apprezzo assai chi, come voi, riesce ad avere una visione d'insieme, che - unita ad un'analisi politica (indipendentemente dalle proprie posizioni) - permette di fare delle valutazioni complesse degli eventi, di vedere il 'pubblico' di ogni accadimento. scusate. io non ce la faccio più. l'ho già scritto: sarà l'età, sarà la vita... quando ciò succedeva a mia madre la prendevo in giro; mi rispondeva che pure lei da giovane reagiva magari con rabbia, ma con più freddezza (che le consentiva di 'vedere' il problema con maggiore lucidità) e scarsa empatia. ora negli attentati, nelle stragi, riesco a vedere solo la morte. come dolore. dolore allo stato puro. che sian corpi allineati in una morgue raffazzonata, o bare di soldati avvolti dalla bandiera... mi si chiude lo stomaco, mi viene il vomito. non perchè schizzinosa, ma perchè di certo quel morto che una foto, o un servizio tv mi fa vedere ha lasciato dietro di sé dolore, dolore per la sua perdita in chi gli vuole bene. tra l'altro, in effetti, non penso al 'morto', o a quello che non potrà più fare: lui non c'è più, quindi non prova dolore. sì, meccanismo un po' strano nella mia testa. non è il sentimento pruriginoso o vacuamente superficiale condito da pseudopietà della 'sciura maria' di turno, che dice 'oh poveriiiiino', ma continua beata a girare il ragù, seguendo cn lo stesso tipo di attenzione il servizio successivo, che so, sul colore che sarà di moda il prossimo autunno. è un macigno, pesantissimo, un fardello che mi sento sulle spalle. che mi fa chiedere quanto ne sia colpevole. che a volte mi fa piangere (non sto esagerando). da un lato non auguro (quasi) a nessuno di stare come sto io di fronte a questi frequentissimi eventi, dall'altro mi chiedo se è giusta la così scarsa sensibilità umana. ci hanno tolto il senso, il valore della vita? quanto vale una vita umana? c'è un listino? e mi chiedo anche: sarà il dolore che ormai troppe volte ho provato per la perdita di persone che amavo a farmi, ora, essere così? confesso, mi sa proprio di sì...
non credo di essere andata ot. se sì, me ne scuso
se pensate che abbia di nuovo bisogno dello strizzacervelli, non mi offendo