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A tutti i terrazzauti e balconauti

luckybamboo

Florello Senior
ehi....piano....:D ...ripeto, non era una critica nei confronti dei vostri discorsi, che ho seguito dall'inizio, era la mia opinione e il mio modo di guardare i balconi altrui :) tutto qui
e per "giudicare" non intendo mica che sia un termine negativo, "giudicare" significa esprimere il proprio giudizio, non lo intendevo nel senso negativo del termine.

Oh...saranno gli ormoni che mi circolano impazziti :lol:
 

luckybamboo

Florello Senior
decky ha scritto:
:lol: .....:eek: Lucky...non ci starai mica dicendo che è in arrivo un piccolo babybamboo????

ci siamo persi qualcosa eh?.....:D
08.gif
babybamboo...carino
41.gif
 

celeste

Giardinauta Senior
luckybamboo ha scritto:
ci siamo persi qualcosa eh?.....:D
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babybamboo...carino
41.gif
Oh ma dai! questa sì che è una notizia! Milioni di auguri :love_4:
Mi sa che ti toccherà levare tutte quelle belle spinosette sui ripiani bassi dello scaffale :lol: :lol:
 

decky

Florello Senior
Riprendo questo topic che ho sempre trovato molto interessante.
Oggi mi son soffermata su questi piccoli balconi della stessa abitazione, straripanti di piante.
Che ne pensate ?








( Scusate per la qualità delle foto )

Ne ho visto anche un altro che vorrei mostrarvi, appena avrò modo lo fotograferò .
Anch'esso non ha un centimetro senza vasi ma è molto differente da questi.
 

Walnut

Giardinauta Senior
Perbacco, ma come fa a stare sù? Un pò pienotto......
Penso che in questo tipo di assemblamento la ricerca estetica lasci il posto alla sfegatata voglia di avere piante........ io magari avrei tenuto un pò più ordinato.... ma mettendomi nei panni di chi può sfogare la propria passione solo su piccoli balconi.... per una volta rinuncio a criticare! .....però che urticante senso di confusione!!!!:martello:
 

Clorophilla

Florello
Perbacco, ma come fa a stare sù? Un pò pienotto......
Penso che in questo tipo di assemblamento la ricerca estetica lasci il posto alla sfegatata voglia di avere piante........ io magari avrei tenuto un pò più ordinato.... ma mettendomi nei panni di chi può sfogare la propria passione solo su piccoli balconi.... per una volta rinuncio a criticare! .....però che urticante senso di confusione!!!!:martello:
La penso anch'io come te, non lo trovo armonico nelle forme e nei colori. Ma sono l'ultima che può parlare :rolleyes:
 
M

Mary74

Guest
Consideriamo intanto il periodo ..niente fioriture e per me che non amo i rampicanti o i ricadenti senza fiori , questo balcone mi da un senso di soffocamento ...

E' anche vero che noi tapini balconauti non è che abbiamo tutte queste possibilità ... è difficile tenere un balcone o una terrazza in ordine
Non farei mai mancare in un balcone i gerani e in estate le surfunie , saranno piante comuni e scontate ma l'effetto è garantito. Se il clima ovviamente permette, un rinco gelsomino non ci starebbe male.
Un altra mania dei balconauti sono la quantità enorme di vasi e vasettini , :baf: ne ho buttati non so quanti ...
 

daria

Master Florello
Mi associo: effetto soffocamento junglesco in spazi così ridotti..........no, a questo punto preferisco una disposizione più rigorosa, tanti bei parigini o simili a formare una bella massa, e rampicanti più alti e leggeri come fondo
 

milla04

Maestro Giardinauta
Sì, la terza foto in particolare trasmette un senso di soffocamento...:embarrass
Io capisco chi ha poco spazio e tanta voglia di avere del verde attorno, ma a volte certi risultati sono causati dal non considerare che una pianta non mantiene le dimensioni di quando l'hai acquistata e se inizialmente fa un effetto, dopo un annetto ti ritrovi la foresta amazzonica, ci mancano solo i gruppi di indios e i siringueros!!
Qui nel mio quartiere, che è pieno di terrazze e giardini, ogni tanto si assiste a questo fenomeno di poca lungimiranza: c'è una bellissima casa ristrutturata con gusto, un gioiellino, il cui giardinetto è stato riempito di alberelli e arbusti di per sè molto carini, solo che all'inizio era tutto bello e armonioso come una bomboniera, ora che sono passati 2-3 anni mi chiedo come possano uscire dal portone e raggiungere il cancello, perchè si è mescolato tutto, i rami degli alberi hanno invaso ogni cosa...uno spavento, non si può guardare!:fifone2:
Penso che, se non si hanno competenze, si dovrebbe ricorrere ad un progettista per fare certe cose, perchè poi tagliare un albero o sradicare arbusti è un vero dispiacere...!!!:astonishe
 
M

margherita51

Guest
Interessante! davvero!
Ho visto alcuni obbrobri che veramente mi hanno fatto sobbalzare sulla sedia. Qualcuno diceva che i più tristi sono i terrazzi completamente vuoti. E' vero sono tristissimi, ma tanti quattrini spesi senza criterio mi fanno male ancora di più. Chi ha la possibilità di avere un pezzetto di balcone o di giardino dovrebbe esserne più consapevole e cercare di curarlo, anche in nome di chi lo vorrebbe e non ce l'ha. Io sono nata in campagna ed il trasferimento della mia famiglia in città quando avevo sei anni fu un trauma terribile. All'università condivisi con alcune compagne un appartamento senza neanche un poggiolo, esperienza che mi fece capire come per me fosse indispensabile un po' di terra per crescerci qualcosa. Da vent'anni vivo in una villetta a schiera, il giardino è piccolo ma rigoglioso. la mattina, anche in pieno inverno, esco per guardare come sta. Sono riuscita a conciliare questa passione anche con la presenza del cane (voluto dalle figlie ma che adoro). Per realizzare un giardino e non un'accozzaglia di piante mi sono messa a studiare ed ho imparato tante cose, ci sono tanti buoni libri, siti come questo: l'ignoranza non è più giustificabile. Non è neanche una questione di soldi: si possono realizzare belle cose con piantine poco costose, si può seminare, fare talee. Neanche la mancanza d'acqua regge: ci sono piante grasse che se la cavano benissimo anche senza o quasi: ho una crassula enorme che ne vuole pochissima.Secondo me ci sono tanti "poveri di spirito" perchè il giardinaggiopretende anche un minimo di sensibilità, che semplicemente non sanno d'esserlo.
 

celeste

Giardinauta Senior
Controcorrente: a me non dispiacciono, proprio per l'effetto un po' selvaggio e disordinato. Diciamo che, ingenerale, non mi piace il verde troppo simmetrico e perfettino.

:Saluto:
 

nenne46

Giardinauta Senior
Anche io non sono molto d'accordo con Margherita 51. Meglio una jungla che il vuoto, meglio una jungla dei vasi tutti uguali con piante tutte uguali sempreverdi delle prime foto di Rosaeviola, meglio una jungla dei terrazzi anonimi perché la realizzazione è stata data in mano all'architetto. Voglio dire che i proprietari del balcone a jungla hanno un'anima giardinesca, si sono fatti scappare la mano, forse hanno anche dei vicini antipatici o una vista da nascondere ma hanno un forte desiderio di piante che non riescono più a gestire perché in fondo ogni taglio è un dispiacere.
Io ho due balconi e delle finestre con le inferriate: sono piena di piante e piantine appese, a terra, sulle ringhiere. Cerco di mettere ordine usando i famosi vasi grandi tutti uguali e costruendo delle strutture a gradoni ma poi c'è sempre la piantina che è meglio posizionarla più su o più giù, oppure quella che ti vendono come da balcone invece risulta peggio del glicine, oppure quella che ti piace tanto e vuoi vedere da dentro. Insomma il disordine impera. Certo non arrivo alla jungla perché altrimenti vivrei al buio. Avrei anche un gran desiderio di nascondere le finestre dei vicini che sono a quel metro in più di altezza rispetto a noi che te li senti proprio in casa. Ma siccome non posso abbattere la loro casa (credo che si:burningma cat: :angue: ) e non voglio imprigionarmi, sopporto la situazione.:(
 

milla04

Maestro Giardinauta
Beh, ci sono vari gradi di ordine/disordine tra il balcone tutto vuoto e la giungla...
Il balcone che ho criticato -chiarendo inizialmente che comprendo bene cosa voglia dire cercare di conciliare l'amore per le piante col poco spazio a disposizione- se tenuto con più cura (le piante ricadono in assoluta anarchia, senza un minimo di potatura e di criterio) sarebbe senz'altro un bel vedere, una boccata di ossigeno in una facciata di cemento e mattoni. Ma così non ha l'apparente e accurata mescolanza di generi e lunghezze di un verde studiato e curato, appare invece trasandato.
Riguardo al piacere della terrazza simmetrica e perfettina beh, dipende dal genere di balcone: ho visto in paesini del Friuli delle casette con balconi fioriti ordinatissimi, quasi geometrici, ma di una bellezza da togliere il fiato, e poi scusate, ma le foto postate in questo 3d di un palazzo tedesco non vi hanno fatto rimanere a bocca aperta?
Io non mi sento di dire se è meglio l'allegra mescolanza di colori e dimensioni o l'allineamento meticoloso, dico che, nell'uno o nell'altro caso, ci vuole cura, equilibrio, senso estetico e amore.
 
M

margherita51

Guest
Veramente io mi riferivo alle prime foto non alle ultime...e se è opera di un architetto mi chiedo chi gli ha dato la laurea!
Quindi continuo a preferire il vuoto perchè lascia almeno la speranza che qualcuno domani provvederà a colmarlo.
 
Ultima modifica di un moderatore:

RosaeViola

Master Florello
Ma come sono contenta che qualcuno abbia riesumato questa discussione! :)
Dunque, le foto che ha postato decky...:confuso:

Prescindendo dal fatto che anch'io ad un balcone nudo o miserevolmente adorno di poche e stremate piante tendo a preferire un bel balcone rigoglioso, devo dire che questi due sono piuttosto caotici e non certo armonici.

Il problema di fondo di questi proprietari è sicuramente la bulimia vegetale racchiusa in uno spazio angusto.
Questo rende quell'idea di soffocamento che si percepisce in maniera piuttosto netta.
Mi pare anche di vedere che la sensazione maggiormente soffocante, la diano il rampicante che, coprendo il muro, fra l'altro, non consente di realizzare un bel contrasto fra le piante in prima fila e la parte chiara del muro che farebbe da sfondo, ed una delle ricadenti che appesantiscono enormemente la ringhiera vera e propria, dando la sensazione della massa che appare più come una selva incolta.

A mio avviso sarebbe bastato apporle nella parti più esterne della ringhiera, una a destra e una a sinistra, e si sarebbe creato il ritmo che sicuramente in questo balcone manca, concedendo un po' più di respiro a tutto l'insieme.

L'unica cosa che trovo davvero azzeccata, in questo contesto, invece, è quella Yucca che diventa l'accento della composizione.

Secondo me, comunque, questi signori avevano innanzitutto come necessità, il bisogno di schermarsi dagli occhi degli altri.
Decky, sul marciapiede opposto ci sono altre case?

In qualunque caso, vedendo questo balcone e pensando che qualunque gesto si compia qui come nel giardino o nella vita, si comunica qualcosa di sè, voi che pensereste di chi l'ha realizzato? :)
 

RosaeViola

Master Florello
Secondo me ci sono tanti "poveri di spirito" perchè il giardinaggiopretende anche un minimo di sensibilità, che semplicemente non sanno d'esserlo.


Margherita, mi trovi d'accordo su quello che hai scritto ma ho quotato solo questa parte per dire alcune cose.
Innanzitutto è verissimo che ci sono tanti poveri di spirito e non è dispregiativo questo modo di esprimersi ma semplicemente un modo di dire che è difficile reperire nella massa, molte persone che abbiano una propria sensibilità per la bellezza.

Nessuno discute che poi, il concetto di bellezza sia soggettivo, considerato che chi ama un giardino minimal, probabilmente ha un concetto della bellezza diverso da quello di una persona che invece ama un verde a mo' di foresta tropicale o di border inglese, però questo dovrebbe implicare comunque una certa ricerca interiore, una crescita se vogliamo, di quello che è il passaggio da una fase all'altra, di qualunque persona armeggi con piante e arbusti.

Credo che ognuno di noi abbia attraversato queste fasi. Io stessa se penso alle prime piante che mi piacevano e a come le accostavo, sorrido e un po' mi vergogno, mi sento imbarazzata di me stessa, ma appunto si cresce e si elabora, ci si confronta, ci si guarda attorno, si affinano i sensi e si lascia che l'intelligenza emotiva e non, facciano il proprio mestiere.

Ma questo richiede soprattutto sensibilità. E qui, dopo questo giro di parole, torniamo al punto sollevato da Margherita, appunto la sensibilità.

La sensibilità che canali segue? Che strade percorre in ognuno di noi? E ancora, aggiungo, ultimamente se da un lato si espande, dall'altro si comprime e svilisce.

Ci sono persone che del mondo attorno a sè, non gliene importa una cippa però capiscono che magari, avere piante sul terrazzo possa essere comodo, utile e, perchè no, rappresentativo.
Facilmente questi si riempiranno di piante e piantine da collocare sui loro balconi ma senza comprenderne le ragioni, senza farsi nemmeno domande.
Altri, invece, si rivolgeranno agli addetti ai lavori per poter far sfoggio della propria capacità economica, ma che comunque delle piante non gliene può fregare di meno.
Infine la categoria peggiore: quelli a cui non importa nulla di avere un balcone desolato su cui non mettere nulla perchè oltre a richiedere cure costanti, sporca pure. Ma questa è un'altra storia.

Ci sono invece, sempre più persone che cominciano ad alzare lo sguardo (nei casi di terrazzi e balconi) e ad abbassarlo (nel caso di giardini) e si rendono conto che c'è tutto un mondo attorno a sè stessi e che questo mondo comunica qualcosa o che riattiva sensazioni che si erano perdute o erano sepolte dentro.
Ecco che da questa nuova angolazione da cui osservare il mondo, nasce un pensiero, una riflessione, una ricerca. Questa ricerca può essere intima, come quella di cui parla Margherita nel suo stesso caso, oppure può essere l'evoluzione di un pensiero della persona stessa, come ricerca di sensazioni fisiche e mentali che esulano dal vivere comune e dalla quotidianità.

Da qui al cercare di comprendere l'esterno a noi e l'interno di noi, pensando a cosa ci suscita una pianta, a quanto ci emoziona una composizione e al perchè ci colpisce, il passo è breve e, come raccontava Margherita, si comincia a cercare di leggere le proprie scelte e a guidarle.

Questa per me è sensibilità che è parte integrante dell'intelligenza emotiva e solo essa può guidare un giardiniere che abbia un balcone piuttosto che un giardino nella ricerca, nella crescita e nella maturazione come individuo e come giardiniere.
Quando ciò avviene i risultati si vedono, eccome se si vedono e non sono i vasi tutti uguali o le piante "in" del momento piuttosto che gli arredi di grido a fare un bel giardino o un bel terrazzo solo perchè i vari esperti dei giornali dedicati o delle trasmissioni sul mondo vegetale lo dicono e ci canonizzano in questo senso, ma è l'espressione di noi stessi e la nostra capacità di leggere, mediante la sensibilità, ciò che siamo e come la esprimiamo.

Ho visto balconi, terrazzi e giardini "firmati" che non mi hanno comunicato NIENTE salvo una bella esercitazione di stile, anonimi e ripetitivi, uno uguale all'altro, seriali, asettici, impersonali e monotoni.
Ho visto giardini e balconi anonimi nella firma, pieni di passione, di vita, di sensazioni, di armonia, di equilibri tali da scatenare un'infinità di sensazioni che a raccontarle non ci si riesce.

Il bel giardino o il bel balcone per definizione non esistono, esistono giardini o terrazzi che comunicano emozione proprio perchè è di espressione che parliamo e non di esercitazioni sulla composizione delle piante e laddove c'è un "sentire" profondo, molto spesso c'è un bel giardino o un bel terrazzo.
Molti degli spazi verdi di hobbisti in questo forum, ne sono l'esempio.
 
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