beh, finalmente abbiamo trovato un libro che va oltre il libro, oltre il racconto, che ci fa pensare, e se trasferiamo 'a noi' (da leggere con l'intonazione che più vi aggrada
) ben venga, no?
è una storia così lontana, nel tempo/nello spazio/nel contenuto, dalla nostra attuale realtà che se ci stimola così vuol dire che ci ha dato qualcosa. e lo trovo positivo. comunque.
secondo voi, ogni libro poteva vivere a sé? ho provato a considerarli separatamente. ma non ce l'ho fatta. li avverto concatenati, legati; vicendevolmente imprescindibili.
sollevai spoilerando un quesito. lo ripropongo, più o meno. che ci fa tra il secondo e il terzo quel verbale redatto dalle autorità? fa parte de
la prova o de
la terza menzogna? nel cartaceo su quelle due paginette non compare la testatina 'la prova', e ancora non è iniziata 'la terza menzogna'.
lì, proprio lì, che ci fa? ci vuole ulteriormente confondere o parte da un dato 'vero' per aiutarci a leggere il seguito? da solo già ribalta quanto letto fino a quel momento.
a parte lucas/claus/klaus, le altre figure sono une/bine/trine (peter, clara...) a uso e consumo del temerario e ardimentoso lettore? i personaggi ci vengono proposti con visuali prospettiche le più disparate perchè lucas/claus/klaus li incontrano/vivono in momenti diversi della
loro vita (della '
sua schizofrenia'?), o l'agota si è divertita come una pazza meramente a confonderci, usando pochi nomi quasi costringendoci a credere che sempre delle stesse figure si trattasse?