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Rose malate?

Barbara85

Aspirante Giardinauta
Secondo voi che cos'hanno le rose del mio giardino? Non si vede benissimo dalle foto ma hanno le foglie macchiate di nero, non sono appiccicose ne altro, sono solo delle macchie.
mi sapete aiutare? Grazie!!!!! :ciao:



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Gertrude J.

Maestro Giardinauta
Macchia nera/Ticchiolatura/Black spot/Diplocarpon rosae ... tanti nomi per la stessa malattia fungina molto comune tra le rose.
Un fungo che prospera durante le estati calde, umide o piovose e le giornate calde con notti fresche e umide... insomma in ambienti umidi.
Quindi... sistemare la rosa in posizione ben arieggiata e non mettere troppe piante vicine, non bagnare le foglie durante l'irrigazione, luogo soleggiato e terreno ben drenante.
Tutto questo per prevenire.
Adesso:
Togliere le foglie malate ed andare di antifungino, meglio sistemico. Darlo anche sul terreno intorno alla pianta. Le spore del fungo si annidano nel terreno.
 

Gertrude J.

Maestro Giardinauta
Occhio, non darlo nelle ore di sole. Bruciature assicurate.
Meglio la mattina presto, non oltre le 6:00 o dopo il tramonto o quando la rosa si trova in una zona non più battuta dal sole fino al giorno dopo.
 
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Barbara85

Aspirante Giardinauta
No, no, l'ho dato dopo il tramonto! Ma mi stavo chiedendo quante volte lo devo dare? Una sola volta è sufficiente?
 

CLEMETIS68

Master Florello
No, no, l'ho dato dopo il tramonto! Ma mi stavo chiedendo quante volte lo devo dare? Una sola volta è sufficiente?
Mi raccomando.. i trattamenti sempre la sera... oltre che al benessere della pianta pensiamo anche agli insetti impolinatori.
Cerca di togliere tutte le foglie malate e bruciale.. o comunque non nella compostiera, tra 10 giorni potresti dare del rame, che difficilmente cura ma previene

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Gertrude J.

Maestro Giardinauta
No, no, l'ho dato dopo il tramonto! Ma mi stavo chiedendo quante volte lo devo dare? Una sola volta è sufficiente?
Concordo con Clemetis68.
Lo stesso trattamento, se non noti miglioramenti, puoi ripeterlo tra una ventina di giorni.
Sarebbe anzi meglio utilizzare un'altra molecola, per evitare lo sviluppo di resistenze al principio attivo.
In generale i trattamenti sistemici vanno effettuati non più di 2/3 volte l'anno.
Vanno infatti alternati con i trattamenti a base di rame, tipo ossicloruro di rame. La poltiglia Bordolese non va usata con le altre temperature, estate, perchè il caldo aumenta la sua azione fitotossica.
Se piove i trattamenti di rame vanno ripetuti , la pioggia lava via tutto.
 
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Barbara85

Aspirante Giardinauta
Ma con "poltiglia bordolese" si intende il rame o lo zolfo? Perchè io ho trovato in casa dello zolfo e mi stavo chiedendo se posso somministrare quello anzichè il rame. Altra domanda: il rame e lo zolfo uccidono gli insetti? Io non vorrei far morire nessuno!!!!!!! :cry:
 

Gertrude J.

Maestro Giardinauta
La poltiglia bordolese è è un anticrittogamico di superficie, detto anche di contatto ed composta da solfato di rame e da idrossido di calcio (calce spenta).
Il rame è un potente fungicida però in forma di solfato è molto acido e se usato in forma pura brucerebbe le foglie delle piante.
Nella poltiglia l’idrossido di calcio abbassa il PH del solfato di rame. Questa fa siche poltiglia bordolese sia pericolosa ed aggressiva nei confronti delle piante.
Deve essere utilizzata il giorno stesso della preparazione.
Non va utilizzata durante la fioritura pericolo fenomeni di fitotossicità soprattutto sui fiori.
La poltiglia bordolese contiene un metallo pesante, il rame che se si accumula nel terreno inibisce la sintesi dell’humus. Va evitato di usarle esageratamente.
 

Gertrude J.

Maestro Giardinauta
Lo zolfo è specifico per l'oidio. La tua rosa ha la macchia nera.
Inoltre zolfo e rame sono fingicidi di copertura preventivi. A te serve un curativo.
Il rame, ad elevate concentrazioni, può provocare danni agli ausiliari (coccinellidi, crisope, imenotteri, acari). Non è tossico per le api, mentre lo è per i pesci.
In generale i fungicidi non sono ritenuti particolarmente tossici per le api, pur se talvolta si sono osservate sensibili mortalità in seguito a trattamenti eseguiti con prodotti a base di zolfo o in miscela con altre molecole.
PERICOLOSITA' BASSA:
Alachlor, Azadirachtin, Acido gibberellico, Amitraz, Benomyl, Bentazone, Captan, Clofentezine, Chlorothalonil, Dalapon, Dicamba, Dicofol, Diflubenzuron, Dinocap, Diquat, Diuron, Dodina, D2,4, Fenarimol, Fentin acetato, Fluazifop, Glyphosate, Fluvalinate, Linuron Mancozeb, ManebMcpa, Molinate, Penconazole, Pirimicarb, Fluazifop, Molinate, Penconazole, Pirimicarb, Piretro, Propachlor, PropanilL, Rame, Rotenone, Simazine, Thiram, Trifluralin, Ziram, Zolfo.
 

Francesco Laria

Aspirante Giardinauta
Premetto che non so se è la sezione adatta, e chiedo scusa se ho sbagliato. Mi inserisco nella discussione per proporre un mio problema per quanto riguarda la malattia di alcune mie rose che mi sta semplicemente facendo impazzire, ho fatto delle ricerche sul web ed anche su questo forum senza trovare risposta forse per mia incompetenza. vi allego delle foto di mie rose di cui una comprata recentemente la Paul Gaugin, ed altre di cui non conosco il nome. Sulle rose in oggetto non ho trovato nessun insetto o oidio. Spero che riusciate voi a trovare la malattia di queste mie rose. Ringrazio anticipatamente tutti quelli che mi possano aiutare. Cordiali saluti Francesco. Le foglie dello avocado non centrano sono li per errore non sono riuscito ad eliminarle.
Foglie rosa-2.jpg Paul gaugin.jpg Foglie rosa-3.jpg
 

CLEMETIS68

Master Florello
malattia di alcune mie rose che mi sta semplicemente facendo impazzire, ho fatto delle ricerche sul web ed anche su questo forum senza trovare risposta forse per mia incompetenza. vi allego delle foto di mie rose di cui una comprata recentemente la Paul Gaugin, ed altre di cui non conosco il nome. Sulle rose in oggetto non ho trovato nessun insetto o oidio. Spero che riusciate voi a trovare la malattia di queste mie rose. Ringrazio anticipatamente tutti quelli che mi possano aiutare. Cordiali saluti Francesco. Le foglie dello avocado non centrano sono li per errore non sono riuscito ad eliminarle.

La colorazione gialla ...è mancanza di ferro o di magnesio
ma sono più orientata per la mancanza di magnesio
visto anche l'accartocciamento delle foglie che è un altro sintomo
 

Francesco Laria

Aspirante Giardinauta
La colorazione gialla ...è mancanza di ferro o di magnesio
ma sono più orientata per la mancanza di magnesio
visto anche l'accartocciamento delle foglie che è un altro sintomo
Innanzitutto grazie per la risposta pensi che anche la foto centrale sia dovuta a carenza di magnesio?
Se è cosi proverò a dargli un po’ di concime complesso con la presenza di magnesio e ferro
 

CLEMETIS68

Master Florello
Innanzitutto grazie per la risposta pensi che anche la foto centrale sia dovuta a carenza di magnesio?
Se è cosi proverò a dargli un po’ di concime complesso con la presenza di magnesio e ferro
Io uso questo.. E mi trovo benissimo, in
pochi giorni risolvi
5f5ac74cd8170e15add76ac269a184a7.jpg


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Francesco Laria

Aspirante Giardinauta
Io uso questo.. E mi trovo benissimo, in
pochi giorni risolvi
5f5ac74cd8170e15add76ac269a184a7.jpg


Inviato dal mio POT-LX1 utilizzando Tapatalk
Grazie per il consiglio, stavo pensando che il concime che ho usato fin’ora dicono che è specifico per le rose ma, evidentemente non risulta a verità, mi impegnerò a trovarlo al più presto. Di nuovo grazie ti farò sapere al più presto. Buona giornata.
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Ok ma secondo te se uso lo zolfo può andare bene? E degli insetti che mi dici? :)

Lo zolfo è il più antico rimedio impiegato in agricoltura ed è tutt'ora valido contro la generalità dei mal bianchi, che essendo - nella grande maggioranze delle specie - funghi ectoparassiti, ossia che si sviluppano sulla superficie degli organi verdi e inviano speciali ife (austori) all'interno dei tessuti, possono essere aggrediti anche da anticrittogamici che si fermano sulla superficie come appunto lo zolfo.
Lo zolfo agisce in fase di sublimazione e, diciamo, "scioglie" le cellule fungine. Tuttavia va impiegato entro un dato intervallo di temperatura, perché sotto il range non sublima, e sopra diventa fitossico (causa ustioni); il limite inferiore per i formulati grossolani comuni è di 18-20 °C, quello superiore è intorno ai 28-30 °C.
Attualmente vengono prodotti formulati tecnicamente avanzati che garantiscono maggior efficacia e agiscono già a 10 °C. Vengono anche proposti contro altre malattie fungine, ma l'impiego elettivo è quello che ti detto.

Se con la seconda parte della domanda intendi chiedere se lo zolfo agisce anche contro gli insetti, la risposta è no; si ammette invece abbia una azione acaro-frenante (es. ragnetto rosso), tuttavia col tempo si sono selezionate popolazioni di acari resistenti.

Per il resto altri hanno fornito le informazioni del caso; è necessario tuttavia segnalare che molti dei prodotti che sono stati riportati, attualmente sono in parte revocati oppure per il loro impiego occorre avere una apposita abilitazione: per le piante ornamentali, a norma di legge gli hobbisti possono usare solo quelli che in confezione portano la scritta PFnPO (Prodotti Fitosanitari non professionali per Piante Ornamentali).

Riguardo al quesito iniziale sulla ticchiolatura della rosa, in questo momento ho sulle mie i primi sintomi e se riesco fornirò immagini del patogeno, che è il metodo decisivo per certificare la diagnosi.
 
Ultima modifica:

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Come promesso metto le foto.

Una premessa a titolo divulgativo nella speranza che possa risultare utile anche ai semplici appassionati.

I funghi patogeni si possono riprodurre per via sessuata (le spore hanno nomi diversi, nel ns. caso ascospore), ma anche diffondersi producendo propaguli asessuati (generalmente chiamati conidi): in passato non sempre si riusciva a capire che si trattava della stessa specie, sicché uno stesso organismo fungino veniva classificato in doppio: uno per la forma sessuata o perfetta, e un secondo per quella asessuata o imperfetta, nel ns. caso rispettivamente Diplocarpon rosae e Marssonina rosae. Tale prassi terminologica è sopravvissuta nell'uso corrente.

Sulle foglie in vegetazione si trova la forma imperfetta, che tuttavia a sua volta produce elementi propagativi di due tipi a seconda del periodo stagionale: nella prima foto si vedono allo stereomicroscopio sulle macchie necrotiche dei piccoli punti (stanno sul dorso della foglia): si chiamano acervuli (foto 1) e contengono conidi bicellulari (foto 2) che diffondono la malattia; in estate però possono essere prodotti anche conidi unicellulari (foto 3, fatta in laboratorio lo scorso anno).

Marssonina rosae - acervula.jpg marssonina-rosae-conidi-_rz__1.jpg marssonina_rosae_conidi unicellulari_22_micron.jpg

In un'altra discussione qualcuno chiedeva la differenza tra ticchiolatura e peronospora della rosa: la differenza è semplicemente che si tratta di due patogeni diversi, per posizione tassonomica e caratteristiche patogenetiche ed epidemiologiche. I sintomi fogliari all'occhio non esperto si possono confondere anche perché sia l'una che l'altra malattia possono dar luogo a manifestazioni sintomatiche un po' diverse a seconda della fase di malattia e dell'ospite. Motivo per cui la conferma si ha nel modo che ho fatto vedere.
Non sono in grado di mostrare i propaguli della peronospora che personalmente non ho mai veduta (fuoriescono dagli stomi in forma di leggera muffetta, per cui emergono nel di sotto della foglia, mentre nella ticchiolatura si raccolgono sul dorso: e questa è già una differenza che si può cogliere a occhio nudo o con l'ausilio di una lente). Ho chiesto a un amico che lavora in Laboratorio Fitosanitario, ma mi detto che nella mia Regione nessuno mai gli ha portato campioni di rosa colpita da peronospora e quindi non ha foto in archivio: chi fosse interessato può trovare ovviamente immagini in rete così può confrontare.

:ciao:
 
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