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Acero campestre " Fusion"

danielep

Florello Senior
Fedele alle promesse, apro un thread specifico, dedicato alla costruzione di un bonsai, con tronco grosso e radici significative.
Io l'ho ottenuto con 6/7 seminelli di Acero campestre nati spontanei ( tutti gli Aceri fondono bene- ho un paio di fusioni, due a due, in corso , anche con palmati e tridenti), ma si può provare anche con altro ( ho un Melograno nano, in formazione, in terra). Penso che i Faggi e i Ficus riescano bene, altre specie meno!
Di base, ci vogliono un certo nr di seminelli (quindi giovani, spontanei o meno) e un pezzetto di terra , dove la pianta possa crescere libera.

2012

2012-4 ACERI CAMPESTRI - Copia.JPG


2016 febbraio

2016 - 2 ACERO CAMPESTRE FUSION a.jpg


2017 febbraio. Tolto di terra per primo trapianto in vaso; Va bene anche una cassetta o un vaso basso, non necessariamente un vaso bonsai!


2017-2 ACERO CAMPESTRE FUSION 1 - Copia.JPG

2017-2 ACERO CAMPESTRE FUSION 2.JPG

Poi, rinvasando ogni 2/3 anni, in vaso più piccolo, riducendo radici grosse e parte superiore, accorciando e filando rami, si tratta come una pianta " normale":

2020

2020-XII ACERO CAMP. D.JPG



2021

2021-2 ACERO CAMPESTRE D FUSION.jpg

2021- XI
2021-XI  ACERO CAMPESTRE D FUSION 2.JPG


2023

2023-3 ACERO CAMPESTRE D 1.JPG

A corollario, esiste (va) una pratica, il "KARAMEMIKI", che utilizza Aceri tridenti, fissati ad una gabbia di filo di alluminio!
 

avalu81

Giardinauta
alcune domande, visto che è una tecnica che mi ha sempre affascinato ma non l'ho mai sperimentata.

1. per tenere insieme le piante hai usato un filo di ferro? perchè mi sembra che la corteccia sia decisamente segnata, anche se con il tempo il problema si ridimensiona. non sarebbe utile in questo caso magari utilizzare una fettuccina in gomma, tipo camera d'aria o canna dell'acqua che faccia da cuscinetto e assecondi in qualche modo anche un minimo di crescita?

2. la fusione avviene solo per semplice accostamento o, nelle zone dove è prevista, deve essere previsto un minimo di scortecciamento che metta in comunicazione qualche vaso linfatico tra le diverse piante?
 

danielep

Florello Senior
alcune domande, visto che è una tecnica che mi ha sempre affascinato ma non l'ho mai sperimentata.

1. per tenere insieme le piante hai usato un filo di ferro? perchè mi sembra che la corteccia sia decisamente segnata, anche se con il tempo il problema si ridimensiona. non sarebbe utile in questo caso magari utilizzare una fettuccina in gomma, tipo camera d'aria o canna dell'acqua che faccia da cuscinetto e assecondi in qualche modo anche un minimo di crescita?

2. la fusione avviene solo per semplice accostamento o, nelle zone dove è prevista, deve essere previsto un minimo di scortecciamento che metta in comunicazione qualche vaso linfatico tra le diverse piante?
A quei tempi ("sperimentali"), sì, lo sviluppo ha sorpreso anche me e il filo ha lasciato il segno; meglio ,senz'altro, una fascetta più morbida, tenuta d'occhio!
Con gli aceri, dato il vigore di crescita e la corteccia liscia, non serve scortecciamento!
 
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