Vagabonda
Florello Senior
la incontravo tutti i giorni, tutti. Aveva (avevo scritto ha, mi sono corretta) una afghana femmina, bionda beige, un pechinese che cammina a distanza e il cucciolone di afghano nero. Il cucciolone ogni volta che incontrava il mio cane voleva un po' giocare e un po' sfidarlo, come tutti i cani maschi fanno. Io mi tenevo sempre a distanza, perchè il mio cane è buono e tollerante coi cuccioli ma non ci pensa su 2 volte a dar loro una lezione di "galateo" canino. E quindi mi son sempre tenuta a distanza, ammirando la meraviglia dei levrieri afghani, così eleganti nelle loro falcate, così pacati ma determinati, leggeri eppure efficaci. Il cucciolone era nella fase di crescita, sgraziato come sanno esserlo solo i cuccioloni. Ciuffi di pelo cuccioloso in giro, il corpo in crescita, il carattere in formazione. Quante volte io e quella ragazza ci siamo viste, e incrociando gli sguardi io le comunicavo "scusa, ho il cane stro.nzo" e lei "scusa, ma il mio è cucciolo e non risponde al richiamo"? E ora? Non c'è più, la ragazza. Non so se il cucciolone ancora c'è, non capisco. Ma abbiamo passeggiato negli stessi prati, e abbiamo lasciato liberi i cani lungo il fiume. Tante volte mi chiedo se sia pericoloso, ci sono delle cascatelle, dei vortici, dei risucchi, ma il mio ha paura dell'acqua, se tocca bene, sennò col cavolo che si addentra. E ora una ragazza non c'è più, amava i suoi cani, si vedeva, e io la rispettavo per questo, il pechinese sempre dietro, libero, dietro agli afghani. Mi spiace tanto, spero che il suo gesto faccia riflettere, non ha esitato a cercare di salvare il suo cucciolone.
Bolzano: ragazza di 19 anni annega nel Talvera per salvare il suo cane
La giovane stava passeggiando nel parco sulla riva del fiume quando uno dei suoi tre cani, un afgano nero, si è buttato in acqua. Vedendolo in difficoltà anche lei si è gettata nel fiume ma la corrente l'ha trascinata via
BOLZANO. Appena ha visto il suo cane in difficoltà non ci ha pensato un secondo: si è gettata nel Talvera per recuperarlo. Mariel Rudi, albanese di 19 anni, conosciuta da tutti come Mary, è stata trascinata dalla corrente ed è morta. Il corpo del cane, un afgano nero, non è stato ancora trovato. Gli altri suoi due cani, un afgano chiaro e un pechinese, sono rimasti immobili sulla riva del Talvera. Quando Mariel è stata trovata era oramai già troppo tardi.
Erano passate da poco le 18 quando è stato dato l’allarme. Un passante ha notato il corpo privo di vita della giovane nel fiume, a poche centinaia di metri a nord del ponte Talvera. Immediatamente sono scattati i soccorsi. Sul posto sono giunti i sommozzatori dei vigili del fuoco di Bolzano e il medico d’urgenza.
Quando hanno recuperato Mary, lei, probabilmente era in acqua già da venti minuti. Ma il medico ha deciso di tentare l’impossibile. Per oltre mezz’ora ha cercato di rianimare quella ragazza dai capelli lunghi scuri. 19 anni sono troppo pochi per morire. Ma Mary non ce l’ha fatta.
Tutto è accaduto sotto gli occhi di centinaia di persone che hanno seguito il recupero del corpo, l’arrivo dei carabinieri, dei soccorritori, dei vigili del fuoco e dei suoi due cani rimasti sulla riva. Quante volte era fuggito il suo afgano nero, il più irrequieto ed indomabile dei tre. Saltava sempre in acqua e lei, Mary, andava ogni volta a riprenderselo urlando a squarciagola. Ma quando poi lo riaveva tra le braccia lo coccolava. Quante volte diceva per scherzo «se vuoi te lo regalo, è testardo come un mulo questo qua». Poi invece non riusciva a staccarsi da nessuno dei suoi tre cani.
In molti conoscevano Mary. Non passi inosservata se hai due afgani e un pechinese. Non passi inosservata se passi ore e ore sui prati del Talvera per far passeggiare i tuoi tre cani. Non passi inosservata ti fiondi sulla riva del Talvera per fare un picnic, sempre accompagnata dai tuoi tre tesori. Mary è morta perché amava i suoi cani più della stessa vita. Anche quel testardone nero.
Sulla tragedia il pm Axel Bisignano ha aperto un fascicolo. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri di Bolzano non ci sarebbero dubbi: Mary si è gettata nel Talvera, poco più a sud del mini-golf, per salvare il suo cane. Il suo corpo è stato recuperato dall’altra parte della riva. Con molta probabilità il sostituto procuratore oggi darà il via libera per l’autopsia. Gli uomini dell’Arma hanno già raccolto le dichiarazioni di alcuni amici che l’avevano incontrata poco prima. Era di ottimo umore, come sempre, e voleva fare ancora qualche giretto con i suoi tre cuccioli. Poi sarebbe tornata a casa. Non sapeva che non avrebbe più rivisto i suoi genitori. Il padre, poi, vedendo il corpo della figlia ha avuto un malore.
Bolzano: ragazza di 19 anni annega nel Talvera per salvare il suo cane
La giovane stava passeggiando nel parco sulla riva del fiume quando uno dei suoi tre cani, un afgano nero, si è buttato in acqua. Vedendolo in difficoltà anche lei si è gettata nel fiume ma la corrente l'ha trascinata via
BOLZANO. Appena ha visto il suo cane in difficoltà non ci ha pensato un secondo: si è gettata nel Talvera per recuperarlo. Mariel Rudi, albanese di 19 anni, conosciuta da tutti come Mary, è stata trascinata dalla corrente ed è morta. Il corpo del cane, un afgano nero, non è stato ancora trovato. Gli altri suoi due cani, un afgano chiaro e un pechinese, sono rimasti immobili sulla riva del Talvera. Quando Mariel è stata trovata era oramai già troppo tardi.
Erano passate da poco le 18 quando è stato dato l’allarme. Un passante ha notato il corpo privo di vita della giovane nel fiume, a poche centinaia di metri a nord del ponte Talvera. Immediatamente sono scattati i soccorsi. Sul posto sono giunti i sommozzatori dei vigili del fuoco di Bolzano e il medico d’urgenza.
Quando hanno recuperato Mary, lei, probabilmente era in acqua già da venti minuti. Ma il medico ha deciso di tentare l’impossibile. Per oltre mezz’ora ha cercato di rianimare quella ragazza dai capelli lunghi scuri. 19 anni sono troppo pochi per morire. Ma Mary non ce l’ha fatta.
Tutto è accaduto sotto gli occhi di centinaia di persone che hanno seguito il recupero del corpo, l’arrivo dei carabinieri, dei soccorritori, dei vigili del fuoco e dei suoi due cani rimasti sulla riva. Quante volte era fuggito il suo afgano nero, il più irrequieto ed indomabile dei tre. Saltava sempre in acqua e lei, Mary, andava ogni volta a riprenderselo urlando a squarciagola. Ma quando poi lo riaveva tra le braccia lo coccolava. Quante volte diceva per scherzo «se vuoi te lo regalo, è testardo come un mulo questo qua». Poi invece non riusciva a staccarsi da nessuno dei suoi tre cani.
In molti conoscevano Mary. Non passi inosservata se hai due afgani e un pechinese. Non passi inosservata se passi ore e ore sui prati del Talvera per far passeggiare i tuoi tre cani. Non passi inosservata ti fiondi sulla riva del Talvera per fare un picnic, sempre accompagnata dai tuoi tre tesori. Mary è morta perché amava i suoi cani più della stessa vita. Anche quel testardone nero.
Sulla tragedia il pm Axel Bisignano ha aperto un fascicolo. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri di Bolzano non ci sarebbero dubbi: Mary si è gettata nel Talvera, poco più a sud del mini-golf, per salvare il suo cane. Il suo corpo è stato recuperato dall’altra parte della riva. Con molta probabilità il sostituto procuratore oggi darà il via libera per l’autopsia. Gli uomini dell’Arma hanno già raccolto le dichiarazioni di alcuni amici che l’avevano incontrata poco prima. Era di ottimo umore, come sempre, e voleva fare ancora qualche giretto con i suoi tre cuccioli. Poi sarebbe tornata a casa. Non sapeva che non avrebbe più rivisto i suoi genitori. Il padre, poi, vedendo il corpo della figlia ha avuto un malore.