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Signori si nasce o si diventa?

Eltuena

Guru Giardinauta
Totò diceva che Signori si nasce, qualcuno asserisce il contrario. :confuso: Ognuno, tra l'altro, è convinto di essere "Signore" cosa che non è per niente vero.cat: Tutti siamo essere umani da rispettare, ma definirsi o definire tutti Signori mi sembra troppo. Il quotidiano conferma e rafforza la mia asserzione.
 
T

teresatita

Guest
dalle nostre parti si dice che " la classe non è acqua"
La signorilità. che nulla ha a che fare con l'essere benestanti, nasce dalla delicatezza e dalla sensibilità d'animo, che sono doti innate e forse un pò rare.

" signori si nasce ed io modestamente, lo nacqui!"
chi non ricorda le parole del grandissimo Totò?
 

Clorophilla

Florello
Io identifico la signorilità con l'intelligenza emotiva, la sensibilità, la mancanza di arroganza e presunzione, la raffinatezza. ..mi sa' che che Totò ha proprio ragione!!!
 
S

SecoB

Guest
dico anche la mia ...

per me, una persona da definire "signore", è quella che ama tutto ciò che la circonda, che quando si trova in coda (di qualsiasi ufficio si tratti), cede il posto alla persona dietro di lei quando è più anziana, non deride i vecchietti perchè, parlando, le balla la dentiera, non schernisce un poveretto che chiede l'elemosina, non fà distinzioni accettando le amicizie in base al loro conto in banca, etc ..., mi sbaglio ???:ros: :love_4: :Saluto: Secondina
 

clooney

Giardinauta
"Signore " è una persona che non dice mai "io sono un signore" . Lo stesso vale per "signora", obviusly.
Clooney
 

clooney

Giardinauta
Notato che ho infilato una parola inglese assolutamente superflua?
Questa è un'altra cosa che un "signore" non fa, sempre secondo me.
Clooney
 

coccinella40

Master Florello
Già.... il grande Totò aveva visto giusto..... oibò... Signori si nasce, secondo me. Certo x signore intendo , nell animo e nei modi... non x i soldi:eek:k07:
 

Eltuena

Guru Giardinauta
Che i soldi non facciano Signore, lo pensiamo tutti, ci sono persone piene di soldi che sono dei veri e propri bifolchi. Il vero signore ha tutte le qualità che avete elencato, però, non andiamo troppo per il sottile, il lord inglese è un'altra cosa.
 

Orazio Baglieri

Giardinauta
eltu ha scritto:
Che i soldi non facciano Signore, lo pensiamo tutti, ci sono persone piene di soldi che sono dei veri e propri bifolchi. Il vero signore ha tutte le qualità che avete elencato, però, non andiamo troppo per il sottile, il lord inglese è un'altra cosa.
Ciao eltu, cosa vuoi dire che è nato signore?
 

elleboro

Florello
attenzione, però. Chi nasce signore (per via di geni idonei ereditati) ha anche una educazione da signore, visto che i genitori lo sono.
Io credo più ai geni che all'influenza ambientale, però l'educazione esalta il buono e deprime il cattivo che c'è in ogni carattere. Quindi aiuta.
 

elleboro

Florello
scusa Antonio, ma con le premesse che dici tu, certamente tutti sarebbero disposti a dare molte opportunità, non qualcuna.

La domanda però è: allora signori si può diventarlo? Tu sembri suggerire di si.
 

Eltuena

Guru Giardinauta
Secondo il mio punto di vista, confermato da tanti esempi vicini e lontani, il nascere signore, non significa provenire da una famiglia di signori o aver ricevuto un'educazione con la E maiuscola. Certo, l'ambiente spesso influisce, ma non è determinante. Il vero signore, che può essere ricchissimo o poverissimo, ha una signorilità dentro di se', innata. Vi faccio un esempio pratico, conosco una signora, figlia di lavandaia (in tutti i sensi) che è una vera signora. Nessuno potrebbe giurare sulla sua provenienza. E' fine, educata, rispettosa e tanto altro ancora nonostante non abbia avuto un bell'esempio.
 

Echinodorus

Maestro Giardinauta
Per me l'essere "signori" si può tradurre in questa bellissima frase che forse tutti noi conosciamo " fai agli altri ciò che vorresti che gli altri facessero a te"!
"Signori", per me non si nasce ( come hanno già detto non esistono i cromosomi), ma ci si diventa, con la tolleranza, la gentilezza, l'altruismo ecc.. E' come un "esercizio" che dobbiamo mettere in pratica giorno per giorno, anche sbagliando...Bisogna imparare ad accorgersi degli "altri" e non restare chiusi nei nostri problemi quotidiani...Basta poco....un sorriso, una parola, un gesto!:)
 

RosaeViola

Master Florello
Non sono completamente d'accordo con Elleboro.
La signorilità dell'animo non è un fatto formale che si acquisisce attraverso l'educazione dei modi, perchè qualunque cosa che non sia capita e interiorizzata, nelle occasioni giuste si rivelerà perdente.
Da sempre, in quelle fasce sociali di persone ricche e altolocate di nascita, si assiste a comportamenti veramente deprecabili e questo non per sentito dire, bensì per esperienze famigliari dirette.
Certo che il garbo fa pensare che una persona sia signorile, ma per me la signorilità e la raffinatezza devono rivelarsi anche nelle azioni importanti.

Sono d'accordo con chi dice che la raffinatezza, nasca dall'intelligenza emotiva e non, dalla sensibilità e dalla consapevolezza di sè stessi e degli altri.

Ci sono persone, come diceva giustamente Eltu, che pur facendo umili lavori o appartenendo ad una classe sociale non elevata, mostrano una tale finezza di pensiero (e di conseguenza dei modi) da farci percepire quel che di aristocratico.
Per me è il sapere e il capire questo stesso sapere, che elevano.
Sapere non in termini meramente nozionistici, bensì in termini di acquisire strumenti per affinare la propria capacità intellettiva, per amplificare la propria consapevolezza. Aggiungo che solo una continua comunicazione con il proprio interiore potenzia questa qualità rendendola plastica e dinamica alla capacità di non negare le proprie emozioni e la propria sensibilità. Ecco per me queste sono le cose che fanno di un individuo qualunque, QUELL'individuo che chiunque riconosce come raffinato e delicato nel modo.
 

elleboro

Florello
scusa Rosa,
ancora una volta citi le persone ricche e altolocate. Togliti da questa premessa.
Per seguire i tuoi concetti, facciamo il caso di una famiglia umile ma dichiaratamente "signora" nei suoi componenti. Questa signorilità viene trasmessa nei geni dell'ultimo nato.
parentesi: se non credi nella trasmissione dei geni, allora interrompi qui la lettura:
Questo ultimo nato, non solo ha la signorilità, ancora inespressa, nella sua cifra vitale. Ma fruisce anche di una educazione espressa e per via esemplificativa, di un modo di comportarsi signorile, che è quello della sua famiglia.
Anch'io ho chiaramente detto che l'educazione non può modificare il carattere, però può esaltarne i lati positivi e comprimere quelli negativi. Se hai allevato dei figli, questo ti è chiaro.

Nel dubbio se signori si nasce o si diventa, io esprimevo la mia convinzione che chi "nasce" ha più motivi per esserlo d'istinto, in quanto il comportamento dei genitori (unitamente all'educazione impartita) è certamente importante nella formazione della persona. A prescindere dai soldi.
 
Ultima modifica:

RosaeViola

Master Florello
Elleboro, ti chiedo scusa, perchè ho letteralmente saltato il tuo inciso fra le parentesi quando ho letto il tuo post e ho, ovviamente, frainteso il senso di quello che hai scritto.

In quanto alla genetica, non sono così convinta che nascere da un certo tipo di persone, funga da garanzia.
Certo, puoi allevare dei figli dando tutto quello che sei e che sai, ma non è detto che questi riescano ad assorbire completamente i messaggi, perchè di proprio sono corredati di un loro "pacchetto".

A riprova di questo, almeno per me, ho visto non poche volte famiglie per niente elevate, avere figli o alcuni di essi, particolarmente raffinati nel modo di essere (intendo l'essere come lo intendeva Fromm) e viceversa.

Sono particolarmente convinta che molto sia dettato dall'ambiente e dall'educazione, ma se il substrato del singolo non è ottimale, il recepimento di questi concetti e valori, cadrà nel vuoto...Non so se quando parli di genetica tu ti riferisca in particolar modo a questo, cioè all'essere corredati di una particolare intelligenza o se attraverso i geni, passino anche schemi comportamentali.

E poi non so se quanto stiamo dicendo sia corretto, perchè i più grandi studiosi della mente umana, sostengono che il comportamento di un individuo (e quindi la sua intelligenza o viceversa) siano sempre frutto delle esperienze logico-cognitive-affettive maturate cescendo.

In pratica, allora mi chiedo, si è intelligenti e sensibili e quindi persone evolute nel modo di essere o sono le cose che viviamo crescendo a farci diventare intelligenti e sensibili al punto di comprendere a fondo e quindi appropriarci, del giusto modo di comportarsi?

non so...forse mi sono persa...:confuso:
 
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