ieri nella mia città
Nuova luce al ritratto del conte Passerini. Omaggio ai numi tutelari. Moderno mecenatismo. Questo ieri nel lettissimo giornale della città che si vanta persino dentro le chiese di essere la Primogenita ( la prima che aderì plebiscitariamente all'unità d'Italia), che intitola la maggior parte delle strade a mecenati e benefattori dei secoli scorsi. C'erano autorità civili e militari nel salone monumentale della biblioteca, per presentare il restauro del ritratto del conte Pier Francesco Passerini ( a cui è intitolata la biblioteca). A introdurre l'iniziativa, Corrado Sforza Fogliani, delegato per l'Emilia Romagna del sacro militare Ordine costantiniano di san Giorgio, il più antico degli ordini cavallereschi, alla presenza del gran prefetto dell'Ordine , un Ruffo di Calabria, e con la benedizione di un monsignore. C'erano anche sindaco, esponenti della sovrintendenza, priori dell'ordine succitato, storici dell'arte, re conservatori del fondo antico. L'Ordine, che aiuta i bisognosi e preserva le testimonianze del passato, ha curato il restauro.
Un luminoso esempio di come la cultura si propaga e di come può servire soprattutto chi ne vuole essere investito.
Ma ciò che mi preme è la presenza dello Sforza Fogliani, proprietario della banca della città. Sino a pochi giorni fa non sapevo neppure chi era. Costui evidentemente mi insegue. La scorsa settimana ero in vacanza per un giorno a Castell'Arquato ( una meta, vi assicuro, scelta a caso, avevo preso il pullman), e la guida del posto alle due del pomeriggio mi assicurava che quella mattina a mezzogiorno lo Sforza Fogliani era a Castell'Arquato per i preparativi una mostra degli Sforza. Poi in un ostello della mia città ho preso a caso un libro, sulla città antica, e lo storico che l'ha curato, Antonio Carrà, scrive nella prefazione che quel libro sulla comunità della Torricella nasceva da un'idea ( leggendo la prefazione ho saputo del suo nome e del titolo di studio) dell'avvocato Corrado Sforza Fogliani. Voi potete dire che niente ci insegue che non faccia per noi. Ma se io mi interesso alle iniziative in cui è, non si può dire che lui fa parte del mio destino ?