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liberate i tetti ( scritto in minuscolo )

Darta...Green!!!

Aspirante Giardinauta
Parabole ed antenne sul tetto del condominio si possono installare senza autorizzazione per il diritto all'informazione. Perchè non lo stesso avviene per i pannelli solari? Chiediamo di modificare le leggi antiquate che negano al cittadino il diritto all'autoproduzione dell'energia e la pratica impossibilità di coloro che vivono nei condomini di utilizzare gli incentivi previsti per il conto energia !!!

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Segue il testo e la spiegazione della petizione

To: Ministro dell'ambiente On. Alfonso Pecoraro Scanio ed al Ministro dello Sviluppo Economico On. Pierluigi Bersani

LIBERALIZZARE I TETTI CONDOMINIALI PER PRODURRE ENERGIA RINNOVABILE

I tetti condominiali costituiscono una superficie complessiva enorme e potenzialmente sfruttabile per l'installazione di impianti solari termici e fotovoltaici.

Queste superfici sono considerate dall'art. 1117 del codice civile "parti comuni" del condominio e la messa in opera dei sopracitati impianti è considerata dalla legge un' "innovazione".

Le maggioranze assembleari necessarie per deliberare sulle innovazioni sono regolate dagli articoli 1120 e 1136 del codice civile.

La difficoltà di riunire una maggioranza legale e di ottenere delle delibere rendono assai ardua la realizzazione di impianti solari condominiali. Estremamente remota inoltre la possibilità che un singolo condòmino riesca ad ottenere il permesso per installare un impianto a suo esclusivo uso.

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PERTANTO SI CHIEDE

AL MINISTRO DELL'AMBIENTE ED AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

CHE SI FACCIANO PROMOTORI DELLA MODIFICA DEGLI ARTICOLI 1120 E 1136 DEL CODICE CIVILE RIMUOVENDO L'OSTACOLO DELL'APPROVAZIONE ASSEMBLEARE IN CASO DI RICHIESTA ANCHE DI UN SINGOLO CONDOMINO DI REALIZZARE PER PROPRIO USO ESCLUSIVO IMPIANTI SOLARI TERMICI O FOTOVOLTAICI SULLE PROPRIETA' COMUNI ALTRIMENTI INUTILIZZATE

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COME SI POTREBBE DEROGARE AI SOPRACITATI ARTICOLI

Il singolo condomino dovrebbe avere il solo obbligo di inoltrare una comunicazione all'amministratore che indica il desiderio di installare un'impianto solare termico e/o fotovoltaico per suo uso esclusivo nelle proprietà comuni non utilizzate già per altri scopi.

L'amministratore dovrebbe avere l'obbligo entro 30 giorni di indire un'assemblea per verificare che il condominio non sia interessato alla realizzazione di impianto solare condominiale.

In caso di esito negativo dell'assemblea o nel caso rimanesse comunque superficie disponibile, il singolo condomino senza alcuna autorizzazione assembleare potrebbe inoltrare richiesta di autorizzazione al comune di appartenenza ed avviare le pratiche previste per ottenere gli incentivi previsti dal conto energia.

Le superfici massime suggerite occupabili per singolo appartamento potrebbero essere di:
- 4 metri quadri in caso di installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria;
- 26 metri quadri in caso di installazione di impianti solari fotovoltaici per prduzione di energia elettrica o termici adibiti alla produzione di acqua calda ad uso riscaldamento.

Tali superfici sarebbero cumulabili in caso di impianti di tipo misto solare-termico.

In caso di richiesta contemporanea di più condòmini e di conseguente possibile esaurimento della superficie utile disponibile, il diritto di precedenza verrebbe stabilito dalla data e dal numero di protocollo della richiesta al comune e valido per sei mesi.


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Si allegano per completezza di informazione gli articoli del codice civile indicati nel testo

Art. 1117 (Parti comuni dell'edificio)

Sono oggetto di proprietà comune dei proprietari dei diversi piani o porzioni di piani di un edificio, se il contrario non risulta dal titolo:
1)il suolo su cui sorge l'edificio, le fondazioni, i muri maestri, i tetti e i lastrici solari, le scale, i portoni d'ingresso, i vestiboli, gli anditi, i portici, i cortili e in genere tutte le parti dell'edificio necessarie all'uso comune [...omissis...]

Art.1120 Innovazioni

I condomini, con la maggioranza indicata dal quinto comma dell'articolo 1136, possono disporre tutte le innovazioni dirette al miglioramento o all'uso più comodo o al maggior rendimento delle cose comuni.
Sono vietate le innovazioni che possano recare pregiudizio alla stabilità o alla sicurezza del fabbricato, che ne alterino il decoro architettonico o che rendano talune parti comuni dell'edificio inservibili all'uso o al godimento anche di un solo condomino.

Art.1136 (Costituzione dell'assemblea e validità delle deliberazioni) - V comma

Le deliberazioni che hanno per oggetto le innovazioni previste dal primo comma dell'articolo 1120 devono essere sempre approvate con un numero di voti che rappresenti la maggioranza dei partecipanti al condominio e i due terzi del valore dell'edificio.
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boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Io non sono molto convinto....
Le parti comuni sono appunto comuni, e permettere a ciascun condomino di installare impianti indiscriminatamente nelle parti comuni non è secondo me giusto come principio, (non le è secondo me nemmeno per le parabole, e infatti si vedono le conseguenze sui tetti dei concomini.....). Inoltre a maggior ragione, per il fatto che la superficie occupata dai pannelli è molto ingombrante, si corre il rischio che non tutti i condomini possano usufruirne, e assegnare il diritto semplicemente "a chi arriva prima" è ancti-costituzionale, perchè io che magari non ho i soldi per fare l'impianto adesso devo aspettare e farmi passare davanti da quello più ricco di me (quindi i diritti non sono uguali per tutti).
Piuttosto farei in modo che sui tetti codominiali possano essere installati SOLO impianti solari condominiali, al servizio di tutti, o comunque predisposti per essere utilizzati da tutti anche in un secondo tempo.
Infine ricordo che il Dlgs 311 in vigore da gennaio di quest'anno di fatto Obbliga l'installazione di pannelli solari termici e fotovoltaici su tutti i nuovi impianti di riscaldamento (comprese ristrutturazioni di impianti esistenti), e la finanziaria 2007 permette uno sgravio fiscale del 55% sull'installazione di tali impianti (e su altre cose, tipo coibentazione di strutture, caldaie a condensazione ecc..), perciò l'opportunità di fare qualcosa a livello di assemblea condominiale secondo me c'è, e può essere sfruttata senza ledere i diritti altrui...
 

Darta...Green!!!

Aspirante Giardinauta
Io non sono molto convinto....
Le parti comuni sono appunto comuni, e permettere a ciascun condomino di installare impianti indiscriminatamente nelle parti comuni non è secondo me giusto come principio, (non le è secondo me nemmeno per le parabole, e infatti si vedono le conseguenze sui tetti dei concomini.....). Inoltre a maggior ragione, per il fatto che la superficie occupata dai pannelli è molto ingombrante, si corre il rischio che non tutti i condomini possano usufruirne, e assegnare il diritto semplicemente "a chi arriva prima" è ancti-costituzionale, perchè io che magari non ho i soldi per fare l'impianto adesso devo aspettare e farmi passare davanti da quello più ricco di me (quindi i diritti non sono uguali per tutti).
Piuttosto farei in modo che sui tetti codominiali possano essere installati SOLO impianti solari condominiali, al servizio di tutti, o comunque predisposti per essere utilizzati da tutti anche in un secondo tempo.
Infine ricordo che il Dlgs 311 in vigore da gennaio di quest'anno di fatto Obbliga l'installazione di pannelli solari termici e fotovoltaici su tutti i nuovi impianti di riscaldamento (comprese ristrutturazioni di impianti esistenti), e la finanziaria 2007 permette uno sgravio fiscale del 55% sull'installazione di tali impianti (e su altre cose, tipo coibentazione di strutture, caldaie a condensazione ecc..), perciò l'opportunità di fare qualcosa a livello di assemblea condominiale secondo me c'è, e può essere sfruttata senza ledere i diritti altrui...
Sono giuste in via di principio le tue argomentazioni, ma l'emergenza energetica e climatica non aspetta tempo.

Se leggi bene il testo della petizione si prevede la deroga solo in caso il condominio non sia interessato all'installazione di un impianto comune. Ovviamente non si parla di nuovi edifici ma di edifici preesistenti.

Io credo che sia il momento di spingere il piu' possibile per permettere al fotovoltaico di diffondersi da subito anche nelle grandi città. Se un condominio non vuole installarlo ora pazienza: ritengo che la priorità sia quella di produrre piu' energia rinnovabile il prima possibile, non di permettere a tutti i condominii di farlo con impianti comuni chissà se e quando. Il principio del conto energia è questo: spingere il mercato del fotovoltaico chiunque sia a farlo. Se aspettiamo che i condominii deliberino, stiamo freschi: faranno prima a sommergerne i tetti le acque dei mari che si innalzano.
 
M

Mauro

Guest
direi che già il titolo era osceno.

poi si parla di politica.

direi di smettere qui.
 

Darta...Green!!!

Aspirante Giardinauta
Parlare di legislazione sulle energie rinnovabili è politica?
Sei l'amministratore di questo spazio e pertanto libero di agire e pensare come ritieni.
Mi si permetta però un'ultima replica.
Ammetto che il titolo "Liberalizzare i tetti condominiali per produrre energia rinnovabile" inviato in maiuscolo era ingombrante, ma editarlo al fine di snaturarne il significato è stata un'operazione di moderazione arbitraria oltre che dilettantesca, che desta meraviglia in un forum di tale importanza. Era sufficiente e più efficace un messaggio privato.
 
Ultima modifica:

Nausicaa

Aspirante Giardinauta
darta non sono d'accordo assolutamente:le superfici comuni non bastano per tutti i condomini e poi è giusto chiedere il permesso all'assemblea se si utilizzano parti comuni,PER QUALSIASI SCOPO. se vuoi mettere un impianto fotovoltaico utilizzi il tuo balcone,oppure cambi casa. i condomini hanno delle limitazioni,a meno che non siano costruiti con metodologie all'avanguardia come in alcune città prevedendo impianti a risparmio energetico in fase costruttiva:pannelli,tegole,pannelli verticali su muri perimetrali,ricicli acque piovane,ecc ecc.
sono una fan sfegatata del solare,ma non del fai da te condominiale.
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
gli sgravi fiscali e gli obblighi introdotti quest'anno riguardano non solo i nuovi fabbricati, ma tutti gli impianti, anche esistenti qualora vengano modificati o rifatti. Direi che più opportunità di questa non ce ne sono.
Poi scusa, che vuol dire che la deroga vale solo se il condominio non è interessato all'impianto comune? Magari la maggior parte dei condomini può non essere d'accordo per un fatto di costi, quindi lasciare a disposizione di alcuni condomini uno spazio comune a scapito degli altri non mi pare proprio giusto, indipendentemente dall'emergenza energetica: piuttosto se vogliamo fare qualcosa a disposizione di tutti, mettiamo pannelli fotovoltaici sulle aree pubbliche non utilizzate (pagati dal comune e quindi da tutti), ma non sui tetti condominiali.
 
Ultima modifica:
M

Mary74

Guest
Sono daccordissimo con Darta .
Tra l'altro il condominio avrebbe un introito dalla vendita di questa energia . I vantaggi : consumi ridotti ,rispetto dell'ambiente e un guadagno pulito . :flower:
Rispetto all'oscenità delle varie antenne TIM,VODAFONE e Wind sui tetti condominiale , trovo questa proposta interessante sotto tanti aspetti.
 

boba74

Esperto di alberi ed arbusti
Sono daccordissimo con Darta .
Tra l'altro il condominio avrebbe un introito dalla vendita di questa energia . I vantaggi : consumi ridotti ,rispetto dell'ambiente e un guadagno pulito . :flower:
Rispetto all'oscenità delle varie antenne TIM,VODAFONE e Wind sui tetti condominiale , trovo questa proposta interessante sotto tanti aspetti.
Eh, no, veramente riguardo al risparmio ho i miei dubbi anche su questo: con quello che si risparmia sulla bolletta enel, allo stato attuale della tecnologia e dei costi, ammortizzi il costo degli impianti in 10 anni (parliamo di un impianto medio, di una famiglia).
Riguardo al solare termico si ha un maggiore risparmio, ma solo in termini di acqua calda (per il riscaldamento, che è ha il maggiore consumo di gas, occorrerebbe una superficie di pannelli enorme)
Quindi l'unico modo per risparmiare è semmai fare un impianto condominiale, per il quale è già sufficiente l'assemblea.
 
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