Ciao a tutti
Mi fa piacere che ciò che scrivo ti interessi e non ti annoi, è normale avere qualche difficoltà di comprensione: ti ho condensato in un paio di pagine ciò che dei libri affrontano in paragrafi interi e mancano anche le immagini, sei già bravo a capire così. Complimenti sia a te che a tuo suocero: è un lavoro immenso quello che avete realizzato e siete stati davvero bravi! Ho guardato per bene anche le ultime foto che mi permettono di capire sempre meglio la struttura del tuo giardino, questa è la difficoltà per me.
Gianfra ha dato come indispensabile proprio ciò che anch'io andavo rimuginando poc'anzi tornando da scuola: bisogna partire dagli alberi perchè sono le piante più grandi. Allora partendo dalla teoria che ho esposto sopra cercherò di calarla nel tuo giardino.
All'inizio parlo di spazi e volumi: gli spazi sono le aree piane, cioè il patio davanti casa ed i prati, anche se su più livelli strutturalmente sono considerati aree piane. Il volume è dato attualmente dalle piante che hai disposto qua e là, dall'orto, dai rampicanti che scendono verso il parcheggio e dagli alberi: il noce ed un altro che vedo più in là ma non ho riconosciuto. Nel prato ci sono, se non erro, due ulivi ed una magnolia piuttosto piccini. Ora lo scarso impatto visivo dipende sia dalla dimensione delle piante (magnolia ed ulivi) che dal fatto che non sono inseriti in masse di adeguato volume. Le piante più alte, cioè gli alberi, sono il primo centro di interesse e guidano l'occhio attraverso il giardino, il tuo giardino ha un andamento dinamico proprio perchè ci sono più aree e l'occhio dovrà essere guidato a passare dall'una all'altra, a camminare percorrendolo ma anche a restare dentro l'area perchè non tutto quello che c'è fuori merita di essere visto. Sono i punti focali, ma annche le linee a guidare questo movimento perchè l'occhio, partiamo dall'ingresso, vedrà i rampicanti sul muro, poi l'aiuola fra i due vialetti, poi la linea del vialetto sposterà l'attenzione più sù, magari soffermandosi un po' se dove hai quei due gradini in pietra sul prato che scende metterai una massa sufficientemente interessante per attirare l'attenzione, saliti sopra si aprirà la vista della bordura davanti casa sulla sinistra e qui si dovrà scegliere se andare a sinistra oppure a destra (guardando o passeggiando per il proggetto è la stessa cosa) dove c'è passaggio al livello superiore dell'area gioco dei bimbi e dell'orto. Qui secondo me bisogna incominciare a ragionare se sia opportuno del verde che elevi verticalmente, cioè un albero. Nel tuo giardino mi sembra che non ci siano alberi a sufficienza Io perciò direi di sì, anzi ne metterei due: uno sulla parte prominente della bordura dove gira la curva, dentro alla bordura oppure appena sull'orlo del prato ed un altro dall'altra parte in modo da evidenziare la salita al livello superiore. Insomma userei la salita come fulcro (vedi teoria) bilanciato ai lati da due alberi ma non sullo stesso piano, cioè uno più avanti ed uno più indietro così da giocare sugli strati della vegetazione (hai presente l'effeto cannocchiale? anche lì lo strato a sinistra è più avanti dello strato a destra) così metterei insieme diverse esigenze, quelle che ho appena esposto ed anche quella di nascondere in prospettiva i palazzi che dominano il confine della tua proprietà. Se pensi che questa proposta sia convincente bisogna poi decidere come: innanzi tutto se utilizzi gli alberi che hai già aspettando pazientemente che crescano: la magnolia da un lato e gli ulivi dall'altro, oppure un ulivo da una parte ed uno dall'altra. Se hai fretta di ottenere il risultato devi pensare a qualche albero un po' più cresciuto e scegliere quale. Qualunque sia la decisione che prendi si pensa al lavoro finito, poi ovviamente lo realizzerai per gradi perchè capisco bene che le spese sono tante. Anche da mia figlia siamo fermi perchè c'è un dislivello da stemperare, lì abbiamo pensato ad una suddivisione geometrica dell'area e ogni area è definita e contenuta da un muretto, quando avremo i soldi per costruirli andremo avanti con le piante! Tornando a noi.Giustamente mi potresti ricordare che ci sono anche i cipressi argentati e gli agrumi, non li ho considerati qui perchè sono perimetrali, hanno funzione casomai di schermo non sono"dentro" il giardino, quindi li ho considerati fra le piante scheletro perimetrali e non come soggetti dominanti anche se i cipressi sono alti. Le masse vegetali, per come le hai sistemate, sono troppo poco consistenti e non raggruppate con un criterio ma sono appunto messe qua e là, non lo hai fatto solo tu, è la regola nel nostro paese proprio perchè certi principi sono poco conosciuti, se si diffondono e vengono applicati si imparerà anche ad usarli per imitazione come fanno in Francia o in Olanda. Metterei nel giardino solo due alberi e solo qui, potrebbero essere non solo efficaci per migliorare l'armonia ma anche utili se d'estate la sdraio la vuoi a volte mettere all'ombra. Pensaci e poi dimmi, perchè poi bisognerebbe anche pensare in termini di altezza e di forma dell'albero, ogni specie ma anche ogni individuo ha la sua, se lo preferisci sempreverde ed allora va controllato se d'inverno fa troppa ombra sulla casa o se è meglio spogliante ecc. Se ti va l'idea di metterne due quello sulla destra va collegato visivamente con il bordo della scarpata, dove c'è la plumbago per intenderci. Definita questa questione si passa poi a dominanti più basse che saranno tutte sulla bordura. Questa bisogna vederla nel suo suo insieme. progettandola: se l'albero è dentro si parte da quello, ma anche se è fuori si tinene presente che la massa è notevole /se non lo è ora lo diventerà), poi si passa a distribuire altri alrbusti o piccoli alberi che creino l'ossatura dellla bordura disponendoli in modo armonico in modo che non siano troppo raggruppati da un lato oppure dall'altro, il fulcro sarà il centro della stessa. Tieni presente che saranno queste piante ad imporsi con evidenza quando durante l'nverno le fioriture finiscono. Perciò non possono assolutamente mancare i sempreverdi ma ci sarranno anche delle decidue. Tieni presente le forme: a pallone tondo (come il viburno tino) oppure coniche e verticali ma anche prostrate (come alcuni ginepri) che si aprono da sotto, che sono dense oppure rade,che hanno un portamento architettonico come le grandi euforbie ecc. Importante anche la forma delle foglie: appuntite come quelle di certe grandi agavi oppure ovail o tonde, grandi o piccole, opache e dense oppure rade e brillanti (ma qui sto aggiungendo criteri che riguardano il colore...)Fissate le posizioni dei punti focali e dello scheletro si passa a "mettere carne" le piante decorative, quelle che sono troppo belle per rinunciarvi ma lo sono solo in un periodo dell'anno. A questa categoria appartengono tanti arbusti da fiore che attirano l'attenzione durante la fioritura ma poi se si vuole mantenere un certo effetto bisogna mettergli vicino qualcos'altro. Per esempio le ginestre: in fioritura sono eccezionali ma poi dicono poco quando questa è finita ed alcune sono anche spoglie in inverno. Poi ci sono le ornamentali : lo sopo è simile alle decorative ma la taglia è più bassa: annuali o perenni.Infine si tappano i buchi con stagionali (perenni e bulbose) oppure con queste piante si rinforza l'effetto di insieme. IL tutto deve avere un effetto naturale, quindi se la pianta scelta è piccola sarà bene impiantarne vicine un certo numero: le macchie devono essere della grandezza giusta, se c'è troppa roba e troppo piccola l'effetto finale sarà confuso, Anche le varie altezze vanno pensate in modo armonico, certamente le alte saranno dietro e le piccole davanti ma non devono dare l'idea di soldatini in fila! Questo è piuttosto difficile, non per niente il bordo misto è considerato l'università del giardinaggio. Ho anche tante cose da aggiungere sul colore, verde compreso, ma per oggi penso che possa bastare così, anche perchè ho diverse cose da fare. Prova a rivedere la teoria insieme a questi appunti ed a cercare il criterio con qui ha lavorato il proggettista nelle foto che ti ho postato ma anche in altre che puoi trovatre su internet. Lì c'è anche un buon uso del colore: facci caso.Ci sono anche tanti libri che parlano di questo. Io ho studiato tutto sui libri, i miei non sono più in commercio ed è un peccato perchè li trovo ancora validi, comunque se ti interessa questo tipo di approcccio ne troverai sicurammente in una libreria bene fornita.
Non so se mi collegherò lunedì perchè abbiamo gli scrutini, se non trovo il tempo mi faccio viva martedì.
Buon WE.