• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Progettazione Giardino

M

margherita51

Guest
Allora proverò a disegnare sopra le tue foto quel che intendo, non garantisco i risultati perchè sono programmi che non uso mai ma ho l'impressione siano comunque utili per spiegarmi in modo più efficace. Ti ringrazio per la fiducia, in realtà ho un giardino minuscolo ma che mi dà tante soddisfazioni, adesso sto progettando anche quello di mia figlia che si sposerà quest'estate. Abbiamo definito la struttura ma dobbiamo decidere le piante. Ti metto una delle poche foto del giardino che ho, in realta il soggetto era il cane che perciò campeggia in primo piano
DSC_0237ridotta.jpg

Poi ne ho trovata un'altra: un angoletto sui toni freddi
giardino3rid.jpg

credo di averne un'altra ancora con una sperimentazione con le euforbie ma adesso non la trovo...
 
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PILLO72

Giardinauta
Allora proverò a disegnare sopra le tue foto quel che intendo, non garantisco i risultati perchè sono programmi che non uso mai ma ho l'impressione siano comunque utili per spiegarmi in modo più efficace. Ti ringrazio per la fiducia, in realtà ho un giardino minuscolo ma che mi dà tante soddisfazioni, adesso sto progettando anche quello di mia figlia che si sposerà quest'estate. Abbiamo definito la struttura ma dobbiamo decidere le piante. Ti metto una delle poche foto del giardino che ho, in realta il soggetto era il cane che perciò campeggia in primo piano
DSC_0237ridotta.jpg

ti avevo risposto, non ho capito perche' quando si inserisce elenius non appare la mia risposta.
ti facevo i complimenti per quello che si riesce a vedere.
ora capisco quando mi dicevi degli accostamenti e dei colori con le luci.
Tutto è armonioso.
ciao complimenti anche per il cane
 
M

margherita51

Guest
Ciao Pillo e grazie!
Ho fatto un disegnino, fa pena ma apprezza la buona volontà:
Scarpata010copia.jpg

Sara sicuramente bislenco rispetto al tuo spazio perchè non ho le misure ed io le ho immaginate più o meno così vedendo le foto.In alto ho tratteggiato in grigio quello che mi pare il bordo della scarpata superiore, lo ho corretto con un tratto verde che ho ripetuto più sotto perchè il pendio sarebbe compreso fra i due, puoi notare che ne ho tracciatoanche un'altro , se segui la seconda linea il prato si riduce ma il pendio diventa decisamente più dolce. Ho anche disegnato molto aprossimativamente le macchie di vegetazione però mi mancavano il rosso, il giallo ed il viola per dare maggiore efficacia. L'azzurro che vedi dall'altra parte vorrebbe significare il plumbago che scende dal muretto sul parcheggio, li metterei piante che racchiudano quell'area e siano visibili da sotto (sob! con il pennarello sono una frana!) Spero di aver reso meglio l'idea, altrimenti cercheremo altre "soluzioni grafiche"
ciao
 
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PILLO72

Giardinauta
Devo dire che non lo avrei disegnato meglio, pur avendolo davanti.
Solo la casa, ha il lato lungo parallelo al giardino.
sicuramente mi è piu' chiaro.
ho solo un dubbio. nel salone di casa, ho una porta-finestra di circa tre metri x 2 che è un occhio stabile sul giardino. ti posto una foto di cio' che si vede, cosi' ti rendi conto.
da questa finestra vedo chiaramente la salitina dolce con il secondo terrazzo.
Pensi sia buono mascherarla, allargando in quel punto la scarpata, o non avevi considerato la prospettiva dal finestrone?
subito cerco la foto dal finestrone e te la mando
 

PILLO72

Giardinauta
DCP_0241.jpg

QUESTA FOTO è di giugno 2006. era ancora in fase di allestimento e quindi non era ancora cresciuta la vegetazione.
probabilmente riesci a vedere meglio definiti i contorni delle scarpate con le effettive quote.
questa foto è stata scattata dall'interno del salone di casa.
pensi sia giusto mascherare la salitina?
DCP_0270.jpg

Mi fido di te!
basta guardare il tuo giardino!!!!!!!!
a presto.
non vedo l'ora di scegliere le piante.
 
M

margherita51

Guest
Ciao Pillo e grazie per la fiducia ed i bei complimenti.
Mascherare completamente no, ma creare un effetto vedo non vedo che faccia intuire l'esistenza di un altra porzione del gardino senza manifestarla comlpetamente sì! Una sorta di cannocchiale circondato da piante: a sinistra quelle della scarpata, a destra quelle che bordano il parapetto sopra il parcheggio, dove hai la plumbago. Otterresti più effetti insieme secondo me: rendere più dolce la scarpata (quante volte lo abbiamo già detto!) e creare una bella area per piante e fiori fuori dal prato ma visibilissimi da casa, non ultimo dare profondità alla prospettiva , se trovo qualche immagine che chiarisca questo concetto te la posto ma mi ci vuole un po' di tempo perchè lo scanner sta vicino all'altro PC in un'altra stanza.
Tutta la prospettiva non solo dal finestrone ma anche dall'area pavimentata va considerata attentamente, mettendo magari anche qualche pianta abbastanza alta sulla scarpata per mascherare gli edifici circostandi e dare un effetto di oasi lussureggiante.Se non sbaglio ci sono già degli aranci sul livello più alto vicino a casa. A proposito di oasi, il vostro sole d'estate picchia: pensi di creare zone d'ombra da qualche parte oppure di lasciare il tuo giardino al sole?
E' molto bella anche la yucca, qui da noi si spelacchiano teribilmente!
 
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PILLO72

Giardinauta
Ciao Pillo e grazie per la fiducia ed i bei complimenti.
Mascherare completamente no, ma creare un effetto vedo non vedo che faccia intuire l'esistenza di un altra porzione del gardino senza manifestarla comlpetamente sì! Una sorta di cannocchiale circondato da piante: a sinistra quelle della scarpata, a destra quelle che bordano il parapetto sopra il parcheggio, dove hai la plumbago. Otterresti più effetti insieme secondo me: rendere più dolce la scarpata (quante volte lo abbiamo già detto!) e creare una bella area per piante e fiori fuori dal prato ma visibilissimi da casa, non ultimo dare profondità alla prospettiva , se trovo qualche immagine che chiarisca questo concetto te la posto ma mi ci vuole un po' di tempo perchè lo scanner sta vicino all'altro PC in un'altra stanza.
Tutta la prospettiva non solo dal finestrone ma anche dall'area pavimentata va considerata attentamente, mettendo magari anche qualche pianta abbastanza alta sulla scarpata per mascherare gli edifici circostandi e dare un effetto di oasi lussureggiante.Se non sbaglio ci sono già degli aranci sul livello più alto vicino a casa. A proposito di oasi, il vostro sole d'estate picchia: pensi di creare zone d'ombra da qualche parte oppure di lasciare il tuo giardino al sole?
E' molto bella anche la yucca, qui da noi si spelacchiano teribilmente!

SI nella parte piu' alta contigua all'orto ho messo un mandarino, 2 limoni, un limmo, una clementina, 2 aranci, per creare una macchia che oltre a darmi qualche bel frutto, comincerà a mascherare un po' il muro e i palazzi.
sull'orto c'è un magnifico noce, che d'estate maschera un po' il palazzone ad angolo.
per le zone d'ombre non so ancora!
a breve copriro' la pavimentazione con il patio in legno ricoperto di tegole anticate, x poter mangiare all'ombra e cenare al riparo dell'umidità, la zona antistante il finestrone, la lascerò priva di tegole per permettere al sole di entrare in casa anche d'inverno, ma vorrei mettere una rampicante che possa coprirla in estate e scoprirla d'inverno.
sai che seguirò il tuo consiglio su quale scegliere.
c'è bella ombre sotto le conifere sul vialetto. pensi che non basti?
accetto consigli.
Per non abbandonare il discorso prima scarpata., mi hai convinto.
attendo la foto se puoi e aspetto una giornata di bel tempo per cominciare.
mica mi abbandoni, abbiamo ancora molto da fare!!!!!:Saluto:
ciao, ma mi sono ricordato di ringraziarti?????????????????????:love_4:
 
M

margherita51

Guest
Ho scelto alcune fotografie prese qua e là perchè mi sembrano adatte a chiarire alcuniconcetti:
foto n.1
prospettivaeffettocannocchiale016ri.jpg

Questa foto mi serve per mostrare cosa intendo per effetto canocchiale, le piante sono su più strati, uno è in primo piano a sinistra, un altro più avanti a destra, nel cannocchiale il vialetto ed il fondo del giardino, se ossservi questo aumenta la profondità ed attira l'attenzione sul vialetto e su ciò che è in fondo, potresti mettere "nel canocchiale" la visuale che dal finestrone o comunque dall'area davanti casa guarda alla salita verso l'altra parte del prato sopra il parccheggio, sulla ringhiera mettere giusto quello che ti serve percreare la cornice ed adornare la scarpata, senza togliere molto spazio a quell'area di prato cche mi pare vuoi destinare ai giochi dei bambini ed al gazebo.
foto n.2
http://i117.photobucket.com/albums/o79/margherita51/esempiodipendio011rid.jpg
qui c'è il profilo di un pendio, lo vedrei così come pendenza, se osservi ha un movimento un po' sinuoso non è una linea rigida, puoi inclinarlo un po' di più o di meno ed ampliarlo come abbiamo detto, se magari alzi un attimo il prato sul bordo la scarpata potrà essere più breve (hai presente il prato della prima foto che ho postato? non è perfettamente orizzontale e piano) sono piccole varianti sul tema, scegli quella che più ti convince.
foto n.3
usodelvlumeedelcolore013rid.jpg

questo è un disegno ma mi sembra buono per capire come utilizzare le piante non solo come macchie di colore ma anche come volumi, oserva il contrasto fra le forme verticali delle conifere e quelle tondegganti dei cuscini.L'armonia è dovuta anche all'intreccio della piantagione che ti riporto qua sotto:
disporrelepiante014copia.jpg

anche le due foto che posto adesso sono esempi di un buon uso del volume e del colore che potresti seguire, certo anche scegliendo piante diverse.L'importante è pensare bene armonie e contrasti non solo di colore ma anche di forma, un po' come le note in uno spartito musicale.
disporrelepiante3022rid.jpg

disporrelepiante2021rid.jpg

in quest'ultima per esempio c'è un'erba della pampa che campeggia, mica ci vuole necessariamente quella pianta, la foto ci spiega che lì ci sta bene qualcosa che elevi verticalmente, potrebbe essere un corbezzolo che però ha la foglia più scura, se il verde mi sembra troppo monotono schiarisco le piante intorno usando un verde più chiaro oppurre sostituisco l'erba con una euforbia oppure...ci ragoini finchè trovi quella che ti pare più adatta.
I colori sono dati da lantana camara gialle e arancio e gialle, in secondo piano (quella sul mare) ha dei ginestroni. Ci sono tanti tipi di ginestre, anche questa è una pianta che vedrei bene nel tuo giardino, magari le varietà più interessanti e ce n'è di tanti colori, non solo gialle.Quelle che io preferisco sono color crema.
foto 6
usodelcolorenocchiale017copia.jpg

queste sono tutte piante che si adattano al tuo clima, lo schema è solo giallo e grigio, potrebbe andare bene per una parte della bordura (adesso che ci stiamo immaginando le piante non la chiamo più scarpata ma bordura) puoi complicare lo schema inserendo del magenta e del viola (da quello intenso al malva) e complicarlo con un po' di rosso ma ben separato dal verde o spruzzato: masse dense di rosso sono molto difficili da gestire, usale con attenzione)
le piante usate sono : cipresso leylandii "Castlewellan", Sambuco dorato, santolina chamaecyparissus, salvia Icterina (variegata in giallo) Hypericum "Hidcote", senecio "Sunshine", hebe pinguifolia "Pagei" stachys byzantina e pansè nani gialli
foto 7
http://i117.photobucket.com/albums/o79/margherita51/disporrelepiante020rid.jpg
questo esempio non presenta grandi masse ma è interessante per la ritmica alternanza di volumi contrapposti, possono essere un altro modo di disporre le piante.
foto n. 8

disporrelepiante4023rid.jpg

questi sono dei muri ricoperti con piante che conosci bene e che in parte hai già, l'atmosfera è interessante e facilmente riproducibile.

Ai muri si possono addossare anche arbusti o perenni alte, per esempio rudbekie o coreopsidi, come nella foto n.9
addossatealmuro012rid.jpg


infine una cosa curiosa e secondo me magistrale: è una scarpata verticale dell'orto botanico di Napoli, vicino al barbecue forse c'è posto per sperimentare qualcosa di simile:
giardinobotanico019rid.jpg


che peccato! la foto non rende giustizia, sono delle piante grasse appese ed in conttrasto di forma e colore, alcune sono fiorite ed altre no.
Beh, per oggi ho finito, spero di non aver fatto "la maestrina". A casa mi dicono che ogni tanto mi riesce troppo bene e perciò divento odiosa.

Se ti interessa domani potrei dire qualcosa sui criteri per progettare l'impianto verde della "bordura", così pensi alle piante che vorresti metterci in modo più organizzato
 
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gianfra

Guru Giardinauta
scusate se mi intrometto in questo idilliaco duetto, molto interessante e bello.
Io partrei da una premessa : siamo in campania ( napoli e/o provincia 450 m slm )

I° dato di fatto : in presenza di un garden di circa 900 mq non erro : " Acqua " quale disponibilità per annaffiare ??? inoltre quale esp. ha ???

Chiariti questi problemino non indiffernti , passerei al secondo che è dipendente dal primo : le essenze .. Siamo al Sud con temperature estive ( tralascio le invernali) che non sono quelle del Nord. per cui abbiamo eccessive evaporazioni e conseguentemente le piante debbono essere di carattere Mediterraneo,e come già qualche vivaista famoso propone, piante parche d'acqua. ( 900 mq di giard. vuol dire mandare acqua per minimo 2/3 ore tutti i giorni ameno che non si disponga di un sistema automatico che copre l'area in maniera appropriata. es le Rose voglionioo circa 7 litri d'acqua ogni 2 gg .

Ritorndo al conquibus la prima foto mostrata da margherita e la n° 6

mi sembrava la più consona flora mediterranea, tipo lentischi , mirti, visto che siete giovani perchè no un bel carrubo un pò contorto ??? qualche leccio a cespuglio con cipressi con qualche corbezzolo, e poi piante da gariga marina , rosmariini e salvie colorate ( verdi, variegate,rosse) hibiscus syriacus , cytisus colorati , cistus incano , bianco rosso viola, perchè non rose ( queste non debbono mancare mai) antiche o botaniche . Metti la feijoa ( guajabo del brasile) che da frutti buoni e ricchi di vitamine oltre che essere un bel cespuglio.
Ci sono altre sessenze, alberi da frutto, che puoi mescolare ( giuggiolo, nespolo) rampicanti vari ( camsis, rose Banksie , bracteate, gelsomini, etc etc) per copprire le parti a confine che non mi sembrano eccelse come vista.

Il consiglio finale è di partite con gli alberelli e i cespugli ew le rampicanti di confine ( parti dai bordi e e avvicinati ai vialetti lasciando spazio al verde nelle zone maggiormente sfruttabili per far gicare i figli.
 
M

margherita51

Guest
per Gianfra: non siamo ancora arrivati alle piante ma ci saremo a breve, è evidente che bisogna considerare l'acqua, fra me ho pensato: se ci sono agrumi ed un orto ed inoltre il prato è verde nelle foto estive vuol dire che l'acqua c'è. E' altrettanto evidente che ci vogliono essenze mediterranee: ce n'è talmente tante di adatte che non ha senso cercare altrove, tranne per qualche arbusto o perenne particolarmente amati.Quasi tutte le foto che ho postato presentano piante per giardini asciutti ed assolati, tranne tre o quattro che mi servivano per dimostrare con immagini un concetto relativo al modo di usare le piante come volume e macchia di colore. Per esempio in una c'è una digitalis purpurea, chiaramente è improponibile in un giardino del Sud al sole ma si può sostituire con un verbascum olympicum che ha un effetto simile ma è giallo con la foglia argentata, sotto a fare da cuscino delle campanule lilla oppure altre tapezzanti a fiore giallo o arancio, di specie adatte al clima mediterraneo ce n'è in quantità, l'uso delle linee e dei volumi presentati nella foto invece restano validi.
Comunque visto che il quesito è posto: come stai ad acqua Pillo?
Hai pensato ad un eventuale impianto e se sì l'acqua da dove la prendi e ti è sufficiente? La falda può fare strani scherzi in estate. Se ci hai pensato: pensi di farlo tu o di rivolgerti a qualcuno? Se hai un minimo di manualità e qualche conoscenza in fatto di elettricità e di idraulica puoi risparmiare un sacco di soldi. Nel mio giardino mio marito ha fatto tutto da solo e di mestiere fa tutt'altro. Con una centralina a quattro tempi, un po' di tubi, qualche spruzzo ed un paio di pomeriggi di lavoro abbiamo risolto ogni problema. Qui prendiamo l'acqua dall'acquedotto perchè è proibito mettere pozzi, fino ad ora non è mancata mai.
 

PILLO72

Giardinauta
altro che maestrina, tu sei una professoressa in senso buono.
ho capito l'idea cannocchiale, mi piace molto.
le foto poi .....
sono tutto orecchie per quanto concerne i criteri di progettazione.
penso il primo passo, sia di gestire la scarpata. aspetto che il tempo migliori, per cominciare.
non so che tempi impiegherò, non so che difficoltà impiegherò, nel frattempo si può già pensare allo schema dipiante?
cortesemente delucidami sugli step da seguire,
ho soltanto un problema, sulla scarpata ho tanti bulbi di narciso e iris.
aspetto subito dopo la fioritura e approfitto del fatto che sono visibili per toglierli e quindi non perderli?
Tanto non sono su tutta la scarpata e potrei iniziare da dove non ci sono.
grazie a presto
 

PILLO72

Giardinauta
Cara Margherita, ciao gianfra, ho un impianto d'irrigazione automatico, 2 linee con tre pop up l'una, collegato a 2 fontanine che ho all'esterno, con due timer per il periodo delle vacanze. in media resta acceso per circa mezz'ora al giorno anche se avendo come esperienza solo lo scorso anno, non ho ancora capito se basta o ce ne vuole di piu'.
devo estendere l'impianto anche al terrazzo piu' su, quello da dedicare ai giochi bimbi, per intenderci. ho già pronti tubi e altri pop up.
queste scarpate, scusa "bordure" hanno bisogno di un impianto goccia a goccia, o va bene anche lo spruzzo dei pop up?
II quesito: sabato viene l'elettricista per finire alcuni lavori.
poichè sul davanti del patio ci sono solo due lampade a muro, e nel giardino dove c'e' la yucca, gli ulivi la magnolia non ho ancora previsto niente, avete consigli?
grazie
 

PILLO72

Giardinauta
DSCF2068.jpg
siamo d'accordo sulle essenze del mediterraneo.
guarda come crescono bene questo rosmarino e questa lavanda, il peperoncino ha ancora tutti i frutti freschi!
 
M

margherita51

Guest
Sto andando dal dentista e perciò sono di fretta ma per domani vedo di cominciare a scrivere così ci pensi nel WE. I bulbi sarebbe un peccato disturbarli, quando pianterai già avranno fatto capolino e potrai scansarli per poi eventualmente risistemarli l'anno prossimo. Per l'acqua forse dovrai aggiungere qualche tubo, secondo me meglio gocciolante nella bordura perchè ti lascia maggiore libertaànel posizionare le piante. Quanto alle luci mi cogli impreparata maci penso e vedo di dire qualcosa domani, certo qualche luce guida ci vorrebbe anche sui livelli alti e magari qualcuna dal basso per qualche "effetto scenico".
Ciao
 
M

margherita51

Guest
Come promesso un po' di teoria

Alla base di un progetto di giardino sta la comprensione del modo di interagire di forme e volumi, poiché è da questi che uno spazio trova la sua efficacia visiva. I volumi del giardino (piante ed elementi strutturali) devono essere in armonia con gli spazi compresi tra essi (prato, pavimentazione)Progettare un giardino e non solo dotarlo di piante è la chiave di volta per ottenere il dominio dello spazio a disposizione. Immagina la casa come l’attore protagonista ed il giardino come il suo palcoscenico con gli elementi del giardino che entrano sfilando dalle quinte. Man mano che componiamo le varie scene vediamo emergere il potenziale progettuale.: si possono sfruttare i vari elementi, come le masse di vegetazione, per modificare il primo piano, per dare una diversa sensazione del panorama, per falsare il senso delle distanze. Il modo di percepire lo spazio di un giardino è la conseguenza della sovrapposizione dei suoi diversi elementi che suddividono la visuale in vari strati. Insomma uno dei primi passi nel progettare un giardino è ragionare in termini di forma. Un altro elemento importante è la scala. Un giardino adiacente ad una villetta ad un piano dovrebbe contenere elementi più piccoli rispetto ad un giardino sovrastato da un grande condominio.
L’occhio va guidato nel suo vagare per il giardino. Ciò dipende non soltanto dal motivo dominante del progetto ma anche dalla presenza di punti focali che punteggiano lo schema di un giardino più o meno come la punteggiatura di uno scritto, un progetto può essere quindi statico oppure dinamico.
La scelta del tipo di giardino è un principio stilistico, lo stile infatti influenza l’aspetto tanto quanto le componenti fisiche stesse del giardino.Nello stile mediterraneo il giardino è innondato di sole, ci deve essere un luogo accogliente dove pranzare all’aperto, le pareti sono spesso bianche, il giardino trabocca di colori smaglianti ma le sfumature sono attenuate dalla luminosità, i vasi, se ci sono, sono in terracotta, le piante hanno spesso strutture forti, i fiori colori intensi, le zone al sole ed all’ombra vanno pensate attentamente.
Le macchie di vegetazione hanno svariate funzioni: riempimento, intelaiatura, delimitazione di spazi, come già detto prima pieni e vuoti, cioè volumi e spazi, devono essere in giusta proporzione. Quindi i gruppi di piante vanno pensati come blocchi di materiale verde per dare il giusto volume. Solo dopo aver afferrato questo concetto si passa a comporre un insieme di forme vegetali. Le masse verdi potranno creare schermi, legare con il verde circostante, armonizzare il giardino con la casa ecc.
Creando una macchia di vegetazione, sia essa un’aiuola, una bordura, una siepe, è indispensabile tener presente alcuni semplici principi.
Innanzitutto è necessario tener presenti la posizione, le condizioni del terreno, il clima (sui quali non mi soffermo)ed infine la composizione . Mi occuperò solo di quest’ultima. Intanto la bordura deve sembrare il più naturale possibile, la sua progettazione pertanto deve seguire gli stesi principi che guidano la mente e l’occhio in ogni altra forma d’arte: equilibrio, ritmo, accento, armonia.
Nel giardinaggio l’equilibrio è l’effetto di ordine che deriva dal collocare piante dello stesso peso sui lati opposti di un punto detto fulcro. Il ritmo si riferisce all’alternarsi delle “battute” come in una composizione musicale: una sequenza di piante basse alternate con altre più alte, alcune di forma arrotondata accanto ad altre a colonna, piante dalle foglie scure alternate a foglie chiare ecc.. Come accento si intende l’abilità di porre in un luogo della composizione un punto di particolare interesse che attiri l’attenzione. L’armonia è l’unità, il senso di completezza suggerito dall’insieme. Inoltre vanno considerati gli elementi fisici, i più importanti sono:forma linea, colore, trama. La forma riguarda l’aspetto e la struttura di tutti gli oggetti tridimensionali presenti nel giardino, dai contorni stessi alle geometrie delle aiuole e delle bordure e ai materiali di cui sono composte sino alla conformazione delle piante che vi crescono. In un giardino la linea si trova agli angoli tra i muri ed i vialetti, nei punti di contatto tra i vari materiali che ricoprono le superfici (pavimentazioni, erba, acqua) nella silhuette degli oggetti tridimensionali: edifici, alberi, siepi sassi ecc.. Una linea può guidare l’occhio lontano, verso un elemento di particolare interesse, quindi può essere usata per legare i vari elementi di una composizione. Il colore non riguarda solo i fiori ma anche le sottili differenze tra i vari tipi di verde delle foglie, ai colori della terra. Il colore cambia continuamente con le stagioni. La trama si riferisce all’aspetto fisico delle superfici: lisce, ruvide, luminose, spinose…ed anche alla forma ed alla densità delle foglie e dei fiori. Comporre tutti questi elementi richiede riflessione. La scelta dipenderà anche dallo stile adottato :formale oppure informale.
Quando pensiamo alle piante, a come e dove disporle nel nostro giardino può essere utile seguire un certo ordine.
E’ meglio cominciare dai soggetti dominanti cioè quelli che formano i punti focali dell’impianto vegetale. Loro funzione, come già accennato prima, è guidare lo sguardo attraverso il giardino e dare ordine a ciò che altrimenti potrebbe sembrare caotico, hanno insomma la funzione di segni di interpunzione. A seconda dei casi può esserci un unico soggetto dominante, oppure una serie di dominanti minori distribuite qua e là, mai troppe altrimenti il progetto resterà confuso. Tutte le piante scelte come dominanti, nel giardino o in una composizione il principio non cambia, devono avere caratteristiche architettoniche ed una convincente silhuette.
Dopo aver posizionato i punti focali si passa a fissare la struttura di base, lo “scheletro” del giardino ma anche di una bordura. L’aspetto che il giardino avrà in inverno quando spariscono le fioriture ed alcune perenni, quando molti arbusti si spogliano, è il punto di partenza per la scelta delle piante che hanno questa funzione. Le piante scheletro hanno molteplici funzioni: creare uno sfondo, dare tono ed omogeneità, fornire punti di interesse nell’arco dei dodici mesi. In estate verranno eclissate da piante più vistose, ma riemergeranno poi per il loro portamento, la colorazione del fusto, la bellezza delle bacche ecc. In genere la maggior parte di esse, ma non necessariamente, è sempreverde. Possono essere arbusti ma anche erbacce perenni.
Quindi si aggiungono le specie ornamentali. Cosa rende decorativa una pianta? Subito si pensa alla fioritura ed al suo colore, invece non bisogna dimenticare un bel fogliame o una forma interessante. Poi si posizionano le “belle” cioè le erbacee perenni che hanno lo scopo di realizzare armonie cromatiche. Sono piante che hanno fioriture e/o foglie interessanti . Oltre alle erbacee assolvono a questo scopo anche molte tappezzanti. Sono belle ma effimere, la loro durata è relativamente breve e danno il meglio di sé piantate davanti alle decorative “giuste” a loro volta incorniciate dalle piante scheletro adatte, tutte insieme devono fornire una composizione convincente.
Infine ci sono le piante da riempimento. Servono a correggere l’insieme oppure a riempire gli spazi di un impianto ancora giovane , riempiono gli spazi fra gli arbusti, le perenni, le tappezzanti, qualche volta anche tra le pietre della pavimentazione. A questa categoria appartengono le bulbose e le annuali.
Un aspetto fondamentale di qualunque impianto vegetale è la capacità delle diverse specie di produrre un effetto ornamentale per un lungo periodo, anche per più stagioni. Uno schema ben studiato permette di sfruttare le caratteristiche stagionali delle varie piante utilizzate per dare un’atrattiva perenne al giardino ed armonizzare anche gli inevitabili momenti di stanca. Una volta presa confidenza con le caratteristiche stagionali delle diverse specie, si possono creare gruppi il cui cambiamento morfologico r cromatico diventa protagonista assoluto, sfruttando le varie sfumature dei fiori e delle bacche, ma anche le tinte variabili del fogliame da quelle primaverili a quelle autunnali.La colorazione del fusto, il fogliame sempreverde e le bacche diventano importanti soprattutto in inverno, stagione nella quale si ha la prova della verità sulla funzionalità dell’ossatura del giardino. Passando in rassegna la gamma delle specie disponibili appare evidente che il numero di quelle con caratteristiche ornamentali per più di una stagione non è elevatissimo. Scegliendo le specie adatte si otterranno prestazioni impensate, sempre però che la composizione dei gruppi sia stata oculata. Una categoria non sempre facile da usare sono le bulbose. Verrebbe da collocarle in primo piano. Invece vanno disposte dove i loro fiori possono svettare fra le altre piante che più tardi provvederanno a mascherarne il fogliame quando inizierà ad avvizzire.

Adesso ci sarebbe da dire sull’uso del colore ma lo farò domani.

Ciao Elenius!
Domani guarderò con attenzione la tua piantina, spero di poterti dare qualche dritta convincente. ma il vialetto è in scala con la casa ed il giardino? Mi sembra grandissimo! Ad occhio e croce ci vedrei un prato di forma circolare con un contorrno vegetale, all'ingresso in quest'area due sfere di bosso che segnino il passaggio ed un uso attento delle forme e del colore secondo uno schema studiato con rigore.Che ti pare dell'idea iniziale?
Ciao ciao
 
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M

margherita51

Guest
L’ILLUMINAZIONE
L’illuminazione assolve diversi scopi:
1. illuminare zone d’impiego anche serale e notturno, nel tuo caso terrazze superiori, l’orto se ci vai col buio. La luce deve essere regolare, meglio se diffusa
2. illuminare spazi dove si cena o si riposa la sera (il pergolato fuori casa) fai attenzione a come la posizioni perché non deve abbagliare
3. illuminazione di sicurezza. Va orientata verso gli oggetti e gli spazi da proteggere. La sorgente di luce può venir tenuta al di sotto dell’altezza degli occhi per non abbagliare.
Si possono ottenere effetti diversi e questi sono i principi che li regolano:
1. effetto luna. La fonte luminosa è posizionata ad una certa altezza da terra e crea un effetto soffuso (aumenta la sicurezza in giardino)
2. luce diffusa. Per non abbagliare si protegge la sorgente luminosa con uno schermo traslucido o effetto brinato
3. illuminazione incrociata. Si usano due sorgenti piuttosto forti che incrociate mettono in risalto elementi particolari
4. luce localizzata. Si posiziona la fonte luminosa a ridosso di un oggetto per metterne in risalto i particolari
5. ombreggiatura si ottiene occultando la sorgente luminosa generalmente posizionata in basso per creare un effetto d’ombra su pareti (la usano sui monumenti) ma funziona egregiamente con gruppi di piante di grande pregio architettonico (oggi pomeriggio ti posto una foto per capire meglio cosa intendo)
6. illuminazione di riempimento. Crea un tenue sfondo ad aree più luminose.
7. Se per il momento devi decidere dove portare la luce tieni presente le funzioni. Certamente non sarà il caso di lasciare del tutto al buio le aree più lontane. Zona barbecue, salitina di acceso ai livelli superiori, orto e parcheggio penso vadano illuminati. Se vi porti dei cavi interrati fai attenzione che siano ben distinti da quelli dell’acqua e fatti una pianta o delle foto perché si pensa di ricordare dove sono ed invece poi ci si dimentica col risultato di non trovarli più quando serve.
Molte delle cose che ho detto certo le sai già ma ho preferito fare un discorso generale e teorico abbastanza completo.
Guardavo le tue piante: anche le ssenze mediterranee stanno benissimo, come dici della camelia. Evidentemente il pollice verde ce l'hai!


:Saluto: :Saluto: :Saluto:
 
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gianfra

Guru Giardinauta
elenius, sposta il tuo giardino in una nuova discussione, perchè è difficile per tutti gestirne due contemp. e di questa portata.

Per l'imp. elettrico, visto che ho un pò di esp. dirrei di mettrere lungo i vialetti delle lampade stagne a terra segna percorsotipo spot , poi se guoi un'immaginee più ovattata e di effetto qualche faretto alogeno sempre a terra puntatoverso la facciata di casa max 2/2,5 m dalla facciata da creare una luce radente sul muro, con le stesso tipo di lampada puoi creare lo stesso effetto con qualche albero o macchia il consiglio è di dividere le linee 2/3 max
per questione id gestione. Chiaramente ove avrai necessità di creare una zona riunione all'esterno tipo pranzoe/o conversazione devi ricorrerre a lampade a stelo e braccio o a d arco o con dei tiranti e cavetto di acciaio per mettere delle sospensioni da esterno .

Ritornando agli alberi dirrei di ripartire da quaesti, nella discussione in quanto definiscono l'assetto e l'aspetto del giardino.
 
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PILLO72

Giardinauta
Come promesso un po' di teoria

Alla base di un progetto di giardino sta la comprensione del modo di interagire di forme e volumi, poiché è da questi che uno spazio trova la sua efficacia visiva. I volumi del giardino (piante ed elementi strutturali) devono essere in armonia con gli spazi compresi tra essi (prato, pavimentazione)Progettare un giardino e non solo dotarlo di piante è la chiave di volta per ottenere il dominio dello spazio a disposizione. Immagina la casa come l’attore protagonista ed il giardino come il suo palcoscenico con gli elementi del giardino che entrano sfilando dalle quinte. Man mano che componiamo le varie scene vediamo emergere il potenziale progettuale.: si possono sfruttare i vari elementi, come le masse di vegetazione, per modificare il primo piano, per dare una diversa sensazione del panorama, per falsare il senso delle distanze. Il modo di percepire lo spazio di un giardino è la conseguenza della sovrapposizione dei suoi diversi elementi che suddividono la visuale in vari strati. Insomma uno dei primi passi nel progettare un giardino è ragionare in termini di forma. Un altro elemento importante è la scala. Un giardino adiacente ad una villetta ad un piano dovrebbe contenere elementi più piccoli rispetto ad un giardino sovrastato da un grande condominio.
L’occhio va guidato nel suo vagare per il giardino. Ciò dipende non soltanto dal motivo dominante del progetto ma anche dalla presenza di punti focali che punteggiano lo schema di un giardino più o meno come la punteggiatura di uno scritto, un progetto può essere quindi statico oppure dinamico.
La scelta del tipo di giardino è un principio stilistico, lo stile infatti influenza l’aspetto tanto quanto le componenti fisiche stesse del giardino.Nello stile mediterraneo il giardino è innondato di sole, ci deve essere un luogo accogliente dove pranzare all’aperto, le pareti sono spesso bianche, il giardino trabocca di colori smaglianti ma le sfumature sono attenuate dalla luminosità, i vasi, se ci sono, sono in terracotta, le piante hanno spesso strutture forti, i fiori colori intensi, le zone al sole ed all’ombra vanno pensate attentamente.
Le macchie di vegetazione hanno svariate funzioni: riempimento, intelaiatura, delimitazione di spazi, come già detto prima pieni e vuoti, cioè volumi e spazi, devono essere in giusta proporzione. Quindi i gruppi di piante vanno pensati come blocchi di materiale verde per dare il giusto volume. Solo dopo aver afferrato questo concetto si passa a comporre un insieme di forme vegetali. Le masse verdi potranno creare schermi, legare con il verde circostante, armonizzare il giardino con la casa ecc.
Creando una macchia di vegetazione, sia essa un’aiuola, una bordura, una siepe, è indispensabile tener presente alcuni semplici principi.
Innanzitutto è necessario tener presenti la posizione, le condizioni del terreno, il clima (sui quali non mi soffermo)ed infine la composizione . Mi occuperò solo di quest’ultima. Intanto la bordura deve sembrare il più naturale possibile, la sua progettazione pertanto deve seguire gli stesi principi che guidano la mente e l’occhio in ogni altra forma d’arte: equilibrio, ritmo, accento, armonia.
Nel giardinaggio l’equilibrio è l’effetto di ordine che deriva dal collocare piante dello stesso peso sui lati opposti di un punto detto fulcro. Il ritmo si riferisce all’alternarsi delle “battute” come in una composizione musicale: una sequenza di piante basse alternate con altre più alte, alcune di forma arrotondata accanto ad altre a colonna, piante dalle foglie scure alternate a foglie chiare ecc.. Come accento si intende l’abilità di porre in un luogo della composizione un punto di particolare interesse che attiri l’attenzione. L’armonia è l’unità, il senso di completezza suggerito dall’insieme. Inoltre vanno considerati gli elementi fisici, i più importanti sono:forma linea, colore, trama. La forma riguarda l’aspetto e la struttura di tutti gli oggetti tridimensionali presenti nel giardino, dai contorni stessi alle geometrie delle aiuole e delle bordure e ai materiali di cui sono composte sino alla conformazione delle piante che vi crescono. In un giardino la linea si trova agli angoli tra i muri ed i vialetti, nei punti di contatto tra i vari materiali che ricoprono le superfici (pavimentazioni, erba, acqua) nella silhuette degli oggetti tridimensionali: edifici, alberi, siepi sassi ecc.. Una linea può guidare l’occhio lontano, verso un elemento di particolare interesse, quindi può essere usata per legare i vari elementi di una composizione. Il colore non riguarda solo i fiori ma anche le sottili differenze tra i vari tipi di verde delle foglie, ai colori della terra. Il colore cambia continuamente con le stagioni. La trama si riferisce all’aspetto fisico delle superfici: lisce, ruvide, luminose, spinose…ed anche alla forma ed alla densità delle foglie e dei fiori. Comporre tutti questi elementi richiede riflessione. La scelta dipenderà anche dallo stile adottato :formale oppure informale.
Quando pensiamo alle piante, a come e dove disporle nel nostro giardino può essere utile seguire un certo ordine.
E’ meglio cominciare dai soggetti dominanti cioè quelli che formano i punti focali dell’impianto vegetale. Loro funzione, come già accennato prima, è guidare lo sguardo attraverso il giardino e dare ordine a ciò che altrimenti potrebbe sembrare caotico, hanno insomma la funzione di segni di interpunzione. A seconda dei casi può esserci un unico soggetto dominante, oppure una serie di dominanti minori distribuite qua e là, mai troppe altrimenti il progetto resterà confuso. Tutte le piante scelte come dominanti, nel giardino o in una composizione il principio non cambia, devono avere caratteristiche architettoniche ed una convincente silhuette.
Dopo aver posizionato i punti focali si passa a fissare la struttura di base, lo “scheletro” del giardino ma anche di una bordura. L’aspetto che il giardino avrà in inverno quando spariscono le fioriture ed alcune perenni, quando molti arbusti si spogliano, è il punto di partenza per la scelta delle piante che hanno questa funzione. Le piante scheletro hanno molteplici funzioni: creare uno sfondo, dare tono ed omogeneità, fornire punti di interesse nell’arco dei dodici mesi. In estate verranno eclissate da piante più vistose, ma riemergeranno poi per il loro portamento, la colorazione del fusto, la bellezza delle bacche ecc. In genere la maggior parte di esse, ma non necessariamente, è sempreverde. Possono essere arbusti ma anche erbacce perenni.
Quindi si aggiungono le specie ornamentali. Cosa rende decorativa una pianta? Subito si pensa alla fioritura ed al suo colore, invece non bisogna dimenticare un bel fogliame o una forma interessante. Poi si posizionano le “belle” cioè le erbacee perenni che hanno lo scopo di realizzare armonie cromatiche. Sono piante che hanno fioriture e/o foglie interessanti . Oltre alle erbacee assolvono a questo scopo anche molte tappezzanti. Sono belle ma effimere, la loro durata è relativamente breve e danno il meglio di sé piantate davanti alle decorative “giuste” a loro volta incorniciate dalle piante scheletro adatte, tutte insieme devono fornire una composizione convincente.
Infine ci sono le piante da riempimento. Servono a correggere l’insieme oppure a riempire gli spazi di un impianto ancora giovane , riempiono gli spazi fra gli arbusti, le perenni, le tappezzanti, qualche volta anche tra le pietre della pavimentazione. A questa categoria appartengono le bulbose e le annuali.
Un aspetto fondamentale di qualunque impianto vegetale è la capacità delle diverse specie di produrre un effetto ornamentale per un lungo periodo, anche per più stagioni. Uno schema ben studiato permette di sfruttare le caratteristiche stagionali delle varie piante utilizzate per dare un’atrattiva perenne al giardino ed armonizzare anche gli inevitabili momenti di stanca. Una volta presa confidenza con le caratteristiche stagionali delle diverse specie, si possono creare gruppi il cui cambiamento morfologico r cromatico diventa protagonista assoluto, sfruttando le varie sfumature dei fiori e delle bacche, ma anche le tinte variabili del fogliame da quelle primaverili a quelle autunnali.La colorazione del fusto, il fogliame sempreverde e le bacche diventano importanti soprattutto in inverno, stagione nella quale si ha la prova della verità sulla funzionalità dell’ossatura del giardino. Passando in rassegna la gamma delle specie disponibili appare evidente che il numero di quelle con caratteristiche ornamentali per più di una stagione non è elevatissimo. Scegliendo le specie adatte si otterranno prestazioni impensate, sempre però che la composizione dei gruppi sia stata oculata. Una categoria non sempre facile da usare sono le bulbose. Verrebbe da collocarle in primo piano. Invece vanno disposte dove i loro fiori possono svettare fra le altre piante che più tardi provvederanno a mascherarne il fogliame quando inizierà ad avvizzire.

Adesso ci sarebbe da dire sull’uso del colore ma lo farò domani.



CARA mArgherita, penso che stai creando un mostro!
come un bimbo, bramoso d'imparare, leggo e rileggo.
e' tutto chiaro, interessante, ma ti rendi conto per un novellino come me, come spaventa tutto cio'.
spaventa il gap tra la teoria e la pratica!
la struttura materiale della scarpata, non mi spaventa. pensa che mio suocero ed io in circa due anni abbiamo modificato tutto. in origine la scarpata era a meno di due metri dalla casa, e la stessa era piu' rispetto al livello del terreno di circa un metro, lo stesso dicasi per la zona vialetto,ì.
tutto o quasi con vanga e carriola.
ma, riuscire a capire se bisogna cominciare con l'arbusto, o la siepe, mi spavento un po'.
Comunque ci riusciremo. Elenius permettendo!

Per elenius: sto scherzando
Per gianfra: grazie anche del tuo aiuto.
 

PILLO72

Giardinauta
L’ILLUMINAZIONE
L’illuminazione assolve diversi scopi:
1. illuminare zone d’impiego anche serale e notturno, nel tuo caso terrazze superiori, l’orto se ci vai col buio. La luce deve essere regolare, meglio se diffusa
2. illuminare spazi dove si cena o si riposa la sera (il pergolato fuori casa) fai attenzione a come la posizioni perché non deve abbagliare
3. illuminazione di sicurezza. Va orientata verso gli oggetti e gli spazi da proteggere. La sorgente di luce può venir tenuta al di sotto dell’altezza degli occhi per non abbagliare.
Si possono ottenere effetti diversi e questi sono i principi che li regolano:
1. effetto luna. La fonte luminosa è posizionata ad una certa altezza da terra e crea un effetto soffuso (aumenta la sicurezza in giardino)
2. luce diffusa. Per non abbagliare si protegge la sorgente luminosa con uno schermo traslucido o effetto brinato
3. illuminazione incrociata. Si usano due sorgenti piuttosto forti che incrociate mettono in risalto elementi particolari
4. luce localizzata. Si posiziona la fonte luminosa a ridosso di un oggetto per metterne in risalto i particolari
5. ombreggiatura si ottiene occultando la sorgente luminosa generalmente posizionata in basso per creare un effetto d’ombra su pareti (la usano sui monumenti) ma funziona egregiamente con gruppi di piante di grande pregio architettonico (oggi pomeriggio ti posto una foto per capire meglio cosa intendo)
6. illuminazione di riempimento. Crea un tenue sfondo ad aree più luminose.
7. Se per il momento devi decidere dove portare la luce tieni presente le funzioni. Certamente non sarà il caso di lasciare del tutto al buio le aree più lontane. Zona barbecue, salitina di acceso ai livelli superiori, orto e parcheggio penso vadano illuminati. Se vi porti dei cavi interrati fai attenzione che siano ben distinti da quelli dell’acqua e fatti una pianta o delle foto perché si pensa di ricordare dove sono ed invece poi ci si dimentica col risultato di non trovarli più quando serve.
Molte delle cose che ho detto certo le sai già ma ho preferito fare un discorso generale e teorico abbastanza completo.
Guardavo le tue piante: anche le ssenze mediterranee stanno benissimo, come dici della camelia. Evidentemente il pollice verde ce l'hai!


:Saluto: :Saluto: :Saluto:
per Margherita e Gianfra
illuminazione:

DCP_0227.jpg

queste lanterne sono su tutte le facciate della casa.
sul davanti ce ne sono tre che illuminano il patio.
tre sono montate su paletti di circa 130 cm lungo il vialetto, che termina con la scala tre gradini portoncino pedonale con tre faretti incastonati nel muretto. ho previsto una luce poi sul pedonale, una lanterna sul barbecue, tre pali di circa 3 metri sul livello piu' alto a confine con queste stesse lampade, pero' appese con catena, da accendere solo in casi eccezionali.
Normalmente la luce sul vialetto sembre sufficiente.
l'unica zona ancora non illuminata, anche perchè vorrei qualcosa piu' per bellezza che per necessità è nella zona anti-casa, salitina, yucca magnolia per intenderci!
ciao a presto
 
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