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Washingtonia in Toscana

michele.esse

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti!
mi servono consigli riguardo alla coltivazione della Washingtonia Filifera in Toscana.

Vivo in Valdichiana, nella zona collinare tra le province di Arezzo e Siena, a 300 m circa s.l.d.m., temperature medie annue max 20 °C, min 10°C circa. Ho consultato su internet e sembra che sia una pianta che si adatta anche a climi freddi ma vivai della zona mi hanno detto il contrario. Ho intenzione di metterla a dimora in un luogo molto soleggiato, posto verso ovest con terreno argilloso in superficie e sabbioso sotto, in prossimità di un dosso.

è possibile coltivare una Washingtonia date queste condizioni? Avete avuto esperienze in queste zone o in climi più freddi?

Vi ringrazio in anticipo e spero di poter trovare utili consigli su questo forum :Saluto:
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
temperature medie annue max 20 °C, min 10°C circa.

Non sono queste le temperature che sevono, ma le minime assolute e la media delle minime dei mesi invernali. La W. filifera può sopravvivere da adulta a minime fino a circa -10 °C, non persistenti, e non gradisce climi particolarmente umidi. Naturalmente nulla vieta di provare, si tratta di piante che si trovano facilmente e nei primi anni possono essere eventualmente protette nei mesi invernali.
 

michele.esse

Aspirante Giardinauta
Grazie mille delle informazioni..quando si può considerare adulta?
Quali altri tipi di palme si adattano a queste condizioni?
Le temperature minime assolute negli ultimi 50 anni si aggirano intorno ai -10°C
 

Stefano De C.

Florello Senior
In Toscana la Washingtonia ci può stare.
Ci sono sì, anche altre specie di palme che possono starci: Jubaea chilensis, Sabal minor, Trachycarpus fortunei, Brahea edulis, Chamaerops humilis, Nannorrhops ritchiana ecc.
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
In Toscana la Washingtonia ci può stare.
Ci sono sì, anche altre specie di palme che possono starci: Jubaea chilensis, Sabal minor, Trachycarpus fortunei, Brahea edulis, Chamaerops humilis, Nannorrhops ritchiana ecc.

Non certo ai -20 °C del 1985, la B. edulis a -10 °C non ci arriva proprio.
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
I -20°C comunque si sono avuti in un caso eccezionale nella stazione di Peretola

Io mi riferivo alla stazione di Arezzo, più vicina al luogo di interesse e alla stessa altitudine, dove sono stati registrati valori di -15.7 e -20,2 nel 1985, -20 nel 1991, -15 nel 1996 e -12,4 nel 2009, pertanto ci andrei cauto con certe decise affermazioni. In ogni caso l'eccezionalità non è per nulla consolante, se i valori sono inferiori al limite di sopravvivenza la pianta muore comunque.
 

michele.esse

Aspirante Giardinauta
Questa è la foto di una palma che si trova all'abbazia del mio paesino, Farneta nel comune di Cortona (AR)..per quello che so è li da più di 50 anni, assomiglia a una W. Filifera..scusate ma la foto è l'unica che si trova sul web, e ora non posso andare a fare una foto migliore.

page_abbazia-di-farneta1.jpg
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
Si tratta di Trachycarpus fortunei,ben nota per la sua resistenza al freddo, può resistere a temperature anche inferiori a -20 °C.
 

Scarboc

Guru Giardinauta
Non credo faccia testo ma ne "Il giardino dei Finzi-Contini" si cita proprio la washingtonia filifera, e si parlava di un giardino di Ferrara.
Certo, è solo un romanzo...
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
Non credo faccia testo ma ne "Il giardino dei Finzi-Contini" si cita proprio la washingtonia filifera, e si parlava di un giardino di Ferrara.
Certo, è solo un romanzo...

Le citazioni bisogna farle complete :):

C'era in fondo alla radura del tennis, per esempio, ad ovest rispetto al campo, un gruppo di sette esili, altissime Washingtoniae graciles, o palme del deserto, separate dal resto della vegetazione retrostante ...Ebbene, ogni qualvolta passavamo dalle loro parti, Micòl aveva per il gruppo solitario delle Washingtoniae sempre nuove parole di tenerezza. «Ecco là i miei sette vecchioni» poteva dire. «Guarda che barbe venerande hanno!» .... Quanta eleganza, quanta santità in quei loro tronchi bruni, secchi, curvi, scagliosi!
A parte il nome botanico storpiato, l'autore, se aveva effettivamente presente l'immagine di una palma, ha fatto lo stesso errore di michele.esse, scambiare Trachycarpus per Washingtonia.
 

Scarboc

Guru Giardinauta
Però...secondo me sapeva di cosa stava parlando.
Gli aggettivi "altissime" (la trachy da wikipedia pare non superi i 12 metri quando le va bene, mentre la w. arriva fino a 30), "palma del deserto" (la t. proviene dalle montagne della cina, la w. dai deserti di arizona e messico), le barbe che in effetti sono più vistose nella w. che nella t....Chissà?
Poi in effetti il giardino non esiste, quindi è inutile che stiamo qua a parlarne :lol:
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
le barbe che in effetti sono più vistose nella w. che nella t....Chissà?
Poi in effetti il giardino non esiste, quindi è inutile che stiamo qua a parlarne :lol:

Concordo sul fatto che è un giardino immaginario e non valeva nemmeno la pena citarlo, ma solo per curiosità, dove hai mai visto le "barbe" sulle Washingtonia? Il Trachycarpus invece ne è ampiamente provvisto (quando non ripuliscono "criminalmente" il fusto):

http://www.virboga.de/pics/big/002707.jpg

http://www.discoverlife.org/IM/I_MWS/0988/320/Trachycarpus_fortunei,I_MWS98824.jpg

http://www.junglemusic.net/articles...chycarpus/Trachycarpus trunk base (Small).JPG
 
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