e se invece di produrre di più per più persone, riducessimo il nostro consumo a favore di altri?
Ci sono due problemi. Il primo è dire alla gente "mangiate di meno".
Il secondo problema è che se anche riducessimo il consumo, le risorse risparmiate da questo andrebbero comunque a finire nelle nostre tasche sotto altra forma.
francamente, nel merito delle questioni hai ragione, le cose stanno così, ma a te piace che siano così. invece a me il tuo scientismo asettico raggela.
Se si vuole risolvere i problemi, è necessario affrontarli in maniera scientifica. Altrimenti, andando "a sensazione", si altera la situazione da un lato, generalmente creando problemi maggiori altrove.
E per risolvere un problema, il primo passo è avere chiaro in mente in cosa consista il problema. A quanto ho letto in questi giorni, davvero poche persone hanno chiaro dove sia il problema.
se tu ritieni indispensabile/giusto che l'economia governi il mondo e quindi la scelta delle persone, non ti dovrebbe nè dispiacere nè stupire la notizia di oggi:allevamenti intensivi di maiali allevati con rifiuti tossici
Sul giusto, entrano in gioco giudizi di valore; comunque per me è giusto ed indispensabile che l'economia governi il mondo. E prima di me, decine di filosofi e scienziati hanno dimostrato ciò. Uno tra tutti un ragazzotto tedesco che nel 1848 ha scritto un libercolo di qualche centiaia di pagine. Si chiamava "Das Kapital".
La notizia in questione mi dispiace, ma non mi stupisce affatto. Proprio perchè la realtà è quello che è, è importante capire come queste sono priorità.
Neanche io intendo arrendermi all'evidenza di una cosa "distorta" alla base. Ma il problema è che tutti gli animalisti convinti sono fieri di urlare a tutta forza "salviamo lennox" o "salviamo i randagi in Ucraina", poi ignorano la realtà che li circonda e non ci pensano due volte a mangiare una bistecca.
Tutto ciò per due motivi: è facile urlare "salviamo lennox e i randagi in Ucraina", primo perchè il mostro è chiaro a tutti, tutti sanno (o credono di sapere) chi è il colpevole di ciò, e puntano il dito contro, generalmente ignorando (per comodo o per ignoranza) la parte scomoda della realtà, secondo perchè è facile fare gli attivisti e i difensori degli animali quando non c'è da metterci del proprio. Insomma, slavaguardiamo la vita di tutti gli animali, rispetto per gli animali, viva i diritti degli animali, ma datemi la mia bistecca.
L'uomo invece può scegliere quindi cambiare le sue abitudini.
Si, può scegliere, ma ti posso dimostrare semplicemente come di fatto non lo farà mai. Se vuoi, possiamo affrontare questa cosa a parte.
Poi il parallelo tra il cespo d'insalata e un capretto/maiale per me non ci sta: non hanno niente in comune da poter essere paragonati se non il fatto che entrambi sono "vivi", ma allora potevi dire che anche respirando si uccide della vita, infatti si ammazzano microrganismi..capisci da te l'assurdità del paragone.
Insomma, è assurdo il paragone o è assurdo dire che "tutte le forme di vita devono essere rispettate"? Alcune forme di vita si rispettano mangiandole, altre se le si mangia è un delitto? Attenzione, perchè appena si inizia a fare una distinzione, si entra in un terreno scivolosissimo.
visto che per esempio, alle osservazioni di rosasiu, (che a me parlano della sua sensibilità prima ancora che di nozioni tecniche), trovi sempre qualcosa da controbattere, magari scientificamente vere, bada bene, ma comunque in contrasto con un -sentire- diverso dal tuo (altrettanto importante) veramente ti interessa in confronto o preferisci fare l'apologia del cheguevilla-pensiero?
Attenzione, se controbatto con motivazioni scientifiche non faccio apologia di un pensiero. Se un pensiero viene smentito da una verità scientifica, per quanto rispettabile possa essere, resta comunque un pensiero sbagliato. Il confronto sta nel dimostrare che invece quel pensiero ha una valenza reale. Finora, ciò è mancato.
faccio scelte che spesso possono sembrare illogiche ad uno come il cheguevilla e non sempre sono convinta di stare nel giusto. Però cerco di non mettere a tacere la mia coscienza mai, anche andado contro il sentire comune e se necessario non ho problemi a coprirmi di ridicolo per gli altri. Bene, felice per tutti quelli che hanno grandi certezze e sono convinti di stare sempre dalla parte della ragione
Il problema è che se non fai il passo di mettere in discussione il tuo pensiero con la logica, commetti esattamente l'errore di chi ha grandi certezze. Maggiori sono le cose che diamo per giuste sulla base del "sentire", maggiore è la chiusura verso il ragionamento e maggiore è la predisposizione verso posizioni errate. Il primo passo per scovare un errore è mettersi in dubbio.
difficile dibattere sulle le sensibilita' personali di ognuno di noi, non c'e' sempre una spiegazione razionale.
La maggior parte delle volte, la spiegazione razionale c'è. Ma o non la si vuole cercare o non la si vuole accettare. Perchè spesso la spiegazione razionale confligge con la "cultura" che altro non è se non l'insieme delle cose che ci sono state insegnate e che non abbiamo intenzione di mettere in discussione.
In diversi paesi islamici, l'infibulazione delle bambine è una pratica comune, e se a noi pare barbara (è innegabile che lo sia), fa parte di quella cultura che loro non hanno intenzione di intaccare.
Il loro processo mentale è lo stesso: rifuggire dalla razionalità (le religioni infatti accusano il razionalismo) perchè questa dimostrerebbe l'infondatezza dei principi sostenuti per una vita.
E' un rapporto simbiontico, quindi derivato evolutivo
Di conseguenza negarne l'evidenza è andare contro un fondamento di etologia quindi scientifico
Il cane è guardiano/compagno prima del pastore e poi del contadino, la vacca per l'alimentazione ed il traino, il cavallo per i pastori nomadi etc etc etc ....
Il legame in questione è "funzionale", e nel tempo è diventato culturale.
Se vi spostate in Scandinavia, per esempio, al posto della vacca c'è la renna, se vi spostate in Africa...
Da qui, qualcuno commette tuttavia l'errore di ritenere il cane "superiore" rispetto agli altri animali.
L'inutilità di queste discussioni fiume sta proprio nel voler stabilire qualcosa che è già ampiamente dimostrato in ognuno di noi.La contraddizione o l'incoerenza.
Invece secondo me questa è proprio l'utilità di queste discussioni. Costituisce il primo passo di crescita: trovare la contraddizione. Il secondo passo, più difficile, consiste nell'accettarla. Dopo di che, sarà necessario superarla.
Potrà sembrare strano, ma la scienza progredisce così.