Adorazione
Io seguito a non capire. Copio/incollo parte della recensione tratta da "Io donna", costola del Corriere della sera.
"La serie in sei episodi mette in primo piano il vissuto di una generazione in perenne difficoltà con una tema mistery, molto presente nella serialità degli ultimi anni.
Adorazione si distingue da alte produzioni come
Euphoria o
Pretty Little Liers per una perfetta descrizione, materiale ed emotiva, della provincia italiana.
I nuclei famigliari rientrano nella normalità tra difficoltà economiche, incomprensioni, separazioni e litigi. Ciò che rende questo lavoro degno di nota, oltre alla buona direzione degli attori, è la capacità di mostrare gli adulti di domani senza giudizio e pregiudizio alcuno."
Quindi, ricapitolando: la generazione di 15/18enni è in una difficoltà strutturale, la provincia italiana è una chiavica, le famiglie normali stanno nella mer*a e il futuro sarà in mano a dei decerebrati.
Nella fiction i ragazzi si drogano, si accoppiano e non pensano a una beata minc*ia, le famiglie - quello che ne resta - sono tutte sfasciate, i rapporti personali, famigliari e interpersonali falsi come una banconota da 3 euro e il massimo che una cittadina di periferia possa offrire è la voglia di scappare via, fuggire nella metropoli - poco importa se la metropoli in questione è Latina e non Amsterdam o Londra- ; un bel quadretto edificante che, viene sottolineato, ha la sua collocazione politica chiaramente a destra come si evince a un certo punto della narrazione con una colonna sonora inequivocabile a sottolineare l'appartenenza dei protagonisti della storia
Che dire: bravi gli attori e buona la prima volta di Noemi - la cantante - sullo schermo ma seguito a non capire.