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Una siepe di cipressi argentati .... invadente

Samuele

Aspirante Giardinauta
Buongiorno, avrei la necessità di avere un parere in merito ad una
particolare situazione in cui mi trovo.

Abito in una villetta situata nel centro abitato di un piccolo paese
alle porte di Firenze. La casa si trova all'interno di un giardino di
mia proprietà confinante su tre lati con altre abitazioni e su un lato
con la strada comunale. Il problema è questo: dalla parte opposta della
strada comunale (larghezza ca 5 metri) con cui confino (SUD) c'è un
muro di ca 150 cm, parallelo al confine della mia proprietà, e oltre il muro, ad una distanza di ca 50 cm da questo ed in line parallela, c'è una fila
di cipressi argentati che a suo tempo erano tenuti ad un'altezza di
siepe, ma che oggi sono diventati degli alberi di ca 15 metri. Ad
aggravare la situazione è che la distanza tra un albero l'altro è
rimasta quasi invariata da quando erano "siepe" (in 20 metri ci sono 17
cipressi) e quindi io mi ritrovo davanti casa un bel "muro" che nel
periodo invernale mi lascia sempre in ombra.

Un paio di anni fa ho fatto presente al proprietario degli alberi di
questa cosa e lui di contro ha provveduto a spuntare gli alberi,
ma il problema non è stato risolto, anzi, è peggiorato. Questi alberi
infatti hanno provveduto a ricostruirsi una propria identità ed ora le
cime per ogni albero sono più di una. A mio giudizio, l'intervento di
decapitazione, oltre a non risolvere il mio problema ha anche messo in
discussione la stabilità/sicurezza dell'albero.

Posso fare qualcosa ?

Personalmente sono contrario all'abbattimento delle piante, ma ritengo
che a suo tempo chi decise la realizzazione di questa siepe non sapesse
gli effetti di questa scelta nel tempo ...

Grazie
 

Pietro Puccio

Appassionato di palme e piante tropicali
Ciao Samuele,
non sono un legale, posso solo riferirti ciò che ho trovato in giro informandomi per motivi anche personali e che forse conosci già.
L'art. 892 Codice Civile - Distanze per gli alberi, dice:
"Chi vuol piantare alberi presso il confine deve osservare le distanze stabilite dai regolamenti e, in mancanza, dagli usi locali. Se gli uni e gli altri non dispongono, devono essere osservate le seguenti distanze dal confine:
1) tre metri per gli alberi di alto fusto. Rispetto alle distanze si considerano alberi ad alto fusto quelli il cui fusto, semplice o diviso in rami, sorge ad altezza notevole, come sono i noci, i castagni, le querce, i pini, i cipressi, gli olmi, i pioppi, i platani e simili;
2) un metro e mezzo per gli alberi di non alto fusto. Sono reputati tali quelli il cui fusto, sorto ad altezza non superiore a tre metri si diffonde in rami;
3) mezzo metro per le viti, gli arbusti, le siepi vive, le piante da frutto di altezza non maggiore di due metri e mezzo.
......

Occorre pertanto informarsi se esistono regolamenti locali, che hanno la "precedenza" su quanto sopra riportato; inoltre vale l'istituto dell'usucapione per cui, se non mi inganno, se per 20 anni nessuno ha formalmente chiesto al vicino di rispettare le distanze, non è più possibile chiederlo. Infine, trattandosi, come sembra di Cupressus arizonica, che sopporta bene i tagli, l'unica è di chiedere al vicino una drastica potatura annuale al livello del muro di cinta.
Saluti
Pietro Puccio
 

Samuele

Aspirante Giardinauta
Caro Pietro ti ringrazio ... penso che la richiesta di potatura delle piante all'altezza del muro di cinta non sia percorribile, o meglio, per me andrebbe bene, solo che equivarrebbe a dire eliminare le piante in quanto i primi rami sono ben al di sopra del muro ...

Per il discorso del non rispetto dei limiti il problema è che il proprietario confinante è il comune e non penso che abbia voglia di sanare questa situazione in quanto di casi simili in paese ce sono diversi e quindi dopo tutti si sentirebbero autorizzati a fare le richieste più strane ...

Sinceramente non so quale strada prendere ... sicuramente sarebbe già un successo se il proprietario provvedesse ad una sfoltitura riducendo il numero degli alberi.

Cosa mi suggerisci di fare ?
 
I

imported_Alberto

Guest
Sinceramente dato che apparentemente hai tutte le ragioni non vedo perchè non possa chiedere anche lo sfoltimento.
Intendiamoci non è un tuo diritto ma puoi pretenderlo per rinunciare a richiedere l'abbattimento della siepe.
Non ho ben chiaro due problemi.
1.- da quanto la siepe sia là
2.- come mai il terreno è del Comune
Attendo
Ciao
 

Samuele

Aspirante Giardinauta
<BLOCKQUOTE>quote:</font><HR>Messaggio originale scritto da: Alberto:
Sinceramente dato che apparentemente hai tutte le ragioni non vedo perchè non possa chiedere anche lo sfoltimento.
Intendiamoci non è un tuo diritto ma puoi pretenderlo per rinunciare a richiedere l'abbattimento della siepe.
Non ho ben chiaro due problemi.
1.- da quanto la siepe sia là
2.- come mai il terreno è del Comune
Attendo
Ciao
<HR></BLOCKQUOTE>

1.- da oltre 30 anni. Il problema è che è nata come siepe, poi, a seguito della malattia di questi tipi di alberi, fu fatto un diradamento (prima c'era un albero ogni 50 cm) e non è stato fatto alcun intervento di potatura lasciandoli crescere in piena libertà.
2.- penso di essermi spiegato male: il comune è proprietario della strada che separa il mio confine dal mio vicino dove risiede la fila di alberi.

Tempo fa ho provato a coinvolgere anche il comune, ma per il momento sta facendo "orecchio da mercante" dicendomi che deve essere il proprietario degli alberi a richiederne l'abbattimento delle piante. Torno a ripetere che io sono contrario all'abbattimento totale di queste piante ...

Posso fare qualcosa ?
 

raffaele66

Aspirante Giardinauta
Ciao Samuele,
sto affrontando in questo periodo la tua stessa identica problematica, volevo chiederti che consiglio mi puoi dare. Fino ad oggi non ho interessato altri soggetti (Comune, avvocato), vorrei risolverla di comune accordo, finchè c'è pazienza...
Ciao Raffaele :Saluto:
 

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
1) se i cipressi confinano con la strada comunale(larga 5mt) e in forza di questa sua "larghezza" sono a oltre 3mt DALLA TUA PROPRIETA' tu non hai e non puoi avere nessuna motivazione personale o legale per avanzar pretese (al contrario del comune proprietario della strada con cui confinano)
2) se i cipressi sono ultraventennali sono diventate piante protette e ricadono sotto il "dominio" e la salvaguardia dello stato quindi si commette reato ,con sdradicamenti o potature o "sfoltimenti", se fatti in autonomia dal proprietario o dal comune SENZA l'obbligatoria AUTORIZZAZIONE degli organi preposti (ad esempio la guardia forestale)
oltre i ventanni ,salvo deroghe o casi particolari gravi o di pericolosità, hanno "conquistato il diritto di vivere ,crescere e morire NATURALMENTE
3) i cipressi sono censiti SEMPRE e per legge come piante protette e intoccabili (salvo appunto rari casi o deroghe legati a malattie contaggiose o di pericolo e sempre decise solo dagli organi istituzionali statali come appunto vigili del fuoco o guardie forestali)
come dire mi sa che ora come ora "la devi digerire così com'è" .......mi dispiace
comunque entra nella sez."legalmente parlando" del forum troverai altri pareri e spiegazioni utili........:Saluto:
 
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