Senza aver la minima voglia di rileggere quanto è stato scritto precedentemente, parlo della mia esperienza in merito (ora che me la sono fatta).
Ricevuta in dono, in autunno 2020 , una piantina (non si fa il nome del donatore, ma posso tranquillamente scrivere che proviene da Borgo San Dalmirto...), l'ho lasciata tranquilla a svernare in serra fredda, tenendo d'occhio le necessità idriche durante l'inverno, l'ho cimata leggermente a fine febbraio, ricavandone tre talee messe a radicare nello stesso vaso (buona percentuale di pomice). Una talea attecchita e rinvasata in primavera 2022, ovviamente, la pianta madre, con le tre talee, stava al sole (che regge benissimo).
Allo svaso e rinvaso del 16 aprile 2022, ho eliminato due tronchi in eccesso e, coi segmenti (12-15cm cad), ho fatto 11 talee( diam 3-8 mm) ponendole in un vaso da 14 cm con sola perlite, non coperto, con sottovaso per tenere umidità costante. Posizione ombra luminosa (non batte mai il sole, ma dev'esserci abbastanza luce).
Ad oggi, 4 talee hanno rimesso foglie nuove. Le altre eliminate via via che seccavano. Salvo l'onere della prova, confido che abbiano attecchito e rinvaserò o in autunno o in primavera (se qualcuno ne vuole, basta fare un fischio).
Conclusioni: Talee in primavera, diametri diversi (anche legnosi), substrato sciolto, non lesinare sul numero delle talee.