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Sculture tassidermiche

Pico86

Giardinauta
E' da un pò che volevo aprire un argomento a proposito e cogliendo l'occasione del post di Piera sull' "artista" olandese lo introduco.

Per tassidermia si intende l'arte (o presunta tale) di impagliare animali ed è stata molto utilizzata negli anni passati per l'imbalsamazione di specie da esporre nei musei di storia naturale e da quando la caccia si è imposta come SPORT!!!

La tassidermia artistica utilizza invece le tecniche di imbalsamazione e preparazione per attingere a risultati non realistici – per creare insomma chimere, mostri e animali impossibili cit. Sculture tassidermiche

Se non avete cliccato il link vi allego qui qualche esempio:










Prendendo per buona la parola degli autori (in questo caso le opere si riferiscono a due di loro) vengono utilizzati esclusivamente animali trovati morti per la strada o donati dai proprietari una volta morti. Anzi alcuni di loro sembrano battersi per i diritti degli animali (da vivi).

Tralasciando l'aspetto artistico, può piacere oppure no, e ricordando che cose del genere le fa anche un tedesco con gli uomini, pensate che sia giusto utilizzare il loro corpo per rappresentazioni del genere?
 
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elena_11293

Master Florello
per un film uscito da non molto han preso proprio spunto da questo mi sa, così che il personaggio principale ha l'hobby di creare scenette con topi, che vien fatto vedere raccoglie morti in giro... ma mi ero proprio chiesta se davvero lo fossero già

[video=youtube;eZ4i_woBTF8]http://www.youtube.com/watch?v=eZ4i_woBTF8[/video] (0:50 cr.)
 

Mr. Feelgood

Aspirante Giardinauta
Mah....io sono per il rispetto di ogni essere vivente....quindi non amo molto queste cose....
Concepisco questa tecnica solo per scopo antropologico e cose del genere...collegate comunque ad un ambito didattico o scientifico.

Ogni altro scopo mi sembra privo di senso e soprattutto di gusto... a me farebbe schifo tenere un cadavere in casa, perché di questo si tratta...
 
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Pico86

Giardinauta
Mah....io sono per il rispetto di ogni essere vivente....quindi non amo molto queste cose....
Concepisco questa tecnica solo per scopo antropologico e cose del genere...collegate comunque ad uno scopo didattico o scientifico.

Ogni altro scopo mi sembra privo di senso e soprattutto di gusto... a me farebbe schifo tenere un cadavere in casa, perché di questo si tratta...


Condivido la prima parte del tuo pensiero.

Sulla seconda credo che l'arte a prescindere non debba avere un senso, o meglio non un senso comprensibile.

Personalmente vedere questi animali mi evoca alcuni ricordi infantili di bestie antropomorfe nei comportamenti e qualcos'altro che non so identificare.

Mio malgrado (e mi pesa dirlo) mi affascina nonostante il disgusto che provo, ma in fondo penso sia la stessa sensazione che mi porta ad ammirare i musei delle torture e delle pene capitali, una curiosità fugace ma estrema come un fuoco di paglia.
 

Mr. Feelgood

Aspirante Giardinauta
credo che l'arte a prescindere non debba avere un senso, o meglio non un senso comprensibile.

Giustissimo....ma proprio io non riesco a concepire come arte la manipolazione di cadaveri e parti anatomiche degli stessi......

Nemmeno riesco a trovare il senso nel espiantare parti di carcasse di animali morti e ricomporle con altre di specie diversa ....forse 200 anni fa poteva essere un buon modo per ingannare qualche scarso antropologo e farsi 2 soldi nelle fiere di paese...ma ora credo serva solo per far scaturire nelle persone la sensazione che hai appena descritto tu...e magari lucrarci sopra...
 

Pico86

Giardinauta
Giustissimo....ma proprio io non riesco a concepire come arte la manipolazione di cadaveri e parti anatomiche degli stessi......

Nemmeno riesco a trovare il senso nel espiantare parti di carcasse di animali morti e ricomporle con altre di specie diversa ....forse 200 anni fa poteva essere un buon modo per ingannare qualche scarso antropologo e farsi 2 soldi nelle fiere di paese...ma ora credo serva solo per far scaturire nelle persone la sensazione che hai appena descritto tu...e magari lucrarci sopra...

Può avere lo stesso senso di rappresentare la morte nei quadri, manipolare cadaveri può essere un modo alternativo di ingannare la paura per l'inevitabile ed assumere un ruolo nella creazione che non ci compete di natura.

E' impossibile valutare il valore artistico dell'opera, qualunque essa sia, perché è qualcosa di talmente soggettivo da non poter dare criteri di bello o brutto a prescindere.

A me hanno suscitato curiosità, ma penso ci sia qualcuno che non rimanga indifferente verso il senso dell'opera, qualunque esso sia. E credo viviamo in un mondo talmente pieno di curiosità e soprattutto così alla portata di tutti che lo sforzo non avrebbe premiato alla pari il lucro.

Mi chiedevo se fosse giusto utilizzare parti anatomiche in questo modo.

Potrei dire che il rispetto per la vita passa per il rispetto di ogni essere vivente ed essere un'ipocrita perché a questo punto non dovrei utilizzare la pelle di animali destinati al macello (lasciamo stare quelli uccisi per la loro pelliccia...) essendoci oggi alternative totalmente "ecologiche". Non indossiamo la pelle di un cadavere in quel caso?

Credo che a questo punto preferisca mantenermi cattivo fino in fondo e godermi queste curiosità prendendo l'angoscioso rimorso come parte dello spettacolo.
 

miciajulie

Fiorin Florello
sempre che si usino davvero animali morti e quindi non ci siano sofferenze per gli animali, trovo abbastanza disgustoso/repellente e quant'altro mettermi in casa il cadavere, la mummia di esseri una volta viventi, un gioco un po' macabro. la mia miciona impagliata? che orrore! vi impagliereste la vostra vecchia prozia? mah, cerco di non turbarmi oltre. ciao
 

Pico86

Giardinauta
sempre che si usino davvero animali morti e quindi non ci siano sofferenze per gli animali, trovo abbastanza disgustoso/repellente e quant'altro mettermi in casa il cadavere, la mummia di esseri una volta viventi, un gioco un po' macabro. la mia miciona impagliata? che orrore! vi impagliereste la vostra vecchia prozia? mah, cerco di non turbarmi oltre. ciao

Se mi avesse lasciato un'ingente eredità ed avesse espresso questo preciso desiderio un pensierino ce lo farei e magari gli farei anche tanto di cappello al passaggio :fischio:

Scherzi a parte non sono opere "da casa" così come non lo sono le cripte dei cappuccini a Palermo o Roma.

Concordo sul gusto, ma per esempio io ritengo assurdo anche che alcune persone si facciano i capelli verdi o blu o arancioni, ma qui entriamo nel campo del "de gustibus non disputandum est"
 
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Mr. Feelgood

Aspirante Giardinauta
Può avere lo stesso senso di rappresentare la morte nei quadri, manipolare cadaveri può essere un modo alternativo di ingannare la paura per l'inevitabile ed assumere un ruolo nella creazione che non ci compete di natura.

[................]

Mi chiedevo se fosse giusto utilizzare parti anatomiche in questo modo.

Potrei dire che il rispetto per la vita passa per il rispetto di ogni essere vivente ed essere un'ipocrita perché a questo punto non dovrei utilizzare la pelle di animali destinati al macello (lasciamo stare quelli uccisi per la loro pelliccia...) essendoci oggi alternative totalmente "ecologiche". Non indossiamo la pelle di un cadavere in quel caso?

Credo che a questo punto preferisca mantenermi cattivo fino in fondo e godermi queste curiosità prendendo l'angoscioso rimorso come parte dello spettacolo.


Mi dispiace, continuo a non essere d'accordo...
Reputo la maggior parte delle " opere " che ho visto come lo svilimento della natura stessa degli animali coinvolti...
Come dici tu, vedo in questi "artisti " la sola volontà di :
"
assumere un ruolo nella creazione che non ci compete di natura
".

Per quanto riguarda l'uso della pelle di animali destinati al macello la pensiamo allo stesso modo, solo che io me ne chiamo fuori dato che sono vegetariano dall'età di 15 anni e di conseguenza non indosso pelle di animali..... ne tanto meno li mangio.

Comunque son punti di vista....
 

Pico86

Giardinauta
Per quanto riguarda l'uso della pelle di animali destinati al macello la pensiamo allo stesso modo, solo che io me ne chiamo fuori dato che sono vegetariano dall'età di 15 anni e di conseguenza non indosso pelle di animali..... ne tanto meno li mangio.

Ante scriptum
Bello discutere con chi la pensa diversamente da te con questi toni garbati e complimenti per la tua scelta e la necessaria tenacia nel mantenerla.


Umberto Eco citava tramite Guglielmo da Baskerville che "L'arte è scimmia della natura che è immagine di Dio". Ed in effetti nel passato, anche non tanto remoto, la natura veniva perlopiù scimmiottata con sculture e quadri che non si discostavano dal disegno originale.

E' una pratica invece che tante opere di oggi sembrano discostarsi dal mondo reale e non è ognuna di queste una rivolta ed una parziale rivincita nei confronti del Creato e delle regole nolenti imposteci.

Potrebbe essere un forte segno dell'egocentrismo che oggi pervada la nostra società, ma d'altronde l'arte, così come la morale, è figlia dei tempi.
 

elena_11293

Master Florello
Se mi avesse lasciato un'ingente eredità ed avesse espresso questo preciso desiderio un pensierino ce lo farei e magari gli farei anche tanto di cappello al passaggio :fischio:

..in effetti.. :lol:
(ma poi mi vengono in mente scene da 'psycho' di hitchcock! :fifone2:)


Scherzi a parte non sono opere "da casa" così come non lo sono le cripte dei cappuccini a Palermo o Roma.

non son mica così certa di questo.. se c'è arte c'è mercato, e vuoi che non ci sia qualcuno che segue quegli 'artisti' e si porta a casa il suo 'pezzo' pregiato? secondo me sì, e magari gliene commissionano pure. e poi, pensa ai trofei di caccia: quelli stanno proprio nelle case! magari non agghindati in modi stravaganti, ma alle volte vengono messi 'in posa'


...
Potrebbe essere un forte segno dell'egocentrismo che oggi pervada la nostra società, ma d'altronde l'arte, così come la morale, è figlia dei tempi.

e io son lieta di sentire qualcun altro pensarlo :) tutto ciò che fa parte della 'cultura' ce lo siamo e ce lo continuiamo a inventare noi e cos'altro se non le nostre personalità/l'ego si mette a fare e a dire certe cose?
 

Pico86

Giardinauta
...e poi, pensa ai trofei di caccia: quelli stanno proprio nelle case! magari non agghindati in modi stravaganti, ma alle volte vengono messi 'in posa'

Non è la posa in questo caso a creare l'opera ma l'antropomorfismo del soggetto e della situazione e/o la sua "unicità", con tutto quello che si cela dietro. Esempio per la chimera "Anticamente era sinonimo di somma di vizi: la perfidia del serpente, la lussuria della capra e la violenza del leone" cit. Chimera

Ma indipendentemente da questo per "da casa" non intendevo opere che stanno in casa, altrimenti anche la Gioconda potrebbe esserlo, quanto piuttosto opere che suscitano una gamma di particolari sentimenti al di là del solo possessore.

Per esempio vedere la ricca prozia impagliata mi darebbe disgusto o al massimo ammirazione per chi l'ha imbalsamata così bene :D, ma al suo possessore darebbe tutta una serie di ricordi e di sensazioni legata alla parente.
 

elena_11293

Master Florello
okay, pico, capisco il tuo punto, ma al contempo no, perché quelle 'chimere artistiche' non mi paiono 'già' (mai dire mai...) assimilabili a manufatti artistici quali una gioconda, per quanto, come ogni cosa (in particolare se stravagante e/o posta in un determinato contesto), possano suscitare pensieri ed emozioni. quindi, in definitiva mi sa che devo chiederti di spiegarti meglio/diversamente, perché forse non ho colto cosa tu indessi dire.. :)
 

Pico86

Giardinauta
...come ogni cosa (in particolare se stravagante e/o posta in un determinato contesto), possano suscitare pensieri ed emozioni. quindi, in definitiva mi sa che devo chiederti di spiegarti meglio/diversamente, perché forse non ho colto cosa tu indessi dire..

Parto da questa tua affermazione, per prima la parte sottolineata.

In questo caso credo non si possa più parlare di valore artistico dell'opera quanto di mera curiosità, al pari, come già ho scritto nel messaggio #4 di un museo delle stravaganze o di un baraccone ambulante freak o di un animale rimasto spiaccicato sulla strada.

Passando alla parte in grassetto, concordo che ogni cosa possa suscitare pensieri ed emozioni. Ritengo che queste sensazioni possano derivare da situazioni passate, da ricordi, da paure, insomma dal bagaglio conoscitivo e completamente o in parte conscio che accompagna un essere umano.

Ad un uomo che si sia scottato la mano sul fuoco verrà la paura di questo. Posso idealmente dire che il fuoco e gli oggetti ad esso collegato rappresentino per lui e per lui soltanto una sorta di "opera d'arte", perché ad essi saranno collegati emozioni e sensazioni legati a pensieri totalmente o parzialmente consci, quindi facenti parte del suo bagaglio personale.

Ci sarà poi l'uomo accanto a questo che verso gli stessi oggetti non proverà niente non essendosi scottato.


Un uomo che guarda le stelle, un uomo che guarda un'alba o un'uomo che guarda il mare proverà una sensazione.
Tale sensazione non verrà da esperienze passate o da ricordi felici o infelici, sarà ammirazione a prescindere.
E tale sensazione, non essendo collegata al mio Io, stupirà quindi non solo me stesso ma anche il mio vicino.

Quell'opera avrà quindi toccato qualcosa che non si lega alla coscienza del singolo ma ad una sorta di legame istintivo che ci lega tutti. Quella sarà un'opera d'arte.

Quel qualcosa non darà a tutti la stessa sensazione e credo che tanto più il valore di un'opera sia grande tanto a più possa trasmetterla.

Scriveva Dante che la candida rosa dei beati aveva come piacere sommo il guardare Dio, quindi egli rappresenterebbe la più grande delle opere d'arte.

Alla maggior parte degli uomini credo la Gioconda tocchi più questa sensazione rispetto all'opera in questione, me compreso.
Ci sarà quindi una categoria di persone che non la preferirà, magari l'uomo che si è scottato continuerà a considerare più opera d'arte il fuoco e gli oggetti ad esso collegati, ma prima ho affermato che l'arte è figlia del tempo, come posso adesso dargli un valore costante?

Probabilmente (e sottolineo probabilmente) i modi di arrivare a vedere il bello e l'inconscio passano attraverso una serie di sfumature derivanti dal nostro conscio e quindi dalla moralità, dalle esperienze, dalla coscienza, dalla conoscenza.
 

Mr. Feelgood

Aspirante Giardinauta
Ante scriptum
Bello discutere con chi la pensa diversamente da te con questi toni garbati e complimenti per la tua scelta e la necessaria tenacia nel mantenerla.

Ti ringrazio, ma ancor più bello è aver la possibilità discutere con persone che sanno argomentare una loro teoria, o un loro punto di vista, come hai fatto tu.....Talmente bene da portare una persona come mè, ad anni luce dal tuo punto di vista, a porsi delle domande o comunque a comprendere appieno un pensiero diametralmente opposto al suo.

Detto questo.... rimango della mia opinione, questa forma d'espressione " purtroppo " si scontra con tutto ciò in cui credo... e per questo non fa per me...
 

elena_11293

Master Florello
Pico, credo allora di non esser stata io a spiegarmi bene... e continuo a non esser certa di comprenderti. Ma provo ad aggiungere qualcosa in modo che almeno tu forse possa.
Sai, ho studiato arte, perfino estetica (con un epistemologo piuttosto noto nell'ambiente qui in italia), ma nonostante ciò nel tempo, per esperienza e altro, ho perso qualsiasi interesse per questo che trovo essere appunto solo un prodotto culturale. Se parliamo di 'meraviglie del creato' come possono esserlo un tramonto, un paesaggio, un sorriso sul volto di un essere umano, una vita che nasce, mi trovi d'accordo sul fatto che siano espressioni di pura bellezza (dove con bellezza intendo 'la grazia che la vita esprime'). E quindi, per tutto questo appena detto, posso dirti che per me quelle 'sculture' tassidermiche, quali che siano i pensieri e le emozioni (più o meno frutto di reazioni dovute a esperienze passate o presenti o immaginate o...) che suscitano, non riesco a considerarle né belle né arte (il che però in bocca mia non val molto dato che appunto non dò più alcuna importanza a una qualsiasi produzione artistica). Quindi il tuo parlare di 'valore artistico' non riesce a trovare in me un appiglio per poter essere discusso, perché che si tratti di un quadro di picasso o di questi poveri animali, io non dò un valore particolare a ciò che un essere umano può produrre rispetto ad un altro. suonerò eretica, non è un problema per me: la gioconda è frutto dell'ego di un essere umano, per quanto geniale e forse anche un po' "illuminato" tanto quanto quelle tassidermie, la sola differenza sta in quanto le due persone che hanno prodotto quei manufatti sono stati in grado di lasciare un po' di quell'ego fuori dal lavoro che li ha condotti a quel risultato. come stabilirlo? credo ci si può riuscire solo facendo altrettanto :)

ps: ...scusa, ma non è che in realtà diciamo le stesse cose? :rolleyes:
 
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Pico86

Giardinauta
ps: ...scusa, ma non è che in realtà diciamo le stesse cose? :rolleyes:

Lo è, lo è! :D


...la sola differenza sta in quanto le due persone che hanno prodotto quei manufatti sono stati in grado di lasciare un po' di quell'ego fuori dal lavoro che li ha condotti a quel risultato.

Un super mi piace! :)
Ritengo che chi riesca a trasmettere una tale sentimento al di là del tempo di appartenenza, con tutto ciò che ne consegue, e del conscio, riesca a trasmettere una parte del Creato (o di come lo si vuole chiamare).
 

elena_11293

Master Florello
Lo è, lo è! :D


ci stiamo capendo! altra cosa piacevole :D



Un super mi piace! :)
Ritengo che chi riesca a trasmettere una tale sentimento al di là del tempo di appartenenza, con tutto ciò che ne consegue, e del conscio, riesca a trasmettere una parte del Creato (o di come lo si vuole chiamare).

ehhh, sì, concordo. anche se a veder le cose a volo d'angelo tutto, cioè proprio tutto tutto, ne fa parte; per cui, tutto, proprio qualsiasi cosa, in realtà trasmette parte del creato (o di come lo si vuole chiamare :)). è che qualcosa poi ci risuona dentro facendoci sentire 'bene', qualcosa non così tanto (semplifico moooolto qui). ed ecco che ci costruiamo poi sopra giudizi (bello, brutto, giusto, sbagliato, vero, falso, geniale, banale, ecc ecc). e sui giudizi disquisiamo. e nascono le teorie, le filosofie, i libri, e gli artisti tassidermisti. e il nostro sentirci colpiti da ciò che loro hanno scelto di portare in luce in mezzo al tutto.

:Saluto:
 

Pico86

Giardinauta
ehhh, sì, concordo. anche se a veder le cose a volo d'angelo tutto, cioè proprio tutto tutto, ne fa parte; per cui, tutto, proprio qualsiasi cosa, in realtà trasmette parte del creato (o di come lo si vuole chiamare :)). è che qualcosa poi ci risuona dentro facendoci sentire 'bene', qualcosa non così tanto (semplifico moooolto qui). ed ecco che ci costruiamo poi sopra giudizi (bello, brutto, giusto, sbagliato, vero, falso, geniale, banale, ecc ecc). e sui giudizi disquisiamo. e nascono le teorie, le filosofie, i libri, e gli artisti tassidermisti. e il nostro sentirci colpiti da ciò che loro hanno scelto di portare in luce in mezzo al tutto.

E' una sorta di loop nel quale giriamo. :D

Creato nel #17 non è stato affatto un termine felice, perché ogni cosa, dal serial killer all'esplosione di una nova, in quanto esiste fa parte di esso e quindi ogni cosa ne è immagine.

Rimando al #14 perché altrimenti finirei per ripetere le stesse cose.

Grazie della discussione a tutti!

:Saluto:
 
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