Mi fa piacere, Marica, trovare persone che apprezzino queste "cenerentole!
Ti mostro questa un’insolita fioritura verde/giallino del S. transcaucasicum (l'ultima pianta che ho postato)
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Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.
Sempervivum...alcune specie.
- Creatore Discussione Okidoki
- Data di inizio
Ti mostro questa un’insolita fioritura verde/giallino del S. transcaucasicum (l'ultima pianta che ho postato)
Grazie ma non sono più nei vasetti li ho piantati in piena terra vicino al laghetto e intorno ho messo il lapillo,purtroppo ho tolto i cartellini perciò non so cosa siano!I tuoi sono bellissimi,i fiori poi......!ciao ciaoSono loro!
Nelle prima foto, una delle tante forme di S. arachnoideum.
Le altre, vedo che sono cartellinate...sono delle cultivars?
La prima, secondo me, coltivata in terriccio troppo organico...sulle superficie del vasetto ti consiglierei di mettere degli inerti (lapillo, ghiaietto, brecciolno ecc..) in modo che il colletto della pianta, non rimanga mai a contatto con l'umidità del terriccio.
campogaggiolo
Florello
wow pure io li amo i semper...complimenti per i tuoi,a primavera faro' la lista dei miei(una 40 di specie)moltissimo sono piccolissimi,ma li ha spediti un utente di un;altro forum,che ne circa un centinaio di specie differenti....
bellissime le foto,i fiori spettacolari,il mio semper preferit e' il ciliosum
ciauz
Un centinaio di specie?
Ma quante ne sono?! devo ampliare la collezione allora
Campo ti possono bastare?ciao ciao
http://images.google.it/images?q=se...&sa=X&oi=image_result_group&resnum=4&ct=title
http://images.google.it/images?q=se...&sa=X&oi=image_result_group&resnum=4&ct=title
campogaggiolo
Florello
Ah! Ne sono tantissimi...io possiedo il tectorum e il graptopelatum se così si scrive...:food:
anna08
Giardinauta Senior
Posso chiederti, Anna, come li coltivi? (Terriccio, esposizione, ecc...)
Certo. Li tengo sul terrazzo esposto a sud-ovest. Uso un terriccio per piante grasse, li concimo una volta al mese da marzo fino ad agosto suppergiù, non li annaffio eccessivamente e d'inverno non li ritiro nella serretta invernale, ma li lascio dove sono. Se puoi darmi qualche dritta, te ne sarò grata !!!! :Saluto:
Allora…:fischio:
invio alcune note colturali riprese da un mio articolo, inserito su ICN (International Crassulaceae Network), sperando, Anna e chi fosse interessato, che sia di una qualche utilità.:ros:
Famiglia: Crassulaceae
Origine: le circa cinquanta specie sono originarie del Centro Europa, Balcani, Caucaso, Iran e Marrocco, dove crescono fra i 1.000 e i 2.000 metri di altitudine, nessuna specie di sempervivum, per par condicio (considerato che hanno tutte le altre), cresce nelle Americhe.
Da noi, lungo gli Appennini si ritrovano le tre specie del ‘trio alpino’: S.arachnoideum, S. montanum et S. tectorum e diverse loro varietà. Sono stati rilevati siti di semprevivi sulle montagne della Corsica, ma non in Sardegna e in Sicilia.
Aspetto: erbacee succulente prive di fusto, sviluppano rosette di foglie di 2-20 cm. di diametro secondo le varietà.
Gli esemplari adulti emettono brevi stoloni con all’apice nuove rosette di foglie che a contatto con il terreno radicano vicino alla pianta madre, dando così vita a cuscinetti compatti.
Ogni rosetta fiorisce una sola volta e quindi muore (monocarpica).
Foglie: carnose, da ovate a elittiche, spesso dotate di ciglia. Sono da gialle a verdi, grigie, rosse o porpora secondo la varietà, di un’unica tinta o di più tonalità. I colori si accentuano nel tardo autunno e alla fine dell’inverno, come ti mostrano le mie foto.
Fiori: stellati, formati da 10-15 petali generalmente nella tonalità del rosa, rosso e porpora, ma talora gialli (S.ciliosum) o crema, sono raccolti in racemi portati da steli eretti e sbocciano da giugno ad agosto.
Specie e Varietà: Si discute ancora molto tra i tassonomi, sulla classificazione delle specie e varietà…ma le specie, come già detto, non dovrebbero superare la 50ina, mentre le varietà selezionate dai vivaisti inglesi, americani e tedeschi negli ultimi trent’anni (cultivars) sono un’infinità, si parla all’incirca di… 4.000 varietà.
Pur rimanendo piante frugali che non richiedono cure particolari, infatti, questi semprevivi di ultima generazione vantano un’ampia gamma cromatica che dal giallo passa per i verdi e i rossi fino ad abbracciare l’azzurro, il porpora, il bruno e…
Proprio nei mesi di fine inverno, con l’arrivo della bella stagione, con i colori resi vividi per il freddo, si mostrano in tutto il loro splendore.
Brevi note colturali:
Sono piante, come detto più volte, facili da coltivare, in piena terra (giardini rocciosi o roccaglie) o in ciotole non profonde.
Anche in fatto di terreni non sono molto esigenti, ½ terra da giardino (o un buon terriccio universale) e ½ materiali inerti (lapillo o pomice e sabbia di fiume grossolana), può essere il substrato adatto a tutte le varietà.
Le rosette invece, i temono il contatto del terreno umido; uno strato di lapillo o ghiaietto in superficie, perciò è cosa buona e giusta…per evitare ristagni di acqua che potrebbero essere causa di marciume al colletto.
Dopo il primo rinvaso, tollerano anzi gradiscono una buona bagnata (non sono come altre succulente dalle radici permalose), si possono poi tenere a mezz’ombra per la prima settimana per essere infine collocate in pieno sole.
Per le nostre zone meridionali ed insulari una mezza giornata di luce solare diretta è spesso largamente sufficiente per il loro corretto sviluppo e portarle alla fioritura. L'unica condizione è che le ore solari siano quelle che vanno dal mattino fino al primo pomeriggio, questo perché in estate in queste zone le ore pomeridiane sono decisamente molto afose e un'esposizione in pieno sole, per tutto l'arco della giornata, può risultare eccessiva.
Se questo non fosse possibile, meglio sarebbe proteggere le piante, dalla metà di giugno e per tutto agosto, con una rete ombreggiante del 40-50%.Ed infine ricordo un’altra volta, che i sempervivi sono specie monocarpiche, una volta fiorita la pianta muore, ma prima di farlo… avrà riempito, il vaso o il terreno attorno, di polloni.k07:
Tonino
PS: Per chi ha avuto la pazienza di leggere fin qui questa tiritera, senza essersi addormentato e provare lo stesso "abbiocco" che ho provato io, nel rileggerla,:sleep2:...e per chi, masochista, avesse voglia saperne di più : http://www.crassulaceae.net
invio alcune note colturali riprese da un mio articolo, inserito su ICN (International Crassulaceae Network), sperando, Anna e chi fosse interessato, che sia di una qualche utilità.:ros:
Famiglia: Crassulaceae
Origine: le circa cinquanta specie sono originarie del Centro Europa, Balcani, Caucaso, Iran e Marrocco, dove crescono fra i 1.000 e i 2.000 metri di altitudine, nessuna specie di sempervivum, per par condicio (considerato che hanno tutte le altre), cresce nelle Americhe.
Da noi, lungo gli Appennini si ritrovano le tre specie del ‘trio alpino’: S.arachnoideum, S. montanum et S. tectorum e diverse loro varietà. Sono stati rilevati siti di semprevivi sulle montagne della Corsica, ma non in Sardegna e in Sicilia.
Aspetto: erbacee succulente prive di fusto, sviluppano rosette di foglie di 2-20 cm. di diametro secondo le varietà.
Gli esemplari adulti emettono brevi stoloni con all’apice nuove rosette di foglie che a contatto con il terreno radicano vicino alla pianta madre, dando così vita a cuscinetti compatti.
Ogni rosetta fiorisce una sola volta e quindi muore (monocarpica).
Foglie: carnose, da ovate a elittiche, spesso dotate di ciglia. Sono da gialle a verdi, grigie, rosse o porpora secondo la varietà, di un’unica tinta o di più tonalità. I colori si accentuano nel tardo autunno e alla fine dell’inverno, come ti mostrano le mie foto.
Fiori: stellati, formati da 10-15 petali generalmente nella tonalità del rosa, rosso e porpora, ma talora gialli (S.ciliosum) o crema, sono raccolti in racemi portati da steli eretti e sbocciano da giugno ad agosto.
Specie e Varietà: Si discute ancora molto tra i tassonomi, sulla classificazione delle specie e varietà…ma le specie, come già detto, non dovrebbero superare la 50ina, mentre le varietà selezionate dai vivaisti inglesi, americani e tedeschi negli ultimi trent’anni (cultivars) sono un’infinità, si parla all’incirca di… 4.000 varietà.
Pur rimanendo piante frugali che non richiedono cure particolari, infatti, questi semprevivi di ultima generazione vantano un’ampia gamma cromatica che dal giallo passa per i verdi e i rossi fino ad abbracciare l’azzurro, il porpora, il bruno e…
Proprio nei mesi di fine inverno, con l’arrivo della bella stagione, con i colori resi vividi per il freddo, si mostrano in tutto il loro splendore.
Brevi note colturali:
Sono piante, come detto più volte, facili da coltivare, in piena terra (giardini rocciosi o roccaglie) o in ciotole non profonde.
Anche in fatto di terreni non sono molto esigenti, ½ terra da giardino (o un buon terriccio universale) e ½ materiali inerti (lapillo o pomice e sabbia di fiume grossolana), può essere il substrato adatto a tutte le varietà.
Le rosette invece, i temono il contatto del terreno umido; uno strato di lapillo o ghiaietto in superficie, perciò è cosa buona e giusta…per evitare ristagni di acqua che potrebbero essere causa di marciume al colletto.
Dopo il primo rinvaso, tollerano anzi gradiscono una buona bagnata (non sono come altre succulente dalle radici permalose), si possono poi tenere a mezz’ombra per la prima settimana per essere infine collocate in pieno sole.
Per le nostre zone meridionali ed insulari una mezza giornata di luce solare diretta è spesso largamente sufficiente per il loro corretto sviluppo e portarle alla fioritura. L'unica condizione è che le ore solari siano quelle che vanno dal mattino fino al primo pomeriggio, questo perché in estate in queste zone le ore pomeridiane sono decisamente molto afose e un'esposizione in pieno sole, per tutto l'arco della giornata, può risultare eccessiva.
Se questo non fosse possibile, meglio sarebbe proteggere le piante, dalla metà di giugno e per tutto agosto, con una rete ombreggiante del 40-50%.Ed infine ricordo un’altra volta, che i sempervivi sono specie monocarpiche, una volta fiorita la pianta muore, ma prima di farlo… avrà riempito, il vaso o il terreno attorno, di polloni.
k07: Tonino
PS: Per chi ha avuto la pazienza di leggere fin qui questa tiritera, senza essersi addormentato e provare lo stesso "abbiocco" che ho provato io, nel rileggerla,:sleep2:...e per chi, masochista, avesse voglia saperne di più : http://www.crassulaceae.net
M
mark96
Guest
non è che c'è anche qualche polloncino per me se sei daccordo inviami un mp!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
se sei daccordo inviami un mp!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Alcune Cultivars:
Varietà non presenti in natura, ottenute esclusivamente in coltivazione attraverso incroci selettivi.
01 S. 'Apple Blossom'
(Ottenuto in Inghilterra nel 1979, medio, rosette di 5-15 cm di diametro)
02 S. 'Beta'
(Varietà tedesca del 1927, grande, rosette molto pelose)
03 S. 'Black Mountain'
(Olanda 1985, medio, rosso scuro)
04 S. 'Bronco'
(Germania 1980)
05 S. 'Dyke'
(USA 1984, grande, rosso scuro)
Varietà non presenti in natura, ottenute esclusivamente in coltivazione attraverso incroci selettivi.
01 S. 'Apple Blossom'
(Ottenuto in Inghilterra nel 1979, medio, rosette di 5-15 cm di diametro)
02 S. 'Beta'
(Varietà tedesca del 1927, grande, rosette molto pelose)
03 S. 'Black Mountain'
(Olanda 1985, medio, rosso scuro)
04 S. 'Bronco'
(Germania 1980)
05 S. 'Dyke'
(USA 1984, grande, rosso scuro)
Commelina
Master Florello
okidoki complimenti.... sono bellissimi... e suppongo che tu ne abbia altre specie.
Perciò, affamati di foto come siamo in questo forum...... per favore facceli vedere..... anche io ne ho diversi (tutte talee recentissime, non certo come le tue ciotole) ma tranne il tectorum e l'arachnoideum non saprei proprio identificarli. grazie
Perciò, affamati di foto come siamo in questo forum...... per favore facceli vedere..... anche io ne ho diversi (tutte talee recentissime, non certo come le tue ciotole) ma tranne il tectorum e l'arachnoideum non saprei proprio identificarli. grazie
Ciao Commelina,
Mi fa piacere ritrovare un’altra persona che apprezza questo genere di piante, così comuni e, forse per questo, non molto considerate qui da noi…
Detto questo, entro nel merito, per dirti che le specie di sempervivum sono circa una cinquantina e, l’estrema variabilità e forma a seconda dell’ambiente, natura del terreno, quota, soleggiamento etc…li caratterizza per il loro aspetto estremamente mutevole (polimorfismo).
Tradotto in pratica, io e un amico, per esempio, abbiamo dei “s.dolomiticum” molto differenti tra loro (i suoi sono svizzeri, i miei delle Alpi orientali)…ehmbé… a prima vista sembrano due semper diversi. Questo, solo per le 50 specie.:confuso:
I cultivars riconosciuti invece, sono quasi 4.000 (hai letto bene, Commelina! Diconsi quattromila), capirai quindi, quanto si renda ancora più difficile e scivoloso il loro riconoscimento.
Scusa se ti ho investito con tutta questa storia ma, credimi, non per sfuggire alla tua richiesta, ma per farti capire meglio quanto diventa arduo e complesso il loro riconoscimento, da parte di un semplice appassionato quale sono io.:ros:
Un altro cultivar, molto particolare:
06 S. 'Gregg's Surprise'
(una mutazione di S. calcareum, con foglie cilindriche, arrotolate in punta)
Mi fa piacere ritrovare un’altra persona che apprezza questo genere di piante, così comuni e, forse per questo, non molto considerate qui da noi…
Detto questo, entro nel merito, per dirti che le specie di sempervivum sono circa una cinquantina e, l’estrema variabilità e forma a seconda dell’ambiente, natura del terreno, quota, soleggiamento etc…li caratterizza per il loro aspetto estremamente mutevole (polimorfismo).
Tradotto in pratica, io e un amico, per esempio, abbiamo dei “s.dolomiticum” molto differenti tra loro (i suoi sono svizzeri, i miei delle Alpi orientali)…ehmbé… a prima vista sembrano due semper diversi. Questo, solo per le 50 specie.:confuso:
I cultivars riconosciuti invece, sono quasi 4.000 (hai letto bene, Commelina! Diconsi quattromila), capirai quindi, quanto si renda ancora più difficile e scivoloso il loro riconoscimento.
Scusa se ti ho investito con tutta questa storia ma, credimi, non per sfuggire alla tua richiesta, ma per farti capire meglio quanto diventa arduo e complesso il loro riconoscimento, da parte di un semplice appassionato quale sono io.:ros:
Un altro cultivar, molto particolare:
06 S. 'Gregg's Surprise'
(una mutazione di S. calcareum, con foglie cilindriche, arrotolate in punta)
Ultima modifica:
Commelina
Master Florello
grazie oki ma non pretendo un trattato 
ho un hobby, mica devo discutere una tesi di laurea.... il piacere dell'identificazione è fine a se stesso, non ha altri scopi che la curiosità da soddisfare, e un minimo di catalogo ma non maniacale, da stilare.
Vedo che tu sai che i tuoi sono ibridi.... già questo presuppone una precisione eccezionale nelle identificazioni. Poi la mia non è una collezione.... ti faccio vedere che è praticamente solo una questione di piacere estetico con questa foto già pubblicata in questo forum.....
ma non pretendo un trattato ho un hobby, mica devo discutere una tesi di laurea.... il piacere dell'identificazione è fine a se stesso, non ha altri scopi che la curiosità da soddisfare, e un minimo di catalogo ma non maniacale, da stilare.Vedo che tu sai che i tuoi sono ibridi.... già questo presuppone una precisione eccezionale nelle identificazioni. Poi la mia non è una collezione.... ti faccio vedere che è praticamente solo una questione di piacere estetico con questa foto già pubblicata in questo forum.....
Ti accontenti, se ti dico che hai... uno splendido vaso di S. tectorum?:fischio:
sai,io ho dei piccoli semper che mi ha regalato un certo beppe....
Lo sai, Marica, che questo nome, beppe...non mi giunge nuovo?!:confuso:
k07:
