Masolino
Bannato
Fritole Veneziane
Ingredienti per 4 persone
12 g di lievito di birra
200 g di farina
40 g di uva passa
40 g di pinoli
40 g di cedrini canditi
ca. 350 g di olio o di strutto
40 g di zucchero semolato
16 g di zucchero a velo
ca. 0,5 cl di grappa o rum
Preparazione:
Sciogliere in un recipiente concavo il lievito di birra con poca acqua tiepida e lo zucchero; aggiungere la grappa e incorporare la farina aggiungendo l'acqua occorrente.
Poi lavorare bene la pasta fino a che non si formino bollicine di aria alla superficie, quindi coprirla con un tovagliolo e farla lievitare in un posto caldo.
Quando la pasta sarà almeno raddoppiata, incorporare l'uvetta, i cedrini tritati e i pinoli, infine friggere in olio o strutto caldi e scolare le frittelle su carta assorbente, sistemarle su piatto di portata dando la forma di piramide, spolverarle con zucchero a velo e servirle ancora calde.
Fonte e Origine storico culturale: Cibo delle feste carnevalesche fin dal Rinascimento.
La ricetta antica è data da Bartolomeo Scappi, cuoco di Pio V. Il Marangoni scrive che nel '700 diviene "dolce nazionale dello Stato Veneto".
La fritola che deteneva lo scettro dell'arte dolciaria popolare, oltre che nelle case e nelle pasticcerie, veniva lavorata anche nelle varie calli della città, perlopiù entro baracche in legno di forma quadrangolare.
I GALANI O CROSTOLI
Altro dolce, tipico del carnevale ma di origini molto più antiche, sono (in veneziano) i GALANI, detti anche chiacchere, crostoli o lattughe. Addirittura si pensa che,per risalire all’origine di questi dolci, si debba tornare indietro ai tempi dei Romani, i quali, durante la Festa di primavera, erano soliti preparare, con lo stesso impasto con cui si fanno le lasagne, dolci molto simili ai galani fritti nel grasso di maiale e poi inzuccherati.
A Venezia, nelle pasticcerie e dai fornai potrete trovare, da gennaio fino alla fine del carnevale, sia frittelle che galani o crostoli.
Sappiate però che esiste una sottile differenza, non tanto nell’impasto, quanto nello spessore della pasta e nella forma, tra i crostoli, tipici della terraferma veneziana e galani, tipico dolce lagunare. I galani, infatti, sono sottili e molto friabili, e la loro forma richiama più che altro quella dei nastri. Mentre i crostoli sono di forma regolare, dei grossi rettangoli, e la pasta e leggermente meno friabile e più spessa.
Ingredienti per 8 persone:
400g di farina 00
80 g di zucchero semolato
3 cucchiai di zucchero a velo
2 uova
Un tuorlo
50g di burro
2 cucchiai di grappa
poco latte
un pizzico di sale
olio o strutto.
Preparazione :
Fate la fontana sul piano del tavolo con la farina setacciata, lo zucchero semolato e il sale, aggiungete le uova, il burro sciolto a bagnomaria e la grappa. Bisogna impastare con una certa energia, aggiungendo il latte, poco, per dare la giusta morbidezza alla pasta. Quando l'impasto è pronto, stendetelo con un mattarello in una sfoglia molto sottile, diciamo come una moneta da cinque centesimi e ritagliate i galani usando la rotella dentata, secondo le forme che preferite: rombi, strisce, nastri annodati.
Quando avrete ritagliato tutta la pasta, coprite i galani con un canovaccio, metteteli in un luogo riparato e lasciateli lì tranquilli per una mezz'oretta. Preparate nel frattempo l'olio o lo strutto nella padella o meglio ancora nella friggitrice, devono essere abbondanti, i "galani" devono galleggiare mentre friggono. L'altra cosa importante è che i galani vanno fritti pochi per volta e, dopo averli scolati col mestolo bucato, vanno lasciati asciugare bene su della carta assorbente o scottex. Una volta che si sono raffreddati, spolverizzateli con lo zucchero a velo e buon appetito!
copiato da internet con modifiche o integrazioni
Ingredienti per 4 persone
12 g di lievito di birra
200 g di farina
40 g di uva passa
40 g di pinoli
40 g di cedrini canditi
ca. 350 g di olio o di strutto
40 g di zucchero semolato
16 g di zucchero a velo
ca. 0,5 cl di grappa o rum
Preparazione:
Sciogliere in un recipiente concavo il lievito di birra con poca acqua tiepida e lo zucchero; aggiungere la grappa e incorporare la farina aggiungendo l'acqua occorrente.
Poi lavorare bene la pasta fino a che non si formino bollicine di aria alla superficie, quindi coprirla con un tovagliolo e farla lievitare in un posto caldo.
Quando la pasta sarà almeno raddoppiata, incorporare l'uvetta, i cedrini tritati e i pinoli, infine friggere in olio o strutto caldi e scolare le frittelle su carta assorbente, sistemarle su piatto di portata dando la forma di piramide, spolverarle con zucchero a velo e servirle ancora calde.
Fonte e Origine storico culturale: Cibo delle feste carnevalesche fin dal Rinascimento.
La ricetta antica è data da Bartolomeo Scappi, cuoco di Pio V. Il Marangoni scrive che nel '700 diviene "dolce nazionale dello Stato Veneto".
La fritola che deteneva lo scettro dell'arte dolciaria popolare, oltre che nelle case e nelle pasticcerie, veniva lavorata anche nelle varie calli della città, perlopiù entro baracche in legno di forma quadrangolare.
I GALANI O CROSTOLI
Altro dolce, tipico del carnevale ma di origini molto più antiche, sono (in veneziano) i GALANI, detti anche chiacchere, crostoli o lattughe. Addirittura si pensa che,per risalire all’origine di questi dolci, si debba tornare indietro ai tempi dei Romani, i quali, durante la Festa di primavera, erano soliti preparare, con lo stesso impasto con cui si fanno le lasagne, dolci molto simili ai galani fritti nel grasso di maiale e poi inzuccherati.
A Venezia, nelle pasticcerie e dai fornai potrete trovare, da gennaio fino alla fine del carnevale, sia frittelle che galani o crostoli.
Sappiate però che esiste una sottile differenza, non tanto nell’impasto, quanto nello spessore della pasta e nella forma, tra i crostoli, tipici della terraferma veneziana e galani, tipico dolce lagunare. I galani, infatti, sono sottili e molto friabili, e la loro forma richiama più che altro quella dei nastri. Mentre i crostoli sono di forma regolare, dei grossi rettangoli, e la pasta e leggermente meno friabile e più spessa.
Ingredienti per 8 persone:
400g di farina 00
80 g di zucchero semolato
3 cucchiai di zucchero a velo
2 uova
Un tuorlo
50g di burro
2 cucchiai di grappa
poco latte
un pizzico di sale
olio o strutto.
Preparazione :
Fate la fontana sul piano del tavolo con la farina setacciata, lo zucchero semolato e il sale, aggiungete le uova, il burro sciolto a bagnomaria e la grappa. Bisogna impastare con una certa energia, aggiungendo il latte, poco, per dare la giusta morbidezza alla pasta. Quando l'impasto è pronto, stendetelo con un mattarello in una sfoglia molto sottile, diciamo come una moneta da cinque centesimi e ritagliate i galani usando la rotella dentata, secondo le forme che preferite: rombi, strisce, nastri annodati.
Quando avrete ritagliato tutta la pasta, coprite i galani con un canovaccio, metteteli in un luogo riparato e lasciateli lì tranquilli per una mezz'oretta. Preparate nel frattempo l'olio o lo strutto nella padella o meglio ancora nella friggitrice, devono essere abbondanti, i "galani" devono galleggiare mentre friggono. L'altra cosa importante è che i galani vanno fritti pochi per volta e, dopo averli scolati col mestolo bucato, vanno lasciati asciugare bene su della carta assorbente o scottex. Una volta che si sono raffreddati, spolverizzateli con lo zucchero a velo e buon appetito!
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