Le torbe (ve ne sono di parecchi tipi, anche neutre) in terreno ed acqua rilasciano loro componenti fra cui acidi umici, fulvici ecc. Gli acidi umici che derivano dalla degradazione del legno (lignine) sono acidi “deboli” (cioè non “forti” come ad es. l'acido solforico ecc.) che hanno il potere di legare sia metalli pesanti rendendoli più assorbibili dalle piante (vedi ferro) e che, soprattutto ai nostri fini di adattare l'acqua d'annaffiatura alle esigenze delle acidofile, si combinano con le basi presenti nell'acqua (ioni calcio, magnesio e bicarbonati) dolcificando l'acqua stessa e nel contempo acidificandola e pure arricchendola di sali ad alto potere tamponante che mantengono stabile il pH (ora acido). Di qui la logica della calza piena di torba immersa in bidone con acqua del rubinetto; in pratica conviene avere un bidone capiente di cui si usa l'acqua acidificata rabboccandola via via e rinnovandone ogni tanto il contenuto in torba.