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Valore di una laurea nella società

Pico86

Giardinauta
Ieri ho aperto un thread sulla cultura e sul valore di una persona.

Sono stati espressi dei pensieri interessantissimi che mi hanno ancora di più fatto luce sull'argomento.

Io oggi ho espresso nel thread questo messaggio:

Io però qui devo essere sincero, non sono e non voglio sembrare il paladino di nessuno, se in uno studio medico il dottore dicesse avanti per primi i laureati (per assurdo...) io sarei lì a buttarmi se lo fossi.

Lo farei perché so che a questo mondo nessuno ti regala niente e se non ti guardi i fatti tuoi hai voglia a morire di fame e calpestato.

E' un ragionamento ipocrita, ne prendo atto, ma non lo dico per mettere le mani avanti, voglio anzi devo precisare.

Anzi se dicesse prima avanti le donne... io sarei una donna con gravi problemi di ormoni.

Ma di qui a dire che sia giusto così è al di là di ogni mia comprensione e se solo sapessi che se gli dicessi che è un grande "str..." perché ha questo atteggiamento evitando che la volta successiva lo ripetesse... piuttosto che farmi aspettare il doppio...

Come suggeritomi in seguito era una divagazione dall'idea principale di quell'altro thread e perciò apro questo.



Al di là di tutto siamo arrivati alla conclusione che una laurea non è sintomo del valore di una persona ne di cultura assoluta.

Per quanto però questa è l'idea generata dall'altra discussione penso che nella società risulti comunque un titolo che rimanda ad un grado sociale ( e forse culturale) più elevato.


...Per alcune persone l'importanza che si dà al pezzo di carta è proporzionale ai vantaggi a livello sociale che si hanno.

E' normale che il signor Rossi voglia essere chiamato dottor Rossi qualora una tale distinzione lo pone ad un gradino più elevato rispetto agli altri.

Il pensiero che mi ha fatto sbroccare non nasceva da questa convinzione?

Anzi quale convinzione? Da questa realtà.

La mia realtà però rappresenta un piccolissimo campione nel quale mi sono ritrovato nelle situazioni di sopra.

Voi cosa ne pensate? Che esperienze avete in merito? Non sarà il differente trattamento dato al dott. X a convincerlo di essere culturalmente e socialmente superiore rispetto alla massa?
 

e.leo

Maestro Giardinauta
Quando andavo a scuola ero regolarmente seduto all'ultimo banco:
ci vedevo lo stesso
mi divertivo di più
 

Pin

Master Florello
Direi che oggi una laurea è solo progresso.
Prima con la quinta elementare facevi l'operaio o l'artigiano.
Poi si è passati alla terza media.
Poi al diploma di scuola superiore, sempre per fare lo stesso lavoro.
Oggi la laurea ti dda più punteggio, ma sempre per fare lo stesso lavoro
Negli anni cinquanta/sessanta un operario e/o contadino voleva far studiare i propri figli per non far fare la stessa vita grama fatta da loro, all'epoca si aveva un valore e ti apriva porte.
Oggi carenti di artigiani, siamo pieni di laureati. Hanno un punteggio in più nei concorsi, qualunque concorso sia per guidare i mezzi pubblici sia per fare i collaboratori ecologici, o per stare dietro uno sportello in banca o in posta.
Chi ha la fortuna di fare l'artigiano, vedi idraulico, guadagna una fortuna anche senza laurea.
Il progresso ci ha portato ad una scolarizzazione altolocata, ma carenti di quei lavoratori indispensabili.
Il dott davanti al cognome vale tanto come niente.
 

Olmo60

Guru Master Florello
Io conosco diplomati che sul lavoro insegnano a ingegneri, perchè poi, sul campo, conta la testa e non la carta.
 

Pico86

Giardinauta
Nono, non voglio ripetere l'altro thread :).

Ho spesso notato che il pezzo ti carta ti qualifica non solo culturalmente nel tuo ambito ma anche socialmente.

Quante volte ho sentito dire "Io sono laureato/a, chi è costui/costei per rivolgersi così a me" oltre ad altre centomila varianti.

E il perché di questo non è nella percezione che la società ha nei confronti dei laureati?
 

ironbee

Guru Giardinauta
Avere una laurea non esclude di fare l'idraulico e non ritengo che un laureato sia sminuito se svolge un lavoro prevalentemente manuale.
Valutare il successo ottenuto in termini di guadagni mensili mi sembra riduttivo.
Secondo me la laurea, e l'istruzione in generale, al di là delle conoscenze specifiche e tecniche che sicuramente si acquisiscono meglio sul campo, favorisce lo sviluppo di una forma mentis che aiuta in ogni contesto e permette alla persona una visuale migliore, come se fosse su un'altura. Se poi uno è un po' accecato di suo il risultato non cambia, ma in generale è così.
 

Ari68

Florello
Direi che oggi una laurea è solo progresso.
Prima con la quinta elementare facevi l'operaio o l'artigiano.
Poi si è passati alla terza media.
Poi al diploma di scuola superiore, sempre per fare lo stesso lavoro.
Oggi la laurea ti dda più punteggio, ma sempre per fare lo stesso lavoro
Negli anni cinquanta/sessanta un operario e/o contadino voleva far studiare i propri figli per non far fare la stessa vita grama fatta da loro, all'epoca si aveva un valore e ti apriva porte.
Oggi carenti di artigiani, siamo pieni di laureati. Hanno un punteggio in più nei concorsi, qualunque concorso sia per guidare i mezzi pubblici sia per fare i collaboratori ecologici, o per stare dietro uno sportello in banca o in posta.
Chi ha la fortuna di fare l'artigiano, vedi idraulico, guadagna una fortuna anche senza laurea.
Il progresso ci ha portato ad una scolarizzazione altolocata, ma carenti di quei lavoratori indispensabili.
Il dott davanti al cognome vale tanto come niente.

Io conosco diplomati che sul lavoro insegnano a ingegneri, perchè poi, sul campo, conta la testa e non la carta.

Quoto!!!

Per esperienza personale....nell'azienda dove lavoravo io, entravano periti e laureati in ingegneria ricchi di sapere, ma poi in grossa difficoltà a mettere in pratica....e qui interveniva sempre l'operaio con anni di esperienza sul groppone....e quello faceva la differenza.

L'istruzione è importantissima,(per quanto mi riguarda) piu' per un crescere personale che per un posto in società....non mi sento inferiore a uno che sfoggia un titolo di dottorato.

A tutti quelli che sono convinti che un titolo di studio basti per essere considerati persone “in”, spero che comprendano che invece la vita vera è ben altro, e che nella vita la saggezza non viene dal pezzo di carta o dal posto occupato, ma dalla grandezza del cuore e dalla profondità della propria anima.
 

francoises

Giardinauta Senior
Avere una laurea non esclude di fare l'idraulico e non ritengo che un laureato sia sminuito se svolge un lavoro prevalentemente manuale.
Valutare il successo ottenuto in termini di guadagni mensili mi sembra riduttivo.
Secondo me la laurea, e l'istruzione in generale, al di là delle conoscenze specifiche e tecniche che sicuramente si acquisiscono meglio sul campo, favorisce lo sviluppo di una forma mentis che aiuta in ogni contesto e permette alla persona una visuale migliore, come se fosse su un'altura. Se poi uno è un po' accecato di suo il risultato non cambia, ma in generale è così.

Io mi trovo a depennare dal mio curriculum la mia sudatissima laurea e specializzazione annessa!
credimi Iron, pur volendo, i laureati in questa società NON POSSONO fare gli idraulici, o le pulizie, o le cameriere pur volendolo. Fino a qualoche tempo fa mi ci facevo il sangue marcio, adesso mi sono adeguata, pur con sofferenza, adeguo il mio cv ad un determinato tipo di lavoro.
 

Olmo60

Guru Master Florello
non so cosa pensa la società dei laureati.

io non frequenterei mai qualcuno che -si sente- migliore di altri, solo per un pezzo di carta o perchè ha letto 100000 libri e lo fa pesare.
 

Olmo60

Guru Master Florello
Io mi trovo a depennare dal mio curriculum la mia sudatissima laurea e specializzazione annessa!
credimi Iron, pur volendo, i laureati in questa società NON POSSONO fare gli idraulici, o le pulizie, o le cameriere pur volendolo. Fino a qualoche tempo fa mi ci facevo il sangue marcio, adesso mi sono adeguata, pur con sofferenza, adeguo il mio cv ad un determinato tipo di lavoro.

questa non l'ho capita...non lo dico in modo ironico..quali sono gli impedimenti?:)
 

rosasiu

Maestro Giardinauta
se chiedi un parere personale, ti rispondo che non mi sembra che la società attribuisca ai laureati un grado sociale più alto. oggi i laureati sono tantissimi, indipendentemente dal lavoro che svolgono, quindi non vedo questa tendenza a farne una classe elitaria. io vivo una realtà (parlo di mie conoscenze ed micizie) dove il titolo di studio fa "curriculum" tanto quanto il colore delle scarpe che indossiamo, e sono molto felice per questo. Mi viene il dubbio che tu proietti negli altri, quelle che in fondo in fondo possono essere tue convinzioni.
poi volevo risponderti riguardo ad un messaggio da te scritto nell'altro 3d, ma per non divagare, vado di là
 

Pico86

Giardinauta
Mi viene il dubbio che tu proietti negli altri, quelle che in fondo in fondo possono essere tue convinzioni.

Ciao Rosasiù, mi dispiace che la pensi così. Poi per carità, potrebbe anche essere, ognuno è libero di pensarla come vuole, brutte esperienze non ne ho avute direttamente ma ne ho viste.

Io quindi ti ho riportato la mia esperienza, cosa ho sentito e cosa ho visto. A partire dal cameratismo tra colleghi, al differente trattamento verso loro, fosse anche che le forze dell'ordine chiudono un occhio se ci va a parlare il dottor tal dei tali piuttosto che il signor x.

Mi piacerebbe sapere se qualcuno avesse avuto o visto esperienze simili. Tu dici di no, ok.
 

belvedere

Giardinauta Senior
certo che esistono persone che guardano molto - o soprattutto - all'apparenza.
Sono quelli che si crogiolano nell'esibire i propri titoli, piuttosto che oggetti di lusso, o persino il proprio corpo palestrato!
conoscevo una persona che abitualmente si firmava Rag. xxx; a me ricordava Fantozzi.:lol::martello:

comunque costoro hanno presa sui loro simili, cioè su soggetti altrettanto superficiali... e probabilmente tanto gli basta. :rolleyes:
magari non hanno altro - di meglio e più consistente - da esibire.
 
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scardan2

Maestro Giardinauta
Quante volte ho sentito dire "Io sono laureato/a, chi è costui/costei per rivolgersi così a me" oltre ad altre centomila varianti.
E il perché di questo non è nella percezione che la società ha nei confronti dei laureati?

Non so dove vivi o che gente ascolti. Per fortuna a me non è mai capitato.
Oggi si laureano cani e porci, assieme (per fortuna) a tanta gente brava.
Una laurea certo non è sinonimo di cultura, ogni semestre laureo un po' di gente che secondo me ha cervello quanto una pera cotta.

La frase che riporti invece apre desolanti scenari di profondi complessi che forse interesserebbero uno psicologo. Se non uno psichiatra.

PS. solo in italia esiste il ridicolo uso del "dottore". In TUTTO il resto del mondo è dottore solo chi ha il dottorato di ricerca (PhD), che di solito è meno del 5% della popolazione (in USA è il 2%-3% ad esempio, mi pare).
 
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Pin

Master Florello
Io quindi ti ho riportato la mia esperienza, cosa ho sentito e cosa ho visto. A partire dal cameratismo tra colleghi, al differente trattamento verso loro, fosse anche che le forze dell'ordine chiudono un occhio se ci va a parlare il dottor tal dei tali piuttosto che il signor x.

Mi piacerebbe sapere se qualcuno avesse avuto o visto esperienze simili. Tu dici di no, ok.


Su questo in parte ti do ragione, il camice bianco, dottori, o le divise di solito mettono soggezione, ti danno un senso di disagio a trattare con loro, questo succede se non si ha troppa fiducia in se stesso.
I miei genitori, quindi altra realtà, preferivano che fossi io a parlare, con la scusa che avendo studiato, capivo meglio.
Ma forse più che altro conoscendo il mio carattere, non mi lasciavo intimorire da un camice o da un linguaggio medichese e chiedevo spiegazioni chiare.
Un esempio un fatto capitatomi, chiesi ad un medico, molto barone, notizie su una paziente, mia parente, questo aveva trattato sempre tutti con altezzosità, e alla mia domanda rispose ineducatamente, 'perchè lei sa il giorno della morte?', io tranquillamente gli risposi, no quello no ma potrei sapere quando avrà una visita fiscale.
Sai che da quel momento quasi ogni giorno veniva a darmi notizie?
 

rocco.co

Guru Giardinauta
Io quindi ti ho riportato la mia esperienza, cosa ho sentito e cosa ho visto. A partire dal cameratismo tra colleghi, al differente trattamento verso loro, fosse anche che le forze dell'ordine chiudono un occhio se ci va a parlare il dottor tal dei tali piuttosto che il signor x.

Mi piacerebbe sapere se qualcuno avesse avuto o visto esperienze simili. Tu dici di no, ok.
Dai Pico, parti bene e poi fai esempi che poco condivido...potrei dirti che la nipote di Mubarak è proprio in Questura che non ha ricevuto ascolto malgrado a telefonare fossero "dottori", ma poi un'altro porterebbe un esempio analogo e di opposta direzione e non ne usciremmo più.

Invece io volevo darti ragione: in certi ambienti, quella che una volta si chiamava medio/alta borghesia, la laurea conta nel giudizio dei convenuti
In realtà contano laurea, giocare a tennis, conoscere i figli di tizio e caio
Ma tutto questo nulla c'entra con la cultura
Anzi questi sistemi danneggiano la nazione poichè escludo dal potere i più capaci a vantaggio dei "figli ed amici di..."
Per quello non bisogna sottostare al sistema dei clientes :(
 

michelepm

Florello Senior
Io quindi ti ho riportato la mia esperienza, cosa ho sentito e cosa ho visto. A partire dal cameratismo tra colleghi, al differente trattamento verso loro, fosse anche che le forze dell'ordine chiudono un occhio se ci va a parlare il dottor tal dei tali piuttosto che il signor x.
Pico se le forze dell'ordine chiudono un'occhio perchè ci va il dottor tal dei tali penso che siano persone alquanto poco intelligenti, per carità non sarebbe il primo caso; cosa ben diversa è il comportarsi da buon padre di famiglia, comportamento che si dovrebbe applicare in qualsiasi settore lavorativo e non:eek:k07:
 

belvedere

Giardinauta Senior
... IL POTERE DEL TITOLO....(vero o presunto)
durante una breve esperienza lavorativa in una agenzia matrimoniale ebbi una capa molto scaltra e altrettanto senza scrupoli.
aveva un certo piglio e "la sapeva raccontare bene": un giorno mi rivelò che spesso aveva ricevuto i clienti in camice bianco, conscia del fatto che questo banale dettaglio facesse presumere che fosse un medico e incutesse soggezione, rispetto ecc. ecc.
secondo me era una pratica idiota oltrechè vergognosa, eppure a suo dire aumentava parecchio il suo appeal nei contronti dei potenziali clienti........
 

francoises

Giardinauta Senior
questa non l'ho capita...non lo dico in modo ironico..quali sono gli impedimenti?:)

mi sono sentita dire che con la mia laurea avrei potuto aspirare altre prospettive, e maggiori possibilità di abbandonarli qualora avessi trovato di meglio, cosa che non sarebbe successa con persone con un titolo di studio inferiore. Non ho parole, davvero. Non sai quante incavolature ci ho preso!
 

belvedere

Giardinauta Senior
mi sono sentita dire che con la mia laurea avrei potuto aspirare altre prospettive, e maggiori possibilità di abbandonarli qualora avessi trovato di meglio, cosa che non sarebbe successa con persone con un titolo di studio inferiore. Non ho parole, davvero. Non sai quante incavolature ci ho preso!

Oggettivamente sono considerazioni che chiunque farebbe: chiaro che un laureato che fa l'operatore ecologico spera di trovare di meglio e di poter al + presto cambiare lavoro!
una mia amica che aveva necessità di avere un lavoro qualsiasi, per questa ragione non indicava mai nel curriculum la sua laurea.
io stessa, non laureata, ma con curriculum sostanzioso, quando ebbi bisogno di cambiare lavoro dovetti "ridimensionare" il curriculum e glissare sull'importo del mio ultimo stipendio, perchè altrimenti venivo snobbata apertamente!
non è giusto ma la realtà è questa!
 
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