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Tanta voglia di fare il mio primo bonsai, ma come?

azaLEO

Aspirante Giardinauta
E' giustissimo quello che dici, Marchese, sono pienamente d'accordo con te e credo che il paragone portato da Lele (Ferrari, spaghetti, ecc.) non regga affatto.
Ma ciò non toglie che Lele sia liberissimo di coltivarsi il bonsai che desidera immaginando di trovarsi col Naka in mano in un bel giardino giapponese... :eek:k07:

Alla fine siamo qui per scambiarci esperienze ed opinioni e credo che ci riusciamo anche abbastanza bene! :Saluto:
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
sisi, per carità, lungi dal voler polemizzare o altro... è solo una constatazione di fatto... abbiamo essenze bellissime e adatte, abbiamo una tradizione di coltivazione secolare anche se misconosciuta. Mi secca solo un po' dover "giapponesizzare" ogni cosa che vorrei tenere in vaso, tutto qui...
 

piccolaermi

Giardinauta
Passavo di qui per caso... e premetto che non centro niente con i bonsai ma permettetemi una considerazione da "esterna" su questo post: ho letto i vari commenti e secondo me ha ragione lele, capisco le motivazioni del marchese, e' vero che siamo in italia e abbiamo una tradizione anche noi di coltivazioni in vaso ma questa sezione si chiama "bonsai"(che in oriente significa pianta coltivata in vaso lo so')e non piante coltivate in vaso..., cioe' voglio dire, se li chiamiamo bonsai non e' piu' giusto allora seguire le regole dettate da chi ha creato con un certo stile e,perche' no, regole rigide affinche certe piante coltivate in vaso(e badiamo bene non tutte)possano definirsi bonsai?
Insomma, se non seguiamo le regole orientali,(non dico al 100%)possiamo definire le ns. piante ancora bonsai?
Non sparatemi nella schiena:D , il mio voleva solo essere un pensiero da esterna.Ciao a tutti i frequentatori di questa sezione:Saluto:
 

Lele85

Apprendista Florello
Premetto che non è un mio multi account....:D:D:D

comunque finalmente qualcuno che la pensa come me. Perfetto ora posso andare a letto più contento :lol:
Cmq lei ha capito quello che volevo dire, è come se uno cerca di costruire una ferrari, invece ke farla rossa(tipico colore della ferrari) la fa verde, invece che metterci un motore da 400cv ce ne mette uno della 600...e cosi via...ogni modifica poi fa si che ci si allontana dall'originale. cosi nei bonsai: se la tradizione dice che deve essere cosi,dimmi chi sono io per andare a stravolgere le regole che sussistono da miliardi e miliardi e miliardi di anni :D. Io dico che quindi si parlerà di un bonsai in stile italiano che allora non centra quasi nulla con quello giapponese, cinese etcetc.!
 
I

Il Marchese del Ficus

Guest
...il "bonsai", lo ripeto ragazzi, è un tecnica cinese sviluppata in molti secoli e nata -pare- più di 2000 ann fa... Solo successivamente, e dopo molti secoli, i giapponesi se ne appropriarono letteralmente, moltiplicando i 5 stili cinesi nei vari moyogi, fukinagashi, chokkan etc...
I bonsai giapponesi sono i più celebri perchè inseriti ormai in un contesto culturale del quale sono simbolo. Un ottimo manualetto
http://www.pagineverdibonsai.it/prodotto.asp?id=79 ormai introvabile se non in questo sito, ci fornisce un'introduzione chiara e molto interessante circa l'approccio occidentale alle piante in vaso: gli orientali in genere cercarono da subito di ricreare le proporzioni della pianta in natura sviluppando le prime tecniche di miniaturizzazione, mentre in noi occidentali questo punto di vista è estraneo poichè ci preoccupiamo di mantenere la pianta forte e rigogliosa utilizzando un altro senso delle proporzioni.... l'azalea de mì socera, è una palla immensa di fiori colorati e robustissimi, è curata con passione ed è a tutti gli effetti bellissima e davvero da esposizione... ma non competerà certo con un delicato e sinuoso bonsai perchè semplicemente in comune hanno solo la caratteristica di essere coltivate in contenitori pur essendo essenze simili o addirittura identiche....
piccolaermi parla di regole dettate da qualcuno... noi consideriamo le regole giapponesi come LE REGOLE: i jappi (al contrario di cinesi,coreani, taiwanesi etc. che vedono nel bonsai un oggetto puramente estetico ed in questo sono simili a noi occidentali) hanno sovrappostoe fatto coincidere -ripeto- queste regole con quelle della filosofia Zen, rendendo il bonsai un oggetto sacro le cui proporzioni hanno un preciso e specifico significato simbolico. Se non si conosce lo Zen, se non lo si è vissuto nella propria vita, certi simboli non potranno essere compresi e tantomeno quindi applicati nella "pratica" che nel ns. caso è il "bonsai"....
Vi è poi in ultimo la considerazione pratica, tecnica, che riguarda il clima mediterraneo, ben diverso da quello orientale. Semplicemente NON si può coltivare un bonsai alla giapponese senza prendere molte precauzioni: annaffiature e concimazioni calibrate, ambienti adatti in ogni stagione, protezioni da caldo e freddo... L'intervento umano, nella tecnica giapponese è costante e profondo, secondo me esagerato e che rischia di andar contro all'atteggiamento naturale dell'essenza. Quindi, serve per lo meno una serra fredda, pazienza e conoscenza e tanto tanto tempo. Se ci si dimentica un acero al sole o se semplicemente una giornata è più calda delle norma, quell'acero si rischia di perderlo...se lo si pinza malamente diventa uno schifo... il ginepro in vaso piccolo diventa delicatissimo, gli olivi stentano e non fruttificano, i meli semplicemente muoiono.... i pini non si stabilizzeranno mai...
Tutti si lamentano sulle pagine del forum che il ficus la serissa o la carmona gli schiattano puntualmente ogni inverno... che l'olmetto non è folto e non ha vigore... e grazie, in quei vasetti ridicoli come pensate che le radici possano mantenersi sane??? Credete che i giappi si tengano il ficus nel soggiorno? No, i giappi il ficus non lo considerano neppure un bonsai se è per questo....ma cmq... il problema dei bonsai coltivati quaggiù è sempre quello: le radici si rovinano e la pianta muore o soffre. Io opto per vasi un po' più grandi e per mescole di terriccio che garantiscano nutrimento e umidità, dopodichè mi limito a pinzare e cimare senza preoccuparmi dei rinvasi per almeno tre anni. Non è vero che rinvasare spesso fa bene all'albero. Anzi. Olivo, pino, e bonsai di una certa età detestano i rinvasi frequenti e preferiscono star lì buoni buoni per anni acquistando vigore man mano che il tempo passa. Questo permetterà loro di sopportare il prossimo rinvaso e di evitare i problemi di saturazione del vaso... Ma sono scelte personali. io preferisco far vivere sano il mio bonsai occidentale, dimenticarmelo lì e scoprirlo più bello e forte, piuttosto che violentarlo costringendolo ad un ambiente che non ama particolarmente, a meno di miei continui interventi...
 
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