• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Ripetizioni

Hélène

Esperta Sezz. Rose
Prezzi a parte, ci vuole una pazienza.....
Molto spesso (ma non è una regola) i ragazzi che vanno male a scuola sono strafottenti o svogliati anche durante le ripetizioni, e allora sì che si fatica a rendere il tutto interessante e stimolante.

Ho fatto ripetizione da metà aprile fino ai primi di giugno (la mamma si è accorta presto che le figlie erano casi disperati, eh?) e a giorni alterni facevo 2 o 3 ore di ripetizione di TUTTO.
Morale della favola? A fine giornata detestavo il suono della mia voce!! E pensare che sono una chiacchierona.


quoto assolutamente. quando do ripetizioni non le do a ragazzi che vanno bene a scuola, ma a ragazzi che fanno davvero fatica oppure sono molto molto svogliati. La maggioranza delle volte mi trovo ad avere a che fare con piccoli maleducati...ci metto più tempo a convincerli ad aprire il libro che quello che mi serve a rispiegare la lezione e fargliela imparare.
Per fortuna, nel mio caso, i genitori conoscono profondamente la loro prole e mi appoggiano anche quando divento molto dura (ci sono passati loro stessi ed è per quello che hanno deciso di mollarli a me!).

In questo caso credo che la retribuzione (la mia tra l'altro è piuttosto contenuta da quello che vedo, visto che la maggioranza delle volte vado a domicilio) sia pienamente guadagnata.

Poi devo dire che ci sono casi di ragazzi che prendo particolarmente a cuore e per i quali non guardo proprio l'orologio...do da anni ripetizioni ad un ragazzo dislessico. Oltre alle ore effettive di lezione perdo molto tempo a casa per fargli dei riassunti per fare in modo che le lezioni per lui siano più assimilabili. Questo tempo non l'ho mai contato.


Aggiungo che il 90% delle famiglie che mi hanno richiesto ripetizioni sono famiglie piuttosto benestanti...non rinunciano certamente a mangiare per le ore che faccio ai loro figli.
 

LolòGi

Maestro Giardinauta
quoto assolutamente. quando do ripetizioni non le do a ragazzi che vanno bene a scuola, ma a ragazzi che fanno davvero fatica oppure sono molto molto svogliati. La maggioranza delle volte mi trovo ad avere a che fare con piccoli maleducati...ci metto più tempo a convincerli ad aprire il libro che quello che mi serve a rispiegare la lezione e fargliela imparare.
Per fortuna, nel mio caso, i genitori conoscono profondamente la loro prole e mi appoggiano anche quando divento molto dura (ci sono passati loro stessi ed è per quello che hanno deciso di mollarli a me!).

In questo caso credo che la retribuzione (la mia tra l'altro è piuttosto contenuta da quello che vedo, visto che la maggioranza delle volte vado a domicilio) sia pienamente guadagnata.

Beh, sei fortunata, la madre delle ragazzine in questione non ha polso, quindi lascia fare loro quello che vogliono.

Poi devo dire che ci sono casi di ragazzi che prendo particolarmente a cuore e per i quali non guardo proprio l'orologio...do da anni ripetizioni ad un ragazzo dislessico. Oltre alle ore effettive di lezione perdo molto tempo a casa per fargli dei riassunti per fare in modo che le lezioni per lui siano più assimilabili. Questo tempo non l'ho mai contato.


Aggiungo che il 90% delle famiglie che mi hanno richiesto ripetizioni sono famiglie piuttosto benestanti...non rinunciano certamente a mangiare per le ore che faccio ai loro figli.

Hai ragione, non è possibile generalizzare. Dipenda da caso a caso. Anche io ho una ragazzina che praticamente è di famiglia a cui le do gratis, anzi molto volentieri. Si impegna molto e l'anno scorso ha recuperato addirittura matematica che detesta!
Sono queste le cose che pagano più del denaro!:)
 

anto.loschi

Aspirante Giardinauta
Anch'io ho dato ripetizioni per moltissimi anni. Però dopo un po' ho capito che gli studenti svogliati e maleducati andavano rispediti alle famiglie. Non si può studiare al posto loro....e così ho fatto. Ho tenuto solo quelli che realmente faticavano, perché quasi sempre, poveretti, ce la mettevano tutta. Credo che la tenacia risolva quasi tutti i problemi di apprendimento. Ho notato anche che le famiglie cosiddette "benestanti" pagavano spesso con parecchio ritardo (a pagare e a morire c'è sempre tempo, dicono qui in Veneto), mentre quelle più "povere" insistevano a pagare quasi ad ogni lezione...
Antonella
 
N

ninfa77

Guest
Il 90% di quelli a cui ho dato lezioni io erano figli di operai ....non si può generalizzare sul reddito delle famiglie che mandano i figli a lezioni private
 

Pin

Master Florello
sono d'accordissimo! per questo la ripetizione dico che è un lusso. Poi se vogliamo aprire una parentesi su come ci siano insegnanti non capaci (la minor parte!) questo è un altro problema...


Evidentemente sono un caso a parte perchè io ho incontrato la maggior parte di insegnanti incapaci, per mio figlio


ogni tanto servono nocchini in testa e dati bene!!! :D:D:D


Mi ricordi quando davo io ripetizioni, con un ragazzino usavo il mestolo di legno sui gomiti.
Oggi è un affermato medico.
 
N

ninfa77

Guest
Evidentemente sono un caso a parte perchè io ho incontrato la maggior parte di insegnanti incapaci, per mio figlio


.

ed io mi associo a te ho 3 nipotine che frequentano le medie e fortunatamente hanno dei genitori che colmano le lacune di alcuni insegnanti
 

Vincenzo VA

Florello
Evidentemente sono un caso a parte perchè io ho incontrato la maggior parte di insegnanti incapaci, per mio figlio

ed io mi associo a te ho 3 nipotine che frequentano le medie e fortunatamente hanno dei genitori che colmano le lacune di alcuni insegnanti



Qui mancano delle parole.:confuso:

Evidentemente sono un caso a parte perchè io ho incontrato la maggior parte di insegnanti incapaci, per mio figlio
che è un genio incompreso! :lol:


Anche qui

ed io mi associo a te ho 3 nipotine che frequentano le medie e fortunatamente hanno dei genitori geni che colmano le lacune di alcuni insegnanti analfabeti
:lol:


Sì, amici, anche la famiglia spesso fraintende il ruolo della scuola e dell'istruzione. :(
Molte persone sono infatti convinte che la scuola sia semplicemente un traballante apparato utile solo a certificare la presunta genialità dei figli (o nipotine).


Oggi tutti si considerano più bravi dei professori...e forse lo sono davvero. :eek:k07:
Non difendo nessuno. :)

Il problema è un altro: la famiglia spesso si contrappone alla scuola e contribuisce a delegittimare l'operato degli insegnanti.
I ragazzi, già scombussolati da messaggi televisivi fuorvianti, veline e calciatori milionari, si convincono che la scuola è davvero inutile, perdono ulteriormente la motivazione allo studio, non si orientano più in una società sempre più complessa.
Le famiglie da sole non riescono a colmare questi vuoti e i ragazzi, di fatto, sono abbandonati a sè stessi. :cry:



 

Antonella65

Maestro Giardinauta
Qui mancano delle parole.:confuso:

che è un genio incompreso! :lol:


Anche qui

:lol:


Sì, amici, anche la famiglia spesso fraintende il ruolo della scuola e dell'istruzione. :(
Molte persone sono infatti convinte che la scuola sia semplicemente un traballante apparato utile solo a certificare la presunta genialità dei figli (o nipotine).


Oggi tutti si considerano più bravi dei professori...e forse lo sono davvero. :eek:k07:
Non difendo nessuno. :)

Il problema è un altro: la famiglia spesso si contrappone alla scuola e contribuisce a delegittimare l'operato degli insegnanti.
I ragazzi, già scombussolati da messaggi televisivi fuorvianti, veline e calciatori milionari, si convincono che la scuola è davvero inutile, perdono ulteriormente la motivazione allo studio, non si orientano più in una società sempre più complessa.
Le famiglie da sole non riescono a colmare questi vuoti e i ragazzi, di fatto, sono abbandonati a sè stessi. :cry:

Vincenzo::love_4:


oggi sto scioperando, spero che questi genitori e zii preparatissimi stiano facendo altrettando per una scuola migliore!
 

Pin

Master Florello
Qui mancano delle parole.:confuso:

che è un genio incompreso! :lol:


La prendo come una battuta e ci rido sopra, ma non sai quanto sei lontano dalla relatà

Sì, amici, anche la famiglia spesso fraintende il ruolo della scuola e dell'istruzione. :(
Molte persone sono infatti convinte che la scuola sia semplicemente un traballante apparato utile solo a certificare la presunta genialità dei figli (o nipotine).
Oggi tutti si considerano più bravi dei professori...e forse lo sono davvero. :eek:k07:
Questo è uno dei classici casi in cui si fa di tutta l'erba un fascio.
Per quanto mi riguarda, caso singolo se vuoi ma poi non più di tanto, non ho mai cercato che attestassero la genialità di mio figlio, pretendevo solo che gli insegnassero a leggere e a scrivere,alle elementari.
Non mi sono mai considerata migliore degli insegnanti, ma ho dovuto avvalermi di supporti esterni per ottenere quello che di diritto avrebbe dovuto dargli la scuola.
Non difendo nessuno. :)
Anche questa la prendo come battuta.

Il problema è un altro: la famiglia spesso si contrappone alla scuola e contribuisce a delegittimare l'operato degli insegnanti.
I ragazzi, già scombussolati da messaggi televisivi fuorvianti, veline e calciatori milionari, si convincono che la scuola è davvero inutile, perdono ulteriormente la motivazione allo studio, non si orientano più in una società sempre più complessa.
Le famiglie da sole non riescono a colmare questi vuoti e i ragazzi, di fatto, sono abbandonati a sè stessi.
[/quote

In tanti anni di scuola, seguita passo passo, non ha mai delegittimato l'operato degli insegnanti tanto per, l'ho contestato quando non vedevo i risultati che avrebbe dovuto dare.
Un esempio nota sul registro, da insegnante non vedente, in un giorno in cui mio figlio era assente.
Insegnante di italiano, non vedente, che non ha mai voluto il supporto e si faceva correggere i compiti dal marito , insegnante del Liceo D'Oria.
(per chi non lo sapesse uno dei + severi e selezionato di Genova).

Ti dò pienamente ragione sul fatto che le famiglie da sole non riescono a colmare questi vuoti e si devono avvalere di ripetizioni, tutor ecc ecc.
Di fatto ci sono ragazzi che sono abbandonati a se stessi perchè la scuola non fa un tubo e la famiglia ha le capacità e le possibilità o sono veramenti lasciati allo sbando.
 
N

ninfa77

Guest
Quoto pin dalla prima all'ultima parola e poi lascio ad ognuno il proprio pensiero....se sono un genio meglio per me no:eek:k07:
 

Vincenzo VA

Florello
Gli ispettori non sempre riescono a valutare le situazioni riguardanti docenti incapaci, figuriamoci i genitori!

Dall'esterno non è sempre facile riconoscere l'insegnante incapace o le lacune presenti nella preparazione dei figli.

Faccio un esempio.

Mia figlia frequenta la terza classe al liceo scientifico G.Ferraris di Varese. Questo liceo possiede da anni la certificazione di qualità e quindi il livello è davvero molto alto.

http://www.liceoferraris.it/

La classe di mia figlia è stata formata quest'anno con alunni provenienti da classi diverse smistate l'anno scorso perchè poco numerose.
Mia figlia non ha problemi in matematica.
Un gruppo di suoi compagni, provenienti da un'altra sezione, ha scoperto solo adesso che il professore di matematica del biennio, molto simpatico, gentile con i genitori e piuttosto largo con i voti, non li ha preparati adeguatamente.

Non so dirvi se ciò sia vero.

Forse quel professore era solo poco adatto a questo liceo.

E' certo invece che:

1) nessun genitore si è mai lamentato durante il biennio
2) nessun genitore ha mai espresso giudizi negativi su quel professore.

In occasione dell'elezione dei Rappresentanti di Classe, sabato scorso, con le mie orecchie ho sentito pronunciare frasi di aspra critica contro quel professore da parte di genitori che riuscivano appena ad articolare frasi minime.

Concludo.

Quei genitori hanno espresso il loro giudizio solo nel momento in cui la bravura dei loro figli è stata messa in dubbio.
Quando arrivavano gli 8, nessuno ha minimamente pensato che il professore fosse incapace...e se lo ha pensato...non l'ha detto!
Nessun genitore definisce incapace il professore fino a quando dà 8 in matematica al proprio figlio. :lol:

Quei genitori hanno subito messo in guardia il nuovo professore di matematica! :eek:

Quei genitori non hanno competenze per giudicare dall'esterno e quindi non hanno percepito l'inadeguatezza del "vecchio" professore.
Quei genitori tendono adesso ad occuparsi goffamente della quastione, essendo incompetenti, e rischiano di ostacolare il "nuovo" professore.

Tengo a precisare che anche io sono genitore di due figli (l'altro è in seconda geometra) e insegno matematica e scienze alle medie.

Evito però di fare contemporaneamente il genitore e il professore. :)

Quando i miei figli si lamentano inutilmente, ricordo loro le parole di mio padre:

"nessuno raglia più forte di un somaro!"

Quelli però erano altri tempi.
L'alunno con modeste capacità o poco motivato andava subito a lavorare...adesso va in una scuola privata e poi direttamente nello studio professionale del papà. :lol: :Saluto:
 
Ultima modifica:

Pin

Master Florello
Gli ispettori non sempre riescono a valutare le situazioni riguardanti docenti incapaci, figuriamoci i genitori!

Dall'esterno non è sempre facile riconoscere l'insegnante incapace o le lacune presenti nella preparazione dei figli.

Faccio un esempio.

Mia figlia frequenta la terza classe al liceo scientifico G.Ferraris di Varese. Questo liceo possiede da anni la certificazione di qualità e quindi il livello è davvero molto alto.

http://www.liceoferraris.it/

La classe di mia figlia è stata formata quest'anno con alunni provenienti da classi diverse smistate l'anno scorso perchè poco numerose.
Mia figlia non ha problemi in matematica.
Un gruppo di suoi compagni, provenienti da un'altra sezione, ha scoperto solo adesso che il professore di matematica del biennio, molto simpatico, gentile con i genitori e piuttosto largo con i voti, non li ha preparati adeguatamente.

Non so dirvi se ciò sia vero.

Forse quel professore era solo poco adatto a questo liceo.

E' certo invece che:

1) nessun genitore si è mai lamentato durante il biennio
2) nessun genitore ha mai espresso giudizi negativi su quel professore.

In occasione dell'elezione dei Rappresentanti di Classe, sabato scorso, con le mie orecchie ho sentito pronunciare frasi di aspra critica contro quel professore da parte di genitori che riuscivano appena ad articolare frasi minime.

Concludo.

Quei genitori hanno espresso il loro giudizio solo nel momento in cui la bravura dei loro figli è stata messa in dubbio.
Quando arrivavano gli 8, nessuno ha minimamente pensato che il professore fosse incapace...e se lo ha pensato...non l'ha detto!
Nessun genitore definisce incapace il professore fino a quando dà 8 in matematica al proprio figlio. :lol:

Quei genitori hanno subito messo in guardia il nuovo professore di matematica! :eek:

Quei genitori non hanno competenze per giudicare dall'esterno e quindi non hanno percepito l'inadeguatezza del "vecchio" professore.
Quei genitori tendono adesso ad occuparsi goffamente della quastione, essendo incompetenti, e rischiano di ostacolare il "nuovo" professore.

Tengo a precisare che anche io sono genitore di due figli (l'altro è in seconda geometra) e insegno matematica e scienze alle medie.

Evito però di fare contemporaneamente il genitore e il professore. :)

Quando i miei figli si lamentano inutilmente, ricordo loro le parole di mio padre:

"nessuno raglia più forte di un somaro!"

Quelli però erano altri tempi.
L'alunno con modeste capacità o poco motivato andava subito a lavorare...adesso va in una scuola privata e poi direttamente nello studio professionale del papà. :lol: :Saluto:


Vedi tu porti i tuoi esempi io i miei.
Siccome tutto sommato ho una certa preparazione, riesco a giudicare l'incapacità di un insegnante quando :
1) alle elementari nel biennio deve insegnare a leggere e scrivere
2) nel triennio approffondire (sintetizzo)
3)media inferiore, aggiungiamo materie, appronfondiamo lo studio,
ma quando ti senti dire suo figlio si distrae prendendo le matite e le penne, ai miei tempi c'era una matita e una penna, se non la smette gli do' un ceffone, so che poi voi sporgerete denuncia, ma io sono tutelato dal provveditorato. e faccio una controdenuncia (il film se lo era fatto tutto)
Posso giudicarlo un inetto, quando poi come entrava in classe faceva uscire mio figlio?
Posso considerare incapace un nsegnante che ti dice suo figlio non sa leggere? Conoscendo le problematiche e sapendo che fargli fare certe cose ad alta voce, significava mortificarlo?
4) scuola superiore, insegnante non vedente che gli da una nota in un giorno che non c'è?
ripeto non vedente che mi dice suo figlio non è dislessico perchècammina bene.

Ecco i miei esempi, non giudico dal di fuori un insegnante che da 8 quando non è meritato, o fa scendere illivello dell'insegnamento generale.

Una cosa che mi stupisce molto da te come insegnante è che parlate ancora di studenti che non sono motivati, ma le motivazioni dovreste darle voi insegnanti.
Non esistono ragazzini svogliati, esistono ragazzini con problemi non riconosciuti, ragazzini che non sono motivati perchè in qualche modo emarginati per un corretto svolgimento della lezione.
L'alunno con modeste capacità deve essere emarginato? O deve essere indirizzato e stimolato?
 

Vincenzo VA

Florello
Pin, adesso capisco la tua delusione: tu, come me, hai un figlio dislessico!
Il mio in realtà ha un disturbo di letto-scrittura e quindi è disgrafico oltre che dislessico. :azz:
In prima elementare non imparava le lettere dell'alfabeto, diagnosi in seconda (test lunghi intere mattinate in day hospital nel reparto di neuropsichiatria infantile...solo il nome del reparto deprime il più coraggioso genitore!) e poi vari cicli di logopedia, in seconda e quarta elementare.
Risultato: per anni e anni 3 fisso in inglese e francese, 4 - 5 in italiano.
Fino alla terza media ho dedicato mediamente 5 ore al giorno a mio figlio...con i risultati che ho appena elencato. Oggi è in seconda geometra e se la cava. In prima è stato promosso senza quasi aiuto.

Osservo la tua rabbia, ma non la condivido per un semplice fatto: la dislessia in Italia non viene quasi riconosciuta come problema e i genitori sono lasciati quasi soli.
La scuola non ha assolutamente le risorse...anche se tutti oggi accolgono con grande entusiasmo i benefici tagli.

Intanto cerca di non considerare la dislessia un handicap perchè realmente non lo è: conosco molti dislessici laureati.
Saprai certamente che Albert Einstein era dislessico, come pure Winston Churchill e molti altri. Lo sono Tom Cruise e Cher.

I nostri figli impiegano molto tempo, leggono in modo stentato, fanno più fatica, ottengono voti più bassi, ma sai benissimo che valgono come i loro compagni.
Nel resto d'Europa esistono leggi ben precise che impongono ai docenti modalità e comportamenti che nelle circolari italiane del Miur appaiono come semplici suggerimenti. In Italia ci si ferma al rosso solo se c'è la telecamera...figurati se i suggerimenti del ministro di turno possono sortire qualche effetto! Sto dicendo che le norme sulla tutela dei dislessici dovrebbero essere molto più rigide...ma da noi ci sono leggi ben più importanti da promulgare...soprattutto se sono di interesse privato!
Scusa la piccola sbandata politica...torno subito all'argomento.
Nel resto d'Europa, esperti sulla problematica della dislessia sono presenti negli istituti scolastici e i libri di testo specifici per dislessici (semplificati e molto meno corposi) sono presenti e adottati obbligatoriamente.
In Italia scarseggiano anche i bidelli...figurati se esistono psicopedagogisti specializzati in dislessia.
Se anche tu come me hai dedicato i pomeriggi a tuo figlio, saprai perfettamente che non è possibile tenere in classe il ritmo adatto a chi ha questo "freno". Non è materialmente possibile. La classe si addormenterebbe.
Niente da ridire sulla maleducazione dei prof che hai incontrato: dovevi mandarli a quel paese...ma non rappresentano la categoria, che tu ci creda o no.
Però, cara, come si fa a mandare un ragazzo dislessico al liceo? Se è un liceo artistico...ti perdono...ma se è classico o scientifico...bacchettate sui gomiti! :eek:k07:
Figurati che mio figlio voleva fare geometra "sperimentale" e gli ho fatto scegliere l'ordinario perchè l'inglese c'è solo in prima e seconda! :rolleyes:

Molti docenti non conoscono realmente la problematica, ma non per questo sono incompetenti e fannulloni.
Quando vuoi, parliamo dell'autostima dei professori.

Io sono diventato esperto in dislessia e ti comprendo, ma ciò è avvenuto solo perchè ho la stessa tua situazione e perchè mi aggiorno regolarmente su questo tema (ho appena finito quattro incontri di tre ore ciascuno).
Nonostante ciò, mi hai velocemente bollato come insegnante che non sa stimolare la motivazione...ma ti sbagli di grosso visto che i miei alunni sono molto motivati e valorizzati da me.
Non mi sono offeso, stai tranquilla, voglio solo farti notare che il tuo atteggiamento è di piena chiusura: hai molti preconcetti e comprensibilmente proteggi la tua situazione giocando un po' la carta dell'esser vittima.
Spero adesso di non aver offeso te.

Non so se mi sono spiegato.

Spero di sì. :Saluto:
 
Ultima modifica:

Pin

Master Florello
Pin, adesso capisco la tua delusione: tu, come me, hai un figlio dislessico!
Il mio in realtà ha un disturbo di letto-scrittura e quindi è disgrafico oltre che dislessico. :azz:


Osservo la tua rabbia, ma non la condivido per un semplice fatto: la dislessia in Italia non viene quasi riconosciuta come problema e i genitori sono lasciati quasi soli.
La scuola non ha assolutamente le risorse...anche se tutti oggi accolgono con grande entusiasmo i benefici tagli.

Intanto cerca di non considerare la dislessia un handicap perchè realmente non lo è: conosco molti dislessici laureati.
Saprai certamente che Albert Einstein era dislessico, come pure Winston Churchill e molti altri. Lo sono Tom Cruise e Cher.

I nostri figli impiegano molto tempo, leggono in modo stentato, fanno più fatica, ottengono voti più bassi, ma sai benissimo che valgono come i loro compagni.
Nel resto d'Europa esistono leggi ben precise che impongono ai docenti modalità e comportamenti che nelle circolari italiane del Miur appaiono
Molti docenti non conoscono realmente la problematica, ma non per questo sono incompetenti e fannulloni.
Quando vuoi, parliamo dell'autostima dei professori.

Io sono diventato esperto in dislessia e ti comprendo, ma ciò è avvenuto solo perchè ho la stessa tua situazione e perchè mi aggiorno regolarmente su questo tema (ho appena finito quattro incontri di tre ore ciascuno).
Nonostante ciò, mi hai velocemente bollato come insegnante che non sa stimolare la motivazione...ma ti sbagli di grosso visto che i miei alunni sono molto motivati e valorizzati da me.
Non mi sono offeso, stai tranquilla, voglio solo farti notare che il tuo atteggiamento è di piena chiusura: hai molti preconcetti e comprensibilmente proteggi la tua situazione giocando un po' la carta dell'esser vittima.
Spero adesso di non aver offeso te.

Non so se mi sono spiegato.

Spero di sì. :Saluto:

Pensa che io ho vissuto la dislessia 23 anni fa, mio figlio ha oggi 30 anni.
I professori non conoscono la dislessia, ma neanche vogliono conoscerla.
Conosco ormai molto sua dislessia, e sono autodidatta perchè al'epoca non c'erano sostegni, solo le nostre forze alla ricerca di aiuto.
Neuropsichiatri,logopedisti, psicologi e quanto altro possa esserci.
Non gioco la carta della vittima perchè la vittima è stato mio figlio.
Ma gioco la carta della madre che ha trovato nella sua strada una manica di incompetenti che neanche di fronte alla realtà hanno avuto l'umiltà di ascoltare quelli che potevano essere quelle che io ho sempre chiamato le "istruzioni per l'uso". ma attenzione non le davo io ma le persone competenti.
Io non ho bollato te, ho bollato tutta quella serie di insegnanti che non sanno dare stimoli agli alunni, e ne ho incontrati molti, considerando che mio figlio ha cambiato ben tre scuole.
Saranno preconcetti come dici tu, ma per me è vita vissuta male sulla pelle di mio figlio.
Quindi come vedi niente vittimismo, niente considerare mio figlio handicappato disgrafico, dislessico e con stati d'ansia al100%.
So quali sono state le sue difficoltà so com'è oggi.
Ripeto quello che ho esposto è la mia esperienza diretta.
Lungi da me l'idea di offenderti.
Ieri sera ho cancellato la risposta due volte e poi non ho scritto niente, perchè ciò che mi ha offesa è stata la tua battuta, mancano delle parole.
"mio figlio è un genio".
a poi ho riflettuto che non potendo tu essere a conoscenza della situazione la dovevo considerare solo una battuta, quindi ho preferito rispondere oggi esponendo solo le mie esperienze.
Non sono chiusa nel ruolo di vittima, non ho preconcetti.
Ormai per me è passato il peggio.
Tanti geni erano dislessici.
Tanti ragazzi dislessici si sono suicidati.
 
Alto