Ciao a tutti!
Purtroppo non sono minimamente un'esperta come Alex,Alberto o Gloria. Anticipo pertanto che le considerazioni che esporrò di seguito non sono tecniche, ma solo frutto di esperienze acquisite "sul campo" con le mie camelie (in particolare con le malattie fungine: ahimé quelle le ho provate tutte).
- BOCCIOLI CHE CADONO: anch'io quest'anno ho provato per la prima volta l'esperienza (sulle piante fiorite a fine marzo/aprile), ma dai messaggi che ho letto siamo in tanti ad avere il problema. Sul forum di Mariangela ho letto che la causa può essere l'eccessivo numero di boccioli, le concimazioni eccessivamente azotate, un'insufficiente irrigazione delle piante. Leggendo su libri vari ho appreso che anche l'eccessiva umidità del terreno o l'ambiente troppo ventilato possono contribuire. Insomma di tutto e di più! Ognuno valuti dove ha sbagliato.
Comunque questo fenomeno, in sè e per sè, non è una vera e propria malattia, ma solo una fisiopatia frutto di errori colturali o semplicemente del tempo pazzo di questo periodo (almeno a nord). Quindi non mi pare particolarmente pericoloso. Ritentiamo, il prossimo anno saremo più fortunati...
Comunque, come abitudine io bado a non gettare via i boccioli sfioriti o caduti, ma a rimetterli sempre nel vaso. Infatti, le camelie sono piante molto frugali ed autoconcimanti, cosicchè il substrato che si forma dalla decomposizione dei petali è utilissimo come nutrimento per il periodo successivo alla fioritura. In questo modo, è possibile ridurre al minimo l'uso di concime chimico che accentua la salinità del terreno, particolarmente dannosa per queste piante.
BOCCIOLI ANNERITI: questo invece secondo me è un fenomeno assolutamente da non sottovalutare, perchè potrebbe essere collegato ad una malattia fungina detta "sclerotinia camelliae", che cagiona la necrosi dei fiori. Sui petali prima compaiono macchie brune, poi la corolla avvizzisce. Non mi pare, purtroppo, che sussistano rimedi veramente curativi. La soluzione migliore è migliorare il drenaggio del terreno, asportare tutti i fiori malati (questi vanno rigorosamente buttati) ed evitare tassativamente di bagnare le foglie.
Vi sono alcuni che hanno l'abitudine di lavare periodicamente le piante. Per le camelie questo non è assolutamente corretto. L'irrigazione (che è ben diversa dalla pioggia, alla quale le piante si preparano per tempo, modificando impercettibilmente la pendenza delle foglie) non fa che favorire l'insorgere di malattie fungine. La forma stessa e la consistenza "cerosa" delle foglie delle camelie, evidenzia come queste ultime siano state attrezzate da madre natura per far scivolare i liquidi e non per trattenerli.
In alternativa, come spero, potrebbe semplicemente trattarsi di un eccesso di azoto (una volta mi è capitato).
Nel dubbio, sospenderei per un certo periodo tali concimazioni, che comunque favoriscono le malattie fungine.
FOGLIE GIALLE: Qui è molto difficile risalire al problema, perchè il sintomo può essere imputabile ad una semplice fisiopatia (dovuta a eccessiva umidità del terreno o a carenza di ferro, rimediabile con l'uso del sequestrene) o, ancora più semplicemente, al naturale ricambio fogliare delle camelie in questa stagione dell'anno. Benchè sempreverdi, anche loro perdono le foglie! Per mia esperienza, non vi è troppo da preoccuparsi quando la caduta sia limitata e, soprattutto, quando si verifichi DOPO la fioritura, in coincidenza con la crescita di nuovi getti.
Avete fatto i trattamenti preventivi?
Nel caso di cadute eccessive, e soprattutto quando sulle foglie compaiono anche delle chiazze marroni, potrebbe infatti purtroppo trattarsi della temibile "Phytophtora cinnamonii", malattia fungina difficile da curare, che richiede trattamenti a base di Fosetil-alluminio (a febbraio, a titolo preventivo, io uso un prodotto della Caffaro che si chiama "Serit").
Le condizioni climatiche di questo periodo (fa ancora troppo freddo) mi fanno ben sperare che l'ingiallimento non sia dovuto a un fungo. In ogni caso, io effettuerei un trattamento con il prodotto suddetto (da ripetersi a distanza di un mese), o con uno analogo. Attenzione perchè, anche in questo caso, bisogna sospendere le concimazioni a base di azoto.
Scusate, mi sono accorta di avere scritto un poema. Spero comunque di non essere stata troppo confusa e che il tutto possa esservi di un minimo di utilità.
Ciao. Stefania