non va assolutamente bene ti lascio giudicare
*

AKADAMA: è una argilla di origine giapponese. Molto nutriente per l'alto contenuto in ossidi ferrosi che conferiscono il tipico colore rossastro. Possiede la caratteristica di trattenere l'acqua senza tuttavia inzupparsi, riducendo quindi notevolmente il rischio di marciume radicale. Parecchio usata nel mondo bonsai, è tuttavia parecchio costosa e non molto compatibile con i concimi chimici, con cui gli ossidi ferrosi reagiscono, ma solo con quelli organici.

Reginaldo

 

[athenablack]

Infatti anch'io avevo trovato le stesse informazioni e la cosa nn mi aveva convinto molto, ma volevo un parere più esperto, tipo il tuo! mi sa allora che dovrò adoperarmi per trovare qualcos'altro di più idoneo

Grazie mille reginaldo!

 

[Danilis]

A mio parere, pur non avendo avuto la possibilità di testarlo di persona, l'Akadama è molto buona per la coltivazione delle cactaceae. Ho sentito che alcuni coltivano le loro piante in Akadama pura con ottimi risultati. E' una argilla che adsorbe gli anioni in eccesso e trattiene l'acqua mediamente. C'è da considerare che essendo una argilla (presumo a struttura complessa) può "intrappolare" al suo interno altri anioni che possono tornare molto utili in futuro alla pianta. Quindi diciamo che concima moderatamente. Ciao