mi linki un villaggio vacanze e un paio di blog? è un po' poco.
Ammetto che quei link sono un po’ “forti” per chi è cresciuto a pane e politica. Ma a un certo punto della vita, bisogna ragionare con la propria testa e capire che molte cose che ci hanno fatto passare per ovvie, possono comunque essere messe in discussione.
1 - la tua distinzione tra finanza pura e non pura è fittizia.
2 - i derivati (ed è curioso che tu distinga futures, derivati, etc, dal momento che i futures sono derivati) sono una cosa naturalissima e nascono sul presupposto di un bene economico.
3 - spiegami come si fa a rinunciare alla "finanza speculativa". Immagino sarai in grado di farlo in poche parole.
1 – non me la sono inventata io, la finanza speculativa è una branca della finanza che è distaccata dall’economia reale, è una materia trattata in tutti i libri che parlano di finanza.
2 – Quale sarebbe il bene economico che fa da presupposto? Sai la differenza fra bene economico e finanziario? Un titolo quotato in borsa non è un bene economico.
3 – “decreto del Governo che impedisce alla Borsa Titoli di Milano di negoziare prodotti derivati.”
si è distrutto del valore.Visto che sai come funzionano le assicurazioni, dovresti anche sapere che le assicurazioni sono una scommessa. Quella scommessa va bene? Quale sarebbe la differenza tra un'assicurazione e un future?
Bene, vedo che devo spiegarti cosa sono le assicurazioni. Quando io, compagnia assicurativa, decido di assicurare un bene, calcolo qual è la probabilità che quel bene venga rubato, distrutto, bruciato, ecc.. e in base a quella probabilità mi calcolo la quantità di denaro che voglio incamerare per poter rispondere dei danni a quel bene.
I calcoli sono così precisi che finora, dopo centinaia di anni di assicurazioni, NESSUNA COMPAGNIA ASSICURATIVA E’ VERAMENTE FALLITA. Pensa un po’.
Quindi quella che fa l’assicurazione NON E’ UNA SCOMMESSA. E’ un calcolo molto preciso, che in base a TUTTA L’ATTIVITA’ DELLA COMPAGNIA le permette di assumersi determinati rischi (calcolati) ed essere sicura che potrà farvi fronte anche in caso si verificassero gli eventi.
Chiaro? Se non ci credi, puoi chiedere a qualunque compagnia assicurativa, e ti diranno quello che ti ho appena detto io. Io l’ho studiato a scuola, in terza ragioneria, precisamente nella materia MATEMATICA FINANZIARIA.
Un FUTURE è un prodotto finanziario che permette a chi lo acquista di fare una SCOMMESSA sull’andamento di un titolo quotato in borsa. Dove sta la differenza con l’assicurazione? Semplice, come puoi calcolare le probabilità che il titolo salga o scenda, quando basta una telefonata di un pirla qualsiasi a un giornale per far lievitare paurosamente o precipitare al suolo la quotazione di un titolo, nel giro di dieci minuti? Capisci che questa è solo una scommessa e basta? Non c’è niente dietro, soltanto delle persone che sono CONVINTE DI SAPERCI FARE. E basta.
Per quale motivo una compagnia che vende, per esempio, caffè non dovrebbe emettere dei futures sul caffè?
Sì, si possono fare tutti i futures che si vogliono, ciò non toglie che sia il modo migliore per mettersi nel sacco da soli.
Spero ti renda conto che ti sei appena contraddetto. Prima dici che non c'era nessuna distruzione di valore, che non c'è mai una distruzione di valore... meno che non vengano distrutte risorse naturali (beni).
Al contrario, se bruci le banconote e non le ristampi, non crei ne distruggi nessun valore.
“Non ho mai giocato a calcio, salvo una volta in cui abbiamo fatto una partitella fra amici.” In questa frase il soggetto
apparentemente si contraddice, ma è comunque una forma usata nella lingua italiana.

k07:
Se bruci banconote per il valore di dieci miliardi di yen, hai appena alzato il valore della moneta yen rispetto al valore totale delle risorse in prodotte in Giappone. O, per dirla in modo finanziario, hai abbassato il valore dei beni venduti in yen all’interno del Giappone. E’ il meccanismo della conversione in valuta del valore dei beni.
Ogni impresa nasce per ottenere un guadagno.
Ogni impresa è una scommessa: se funziona, ottiene un guadagno, se non funziona va in perdita e fallisce. Non mi dirai che non hai mai sentito dire che le imprese possono fallire.
Se tu fossi un imprenditore, non parleresti così neanche sotto tortura. Nessun imprenditore parla mai di perdita, figuriamoci di fallimento. Mi spieghi come è possibile ottenere un guadagno, se non c’è la produzione/commercio di beni e servizi per la collettività? Ah aspetta! Certo, ci può essere un guadagno anche sulla FUFFA! Trattasi di SPECULAZIONE FINANZIARIA.
Mi pare chiaro che, invece, non li capisci così bene questi principi.
Io li capisco benissimo, e con me centinaia di economisti nel mondo.
Si, ci sono leggi che deve rispettare. Ma l'azienda non è un organismo sociale che lavora per il bene della collettività. L'azienda è l'insieme dei mezzi con cui l'imprenditore ottiene il suo guadagno.
Se l’azienda non lavora per il bene della collettività, perché le aziende hanno bisogno di fornitori e clienti? Perché le aziende floride sono tutte inserite in contesti sociali floridi? Hai mai sentito parlare di una grossa ditta Italiana che sposta una grossa fetta del suo mercato negli Stati Uniti? Io sì, inizia per F. Hai mai sentito parlare di una grossa ditta che sposta tutto il suo mercato in Zimbabwe o in Bangladesh? Io no.
Ma un mutuo a tasso variabile è una scommessa?
Un mutuo a tasso variabile è una somma di denaro che una banca concede ad un soggetto. Tale soggetto rimborserà la somma e un tot di interessi, che anziché essere calcolati al momento del prestito (come nel caso del tasso fisso), vengono calcolati una tantum in base ad un tasso minimo fisso (spread) sommato ad un indice dei tassi, che nella maggior parte dei casi è l’Euribor.
L’Euribor non ha mai oscillazioni esagerate. La somma prestata dalla banca non può essere persa totalmente, perché è garantita dal reddito del soggetto e da un’ipoteca sull’abitazione o su altri beni.
Per tutti questi motivi, posso affermare con sicurezza che (almeno in italia) “il mutuo ipotecario a tasso variabie non è assimilabile ad una scommessa".
Se io ho versato i miei soldi allo Stato, allora lo Stato me li dovrà restituire al momento pattuito. Come li usa, mi interessa poco. Certo, c'è il rischio che falliscano. Ma anche qui, sta a noi decidere cosa fare di questi soldi.
Scusa, ma prima il TFR rimaneva in azienda, e se l'azienda falliva?
Prima del 2007, l’azienda versava i contributi per il TFR all’Inps, che li tratteneva “per poi elargirli sotto forma di pensione ai soggetti che ne avevano diritto” (stendiamo un velo pietoso…).
Siccome questa cosa non funziona più da decenni, il governo nel 2007 ha deciso di cambiare, e quindi ha istituito quanto segue:
a scelta di ognuno, il TFR può essere lasciato in azienda, e quindi restituito con modalità ben precise al termine del rapporto di lavoro, oppure che l’azienda lo versi ad un fondo di investimento autorizzato, con modalità ben precise.
Questi fondi di investimento, proprio perché autorizzati dal governo in base a una serie di caratteristiche, dovevano essere anche regolamentati.
E invece, il governo non lo ha fatto, e i soldi sono stati gestiti malamente, e tante persone si troveranno senza pensione.
Ci sono milioni di piccoli risparmiatori che hanno perso tutto perchè hanno dato retta a gente che diceva "basta poco per capire l'economia, se la capisco io che ho fatto tre anni di economia a ragioneria".
Io non ho mai consigliato a nessuno di fare nulla dei suoi soldi. Men che meno di fidarsi della speculazione finanziaria.
Lo Stato possiede parecchi immobili e capitali. Le banche dipende. E comunque sono tutto fuorchè enti astratti.
Lo Stato è l’insieme dei cittadini; oppure saresti in grado di parlare al telefono con “lo stato” e spiegargli i tuoi problemi? I possedimenti dello Stato sono di proprietà della cittadinanza, che li dà in gestione ad un organismo NON VIVENTE chiamato Stato. Qui siamo alla prima elementare, ragazzi…

I possedimenti delle Banche sono i soldi che i risparmiatori danno loro in gestione per avere un interesse. La “banca” è l’insieme delle persone che gestiscono questi soldi, è un’azienda cioè un ente non personale.
Si, e nel 1848 un tale Marx ha dato la risposta a questa domanda.
Il capitalismo rappresenta solo le fondamenta del sistema in cui viviamo.
La speculazione finanziaria è la casa costruita sul capitalismo, e attualmente rappresenta un grattacielo di cinquanta piani sulle fondamenta di una bifamiliare.
Le fondamenta hanno ceduto nel 2008, è già da quattro anni che il grattacielo perde i pezzi, fra poco si schianterà al suolo.
Se col capitalismo si viveva (male), con la speculazione finanziaria che domina i mercati non si può sopravvivere a lungo.
Guarda che i problemi economici dell'Italia, della Spagna e della Grecia non c'entrano nulla con la "finanza speculativa".
Certo, se lo dice Cheguevilla su Giardinaggio.it possiamo stare tranquilli
dici così tante cose sbagliate tutte assieme...
Finora ho motivato tutte le mie opinioni, e quando ho dovuto spiegarmi, l’ho fatto in poche righe e nel modo più semplice.