Archita-6263
Aspirante Giardinauta
Gentilissimi amici
vi sottopongo le foto del mio Baobab(Adansonia Madascariensis) ottenuto da seme circa 8 anni fa e che vegeta in ottima salute sul mio balcone.
Ho un problema: da circa 2 anni, alla base del tronco, come vedrete dalle foto in allegato, va ingrandendosi, lentamente ma inesorabilmente, una zona dall'aspetto non molle, ma fibroso, che al tatto ho verificato si spinge fino ad un certo punto all'interno del fusto, e un poco anche al lato dello stesso, anche se non per tutta la circonferenza.
Non ho verificato la presenza di segatura, quindi penso di poter escludere l'attività di litofagi del legno, e neanche di marcescenza umida.
Da profano, documentandomi, penso potrebbe trattarsi di marciume del colletto, anche se le descrizioni a tal riguardo non sembrano quasi mai confermare lo stato in cui si trova la pianta, e cioè trattasi di una pianta ormai strutturata, gode di ottima salute, come ogni anno anche questo ha perso il fogliame per poi ricacciare vigorosa alla ripresa vegetativa, non presenta ingiallimento delle foglie nè seccume dei rami.
Sempre da profano, ho dedotto che, dovendosi trattare di marciume del colletto(ma non è assolutamente certo che lo sia), dovrei trattare con fungicidi rameici o a base di alluminio, sia innaffiando in vaso per spingere il Baobab a generare le opportune contromisure, che applicando direttamente sulla parte malata. A tal proposito, sul web molti consigliano di utilizzare ALIETTE della Bayer, che ha come principio attivo il Fosetyl alluminio.
A questo punto mi chiedo anche però: se la diagnosi dovesse essere corretta, data la vastità della zona interessata, che fra l'altro lentamente si ingrandisce, sarà anche il caso di intervenire subito chirurgicamente asportando la parte malata, trattando con fungicidi rameici, con pasta cicatrizzante e sostituendo il terreno, come suggeritomi?... e in questo caso la parte "operata" va ricoperta di terreno oppure va lasciata libera di respirare?
Proprio perchè tutte queste deduzioni hanno di fondo la mia totale inesperienza in campo agrario(sono geologo), mi chiedo se ci sia un patologo vegetale che possa darmi qualche risposta sicuramente più appropriata, anche osservando le foto in allegato.
Vi ringrazio anticipatamente per la vostra disponibilità e resto in attesa di qualche buon suggerimento
vi sottopongo le foto del mio Baobab(Adansonia Madascariensis) ottenuto da seme circa 8 anni fa e che vegeta in ottima salute sul mio balcone.
Ho un problema: da circa 2 anni, alla base del tronco, come vedrete dalle foto in allegato, va ingrandendosi, lentamente ma inesorabilmente, una zona dall'aspetto non molle, ma fibroso, che al tatto ho verificato si spinge fino ad un certo punto all'interno del fusto, e un poco anche al lato dello stesso, anche se non per tutta la circonferenza.
Non ho verificato la presenza di segatura, quindi penso di poter escludere l'attività di litofagi del legno, e neanche di marcescenza umida.
Da profano, documentandomi, penso potrebbe trattarsi di marciume del colletto, anche se le descrizioni a tal riguardo non sembrano quasi mai confermare lo stato in cui si trova la pianta, e cioè trattasi di una pianta ormai strutturata, gode di ottima salute, come ogni anno anche questo ha perso il fogliame per poi ricacciare vigorosa alla ripresa vegetativa, non presenta ingiallimento delle foglie nè seccume dei rami.
Sempre da profano, ho dedotto che, dovendosi trattare di marciume del colletto(ma non è assolutamente certo che lo sia), dovrei trattare con fungicidi rameici o a base di alluminio, sia innaffiando in vaso per spingere il Baobab a generare le opportune contromisure, che applicando direttamente sulla parte malata. A tal proposito, sul web molti consigliano di utilizzare ALIETTE della Bayer, che ha come principio attivo il Fosetyl alluminio.
A questo punto mi chiedo anche però: se la diagnosi dovesse essere corretta, data la vastità della zona interessata, che fra l'altro lentamente si ingrandisce, sarà anche il caso di intervenire subito chirurgicamente asportando la parte malata, trattando con fungicidi rameici, con pasta cicatrizzante e sostituendo il terreno, come suggeritomi?... e in questo caso la parte "operata" va ricoperta di terreno oppure va lasciata libera di respirare?
Proprio perchè tutte queste deduzioni hanno di fondo la mia totale inesperienza in campo agrario(sono geologo), mi chiedo se ci sia un patologo vegetale che possa darmi qualche risposta sicuramente più appropriata, anche osservando le foto in allegato.
Vi ringrazio anticipatamente per la vostra disponibilità e resto in attesa di qualche buon suggerimento