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Trilogia della citta' di K - Agota Kristof

Olmo60

Guru Master Florello
:lol: sicura che non ti basti la mia certezza?
che cercare nel labirinto mica è facile, ho un po' paura a riprendere in mano la trilogia appena finita...che lo stravolgimento delle percezioni è sempre in agguato :D
si, capisco...è già dura una volte, due cambia tutto..tre...no, hai ragione. ragiono sull'ipotesi che sia uno solo e vediamo cosa mi viene fuori..non molto credo.:confuso:
 

Picantina

Fiorin Florello
be', se è un piacere, allora continuo :eek:k07: :flower:

io ricordo che ad un certo punto trasforma la K del nome in C.
al momento mi sfuggono i particolari, ma che si fosse sparso un ulteriore semino del dubbio, questo lo rimembro bene :D


Ma non era il contrario? No, non era il contrario.....acc che confusione :confuso:


Io ho sempre pensato al muro di Berlino perché mi sembrava più plausibile attraversare il confine e trovarsi in una grande città.....non so perché ma i paesi dell'est li immagino sempe come grandi distese di campagna.....
 

miciajulie

Fiorin Florello
.... tempisticamente parlando, agota k. ha finito di scrivere le prime due parti della trilogia intorno al 1988-89. quindi per quella porzione non può riferirsi al muro di berlino. ci vedrei più la seconda guerra mondiale, e la rivoluzione ungherese. l'autrice non parla mai apertamente di ungheria... però...
e si potrebbe narrare di qualche località vicino al confine con l'attuale ucraina, prima unione sovietica...
il muro tra repubblica federale e ddr mi sembra lontano, anche se cadendo ha coinvolto tutto l'est europa.
ok: :confuso:
 

Pin

Master Florello
Certo c'è la trasformazione da C a K, Lucas-Claus- Klaus
Due gemelli o la proiezione del male (cioè la guerra) sulle vicende comuni.
Chi va via per primo Lucas o Claus. Chi ritorna?
La voglia di evadere sia nella piena accezione che metaforicamente fa sdoppiare i nomi. Del resto se è vero che la madre ha ucciso il padre non possono averlo usato i gemelli per attraversare il confine.
Ma il confine col filo spinato o il confine tra la finzione e la realtà?
I gemelli andavano in giro insieme a suonare, quindi come potevano poi essere uno da Andreas e l'altro dal nonno? Ma il nonno non era stato avvelenato?
Un insieme di figure retoriche, di metafore, quello che è e quello che vorrebbe fosse.
Lucas o Claus, raccontano e sognano la realtà e la finzione.
Nel momento in cui iniziano a prendere coscienza della vita qual è in tempo di guerra, si danno da fare. Sono gli unici a non fare la fame e a non denunciare nessuno. Ad aiutare, pur temprando il loro fisico e spirito con le peggiori azioni, ma solo verso di loro, pur disponibili a fare del male , se richiesto. Ma loro non sanno distinguere il bene dal male, sopravvivono e sono ancora puro istinto.
Quando iniziano ad avere sentimenti, si buttano nel reale e uno di loro se ne va.
Ma direi va via la parte buona o l'altra? Uno va e uno resta o essendo la stessa persona, ci viene raccontato la storia di Mathias e dell'acquisto della cartoleria, quale parte buona?
 

Angil

Guru Master Florello
.... tempisticamente parlando, agota k. ha finito di scrivere le prime due parti della trilogia intorno al 1988-89. quindi per quella porzione non può riferirsi al muro di berlino. ci vedrei più la seconda guerra mondiale, e la rivoluzione ungherese. l'autrice non parla mai apertamente di ungheria... però...
e si potrebbe narrare di qualche località vicino al confine con l'attuale ucraina, prima unione sovietica...
il muro tra repubblica federale e ddr mi sembra lontano, anche se cadendo ha coinvolto tutto l'est europa.
ok: :confuso:

Io avevo già dato un'occhiata alle date e mi sembra che rientri nei tempi :confuso:

Le date sono: tra il 1986 e il '91 tre romanzi, Il grande quaderno (1986); La prova(1988); La terza menzogna (1991)
:flower:

Ehm.... non fate caso a quello che ho scritto su, è tutta colpa del libro. Le date si erano ribaltate nella mia testa :ros::lol:
 
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Picantina

Fiorin Florello
.... tempisticamente parlando, agota k. ha finito di scrivere le prime due parti della trilogia intorno al 1988-89. quindi per quella porzione non può riferirsi al muro di berlino. ci vedrei più la seconda guerra mondiale, e la rivoluzione ungherese. l'autrice non parla mai apertamente di ungheria... però...
e si potrebbe narrare di qualche località vicino al confine con l'attuale ucraina, prima unione sovietica...
il muro tra repubblica federale e ddr mi sembra lontano, anche se cadendo ha coinvolto tutto l'est europa.
ok: :confuso:


Infatti il muro cade nell' 89......se penso alla vicinanza delle città di qua e di là del confine penso sì a berlino, ma se penso al filo spinato e alla campagna intorno allora immagino una di quelle nazioni sterminate di campagna......e se fosse la ex-cecoslovacchia?

E se fosse che più ne parliamo più ci incartiamo mentre Agota da lassù se la ride?
 

Olmo60

Guru Master Florello
non sapevo la data della stesura del libro, grazie micia, almeno questo dubbio qui lo cancello!:lol: ho pensato all'eventualità che fosse uno solo, ma non mi torna..mi torna invece che
Claus T, sia lo pseudonimo con il quale Lucas ha scritto i quaderni. Si capisce a pagina 261 nel dialogo con Peter quando gli chiede "Clara, non è morta?" ora come fa, se Clara è stata conosciuta solo da Lucas, a sapere della sua esistenza? prima di questo momento non ho trovato un solo riferimento tra un cosiddetto Claus e Clara, mentre ne ho tra Lucas e Clara. Il vero nome del fratello è Klaus..Altro elemento che dimostra che Claus T. è Lucas si trova a pag.271 quando rinchiuso in cella (con il nome di Claus T.) dice: "all'età di 5 anni ho dovuto imparare di nuovo a camminare": ora ferito è stato ferito solo Lucas, cosa c'entra questo discorso in bocca a Claus (con la C)? Quando Lucas espatria (che sia una fuga sopra il cadavere dello straniero o perchè nel frattempo l'orfanotrofio era passato oltre confine da nuove mappe del territorio, non da a Peter (colui che lo prenderà con se) il vero nome, ma dirà di chiamarsi Claus ma non è vero. Non potrà mai vivere con Klaus perchè questi fa un altro tipo di vita: non passa per l'orfanotrofio perchè viene consegnato prima ai nonni genitori di Antonia, poi Antonia e la sorellastra lo porteranno con sè e infine andrà con la madre fino a che rivedrà sua fratello ma sarà tardi per tutti e due. Poichè anche Klaus dirà di aver continuato il racconto del fratello, ecco che nel primo libro si trovano dei passaggi che potrebbero rappresentare più i ricordi di Klaus che di Lucas, ma secondo me Agota fa apposta per confondere le acque. Tutto ciò se sto libro ha un senso che se sono tutte menzogne ma proprio tutte tutte qualsiasi cosa potremo dire sarà una menzogna..ecchellà. non l'ho riletto la terza volta, ma poco ci manca..:crazy:
 
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daria

Master Florello
Insomma, Olmo: soddisfatta o rimborsata? risposta secca, non iniziare a circumnavigarci intorno :D :lol:
 

Angil

Guru Master Florello
Io aggiungo un'altra cosa che non riesco a capirne il senso. A meno che anche Peter non sia una invenzione e allora neanche questa frase è vera.

Peter chiede se i quaderni sono una specie di diario e lui, Claus risponde: No, sono delle menzogne. Delle cose inventate. Delle storie che non sono vere ma che potrebbero esserlo.

Com'è, non lo sa neanche lui che le ha scritte? E come potrei mai saperlo io :lol:
 

Olmo60

Guru Master Florello
Insomma, Olmo: soddisfatta o rimborsata? risposta secca, non iniziare a circumnavigarci intorno :D :lol:
risposta secca: manco pegnente!:lol::lol: ehm...mi sono ricordata di uno snodo cruciale...quando qualcuno (?) passa di là...Lucas torna dalla nonna..:confuso: quindi di là è passato Klaus...a meno che, visto che Klaus firma le sue poesie come Klaus Lucas, non sia lui ad avere scritto questa parte col nome del fratello..no no...la parte narrativa pura e semplice la casso tutta: non mi piace proprio questa fantascienza qui..Rimango sul significato, (sui significati) sulle singole parole/immagini che qualcosa di vero lo dicono.:D
 
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daria

Master Florello
:inc: :inc:
okkey, cedo, vi leggo ma senza farmi circuire dalle vostre, per carita'! gradevolisssssime disquisizioni :D
 

Angil

Guru Master Florello
Ma Peter chi? Non sono due?

Se ti riferisci a Olmo... non so, dovrei guardare, altrimenti il Peter che ho scritto io non è Peter N. :D:flower:

:inc: :inc:
okkey, cedo, vi leggo ma senza farmi circuire dalle vostre, per carita'! gradevolisssssime disquisizioni :D

Ahahah:lol: :flower:
Come vorrei che l'autrice avesse scritto qualcosa alla fine del libro per verificare ciò che abbiamo capito. Non mi piace quando mi rimangono dei dubbi. Voglio le idee chiare, uffa :baf:
 

Olmo60

Guru Master Florello
Ma Peter chi? Non sono due?
se ne parla in 3 momenti diversi: c'è Peter funzionario di partito, poi Peter padrone della libreria e c'è un Peter N. al quale si dice che sia stato affidato Claus T. oltre frontiera:confuso: credo che sia sempre lo stesso, ma non ci giurerei..
Se ti riferisci a Olmo... non so, dovrei guardare, altrimenti il Peter che ho scritto io non è Peter N. :D:flower:



Ahahah:lol: :flower:
Come vorrei che l'autrice avesse scritto qualcosa alla fine del libro per verificare ciò che abbiamo capito. Non mi piace quando mi rimangono dei dubbi. Voglio le idee chiare, uffa :baf:
penso che se non usciamo dalla logica dei nomi, non se ne cava le gambe!:lol: ragazze, forse è meglio andare a vedere il contenuto vero del racconto: a me sembra meritorio il solo fatto di riuscire a dire delle verità (dell'autrice) attraverso delle menzogne, no?:eek:k07:
 

Angil

Guru Master Florello
se ne parla in 3 momenti diversi: c'è Peter funzionario di partito, poi Peter padrone della libreria e c'è un Peter N. al quale si dice che sia stato affidato Claus T. oltre frontiera:confuso: credo che sia sempre lo stesso, ma non ci giurerei..

penso che se non usciamo dalla logica dei nomi, non se ne cava le gambe!:lol: ragazze, forse è meglio andare a vedere il contenuto vero del racconto: a me sembra meritorio il solo fatto di riuscire a dire delle verità (dell'autrice) attraverso delle menzogne, no?:eek:k07:

Quanto hai ragione Olmo :flower:


Più cerco di capirci qualcosa e più mi confondo :D
e di sicuro non vado a rileggermi il libro, rischiando di non capirci niente lo stesso. :fifone2:
Ma su una cosa io ho le idee chiare, tu missà di no:lingua: Sul mio nome ad esempio: Angil (eri) Pietro/Piero

Mica vogliamo scrivere "La quarta menzogna" :eek:
 

Olmo60

Guru Master Florello
Quanto hai ragione Olmo :flower:


Più cerco di capirci qualcosa e più mi confondo :D
e di sicuro non vado a rileggermi il libro, rischiando di non capirci niente lo stesso. :fifone2:
Ma su una cosa io ho le idee chiare, tu missà di no:lingua: Sul mio nome ad esempio: Angil (eri) Pietro/Piero

Mica vogliamo scrivere "La quarta menzogna" :eek:
Angil: sei un maschietto??:eek: pensavo stesse per "angela"...:lol: scusa scusa scusa..:ros:
 

Angil

Guru Master Florello
Angil: sei un maschietto??:eek: pensavo stesse per "angela"...:lol: scusa scusa scusa..:ros:

Essì, sono un maschietto :D Ma no, di che ti scusi :flower:
E poi ormai ci siamo abituati al ribaltamento delle storie e delle identità :lol:

Ho dato una ripassatina veloce al libro e ho una ragione di credere che Lucas, dopo la morte di Mathias sparisce,
ma poi torna Claus, che non è il fratello, ma è sempre Lucas sotto il suo vero nome. Claus T.
Infatti Peter N lo riconosce subito, ma lui lo nega. Alla fine del libro, in realtà i gemelli non si somigliano
per nulla. Questo è il motivo che mi porta a pensare che è la stessa persona ad essere tornato:


Il vero Lucas, sotto il nome di Claus pare che non si sia mosso da casa sua, insieme alla madre. Anzi, era
all'oscuro di questa storia della partenza, essendo solo un'invenzione del vero Claus, chiamato Lucas.


Anche se poi ho trovato una contraddizione:
All'altro lato della frontiera sbuca un altro Peter N che si occupa di lui, gli consegna la carta di identità,
ma questa contiene tre menzogne: di cui una è che non si chiama Claus :confuso:


Credo che il ragazzo non abbia mai scritto nulla prima di aver conosciuto quest'ultimo, il vero Peter N.


Confermato dalla perizia del manoscritto che risulta essere scritta tutta d'un fiato in un lasso di tempo 6 mesi.
 

Olmo60

Guru Master Florello
Essì, sono un maschietto :D Ma no, di che ti scusi :flower:
E poi ormai ci siamo abituati al ribaltamento delle storie e delle identità :lol:

Ho dato una ripassatina veloce al libro e ho una ragione di credere che Lucas, dopo la morte di Mathias sparisce,
ma poi torna Claus, che non è il fratello, ma è sempre Lucas sotto il suo vero nome. Claus T.
Infatti Peter N lo riconosce subito, ma lui lo nega. Alla fine del libro, in realtà i gemelli non si somigliano
per nulla. Questo è il motivo che mi porta a pensare che è la stessa persona ad essere tornato:


Il vero Lucas, sotto il nome di Claus pare che non si sia mosso da casa sua, insieme alla madre. Anzi, era
all'oscuro di questa storia della partenza, essendo solo un'invenzione del vero Claus, chiamato Lucas.



Anche se poi ho trovato una contraddizione:
All'altro lato della frontiera sbuca un altro Peter N che si occupa di lui, gli consegna la carta di identità,
ma questa contiene tre menzogne: di cui una è che non si chiama Claus :confuso:


Credo che il ragazzo non abbia mai scritto nulla prima di aver conosciuto quest'ultimo, il vero Peter N.


Confermato dalla perizia del manoscritto che risulta essere scritta tutta d'un fiato in un lasso di tempo 6 mesi.
: chi è allora Klaus con la kappa? quello che alla fine si dice sia stato con la madre si chiama Klaus ed è da lui che va il fratello che lo cercava..:confuso::confused::confuso:
 
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