THEJAM1112
Apprendista Florello
...non so se e come verrà tramandata la strage di Bologna , vero è che a seconda del punto i vista sia del narratore che di chi lo ascolta il risultato finale della strage non cambia
....non riesco proprio a vedere le morti di questi tragici eventi in modo distaccato e oggettivo, per me si tratta di persone che hanno perduto la vita per mano di altri individui e non in modo naturale...
sono daccordissimo con te che la storia dovrebbe essere una disciplina che si basa su fatti, documenti, testimonianze
...ero in III media correva l'anno 1986 il supplente che ci accompagnò all'esame non aveva mai insegnato prima di allora ma al contrario di tutti i prof avuti in precedenza era magnetico e tutta la classe lo stava ad ascoltare bevendo dalle sue labbra parole che a seconda del filtro potevano risultare oro colato o pericolose
ecco una delle sue riflessioni a proposito della 2° Guerra mondiale (periodo del quale col suo metodo non ho imparato molto)
"ragazzi mi rifiuto di leggere il vostro libro di storia perchè chi lo ha scritto è di sinistra, ricordatevi che dopo un periodo di crisi l'unica via d'uscita è una guerra, ERA INEVITABILE, NON CONTA QUANTI INNOCENTI SIANO MORTI, non importa il motivo per cui si è scatenata ma l'importante è il Dopoguerra - perchè quando si cade in basso non si può far altro che risalire-"
adesso che sono cresciuta vorrei libri di storia come la lista della spesa, elenchi di fatti espressi in modo neutrale
....purtroppo sfuggono a chi insegna il peso e la responsabilità del filtro....
....non riesco proprio a vedere le morti di questi tragici eventi in modo distaccato e oggettivo, per me si tratta di persone che hanno perduto la vita per mano di altri individui e non in modo naturale...
altra caxxata, la Storia non si interpreta. E da che mondo è mondo la cosiddetta destra non ha mai prodotto cultura o informazione che vaga la pena di ricordare.
La Storia è una disciplina che si basa su fatti, documenti, testimonianze, eventuali "interpretazioni" sono determinate -ovviamente- dall'orientamento di chi compila manuali o testi ma i fatti restano ciò che sono, quindi questi ritriti tentativi di revisionismi o "flessioni" lasciamoli stare. Una dittatura è una dittatura, un genocidio è un genocidio, una guerra è una guerra e una crisi economica è una crisi economica da qualsivoglia lato le si vogliano guardare.
sono daccordissimo con te che la storia dovrebbe essere una disciplina che si basa su fatti, documenti, testimonianze
...ero in III media correva l'anno 1986 il supplente che ci accompagnò all'esame non aveva mai insegnato prima di allora ma al contrario di tutti i prof avuti in precedenza era magnetico e tutta la classe lo stava ad ascoltare bevendo dalle sue labbra parole che a seconda del filtro potevano risultare oro colato o pericolose
ecco una delle sue riflessioni a proposito della 2° Guerra mondiale (periodo del quale col suo metodo non ho imparato molto)
"ragazzi mi rifiuto di leggere il vostro libro di storia perchè chi lo ha scritto è di sinistra, ricordatevi che dopo un periodo di crisi l'unica via d'uscita è una guerra, ERA INEVITABILE, NON CONTA QUANTI INNOCENTI SIANO MORTI, non importa il motivo per cui si è scatenata ma l'importante è il Dopoguerra - perchè quando si cade in basso non si può far altro che risalire-"
adesso che sono cresciuta vorrei libri di storia come la lista della spesa, elenchi di fatti espressi in modo neutrale
....purtroppo sfuggono a chi insegna il peso e la responsabilità del filtro....