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La sensibilità delle piante

Agatha

Guru Giardinauta
ciao forum,
visto che sono una donna un po' curiosa, ultimamente sto cercando testi che trattano la relazione tra psiche e giardino :hehe: Gustav Jung ha scritto qualcosa in merito che non riesco ancora a trovare :rolleyes: nel web si trova qualche bozza sulle preferenze di coltivazione tra uomini e donne, sui colori scelti e così via. Troverei stimolante fare una piccola ricerca di gruppo :D in fondo in fondo credo che un pizzico di curiosità alberghi in ognuno di noi, no? :D

Per iniziare riporto un pezzo, buona lettura :flower:

Negli anni 60-70 furono condotti degli importanti esperimenti per studiare la vita delle piante. Al di là dell’aspetto puramente meccanico gli studiosi cercarono di valutare e verificare se le piante hanno un mondo emotivo: i risultati hanno portato alla pubblicazione di diversi libri come "The secret Life of plants", di Peter Tomkins e Cristopher Bird (Harper & Row 1973) dove tutte queste scoperte e dimostrazioni sono documentate in maniera analitica. Secondo gli studiosi le piante sono molto sensibili alla musica ed infastidite dal rumore; esse crescono meglio e più robuste, se sottoposte a una certa musica, mentre "soffrono" con il rumore o con musiche non dolci.
Sempre in questo periodo, sull’onda di questi studi altri ricercatori si cimentarono a studiare l’effetto delle piante alle stimolazioni sonore, il risultato fu che la musica e/o il rumore influenzano rispettivamente, positivamente e negativamente tutte le piante.
Questi studi partono dal presupposto fondamentale che le piante reagiscono allo spettro Elettromagnetico qualunque esso sia, quindi oltre alla luce solare visibile, esercita la sua influenza anche il suono, i rumori….questi studi sono stati pubblicati in un articolo di Andy Coghlan su New Scientist (28 Mag.1999, p. 10). L'articolo descrive in modo unico l'impatto del suono sulla crescita delle piante, smitizzando quella che veniva considerata fino ad allora come scienza esoterica o misteriosa.
Per suoni non si intendono unicamente quelli creati dall’uomo, quanto i suoni prodotti dalla natura, come ad esempio il canto degli uccelli. Pare che questi ha un notevole effetto sulla salute, sulla velocità di crescita e di dimensioni della pianta.
Il fisico francese e musicista Joel Sternheimer sull’onda di questi studi scoprì (per poi brevettare) le sequenze sonore che facilitano la crescita delle piante.
Come e perché avviene questo?
La sequenza non è casuale. Ogni nota musicale scelta deve corrispondere a uno specifico aminoacido di una proteina entrando in piena sintonia con quella corrispondente proteina Questo comporta che i suoni, prodotti in una certa sequenza producono una melodia unica per quella pianta, armonizzandosi con la sua struttura interna; ciascun tipo di pianta infatti e' caratterizzata da una diversa sequenza di note che ne stimola la crescita.
Se la pianta percepisce una musica appropriata, questa viene stimolata a incrementare la produzione di quelle proteine e questo perché risuonano a quella specifica frequenza. La stessa cosa avviene anche al contrario: determinate frequenze inibiscono la produzione di proteine limitando la crescita di quella pianta. Questa idea è particolarmente interessante perché può comportare l'eventuale obsolescenza di fertilizzanti usati per stimolare la crescita o inibizione delle piante.
In alcuni esperimenti condotti da Sternheimer, i pomodori esposti alle sue melodie sono cresciuti di due volte e mezzo più grande di quelli trattati senza le sue melodie. Alcune piante da frutta, sempre trattate con le sue melodie, hanno prodotto frutti più dolci oltre ad essere notevolmente più grandi.
Scriveva Herman Hesse “Dedicarsi alle piante e all’orto regala all’animo una liberazione e una quiete pari alla meditazione. Intuizione questa che è alla base dell’ortoterapia e dell’incremento delle piante e delle aree verdi negli ospedali.



Bibliografia

"Plant, Signaling & Behiavior" (Piante, Comunicazione & Comportamento) studio pubblicato dai ricercatori italiani su di una loro rivista.
"The secret Life of plants" (La vita segreta delle piante) di Peter Tompkins & Christopher Bird. Questo testo include informazioni su come si trovano gli impianti di rilevamento e di impianti ecologici come sentinelle, descrivendone la capacità di adattarsi ai desideri umani, la risposta alla musica, i loro poteri curativi e la loro capacità di comunicare con l'uomo.
 

GeneROSA

Giardinauta
Davvero molto interessante, speriamo che in tanti intervengano con segnalazioni di materiale, testi, o studi personali!
 

Agatha

Guru Giardinauta
Davvero molto interessante, speriamo che in tanti intervengano con segnalazioni di materiale, testi, o studi personali!

beh sì, sarebbe interessante se trovassimo materiale, :confuso:
per oggi riporto un sito http://wellthiness.wordpress.com/2011/02/23/la-meravigliosa-musica-e-voce-delle-piante/ diciamo curioso e non so quanto attendibile, ma che comunque merita una lettura :Saluto:

p.s. in fondo alla pagina ci sono i suoni che a loro dire emettono alcune piante, non perderli ehh :)
 
Ultima modifica:

carne

Florello Senior
Sembrerebbe un po' fantagricoltura. So che le piante sono esseri viventi e se hanno l'abitat ideale crescono bene oppure no ma da qui a dire che la tal nota corrisponde ad un aminoacido e potrebbe sostituire i concimi , mi è un po' difficile crederlo, allora si potrebbe sostituire i concimi con un buon concerto ma da che mondo è mondo, ogni essere vivente, se non ha sostentamento nutritivo, puoi cantargliela come vuoi ma muore di fame.
Tu agatha hai fatto una bella ricerca ma rimando sempre perplessa.
 

companatico

Guru Giardinauta
anche qui dico la mia e premetto che non credo molto questo strano collegamento tra psiche e giardinaggio:
lo scorso autunno ho vissuto un periodo un po' particolare dovuto a problemi personali e quindi curavo il giardino più per dovere che per piacere,nel senso che facevo le stesse operazioni del periodo ma in maniera svogliata;ho piantato diversi bulbi di tulipano in periodi diversi e acquistati da altrettanti rivenditori.
Morale della favola sono nati quasi tutti nani e piccoli di dimensioni
Sara sicuramente un caso e forse fantascienza ma è successo
ciao
 

Agatha

Guru Giardinauta
Sembrerebbe un po' fantagricoltura. So che le piante sono esseri viventi e se hanno l'abitat ideale crescono bene oppure no ma da qui a dire che la tal nota corrisponde ad un aminoacido e potrebbe sostituire i concimi , mi è un po' difficile crederlo, allora si potrebbe sostituire i concimi con un buon concerto ma da che mondo è mondo, ogni essere vivente, se non ha sostentamento nutritivo, puoi cantargliela come vuoi ma muore di fame.
Tu agatha hai fatto una bella ricerca ma rimando sempre perplessa.

ciao carne,
percarità sono io la prima a dire che bisogna prendere tutto con le pinze, probabilmente queste sono sperimentazioni amatoriali, il chè non danno nessuna validità scientifica :rolleyes: mi incuriosisce, questo sì :D
 

Commelina

Master Florello
anche io mi elenco negli scettici. E non ho neppure statistiche di successi o insuccessi legati al mio stato d'animo. Mi sento bene a lavorare in giardino, a toccare la terra con le mani (che sono disperate per questo) e mi sento bene sotto il mio leccio, e durante la raccolta o la potatura degli olivi con un contatto fisico diretto con gli alberi. Non so altro. Ma mi basta, anzi sono grata all'universo per questa fortuna che mi è toccata
 

Agatha

Guru Giardinauta
anche qui dico la mia e premetto che non credo molto questo strano collegamento tra psiche e giardinaggio:
lo scorso autunno ho vissuto un periodo un po' particolare dovuto a problemi personali e quindi curavo il giardino più per dovere che per piacere,nel senso che facevo le stesse operazioni del periodo ma in maniera svogliata;ho piantato diversi bulbi di tulipano in periodi diversi e acquistati da altrettanti rivenditori.
Morale della favola sono nati quasi tutti nani e piccoli di dimensioni
Sara sicuramente un caso e forse fantascienza ma è successo

ciao

beh sarà anche fantascienza, a me personalmente la tua constatazione lascia un po' basita :confuso:
 

Agatha

Guru Giardinauta
anche io mi elenco negli scettici. E non ho neppure statistiche di successi o insuccessi legati al mio stato d'animo. Mi sento bene a lavorare in giardino, a toccare la terra con le mani (che sono disperate per questo) e mi sento bene sotto il mio leccio, e durante la raccolta o la potatura degli olivi con un contatto fisico diretto con gli alberi. Non so altro. Ma mi basta, sono grata all'universo per questa fortuna che mi è toccata

diciamo che hai le idee molto chiare, beata te :D
 
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