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sto troppo male.....

silvia75

Giardinauta
LolòGi ha scritto:
Silvia, ti capisco e sono con te.
Il 1 Luglio dello scorso anno ho perso la mia amata Luna, un bellissimo cane della prateria, erano 6 anni che eravamo insieme.
La fine della sua storia è simile a quella del tuo coniglietto; Ho visto che non stava bene, era strana, l'ho portata di corsa dal veterinario (molto bravo che possiede anche lui dei cani della prateria) ma mi ha detto che semplicemente era vecchietta, e che la vita media di questi animali era non oltre i 6 anni.
Le ha fatto una bella visita, un'iniezione, ma mi ha spiegato molto dolcemente che al massimo avrei rimandato l'evento di qualche giorno.
Ho pianto davanti a lui come una fontana, poi al ritorno a casa si è spenta dolcemente tra le mie braccia.
Ho provato un dolore fortissimo, è ho strillato. L'ho tenuta stretta per un'ora prima di seppellirla in giardino.
Poi ho pensato che forse è stato meglio così, piuttosto che vederla agonizzare per giorni senza poterla aiutare.
Per alcuni giorni dopo, come facevo da anni, prima di andare a letto entravo nel salone per accertarmi che lei dormisse, e poi mi rendevo conto che non era più lì e passavo la notte a piangere.

Piango anche adesso nonostante sia passato tanto tempo.

Silvia ti abbraccio, e visto che entrambi i nostri amori erano roditori, magari adesso sono nello stesso Paradiso.
TVB Luna e Juve.

:cry: :cry:
 

lobelia

Florello Senior
Ho letto solo ora Silvia; mi dispiace da morire! Non ho nulla da aggiungere perché mi vengono i lacrimoni per questo piccolo pulsare di luce che ti ha lasciato.
Un abbraccio....
 

silvia75

Giardinauta
sono in bar tutta rossa....perchè sto piangendo.....
mi nascondo dappertutto ........
vi DEVO RINGRAZIARE TUTTI DAL 1 ALL'ULTIMO..............
è cosi triste guardare quella terra appena smossa in giardino sotto la nocciola....è la con tante altre bestioline
è difficile pensare che sia in posto bellissimo ....
e sapere che li sotto.....e ieri mattina l'ho portata io incontro alla morte
oggi sarebbe ancora li fuori?
 

lobelia

Florello Senior
No, cara, non farti colpe. Sapessi che pianti io e mio marito quando siamo tornati a casa dopo il lavoro e abbiamo trovato la nostra prima gattima di sette mesi morta sul balcone....da sola. Ma penso che loro come noi, abbiano il loro giorno scritto e che noi non possiamo fare nulla per decidere quando e come: è la magia dell'esistenza. Chi può dire quanto sia lungo e intenso l'unico giorno di vita di alcuni esseri? Non è il tempo che fa la qualità, ma le cose che lo riempiono e tu sicuramente hai riempito di affetto il tempo di questa creatura...
 

crica

Giardinauta Senior
Ma no silvia non fare così, ti prego!!!! E' già triste una perdita così improvvisa ma non devi farti colpe come ti ha già spiegato lobe....
Ti abbraccio fortissimo
ciaociao
cri
 

LolòGi

Maestro Giardinauta
Silvia,
il dolore che provi è un sentimento giusto.
Il senso di colpa no. Piangi fino a che avrai lacrime e poi piangi ancora.
Sfogarsi aiuta, ma non puoi colpevolizzarti, è totalmente inutile.
Il rimpianto più grande sarebbe stato quello di non averla amata quanto meritava, ma siccome non è stato così, pensa che bellissima esperienza è stata averla avuta vicino anche se per troppo poco tempo.
Non pensare a quello che hai perso, (non cambierebbe nulla) ma pensa ha quanto hai avuto, che lei ti ha dato.
Ci sono persone che non riescono a provare un'affetto profondo verso un'animale, immagina quanto siamo fortunate.
Addesso non ti è facile capire, ma fai passare un po' di tempo e tutto sarà più chiaro, quasi logico.
Bacissimi
 

paolaas

Guru Giardinauta
lobelia ha scritto:
No, cara, non farti colpe. Sapessi che pianti io e mio marito quando siamo tornati a casa dopo il lavoro e abbiamo trovato la nostra prima gattima di sette mesi morta sul balcone....da sola. Ma penso che loro come noi, abbiano il loro giorno scritto e che noi non possiamo fare nulla per decidere quando e come: è la magia dell'esistenza. Chi può dire quanto sia lungo e intenso l'unico giorno di vita di alcuni esseri? Non è il tempo che fa la qualità, ma le cose che lo riempiono e tu sicuramente hai riempito di affetto il tempo di questa creatura...
Ma di cosa è morta? Scusa, ma mi hai fatta spaventare.... l'idea che mi capiti una cosa del genere, tornando dal lavoro...... mamma mia che paura... non so come la prenderei.... io e la mia micina siamo diventate due appiccichine!!!! Starei troppo male se le succedesse qualcosa.....
 

aseret

Florello Senior
Quando è morta di tumore la mia gattina mi sono sentita morire anch'io , Ha sofferto per un mese senza mai emettere un lamento.

Un po' mi ha aiutato a superare l' angoscia scrivere di lei, ricordando i momenti più intensi e felici della nostra vita insieme.
Sfogarsi scrivendo può aiutare .
 

lobelia

Florello Senior
paolaas ha scritto:
Ma di cosa è morta? Scusa, ma mi hai fatta spaventare.... l'idea che mi capiti una cosa del genere, tornando dal lavoro...... mamma mia che paura... non so come la prenderei.... io e la mia micina siamo diventate due appiccichine!!!! Starei troppo male se le succedesse qualcosa.....

La mia piccola aveva una terribile malformazione diaframmatica dovuta al morso di un cane, ce l'aveva da quando aveva due settimane, solo dopo che è morta abbiamo capito cosa avesse perché ci siamo rivolti ad un altro veterinario (bravissimo) che ci ha spiegato l'arcano.
In pratica da un piccolo foro nella pleura toracica ad ogni respiro lentamente ma inesorabilmente l'intestino si riversava nella cassa toracica, fino a soffocarla.
Quando l'abbiamo scoperto era ormai troppo tardi per operarla, quindi sapevamo che poteva succedere da un momento all'altro. Il fatto di saperlo non ha però mitigato i nostri sensi di colpa per non essercene accorti prima così da poterla far operare in tempo.
Tutti gli altri veterinari avevano parlato di problemi di aritmie cardiache o respirazione, ma nessuno aveva saputo fare la giusta diagnosi, un vero calvario. Io vedevo che mangiava sempre meno e respirava sempre più a fatica....poi l'epilogo che ci ha straziati.
da allora ci siamo ripromessi che qualsiasi pelosino avessimo scelto non sarebbe mai dovuto rimanere solo!
Ma uno, dico, un solo veterinario che ci avesse detto di farle le lastre!!!!
Scusate ma piango ancora per questa cosa... mi devo fermare.
 
A

angy_d77

Guest
La mia prima gattina è morta a tredici anni...All'età di 12 le avevano diagnosticato una pancreatite...L'unica soluzione, per il veterinario dell'epoca, era la soppressione...Non mangiava più e faceva a fatica i suoi bisogni...L'abbiamo tenuta in piedi per un anno a flebo...Ogni flebo le permetteva di star bene per un paio di giorni...In quei giorni mangiava e stava bene come se non avesse nulla...E poi da capo giù a far flebo per farla riprendere...Aveva perso due chili in quell'anno (nel fior fiore della salute pesava 3,5 Kg)...Alla fine abbiamo dovuto farle la punturina.Dopo un anno di flebo non reagiva più nemmeno a quelli ed il veterinario diceva che era una crudeltà tenerla in vita così...Il gatto è dignitoso...soffre in silenzio...Non so se è stato giusto farla andare avanti così o era meglio prendere la decisione prima...Questo non lo posso dire...So solo che 13 anni insieme abbiamo vissuto in armonia ed amicizia...Ora ho altre due micie che adoro e che mi colmano il vuoto che mi ha lasciato la prima mia gattona!!!

Un abbraccio ciao!
Angela
 

silvia75

Giardinauta
:cry:
quante storie tristi
a volte penso che sarebbe meglio lasciarli dove sono (gli animali).........per non soffrire
ma la gioia che danno è troppo...troppo grande
ma quando succede qualcosa è un disastro!!!!!!!!
purtroppo nessuno è eterno
e questo quando ci penso sto male!!!!!
 

lobelia

Florello Senior
Lasciare dov'erano le mie avrebbe significato la morte. Le prime due avevano la rinotracheite virale e per salvarle abbiamo dovuto curarle con molta assiduità. La piccolina quando la prendemmo aveva una grave infezione intestinale ed anche lei è stata curata con una flebo al giorno, altrimenti sarebbe morta.
Io non sono pentita della scelta che ho fatto: preferisco soffrire per amore che non amare! Non potrei stare più senza di loro: dopo dieci giorni che avevamo perso la prima micetta abbiamo fatto entrare Fiammetta e Pepita nella nostra vita: penso che sia l'eredità che ci ha lasciato la dolcissima Miciolina...
 

Isotta

Giardinauta Senior
lobelia ha scritto:
Lasciare dov'erano le mie avrebbe significato la morte. Le prime due avevano la rinotracheite virale e per salvarle abbiamo dovuto curarle con molta assiduità. La piccolina quando la prendemmo aveva una grave infezione intestinale ed anche lei è stata curata con una flebo al giorno, altrimenti sarebbe morta.
Io non sono pentita della scelta che ho fatto: preferisco soffrire per amore che non amare! Non potrei stare più senza di loro: dopo dieci giorni che avevamo perso la prima micetta abbiamo fatto entrare Fiammetta e Pepita nella nostra vita: penso che sia l'eredità che ci ha lasciato la dolcissima Miciolina...

Anche Tobia era destinato a morire, gettato via appena nato e invece è riuscito a vivere quasi 6 anni credo felici, ora sono quasi due mesi che mi ha lasciato, soffro da morire, ma sto pensando che appena posso prenderò il primo micino che adotterà me e Camilla. Anch'io preferisco soffrire per amore piuttosto che rinunciare all'amore meraviglioso e incondizionato che un animale può regalarti, specie se penso che quell'animale sarebbe altrimenti destinato a morire. E ancora penso anch'io che sia quelloche Tobia mi ha insegnato a farmi pensare in questo modo.
Un abbraccio :love:
 

ErikaErika

Maestro Giardinauta
Mamma mia... mi è venuto mal di testa... quello che ti viene sopra le sopracciglia quando ti trattieni dal piangere. Quante storie tristi. E' la vita non c'è niente da fare. Tutto scorre, tutto passa. Nostro compito è vivere al meglio e godere il più possibile della compagnia delle nostre piccole bestiole. Certo che è dura. Non oso immaginare cosa sarà quando Ottavio mi lascerà. Chissà se riuscirò ad andare al lavoro, o se sarò con gli occhi tanto gonfi da nascondermi in casa. Mamma mia, non ci voglio pensare.
 

lobelia

Florello Senior
ErikaErika ha scritto:
Mamma mia... mi è venuto mal di testa... quello che ti viene sopra le sopracciglia quando ti trattieni dal piangere. Quante storie tristi. E' la vita non c'è niente da fare. Tutto scorre, tutto passa. Nostro compito è vivere al meglio e godere il più possibile della compagnia delle nostre piccole bestiole. Certo che è dura. Non oso immaginare cosa sarà quando Ottavio mi lascerà. Chissà se riuscirò ad andare al lavoro, o se sarò con gli occhi tanto gonfi da nascondermi in casa. Mamma mia, non ci voglio pensare.

Io mi sono presa un giorno di ferie dopo la morte di Miciolina, in effetti è impossibile presentarsi al lavoro nelle condizioni in cui ero, tra l'altro ogni quarto d'ora mi riprendeva a piangere......non riuscivo proprio a trattenermi. I colleghi sapendo il motivo del mio giorno di ferie mi hanno preso in giro per un sacco di tempo, ma io me ne sono altamente e bellamente freg....!!!!!
 
R

riverviolet

Guest
Non voglio portare altra tristezza, ma io, a distanza di 10 anni, spesso guardo le foto della mia Desirèè, e fà presto l'essere a ricordare sulla carne viva quegli ultimi momenti, ma anche un ventennio di vita insieme e risgorgano le lacrime come fosse accaduto ieri.
Così, allo stesso modo, il ricordo è vivo, il rapporto con moltissimi amici andati, ancora presente, che fossero gatti, cani, uccellini o persone.
Forse c'è una ragione per cui, sovviene la rassegnazione ma non ci abbandona il dolore, forse la mente vuole trovare razione o spiegazioni suggestive, ma io preferisco credere che, questo, significa che sono con noi, uno per uno.
Che quel che abbiamo vissuto insieme in qualche modo si trasforma in quel che è ora e che l'amore, concreto, fianco a fianco, miagolio e parola umana, vita con vita, vinca su qualsiasi cosa.
Ci rimane il dolore, ci rimane il ricordo vivo e tenero e nel contempo ferente per la mancanza, che non lascia altro che vita, che permette l'esistenza nonostante la logica sia schiacciante.

A volte, mi succede di risentire il tocco, di udirne la voce, di sentire me stessa con tutti loro, come se io fossi espressione non solo di me stessa, ma una continuità terrena di ognuno di loro, seppure sono veramente tanti.
Quando vivevo con la famiglia paterna, negli anni le colonie di gatti son state veramente, ma veramente tante.
Da un unica capostipite di cui non faccio alcuna fatica a ricordarne fattezze e carattere e peculiarità, sono venuti alla luce moltissimi individui felini e così anche i cani, si sono susseguiti insieme spesso, a volte dandosi il cambio, ma non ne ho dimenticato nemmeno uno.

Sarei capace di scerivervi nome, carattere, e tutto il resto, di ognuno di loro.

Un anno, Ninì, la capostipite partorì a breve distanza e i cuccioli della prima nidiata, ormai grandi, avevano però l'abitudine di approffittare della madre ogni tanto e ciucciare ancora.
Ninì, dopo aver partorito, mangiò qualcosa di tossico e velenoso e fece una strage, tutta la nidiata di sei mesi e tutti i nuovi cucciolini, li trovammo uno per uno.
Ninì si salvò proprio grazie alla lattazione o almeno così disse il veterinario.

Nonostante l'oceano di dolore vissuto negli anni, accanto a queste meravigliose vite, la penso come Lobelia, la vita è dolore ed anche altro, ma accettando si ha comunque la possibilità di arricchire sè stessi e altri, di emozioni, di amore, di valore.
Tutto questo sconfigge la solitudine, annichilisce il nonsense, conta solo l'esperienza del contatto e della relazione fra esseri viventi, così diversi eppure capaci, quando v'è profondo rispetto, di comunicare oltre e di amarsi, oltre.

Il senso di colpa, non credo lo sia, è solo figlio della frustrazione nel sapere che la nostra azione è limitata e che non possiamo spesso sapere. Nessuno di noi vorrebbe mai rimanere a struggerci nel ricordo seppur dolcissimo e per tentare di non sentire tanta impotenza, poichè pensavamo e tendiamo a pensare che l'amore, il nostro amore, possa, debba arrivare in tempo e preservare, ci consoliamo con il senso di colpa.
Una reale consolazione, un modo per accettare, per spiegare a noi stessi che se l'amore non è arrivato in tempo, è perchè non eravamo mai abbastanza presenti, distratti, non abbastanza forti. Escludendo spesso, che la vita forse, semplicemente non ha permesso alcuna intromissione.

Eppure Silvia, forse la mia è solo ura illusione, autoconvincimento e mi prenderai per pazza, ma, soffrire per loro, di loro, a me dà alla morte un valore immenso, o meglio rende la morte combattuta e vinta con i suoi stessi mezzi. La sofferenza rende ancora vivo il nostro amore e il nostro rapporto con chi ci ha amati e che abbiamo amato, senza fermarci mai, nemmeno di fronte al buio.
Non credo che, un essere umano possa di più che dare la vita, dove apparentemente c'è la morte. Siamo in grado di non arrestarci alla sola dimensione terrena e tu sai, che sotto gli alberi, scompare solo un corpo, ma Juve è ancora con te e ci sarà per sempre, in altra dimensione, meno evidente, ma reale.
 

Vale.scaly

Giardinauta Senior
Non so che dire,pare che ognuno abbia sofferto per la perdita di un amico ed è straziante...
io ho perso un micio,il mio primo micio anni fa,ed è stata totalmente colpa mia,una stupida disattenzione che non mi fa più dormire tranquilla la notte,ed ogni mattina mi alzo,distrutta per non aver dormito e cerco i miei tesorini col terrore di trovarli agonizzanti come ho trovato quel mio primo gatto...
L'anno scorso ho perso anche un furetto,di vecchiaia questa volta,ma non è stato meno terribile,poichè non ha reagito bene alle cure e lo vedevo soffrire ogni giorno di più...è la primissima volta che ne parlo e questo perchè solo al pensiero soffro da morire...è troppo difficile per me...
ma non rinuncerò mai all'affetto che solo un animale è in grado di dare,e anche se la sofferenza è grande voglio pensare di averli resi felici per un periodo...ripropongo il consiglio che era stato dato a me...
qualsiasi cosa succeda,dai ad un altro lo stesso amore che hai dato a chi hai perso...
 

Vale.scaly

Giardinauta Senior
Non so che dire,pare che ognuno abbia sofferto per la perdita di un amico ed è straziante...
io ho perso un micio,il mio primo micio anni fa,ed è stata totalmente colpa mia,una stupida disattenzione che non mi fa più dormire tranquilla la notte,ed ogni mattina mi alzo,distrutta per non aver dormito e cerco i miei tesorini col terrore di trovarli agonizzanti come ho trovato quel mio primo gatto...
L'anno scorso ho perso anche un furetto,di vecchiaia questa volta,ma non è stato meno terribile,poichè non ha reagito bene alle cure e lo vedevo soffrire ogni giorno di più...è la primissima volta che ne parlo e questo perchè solo al pensiero soffro da morire...è troppo difficile per me...
ma non rinuncerò mai all'affetto che solo un animale è in grado di dare,e anche se la sofferenza è grande voglio pensare di averli resi felici per un periodo...ripropongo il consiglio che era stato dato a me...
qualsiasi cosa succeda,dai ad un altro lo stesso amore che hai dato a chi hai perso...
 
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