ricordo il terrore, non ero più una bambina ma ero una ragazza spensierata in viaggio in roulotte con la famiglia.....lontana dal dolore e in qualche misura anche dalla consapevolezza di quanto stava accadendo
ma sentii la frenata controllata di mio padre che leggeva una locandina straniera, il loro parlare piano per non spaventarci, niente cellulari allora......tante persone in viaggio per le vacanze
dobbiamo assolutamente trovare un giornale italiano, cerchiamo di arrivare in una città.......e poi il silenzio per kilometri, la conspavelezza che qualcosa di terribile era accaduto ma nessuna informazione
e nessuna informazione vera neppure adesso, che mio figlio grande ha più anni di quanti io ne avessi allora