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Semina - sterilizzazione gassosa

vapanisi

Aspirante Giardinauta
Mare, una curiosità: hai mai pensato (o sperimentato) la sterilizzazione gassosa con alcool anzichè candeggina?
 

vapanisi

Aspirante Giardinauta
Primo esperimento per verificare se la sterilizzazione gassosa per la semina delle orchidee si può attuare con alcool oltre che col cloro della candeggina, come riportato da Marealto.
Ho preparato un "brodo" di coltura con 200 ml di acqua demineralizzata, 10 g di zucchero di canna "mascobado", 5 gocce di Compo per orchidee NPK 3-4-5 e 3 g di agar-agar. Bollito il brodo, l'ho versato in un contenitore di vetro e lasciato raffreddare. Ho poi "appoggiato" sulla superficie tre sottili fette di Solanum melongena (melanzana bianca) con semi e inserito il contenitore in altra vaschetta più larga e più alta contenente alcool denaturato. Coperto il tutto con pellicola Domopak, ho atteso due ore prima di estrarre il contenitore dal bagno di alcool, raddoppiando la copertura con Domopak. A distanza di 10 giorni dall'operazione, nessuna traccia di muffa sulle tre fettine di melanzana. Da verificare nelle prossime settimane! Così come dovrà essere verificato se i vapori di alcool hanno "sterilizzato" anche i semi e, soprattutto, se l'operazione è riproponibile per la semina delle orchidee. Ma ... un passo alla volta.
Alcool1.jpg Alcool2.jpg Alcool3.jpg
 

vapanisi

Aspirante Giardinauta
Disastro! Al controllo della situazione dopo 18 giorni la coltura è invasa da una graziosa muffa bianca. Evidentemente la strada non è percorribile per la semi a delle phal. Peccato!
 

vapanisi

Aspirante Giardinauta
Mare, ad un certo punto parli della sostituzione di agar-agar con carta igienica ma ... non avevo visto citato agar-agar nella prima soluzione di coltura. Ho perso qualche passo?
 

G.altamurano

Florello Senior
in questa discussione dimenticò di scrivere agar agar tra gli ingredienti, ma è quasi sotto inteso, glielo chiesi anche io :) nella prima discussione (quella dall'impollinazione alla semina) c'è scritto, invece :)
il problema nel tuo caso, credo sia stato il fatto che non hai effettuato la sterilizzazione dei barattoli col composto prima della simulazione della semina! la sterilizzazione gassosa serve per disinfettare i semi nel caso il baccello si sia rotto accidentalmente prima della semina, ma credo non sostituisca la sterilizzazione termica del barattolo col composto prima della semina... se per esempio ci sono batteri sotto il composto, le esalazioni lì non ci arrivano...
e poi quando hai tirato fuori il contenitore piccolo da quello più grande potrebbe esserci finito dentro qualcosa... :confuso:
 

vapanisi

Aspirante Giardinauta
È' possibile che sia così. Comunque quando i baccelli saranno pronti adotterò la procedura indicata Sto arrivando! Mare ...anche se non ho capito bene cosa si deve fare nel caso qualche seme germogliasse (il ripicchettaggio). Sperimenterò !
 

merymery

Aspirante Giardinauta
Cosa mi aspettavo
In verità mi aspettavo che i barattoli non si inquinassero, ovvero speravo che la quantità di cloro riuscisse ad uccidere funghi e batteri. Il mio dubbio era che la quantità di cloro fosse insufficiente a fare tutto questo, ma per verificarlo dovevo solo attendere una decina di giorni: in genere è quasi matematico in 10 giorni un vasetto si contamina, anche molto, facendo apparire quelle odiose macchie che sono l'inizio di una bella colonia di muffe.
Ogni giorno che passava la mia speranza aumentava, arriva il 10° giorno e con mio sommo stupore non vedo muffe.
Inizialmente gioisco, e mi dicevo caspita funziona!!!!
Ma con il passare dei giorni fui assillato da un'altra preoccupazione, ossia, e se le esalazioni sono talmente tante da uccidere anche i semi?
Si trattava ancora di aspettare: solo la germinazione avrebbe sancito la riuscita dell'esperimento o il suo misero fallimento.


Per non pensare....
Nell'attesa, cominciai a cercare in rete tutto quanto ci fosse sulla sterilizzazione gassosa, e un bel giorno mi imbatto in un PDF, si trattava di un esperimento realizzato da un laboratorio brasiliano che testavano l'uso della sterilizzazione gassosa con ipoclorito di sodio sui semi delle orchidee e la loro vitalità dopo il trattamento.
Il protocollo parlava di un'esposizione alle esalazioni di ipoclorito di sodio che andavano da 30 minuti fino a 6 ore, dai 30 minuti fino a 4 ore non si avevano problemi di germinabilità dei semi, mentre dalle 4 alle 6 ore in poi c'era un rapido tracollo della germinabilità dei semi.
L'esperimento brasiliano si limita a dimostrare che dopo un'esposizione di x ore alle esalazioni di ipoclorito di sodio i semi sono ancora vitali, non ci sono dati circa il grado di contaminazione, molto probabilmente poichè lo danno per scontato che dopo una tale esposizione i semi risultino sterilizzati.
Cosa ho provato!!!!
Solo un attimo di delusione per non essere stato originale, ma quest'attimo di delusione fu subito soppiantato da due ben distinte sensazioni, la prima una sensazione di sconforto, infatti capii che lasciare il tampone per così tanto tempo aveva ucciso con molta probabilità anche i semi, ma immediatamente dopo cominciai a fare i salti di gioia perchè potevo apportare una variante ai miei test, e così feci.
Ora l'unica cosa che mi rimaneva da fare era provare, modificando il primo procedimento
Mi rimboccai le maniche e cominciai a riseminare tutto!!!!
Mi sono detto dai si tratta solo di aspettare 1 o 2 mesi, che sarà mai!!!!e cominciai ad attendere


ecco le modifiche al procedimento che ho eseguito

9. anzichè tappare il barattolo come al precedente punto 9, ho posizionato un altro foglio di domopak sul tampone questa volta senza buco
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10. a questo punto ho chiuso il barattolo senza chiudere definitivamente: ho atteso che trascorressero dalle 1,5 alle 3 ore, in base alla grandezza del barattolo
(1,5 per barattoli da 100 ml - 2 ore per quelli da 250 ml - 3 ore per quelli più grandi)
8.jpg


11. trascorso il tempo stabilito ho tolto in coperchio ed ho sollevato un lembo del secondo foglio di domopak e con una pinza ho sfilato il tampone
9.jpg

10.jpg


12. a questo punto ho tappato il barattolo serrando il coperchio
11.jpg


13. ed infine per rendere tutto più ordinato ho tagliato la plastica in eccesso che esce dal tappo
12.jpg



Ripicchiettaggi
Per i generi più resistenti come le phalaenopsis si può arrivare a 6 ore
per i generi dalle foglie più sottili come le bletille, mai superare le 3 4 ore.


Gli esperimenti continuano...
Successivamente, ricevetti da Emily (utente di orchidando) una capsula di Epidendrum radicans, ho pensato di provare anche questo genere e mai decisione è stata più indovinata.
Se avessi saputo che avevano una germinazione così rapida me li sarei procurati ad ogni costo.
Li seminai e in 2 giorni comincio a vedere del verde, non potevo crederci!!
Cominciai a pensare di avere problemi a distinguere i colori, ma dopo 6 giorni non c'erano più dubbi, erano germinati e crescevano a vista d'occhio.
Foto di oggi del barattolo, semina effettuata il 7/6/2010
13.jpg




continua...
salve ma nella foto nr 13 non riesco a capire che gel è sul fondo?
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
salve ma nella foto nr 13 non riesco a capire che gel è sul fondo?
considerato che questa discussione parla di come sterilizzare i terreni di coltura per le semine in ambiente sterile in modo diverso "dal solito" utilizzato nei discorsi fatti finora (nel 2010) ,

devi leggerti prima le spiegazioni di come seminare orchidee


:ciao:
 
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